Borsa italiana oggi: Fca, Enel, Generali, Cnh, Mediaset

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi sotto la parità, all’indomani di una seduta moderatamente positiva che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in rialzo (+0,6% il Ftse Mib). La Borsa italiana ha così ripreso il suo rimbalzo dopo le incertezze politiche che avevano caratterizzato il finale della scorsa settimana.

A Tokyo intanto il Nikkei  ha chiuso poco mosso +0,02% a 20.625 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro si conferma debole sotto 1,10 contro il dollaro; il petrolio consolida con il Brent a 57 dollari e il Wti a 54 dollari al barile.

Wall Street, ieri ferma per Labor Day, aveva chiuso venerdì sera contrastata: Dow Jones +0,16% a 26.403 punti, S&P 500 +0,06% a 2.926 punti, Nasdaq -0,13% a quota 7.962.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire Fca dopo i dati delle immatricolazioni italiane di giugno che hanno segnato un -16,07% contro il -3,1% del mercato; la quota si è attestata al 23,35%, contro il 26,95% di un anno prima, ma in rialzo dell’1,1% su luglio. Per conoscere l’importante dato sulle vendite Usa, ricordiamo, occorrerà invece attendere il report trimestrale del prossimo 1 ottobre, in quanto Fca da questo trimestre ha deciso di seguire l’esempio di GM e Ford che non pubblicano cifre mensili.

Fra le mosse dei broker, gli analisti di Berenberg hanno tagliato la raccomandazione su Enel da buy a hold, pur alzando il target price da 6,30 a 6,70 euro.

Barclays ha rivisto leggermente il prezzo obiettivo di Assicurazioni Generali da 15,50 a 15,60 euro, confermando la raccomandazione underweight.

Tornando alla galassia Fiat, alle ore 16 si conosceranno i piani di Cnh Industrial sull’eventuale spin-off di camion (Iveco) e motori (powertrain) nel corso del Capital Markets Day organizzato a New York.

Mediaset è invece alla vigilia della sua cruciale assemblea straordinaria per il riassetto del gruppo, che dovrebbe vedere il via libera al trasferimento degli asset nella nuova holding olandese Mfe, nonostante il voto contrario di Vivendi. Ma si preannunciano ulteriori strascichi giudiziari, in quanto ieri sera Simon Fiduciaria, che custodisce il restante 19,8% di Vivendi, è uscita alo scoperto rivendicando il proprio diritto di votare e preannunciando così battaglia per la sua esclusione. Intanto le azioni del Biscione hanno chiuso ieri positive dopo i continui realizzi dei giorni precedenti, con un +0,6% a 2,80 euro, poco sopra il prezzo di 2,77 riconosciuto in caso di recesso.