Borsa italiana oggi: Juventus, Campari, Diasorin, Moncler, Mps

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero rialzo (Ftse Mib +0,33% a 17.928 punti). La Borsa italiana è stata sostenuta anche dal rimbalzo delle banche dopo l’ondata di vendite per l’impatto economico dell’emergenza coronavirus e il balzo dello spread, che ieri si è ridimensionato sotto quota 200 punti.

Il premier Conte ha annunciato ieri sera una nuova stretta, con la chiusura di diversi esercizi commerciali, ma le misure per quanto dure sono meno drastiche del previsto.

Il presidente Usa Trump ha vietato i viaggi dall’Europa agli Usa per 30 giorni.

Occhi puntati sulla riunione Bce, chiamata a gran voce a varare nuove misure di sostegno per l’economia dell’Eurozona, sebbene con uno spazio di manovra limitato. Fra le opzioni sul tappeto: un taglio del tasso sui depositi (attualmente a -0,5%), un aumento del ritmo mensile di acquisti del Qe (ora 20 miliardi), aste Tltro per le banche a condizioni super favorevoli.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso in calo del -4,41% a 18.559 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro è stabile sotto 1,13 contro il dollaro; il petrolio cede terreno con il Brent a 34 dollari e il Wti a 31 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso ieri sera in profondo rosso, entrando in bear market (-20% dai recenti massimi): Dow Jones -5,86% a 23.553 punti, S&P 500 -4,89% a 2.741 punti, Nasdaq -4,70% a quota 7.952.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire Juventus dopo che il giocatore Daniele Rugani è risultato positivo al coronavirus, facendo scattare la quarantena per i giocatori bianconeri: l’incontro di Champions League Juventus-Lione slitta così a data destinarsi.

Fra le raccomandazioni dei broker, gli analisti di Deutsche Bank hanno tagliato il rating su Campari da buy a hold con target di 6,90 euro.

Jefferies ha alzato il prezzo obiettivo su Diasorin da 89 a 101 euro confermando il giudizio hold.

Bernstein ha ridotto il target price su Moncler da 43 a 34 euro confermando la raccomandazione outperform.

Moncler intanto ha deciso di annullare l’assemblea straordinaria convocata per il 16 marzo a seguito dell’emergenza legata al Coronavirus, rinviando l’assise a “data futura”, dandone “tempestiva informazione al mercato”.

Fra le banche, il Tesoro deve presentare entro oggi la lista del cda di Mps in vista dell’assemblea programmata per il 6 aprile; per il posto di ad super favoriti Alberto Minali e Mauro Selvetti.

Prosegue la carrellata di trimestrali con il cda di Generali riunito per approvare i dati di bilancio 2019 I numeri del gruppo di assicurazioni saranno diffusi domani in preapertura: secondo il consensus degli analisti raccolto dalla stessa società, dovrebbero vedere premi lordi per 68,45 miliardi, risultato operativo di 5,17 miliardi, utile netto di 2,74 miliardi, un dividendo di 0,96 euro per azione da 0,90 euro.

Restando alle big di Piazza Affari, si riunisce inoltre il cda di Leonardo Finmeccanica, i cui risultati 2019 saranno commentati domani in conference dall’ad Alessandro Profumo e dal cfo Alessandra Genco.

Intanto Salini Impregilo ha registrato nel 2019 un risultato netto della capogruppo di 71 milioni (da 109,6 milioni del 2018) e torna a distribuire un dividendo sulle azioni ordinarie pari a 0,03 euro e 0,26 euro per le risparmio (come un anno fa); ricavi in linea con le attese per 5,33 miliardi (da 5,41 miliardi del 2018), Ebitda sostanzialmente stabile a 422,6 milioni e indebitamento netto in calo di 310 milioni a 631,4 milioni; nuovi ordini a 8,1 miliardi (da 6 miliardi) e un book to bill pari a 1,66 volte, con portafoglio ordini totale risulta a 36,2 miliardi. I target 2020 vedono una crescita dei ricavi high-single-digit, un Ebitda margin del 7-7,5% (dal 7,9% di quest’anno) e un book to bill a 1,1.

Nel lusso, Brunello Cucinelli ha archiviato il 2019 con ricavi netti per 607,8 milioni di euro (+9,9% a cambi correnti, +8,6% a cambi costanti); ebitda a 106,1 milioni (+11,5%) e utile netto normalizzato di 49,3 milioni (+7,1%). Il cda proporrà all’assemblea la distribuzione del dividendo di 0,35 euro per azione (payout ratio 45,3%) da 0,30 euro.