Borsa italiana oggi: 8 novembre 2024
Ste. Ne.
08-11-2024 — 08:53
DIRETTA NEWS / Fed taglia i tassi, carrellata di trimestrali
Seduta di consolidamento per l’azionario internazionale dopo la carrellata di record di Wall Street e le titubanze delle Borse europee in scia alla vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali Usa. Piazza Affari è influenzata anche dagli esiti delle numerose trimestrali che hanno scandito le ultime giornate di trading. Intanto ieri la Fed ha tagliato i tassi di un quarto di punto, come atteso, e il mercato continua ad aspettarsi un ulteriore sforbiciata a dicembre.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,48% a 33.816 punti
La vittoria di Donald Trump negli Usa tiene ancora banco sui mercati. Mentre a Wall Street prosegue l’euforia post-elettorale, con il Dow Jones sui massimi e la Tesla di Elon Musk (tra i maggiori sostenitori del tycoon) che ha raggiunto i mille miliardi di dollari di capitalizzazione, sulle Borse europee continuano a pesare i timori per gli effetti delle politiche commerciali e per la concorrenza delle aziende americane in termini di deregulation.
A ciò si aggiunge la delusione per i nuovi stimoli all’economia varati dal governo di Pechino: il nuovo pacchetto fiscale da 1,4 trilioni di dollari non allontana i timori per la ripresa dei consumi cinesi. A pagarne le spese, sui listini del Vecchio Continente sono soprattutto i titoli del lusso, penalizzati anche da una trimestrale debole di Richemont.
A Piazza Affari si mettono comunque in evidenza Mps (+3,1%), al termine di una seduta sull’ottovolante, e Pirelli (+2,8%), spinte dalle rispettive trimestrali. Sul fronte opposto invece Unipol a -6,1%.
In rosso i titoli della galassia Exor, da Stellantis (-3,7%) e Iveco (-3,9%), anche in scia ai numeri in calo di Cnh (-9% a Wall Street). Frena Anima (-1%), dopo la corsa che alla vigilia, pur chiudendo a 6,31 euro, vale a dire sopra i 6,2 euro dell’Opa di Bpm (-2,4%).
Ore 16:45 – Stellantis sotto pressione
Stellantis perde oltre il 4%, fra i peggiori del listino principale. La stampa riporta indiscrezioni, riferite da fonti sindacali, secondo cui per lo stabilimento di Mirafiori, dove si produce la Fiat 500 elettrica, si profilerebbe un altro mese di stop alla produzione. Il fermo programmato dovrebbe iniziare alla fine di novembre e l’impianto potrebbe riaprire solo dopo il 6 gennaio. Tuttavia secondo un portavoce del gruppo “si tratta di un’indiscrezione giornalistica che non ha conferme ufficiali. L’azienda verificherà i programmi di produzione di dicembre nelle prossime settimane”.
Ore 15:45 – Enel, nuovo target da Equita
Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo su Enel del 4% a 7,90 euro per azione, confermando il rating buy. Il titolo a metà pomeriggio è piatto a 6,693 euro, con il Ftse Mib a -0,7%. “A valle dei risultati dei 9 mesi” spiega il broker, “pubblichiamo una nota con la nostra preview per il piano strategico 2024-2027 atteso in pubblicazione il prossimo 18 di novembre 2024. Come scritto più volte nel corso delle scorse settimane e considerando che il management di Enel ha presentato per la prima volta il piano industriale triennale alla fine del 2023, non ci attendiamo deviazioni significative dal percorso di investimenti illustrato solo 12 mesi fa, dalla capital allocation più difensiva e con piccoli upside che derivano dalle condizioni più favorevoli sul fronte tassi e dalla maggiore flessibilità di bilancio”.
Ore 14:15 – Future WS poco mossi
I future azionari americani trattano intorno alla parità all’indomani di una nuova seduta record e dopo che la Fed come atteso ha tagliato i tassi di interesse di un quarto di punto.
Secondo il FedWatch Tool del Cme Group, c’è ora il 71,3% di possibilità che la Fed proceda con un altro taglio di 25 punti base alla prossima riunione, in programma una settimana prima di Natale.
Fra i singoli titoli, Airbnb cede il 6% nel premercato, dopo aver registrato un utile per azione di 2,13 dollari, di un centesimo inferiore al consensus, su ricavi di 3,73 miliardi, contro i 3,71 miliardi delle attese.
