Borsa italiana oggi: 7 novembre 2024
Ste. Ne.
07-11-2024 — 08:52
DIRETTA NEWS / Attesa per la Fed nel day after del trionfo di Trump
Le Borse europee oggi tentano il rimbalzo all’indomani di una seduta debole in scia alle incognite derivanti dell’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti, mentre Wall Street ha salutato la vittoria del tycoon con una tripletta di record, in una seduta di rialzi che non si vedeva dal 2002. A tenere banco oggi, oltre agli strascichi del voto per le presidenziali, è una carrellata di trimestrali, soprattutto a Piazza Affari, ma soprattutto l’attesa per i verdetti della Fed che saranno annunciati in serata: previsto un taglio dei tassi di 25 punti base dopo la sforbiciata da mezzo punto percentuale decisa dalla banca centrale americana a settembre. Intanto la Bank of England ha limato il costo del denaro di altri 25 punti base al 4,75%.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,12% a 33.981 punti
Borse europee positive in chiusura con il Ftse Mib di Milano che riduce i guadagni nel finale ma termina sopra la parità grazie al rally di Iveco (+10,7%) in scia alla trimestrale e Banco Bpm (+9%) dopo l’annuncio dell’Opa su Anima (+11,1% a 6,39 euro, al di sopra del prezzo di offerta). Da segnalare anche il +4,3% di Leonardo che verso la chiusura ha diffuso risultati in crescita e confermato la guidance.
Sul fondo ancora banche (Intesa -3%) e utilities mentre Prysmian è fanalino di coda a -3,8%.
Ore 16:00 – Azimut supera i target
Azimut +4,6%: il gruppo ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con un utile netto adjusted di 447 milioni di euro (+28%) e conta quindi di superare il target fissato per il 2024 di 500 milioni. Il nuovo obiettivo è di 550-600 milioni. Il gruppo inoltre ha già superato a ottobre il target di raccolta di inizio anno a 14,3 miliardi di euro.
Ore 15:40 – Enel, analisti apprezzano i risultati ma pesa il comparto europeo
Enel -1,56% a 6,709 euro. Gli analisti hanno apprezzato i risultati del terzo trimestre ma il titolo scivola assieme al comparto europeo in vista di un possibile allentamento delle politiche “verdi” da parte della nuova amministrazione Usa targata Donald Trump. Tornando a Enel, che ha anche annunciato l’acconto sul dividendo 2025, gli analisti di Goldman Sachs hanno confermato la raccomandazione buy con target di 9,20 euro, parlando di risultati che hanno “chiaramente superato le aspettative”. Per Jefferies, che conferma buy con prezzo obiettivo a 9 euro, “la forza degli utili deriva dalla robusta produzione idroelettrica nonché dalla continua resilienza dell’attività integrata”. Il broker apprezza fra l’altro la conferma della guidance 2024 e attende l’aggiornamento sulla remunerazione degli azionisti al Capital Markets Day del prossimo 18 novembre. Ubs ribadisce il buy e lascia invariato il suo obiettivo di prezzo a 8,25 euro, che agli attuali livelli incorpora un upside del 21%, sottolinea il broker. Grazie al successo del piano di riduzione dei costi e di cessioni, più rapido del previsto, “il debito ora è a posto e il piano strategico di novembre 2024 dovrebbe concentrarsi nuovamente sulla crescita”. Per Intermonte, che vede il titolo a 7,80 euro, “con il rafforzamento del bilancio raggiunto con successo (debito netto/ebitda previsto a 2,4 volte) ci aspettiamo che il nuovo piano industriale di Enel per il 2025-27 sarà incentrato su tre pilastri: una rinnovata accelerazione dei CapEx (ancora focalizzata sulle reti), un’ulteriore riduzione dei costi/estrazione di efficienza e una potenziale nuova politica dei dividendi più lineare, basata su un Cagr fisso o su un payout fisso”. Equita Sim, a sua volta positiva, ritiene che possa esserci spazio per un upgrade del dividendo mimimo a 0,46 euro e un rinnovato focus sulla generazione di cassa e sul debito.
Ore 14:45 – Future WS in verde
Future di Wall Street nuovamente positivi all’indomani di una storica giornata record per la Borsa americana. In attesa delle decisioni della Fed, le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione sono uscite sostanzialmente in linea con le stime, attestandosi a 221.000 da 218.000 della settimana precedente (dato rivisto al rialzo).
