Borsa italiana oggi: Fca, Unicredit, Banco Bpm, Pop. Sondrio, Ferragamo, Stefanel

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa all’indomani di una seduta moderatamente positiva con l’eccezione però di Piazza Affari (Ftse Mib -0,36%) . La Borsa italiana è stata penalizzata dalla decisione della Commissione Ue di avviare la procedura d’infrazione per debito eccessivo.

Oggi si guarda invece alla riunione della Bce in attesa di possibili segnali accomodanti da parte di Mario Draghi.

A Tokyo intanto il Nikkei  ha chiuso piatto -0,01% a 20.774 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro è positivo in area 1,1230 contro il dollaro; il petrolio è poco mosso con il Brent a 60 dollari e il Wti a 51 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso ieri sera nuovamente positiva: Dow Jones +0,82% a 25.539 punti, S&P 500 +0,82% a 2.826 punti,  Nasdaq +0,64% a quota 7.575.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, occhi puntati su Fca dopo che nella notte il cda presieduto da John Elkann ha ritirato “con effetto immediato” la proposta di fusione avanzata a Renault perché “non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché́ una simile fusione proceda con successo”. La mossa è arrivata dopo che il cda del gruppo francese si è chiuso senza una decisione per la richiesta del governo di Parigi (azionista al 15%) di un rinvio. Fca “continua ad essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti”. Fca “continuerà̀ a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente”.

Banche osservate speciali nel giorno della Bce e all’indomani di una seduta di vendite in scia alla volatilità dello spread, che tuttavia ha poi recuperato.

Unicredit ha annunciato questa mattina il lancio di “Sandokan 2”. L’operazione di co-investimento tra la banca, Pimco, GWM e Aurora Recovery Capital (Arec) “entra oggi nella sua fase operativa, dopo il successo
e le buone performance del primo progetto Sandokan (circa 1,3 miliardi di euro di crediti garantiti da asset
immobiliari, firmato il 9 dicembre 2016)”. A seguito dell’accordo, perfezionato ieri, la gestione e le attività di special servicing connesse al portafoglio Sandokan 2 saranno affidate ad Arec, GWM e Pimco “con l’obiettivo di ottimizzare l’efficacia della gestione dei finanziamenti immobiliari a medio e lungo termine.
La piattaforma contribuirà ad aumentare il valore futuro dei crediti attraverso una gestione proattiva del
patrimonio, l’adozione di soluzioni innovative e l’erogazione di nuovi finanziamenti, quando e dove necessario.
Al momento, l’operazione non comporterà per UniCredit il deconsolidamento del portafoglio; tale possibilità non
è esclusa in futuro. I crediti saranno trasferiti in più tranche successive, la prima delle quali in programma per metà giugno 2019, a
Yanez SPV, il veicolo di cartolarizzazione del programma”. Sandokan 2, parte del programma Sandokan, prevede la cessione di crediti fino a un importo massimo di 2 miliardi nominali.

Banco Bpm ha concluso l’ultima fase del progetto Ace, relativo alla vendita di 7,4 miliardi di euro di crediti deteriorati, con la creazione di una piattaforma per il recupero di npl in joint venture con il Credito Fondiario, al quale il portafoglio è stato ceduto. La piattaforma, di cui Credito Fondiario ha il 70% e Banco Bpm il 30%.

Fitch ha tagliato il rating a lungo termine della Banca Popolare di Sondrio portandolo a BB+ da BBB- con outlook stabile. L’agenzia è scontenta dei progressi della’istituto nella riduzione dei crediti deterioratì, indicando che “è rimasto indietro” rispetto ai concorrenti domestici.

Gli analisti di Hsbc hanno alzato la raccomandazione su Salvatore Ferragamo da sell a hold con target price a 19 euro.

Si appesantisce la crisi di Stefanel. Il cda del gruppo di abbigliamento, mentre il titolo era ieri sospeso dalle contrattazioni, ha deciso di rinunciare alla procedura di concordato preventivo con riserva e quindi al deposito del piano e della proposta concordataria entro il termine fissato per il 14 giugno. Il consiglio ha deliberato di avviare l’iter per la procedura di ammissione all’amministrazione straordinaria.