Ore 13:00 – Piaggio scivola dopo i conti
Piaggio -2,4% sui minimi di giornata dopo risultati in calo a doppia cifra, che secondo l’amministratore delegato Michele Colaninno sono “diretta conseguenza” della “situazione economica contingente” che “ha influenzato il potere di acquisto dei consumatori globali e l’andamento delle vendite”.
Nei primi nove mesi del 2024 Piaggio ha registrato ricavi netti consolidati in calo del 16,2% a 1,35 miliardi di euro. Il margine lordo industriale è stato pari a 402,4 milioni (-12,9%), con un’incidenza sul fatturato in crescita, pari al 29,7% (28,5% al 30 settembre 2023). L’Ebitda consolidato si è attestato a 234,3 milioni (-13%), con un Ebitda margin in crescita e pari al 17,3% (16,6% al 30 settembre 2023). L’Ebit è stato pari a 129,4 milioni (-19,2%) con l’Ebit margin che si e’ attestato al 9,5% (9,9% al 30 settembre 2023). Al 30 settembre 2024 il Gruppo ha registrato un utile netto positivo per 62,2 milioni di euro, in calo del 27,4% rispetto a 85,7 milioni al 30 settembre 2023. L’indebitamento finanziario netto risulta pari a -461,2 milioni (-434 milioni di euro alla fine dello scorso esercizio).
Ore 11:15 – Pirelli convince gli analisti
Pirelli +1,89% a 5,06 euro dopo i conti usciti ieri sera migliori delle attese e la conferma della guidance nonostante le difficoltà del settore auto. Equita ha confermato il buy con un prezzo obiettivo di 6,50 euro; stesso target da Intermonte e raccomandazione outperform. “Pirelli ha riportato risultati del terzo leggermente superiori alle aspettative. La guidance per il 2024 è stata confermata, ma non vediamo movimenti di stime in quanto le stime sono allineate alle indicazioni”. Il broker inoltre apprezza l’esposizione dell’azienda a “quella che dovrebbe essere una domanda più resiliente dal canale di sostituzione e pneumatici High Value nell’attuale debole contesto produttivo automobilistico”. Banca Akros ribadisce il giudizio neutral con prezzo obiettivo a 5,80 euro.
Ore 10:00 – Bper, per Equita ora vale 7,80 euro
Bper -1,94% a 5,86 euro sconta prese di beneficio all’indomani di una seduta brillante in scia alla trimestrale. Fra i broker che nelle ultime ore hanno rivisto le proprie valutazioni, Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo del 2% a 7,80 euro, confermando la raccomandazione buy. “La conference call ha fornito indicazioni positive che confermano un business momentum favorevole e che supportano la nostra visione di come Bper sia ben posizionata per affrontare con successo uno scenario di tassi di interesse in calo”, spiegano gli analisti. Le stime sull’intero 2024 vengono aumentate del 2% e l’utile netto, visto in area 1,47 mld euro, è del 13% al di sopra della guidance della società.
Ore 9:45 – Ftse Mib-0,53% a 33.801 punti
La Borsa italiana questa mattina viene zavorrata da prese di profitto su Iveco (-4,6%) ieri sugli scudi e oggi fanalino di coda del listino principale. Giù anche Moncler (-2%) assieme al lusso europeo dopo i conti di Richemont (-3,8% a Zurigo). Stellantis -2% paga i rumors su una nuova chiusura di un mese a dicembre dello stabilimento di Mirafiori dove si produce la Fiat 500 elettrica.
Per quanto riguarda la reazione alle trimestrali: Pirelli +3,3%, Nexi +1,8%, Mps in frenata sulla parità dopo una buona partenza, Unipol -1,5%, fra le altre.
Petroliferi in ordine sparso con Saipem in evidenza a +1,1%, Eni poco mossa dopo che jp Morgan ha confermato il rating buy e il target price di 18 euro, Tenaris -1,8% dopo i recenti rialzi.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano intorno alla parità.
Fra le raccomandazioni di Borsa, Deutsche Bank ha promosso FinecoBank da sell a hold.
