Borsa italiana oggi: Gedi, Atlantia, Unicredit

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi sotto la parità, alla ripartenza dopo una settimana di forte recupero in scia alle aspettative di una tregua Usa-Cina sul commercio, poi scattata venerdì sera con la firma di un primo accordo parziale fra le due potenze. Piazza Affari ha chiuso venerdì scorso in rally (+1,9% il Ftse Mib) portando il consuntivo della settimana a +3,2%; la Borsa italiana è stata trainata da alcuni dei titoli più esposti al tema della guerra commerciale come Stm e Cnh, mentre Leonardo ha beneficiato anche delle nuove tensioni geopolitiche sulla Siria.

L’accordo Usa-Cina prevede fra l’altro la sospensione dei dazi che avrebbero dovuto entrare in vigore domani 15 dicembre e l’acquisto di derrate alimentari americane fino a 50 miliardi di dollari da parte dei cinesi, oltre ad affrontare alcuni temi come la proprietà intellettuale e gli investimenti finanziari.

A Tokyo intanto il Nikkei  è rimasto chiuso oggi per festività.

Sul forex, l’euro/dollaro scambia sopra quota 1,10 contro il dollaro; il petrolio consolida con il Brent a 60 dollari e il Wti a 54 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso venerdì sera in rialzo: Dow Jones +1,21% a 26.816 punti, S&P 500 +1,09% a 2.970 punti, Nasdaq +1,34% a quota 8.057.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, occhi puntati su Gedi dopo che Cir ha respinto ieri un’offerta (senza premio) di Carlo De Benedetti pari a 0,25 euro per azione su una quota del 29,9% dell’ex gruppo L’espresso, di cui l’Ingegnere vorrebbe tornare in possesso. Gli azionisti però hanno ritenuto il prezzo “manifestamente irricevibile”. De Benedetti ha descritto la sua mossa come “volta a rilanciare il gruppo al quale sono stato associato per una lunga parte della mia vita e che ho presieduto per dieci anni, promuovendone le straordinarie potenzialità”.

Atlantia sotto riflettori alla vigilia della scadenza per la presentazione dell’offerta vincolante su Alitalia, e di un cda del gruppo dei Benetton che dovrebbe svelare le sue carte. La cordata guidata da Fs, con il Mef, Atlantia e Delta, secondo i rumors di stampa, vorrebbe concordare con il governo una nuova proroga, mentre è da valutare anche il possibile ruolo di Lufthansa.

Unicredit, secondo quanto precisato ieri da un portavoce all’Ansa, applicherà tassi negativi sui conti correnti sopra 1 milione e non sopra 100mila euro come finora ipotizzato.

Fra gli altri titoli, da seguire Mediaset, uscita indenne venerdì (+2,2%) dalla notizia dello stop temporaneo alla holding Mfe in Olanda da parte di un Tribunale spagnolo, in attesa di una decisione sul ricorso presentato da Vivendi.

Sul fronte Mediobanca, in attesa dell’assemblea del 28 ottobre e del nuovo piano industriale, da registrare il sostegno di Bolloré al ceo Alberto Nagel. Lo ha precisato lo stesso Vincent Bolloré, interpellato dal Sole 24 Ore sui piani del nuovo socio Del Vecchio, dicendosi soddisfatto per la sua gestione.