Borsa italiana oggi: Atlantia, Saipem, Banco Bpm, Amplifon

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di un rimbalzo che ha visto Piazza Affari chiudere decisamente positiva (Ftse Mib +2,03% a 21.844 punti) dopo i realizzi di inizio settimana. La Borsa italiana è stata trainata da acquisti su auto e banche, mentre sembrano affievolirsi i timori legati alla nuova variante Covid scoperta in Gran Bretagna. Proseguono invece le trattative sulla Brexit.

I future Usa trattano questa mattina poco mossi. Nella tarda serata di martedì, il presidente uscente Trump ha definito il nuovo pacchetto di stimolo da 900 miliardi di dollari una “vergogna inadeguata” e ha ammonito i legislatori a modificare il contenuto del disegno di legge, in particolare l’importo deciso per i pagamenti diretti agli americani, che per il capo della Casa Bianca dovrebbero essere portati da 600 a 2.000 dollari. Trump non ha minacciato di porre il veto, ma ha chiesto che gli venga inviato un “disegno di legge adeguato”.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,33% a 26.524 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,2180; il petrolio è debole con il Brent a 49 dollari e il Wti a 46 dollari al barile.

Wall Street, ha chiuso ieri sera contrastata: Dow Jones -0,67% a 30.015 punti, S&P 500 -0,21% a 3.687 punti, Nasdaq +0,51% a 12.807 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, Atlantia resta osservata speciale dopo che Cdp e i fondi Macquarie e Blackstone hanno presentato alla holding una nuova offerta non vincolante sull’88% di Autostrade. La nuova offerta, spiega una nota, “aggiorna la precedente con riguardo, tra l’altro, a risultanze della due diligence in corso, al relativo impatto sulla valutazione economica e all’identificazione del processo e della tempistica per la presentazione di un’offerta vincolante”. Secondo le prime indiscrezioni, il prezzo si collocherebbe sempre tra gli 8,5 e i 9,5 miliardi già indicati, ma verso la parte inferiore della forchetta.

Saipem ha firmato un contratto con Haifa Group del valore di oltre 200 milioni di dollari per la costruzione di un impianto di ammoniaca in Israele. L’accordo comprende l’ingegneria, l’approvvigionamento, la costruzione e la messa in servizio dell’intero stabilimento produttivo.

Da segnalare che Cattolica Assicurazioni ha chiesto danni per 500 milioni a Banco Bpm, contestando l’esercizio dell’opzione d’acquisto sul 65% delle joint-venture bancassicurative. Secondo gli avvocati di Cattolica infatti l’operazione non troverebbe fondamento sulla base del supposto cambio di controllo legato all’ingresso di Generali.

Amplifon ha annunciato un’acquisizione strategica negli Usa, dove rileverà per l’equivalente di 27 milioni di euro il business di soluzioni e servizi per l’udito di PJC Investments, secondo più importante franchisee di Miracle-Ear negli Stati Uniti, il maggior mercato per le soluzioni uditive al mondo.