Ore 13:15 – Mediolanum e Banca Generali in rialzo dopo i conti
Banca Mediolanum guadagna a metà seduta 1 punto percentuale dopo conti dei nove mesi che hanno evidenziato una crescita dell’utile netto a 674,3 milioni (+18%), mentre il totale del patrimonio amministrato ha raggiunto 132,99 miliardi, in aumento del 18%. Inoltre la raccolta di ottobre è stata di 1,36 miliardi, per un totale da inizio anno di 8,52 miliardi. Il cda ha deliberato la distribuzione di un acconto di dividendo di 0,37 per azione a partire dal 20 novembre 2024, con stacco cedola al 18 novembre 2024 (record date 19 novembre).
Banca Generali +3% dopo aver chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto in aumento del 33% a 338,6 milioni; il margine di interesse segna +4% a 237,3 milioni; margine di intermediazione è aumentato a +23% a 723,4 milioni. La raccolta netta totale dei primi nove mesi è stata pari a 4,7 miliardi, in crescita del 9%, mentre a ottobre è stata di 424 milioni, in crescita del 36%.
Ore 11:25 – Fineco +3%, la raccolta raddppia a ottobre
Azioni FinecoBank +2,79% a 14,76 euro. Nel mese di ottobre la raccolta netta totale di Fineco è raddoppiata a 979 milioni dai 495,5 milioni un anno prima (+98%). Il dato, si legge nel comunicato, conferma sia l’interesse dei risparmiatori verso le soluzioni di risparmio gestito, sia la capacità della Banca di attrarre nuovi clienti. L’asset mix vede una forte crescita della componente gestita pari a 429 milioni (da 13 milioni di ottobre 2023), con la raccolta retail di Fineco Asset Management che registra il risultato mensile migliore da inizio anno a 460 milioni, controbilanciando ampiamente i deflussi dall’assicurativo pari a -97 milioni. La raccolta amministrata si è attestata a 555 milioni, mentre la diretta è stata pari a -5 milioni. I ricavi del brokerage nel mese di ottobre sono stimati a circa 18 milioni, raggiungendo da inizio anno 178 milioni (+10% su base annua). Da inizio anno la raccolta totale si attesta a 7,9 miliardi.
Ore 10:45 – Banco Bpm-Anima, il mercato chiede di più
La Borsa premia Banco Bpm (+10%) dopo l’opa lanciata su Anima Holding, che intanto scatta a sua volta di circa il 10% a 6,305 euro, dunque sopra il prezzo d’offerta che è pari a 6,20 euro. Il mercato immagina quindi un rilancio o ritocco dell’offerta. L’operazione, sottolineano gli analisti di Equita, ha “forte senso industriale e finanziario, a basso consumo di capitale”. Per Intermonte “l’operazione su Anima ha un solido razionale industriale in quanto consentirebbe di aumentare significativamente il contributo commissionale senza impatti rilevanti a livello di capitale”. Il broker tuttavia dal punto di vista di Anima nota che “l’offerta non e’ distante dal prezzo di chiusura del titolo” ed è effettuata “a un prezzo leggermente inferiore il nostro attuale target price di 6,3 euro per azione”. E’ quindi “da verificare l’adesione da parte di alcuni azionisti rilevanti come Fsi e Poste”, soprattutto considerando che “quest’ultima è anche tra i maggiori partner industriali di Anima insieme a Banco Bpm e Mps”.
Ore 10:00 – Spread consolida, ma Btp deboli
Sul mercato obbligazionario, all’indomani di una giornata volatile, lo spread tra Btp e Bund a 10 anni consolida a 131 da 132,7 della chiusura precedente. Il rendimento del decennale italiano si amplia tuttavia dal 3,72% al 3,76% e quello tedesco di 5 punti al 2,45%, scontando anche le preoccupazioni per la crisi di governo in Germania destinata a sfociare in un voto anticipato.
Ore 9:30 – Ftse Mib +1,03% a 34.289 punti
La Borsa di Milano recupera quota 34.000 punti trainata dal rimbalzo delle banche, ieri sotto pressione sui timori per la concorrenza degli istituti americani, che sotto Trump beneficeranno di un allentamento dei vincoli, cui sono invece sottoposte le banche europee. Vola in particolare Banco Bpm (+8%) dopo l’opa lanciata su Anima Holding, il cui titolo a +9% oltrepassa il prezzo offerto di 6,20 euro, segno probabilmente che il mercato sì aspetta un rilancio o ritocco dell’offerta.