Focus sulle trimestrali con Mps che ha chiuso il terzo trimestre 2024 con un utile netto di 407,7 milioni, portando il risultato netto dei nove mesi a 1.565,9 milioni in crescita di oltre il 68% e sopra le stime degli analisti. Sui risultati dei nove mesi c’è il beneficio della rivalutazione delle Dta della banca senese: 470 milioni di cui 6 milioni al 30 settembre, al netto della fiscalità relativa al risultato del periodo. Il risultato operativo netto nei nove mesi è di 1.339 milioni (+17,6%) mentre nel terzo trimestre è di 442 milioni, in lieve calo rispetto al trimestre precedente (453 mln). Il margine di interesse cresce ancora: +4,7% nei nove mesi a 1.768 milioni. La banca registra un margine di intermediazione di 3.037 milioni (+8,3%). Mps annuncia quindi la cessione di un pacchetto di crediti deteriorati per un valore lordo di libro di 300 milioni i cui effetti sono già riflessi nei conti.
Nexi ha chiuso il terzo trimestre con ricavi 911,1 milioni, in crescita del 5,1% su base annua, battendo il consensus fornito dall’azienda pari a 908 milioni; l’Ebitda è stato pari a 522,9 milioni (+6,2%), in linea con la attese. Il gruppo dei pagamenti ha confermato la propria guidance, che prevede una crescita dei ricavi intorno al 5% e per l’Ebitda una crescita tra il 5% e il 9% rispetto all’anno scorso.
Unipol ha archiviato i nove mesi con un risultato netto consolidato pari a 724 milioni (-6%), dato che sale – con il contributo delle partecipazioni in Bper e Popolare Sondrio e a periodo omogeneo – a 834 milioni (+8,5%). Pesa inoltre lo stanziamento di un fondo di solidarietà per il prepensionamento di circa 500 dipendenti. La raccolta diretta assicurativa si attesta a 11,4 miliardi di euro (+9,1% rispetto al 30 settembre 2023) con il Danni a 6,5 miliardi (+8,7%) e il Vita a 4,9 miliardi (+9,6%). Al 30 settembre il combined ratio si attesta al 93,9% (dal 98,6% di un anno prima) mentre il Solvency Ratio è al 224% (dal 215%). Il Solvency ratio del gruppo assicurativo al 286%.
Pirelli ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi per 5,18 miliardi, rispetto ai 5,16 miliardi un anno prima e in linea con le attese; l’utile netto scende a 371,1 milioni da 411 milioni, dato quest’ultimo che includeva impatti positivi per circa 40 milioni di euro legati al Patent Box per il triennio 2020-2022; il consensus indicava un utile netto pari a 368 milioni. Confermati i target.
Si riuniscono oggi per approvare i risultati i cda di Acinque, Avio, Banca Sistema, Eurocommercial, Generalfinance, Piaggio & C., Recordati, Sanlorenzo, Sit, Tesmec, Tinexta.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero rialzo (Ftse Mib +0,12% a 33.981 punti). La Borsa italiana è stata tenuta a galla da un acuto di Iveco; bene anche Banco Bpm dopo l’opa su Anima, a sua volta in rally, peraltro al di sopra del prezzo d’offerta; in fondo al listino Prysmian, banche e utilities.
Ancora massimi storici a Wall Street, in scia alla vittoria di Trump, mentre in serata la Fed ha tagliato i tassi di un quarto di punto, una decisione ampiamente attesa. La banca centrale americana resta dunque determinata a sostenere il mercato del lavoro, obiettivo che considera ormai una priorità almeno quanto contrastare l’inflazione. Tuttavia, la politica monetaria rimane restrittiva, ha ricordato il presidente Powell, pur riconoscendo che l’economia sta andando abbastanza bene e che le aspettative di inflazione sono moderate in questa fase. Interpellato sulla sua situazione personale, il presidente della Fed si è sbilanciato affermando che non si dimetterebbe anche se Donald Trump glielo chiedesse.
L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui la fiducia Michigan preliminare di novembre.
I future Usa trattano stamattina poco mossi.
A Tokyo il Nikkei ha chiuso con un +0,30% a 39.500 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida sotto 1,08; il petrolio è debole con il Brent a 75 dollari e il Wti a 71 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera per lo più positiva: Dow Jones invariato a 43.729 punti, S&P 500 +0,74% a 5.973 punti, Nasdaq +1,51% a 19.269 punti.
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