Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: banche alla resa dei conti - Finanza Report

Dom 06 Ottobre 2024 — 21:25

Borsa italiana oggi: banche alla resa dei conti



L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa

borsa italiana oggi

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere nuovamente in calo (Ftse Mib -0,14% a 28.547 punti). La Borsa italiana è stata solo in parte sostenuta da acquisti sulle banche, guidate da Mps in scia alla semestrale apprezzata dagli analisti; fanalino di coda Interpump, con Iveco penalizzata da prese di beneficio dopo il rally della scorsa settimana.

Bene invece Wall Street, tornata ieri nel mirino di acquisti “convinti” sulle scommesse di un atterraggio morbido per l’economia americana, e in attesa dell’inflazione CPI di luglio che sarà diffusa giovedì. Una nuova frenata dei prezzi al consumo negli Stati Uniti potrebbe infatti spingere la Fed a mettere nuovamente in pausa a settembre il ciclo di rialzi dei tassi. La prossima riunione del Fomc è in calendario il 19-20 settembre. La Bce terrà invece il meeting di politica monetaria il 14 settembre.

Fra gli odierni dati macro, la Cina ha registrato un calo delle esportazioni più marcato del previsto a luglio (-14,5% contro -12,5% atteso); le importazioni cinesi sono diminuite del 12,4% (consensus -5%). In Germania è stata confermata la frenata dell’inflazione al 6,2% a luglio da 6,4% di giugno.

I future Usa trattano stamattina in rosso.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,38% a 32.377 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,1000; il petrolio è poco mosso con il Brent a 85 dollari e il Wti a 81 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera brillante: Dow Jones +1,16% a 35.473 punti, S&P 500 +0,90% a 4.518 punti, Nasdaq +0,61% a 13.994 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire le banche, a partire dalle big come Unicredit e Intesa Sanpaolo, ma anche Banco Bpm e Bper, fra le altre, dopo la decisione del governo di introdurre una tassa del 40% sugli extraprofitti degli istituti di credito (approfondimento). I relativi introiti saranno destinati a due voci: aiuto ai mutui prima casa e taglio delle tasse. “L’innalzamento dei tassi della Bce – ha spiegato ieri sera in conferenza stampa il vice premier Matteo Salvini – ha portato ad un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese. Non c’è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento per i consumatori. Quindi in questo gap si verrà a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche. Non entriamo nel merito delle cifre, ma basta guardare gli utili del primo semestre 2023 delle banche per capire che non stiamo parlando di qualche manciata di milioni, ma si può ipotizzare di alcuni miliardi”.

Da registrare intanto i risultati del Credito Emiliano (Credem) che ha archiviato il semestre con un utile netto consolidato quasi raddoppiato a 298,7 milioni (+90,3%), mentre il margine di intermediazione si attesta a 954,2 milioni (+38,6%). Sul fronte della qualità del credito, Npl Ratio lordo in ulteriore calo al 2,04%, mentre il rapporto tra crediti deteriorati
netti e impieghi netti è dello 0,94%. Acquisiti nel semestre circa 83mila nuovi clienti.

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