Borsa italiana oggi: Stm, Telecom, Bper, Banco Bpm
Ste. Ne.
08-02-2022 — 08:31
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta positiva che ha visto però la nota stonata di Piazza Affari (Ftse Mib -1,03% a 26.328 punti). La Borsa italiana è stata appesantita da vendite sulle utilities (Hera, la stessa Enel) in scia al rialzo dei tassi obbligazionari, che ha invece incoraggiato nuovi acquisti sulle banche (Intesa soprattutto, spinta anche dai nuovi target price).
Le rassicurazioni della presidente Bce Christine Lagarde, nel corso di un’audizione in Europarlamento, hanno comunque frenato la corsa dello spread, che dopo un massimo di giornata sopra 165 punti, ha terminato la seduta a quota 155. Resta l’incognita di un possibile ritocco dei tassi d’interesse entro l’anno.
I future Usa trattano questa mattina in frazionale rialzo.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,13% a 27.284 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,1420; il petrolio è poco mosso con il Brent a 99 dollari e il Wti a 91 dollari al barile.
Wall Street ha chiuso ieri sera debole: Dow Jones +0,004% a 35.091 punti, S&P 500 -0,37% a 4.483 punti, Nasdaq -0,58% a 14.015 punti.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, focus su Stmicroelectronics (Stm) dopo che la maxi acquisizione di Arm da parte di Nvidia è saltata a causa di “significative sfide normative”, come hanno reso noto stamani le parti in causa in un comunicato congiunto. Il venditore SoftBank ha affermato che Arm si preparerà ora per un’Ipo entro la fine dell’anno fiscale a marzo 2023.
Telecom (Tim) resta sotto i riflettori dopo i rumors di un’offerta di Iliad per le attività italiane di Vodafone. Le indiscrezioni, rilanciate da Bloomberg ieri verso la chiusura, sono bastate a risollevare il settore e a consentire alla stessa Tim, che cedeva circa il 4%, di terminare sopra la parità.
Da seguire Mps all’indomani del cda che ha nominato Luigi Lovaglio nuovo amministratore delegato e dg della banca, defenestrando Guido Bastianini. Una mossa che è arrivata in concomitanza con l’approvazione dei risultati 2021 chiusi con un utile di 310 milioni, il miglior risultato dal 2015 e che è stata accolta con scetticismo dai sindacati, preoccupati per un possibile ulteriore giro di vite sui costi. Mps ha aumentato i suoi ricavi a 2,98 miliardi di euro, in crescita dell’1,3% sull’anno precedente, grazie alla spinta delle commissioni (+3,8%) che ha compensato il calo del margine di interesse (-5,4%), mentre gli oneri operativi sono scesi del 3,6%, a 2,1 miliardi. Il risultato operativo lordo è salito del 15,3% a 874 milioni. Il deficit di capitale prospettico, un anno fa pari a 1,5 miliardi, è stato azzerato anche se permane il rischio di uno shortfall di 150 milioni nel 2022.
Sempre fra le banche, da segnalare che si terranno oggi i cda di Bper per l’approvazione dei conti (conference domani mattina) e quello di Banco Bpm (conference a mercato chiuso).
Fra le big, in agenda su Borsa italiana oggi anche i risultati di Cnh Industrial (conference ore 15) e Iveco.
Possibili spunti sui titoli dell’auto, fra cui Stellantis, dopo le intenzioni manifestate dal governo di prendersi a cuore il tema della nuova crisi del mercato. Domani mattina si terrà un incontro a Palazzo Chigi sull’automotive tra i ministri interessati. Lo ha reso noto il ministero dello Sviluppo economico, annunciando la presenza del ministro Giancarlo Giorgetti.