Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: Atlantia, Leonardo, Astaldi, Webuild, Tesmec - Finanza Report

Ven 19 Aprile 2024 — 18:55

Borsa italiana oggi: Atlantia, Leonardo, Astaldi, Webuild, Tesmec



L’apertura delle Borse europee è attesa oggi in rialzo

Borsa italiana oggi

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi in rialzo, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere positiva (Ftse Mib +0,56% a 19.482 punti). La Borsa italiana è stata sostenuta da un rimbalzo delle banche guidate da Bper e Banco Bpm, mentre Atlantia è finita nel mirino dei realizzi.

Occhi puntati sugli Stati Uniti dove è potrebbe essere raggiunto un accordo dell’ultimo minuto per un nuovo piano di stimolo fiscale.

I future Usa trattano questa mattina in rialzo.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,31% a 23.639 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro si rafforza a 1,1840; il petrolio consolida con il Brent a 42 dollari e il Wti a 41 dollari al barile.

Wall Street ha chiuso ieri sera positiva: Dow Jones +0,40% a 28.308 punti, S&P 500 +0,47% a 3.443 punti, Nasdaq +0,33% a 11.516 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa italiana, il cda di Atlantia ha giudicato per il momento insufficiente l’offerta di Cdp, assieme ai fondi esteri Blackstone e Macquarie, per l’88% di Autostrade. I termini economici e le relative condizioni sono stati infatti valutati “non ancora conformi e idonei”. La holding ha dato un’altra settimana di tempo, fino al 27 ottobre, a Cassa e ai suoi potenziali partner, per un’eventuale nuova offerta vincolante. Nessuna decisione invece sull’assemblea del 30 ottobre, che a questo punto resterebbe confermata, nonostante le richieste di rinvio arrivate da Cdp e dai fondi.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jp Morgan hanno migliorato il target price su Banco Bpm da 0,80 a 0,90 euro, confermando il rating underweight.

Jp Morgan inoltre ha limato il prezzo obiettivo su Intesa Sanpaolo da 2,30 a 2,20 euro confermando il giudizio overweight; e su Unicredit da 9 a 8 euro confermando il neutral.

Bernstein ha ritoccato il target price su Campari da 9,35 a 9,60 euro confermando la raccomandazione outperform.

Leonardo ha reso noto che a seguito della recente condanna dell’ad Alessandro Profumo al processo Mps, il cda si è riunito ieri per ricevere “una compiuta informazione sugli eventuali effetti conseguenti la sentenza di primo grado nel processo Monte dei Paschi di Siena. Dall’esposizione dell’analisi, che ha tenuto in considerazione anche i diversi mercati di riferimento del Gruppo, è emerso un quadro che non comporta specifiche limitazioni dell’operatività aziendale”, spiega ancora l’ex Finmeccanica. “Al Comitato Governance è stato affidato il compito di monitorare e approfondire ogni potenziale evoluzione della vicenda, tenendone informato il Consiglio”. In una lettera ai dipendenti Profumo ha messo l’accento sul piano industriale che “rimane l’obiettivo primario”, mentre “la recente notizia della mia condanna in primo grado nel processo relativo al precedente ruolo in Mps mi ha comprensibilmente amareggiato ma non ha scalfito la mia serenità d’animo”.

Da seguire Astaldi che ha sottoscritto un contratto di finanziamento unsecured con un pool di banche (Mps, Banco Bpm, Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo e Unicredit) che consentirà al gruppo di accedere a una linea di credito revolving per cassa di 200 milioni di euro. La linea di credito avrà una garanzia autonoma a prima richiesta da emettersi da parte di Webuild, che si appresta ad entrare in Astaldi tramite un aumento di capitale riservato nell’ambito del Progetto Italia per la creazione di un campione nazionale nel settore delle costruzioni.

Sullo Star, Tesmec si è aggiudicata un contratto del valore complessivo pari a 15 milioni (10 milioni più 5 in opzione) con Terna Rete Italia per la fornitura in opera di sistemi di automazione delle stazioni elettriche. Lo rende noto una nota della società, che ha inoltre comunicato i risultati preliminari dei 9 mesi chiusi con ricavi proforma di 119 milioni, che includono il Gruppo 4Service, in calo rispetto ai 144,2 milioni al 30 settembre 2019. I ricavi non proforma sono pari a 116,8 milioni, con quelli del terzo trimestre pari a 46 milioni dai 46,7 milioni di euro del terzo trimestre 2019. L’ebitda proforma è pari a 17,6 milioni da 17,4 milioni (15,7 mln non proforma), con l’ebitda del terzo trimestre salito a 7,5 milioni da 5,3 milioni di un anno fa. Il portafoglio ordini di 238 milioni (194,2 milionia fine giugno e 198,0 milioni al 30 settembre 2019) non include l’aggiudicazione per circa 50 milioni della gara Rfi indetta per la produzione di veicoli di diagnostica.

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