Nuovi acquisti inoltre su Diasorin (+3%) promossa da Morgan Stanley a equal-weight con prezzo obiettivo a 100 euro (peraltro ampiamente superato).
Fra i titoli che hanno riportato i conti: Bper e Iveco +3%, Enel -0,5%, Snam e Tenaris poco mosse.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano sopra la parità.
Fra le raccomandazioni di Borsa, Morgan Stanley ha alzato il rating su Diasorin da underweight a equal-weight e il target price sul titolo da 88 euro a 100 euro.
Da seguire Anima Holding dopo l’opa lanciata da Banco Bpm, che ha messo sul piatto 6,20 euro per azione allo scopo di delistare il titolo e dare vita un polo assicurativo e del risparmio gestito.
Fra le numerose trimestrali, Enel ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con ricavi in flessione a 57,634 miliardi (-17,1%), mentre l’Ebitda ordinario cresce a 17,44 miliardi (+6,5%); risultato netto ordinario sale del 16,2% a 5,846 miliardi e l’utile del Gruppo a 5,87 miliardi (+38%). L’indebitamento finanziario netto scende a 58,153 miliardi (da 60,163 miliardi a fine 2023, -3,3%). Deliberato un acconto sul dividendo 2024 pari a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 22 gennaio 2025, coerente con il Piano Strategico 2024-2026 che prevede per l’esercizio 2024 un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro, con un aumento potenziale fino a un pay-out del 70% sull’utile netto ordinario di Gruppo in caso di conseguimento degli obiettivi relativi alla generazione di cassa e solidità patrimoniale. Confermata la guidance.
Snam chiude i primi nove mesi del 2024 con un utile netto adjusted di gruppo pari a 996 milioni, in crescita del 5,7%. Gli investimenti totali raggiungono la quota di 1,8 miliardi (+46,1%), trainati dall’avanzamento dei lavori per il terminale Gnl di Ravenna e per la realizzazione della Linea Adriatica. L’ebitda adjusted si attesta a 2.089 milioni (+12,2%) e l’ebit è di 1.340 milioni (+14,4%). Calano i ricavi con -7,4% a 2.651 milioni. Deliberato un acconto sul dividendo 2024 pari a 0,1162 euro per azione, in crescita del 3% rispetto al 2023. Il pagamento del dividendo avverrà il 22 gennaio 2025.
Bper chiude i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di 1,11 miliardi, in crescita del 2,2% su anno, e conferma la guidance sull’intero anno ma migliora quella sul principale coefficiente patrimoniale. Il margine di interesse si attesta a 2,52 miliardi (+6%) grazie al contributo dei volumi e all’andamento dei tassi di interesse, mentre le commissioni nette segnano 1,5 miliardi (+3,5%). Il Cet1 ratio sale al 15,8% (da 14,5% a fine 2023), mentre la stima per il 2024 sul Cet1 ratio, portandolo a circa il 15% rispetto alle indicazioni mostrate alla presentazione del Piano industriale (>14,5%).
Iveco Group ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto di 102 milioni (-3,7%) su ricavi consolidati per 3,446 miliardi di euro, in discesa del 7,1% rispetto a un anno fa, ma sopra le previsioni del consensus per 3,37 miliardi. L’utile netto adjusted è stato pari a 182 milioni, in rialzo di 15 milioni e sopra il consensus per 75 milioni.
Tenaris ha archiviato il terzo trimestre con un utile netto di 459 milioni di dollari, 0,40 dollari per azione, il 16% in meno rispetto ai 547 milioni, 0,46 dollari per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso (+32% rispetto ai tre mesi precedenti) e sopra attese degli analisti. Il cda ha anche approvato un acconto sul dividendo di 0,27 dollari per azione e un programma di riacquisto azioni proprie per 700 milioni di dollari.
La carrellata di conti societari prosegue oggi con in cda in programma di Ascopiave, Azimut Holding, Banca Generali, Banca Ifis, Banca Mediolanum, Banca Mps, Banca Profilo, Banco Desio, Bff Bank, Brembo, Carel Industries, D’Amico International Shipping, Datalogic, Igd, Illimity Bank, Iveco Group, Leonardo, Nexi, Philogen, Pirelli, Safilo, Servizi Italia, Wiit.
Fra le altre notizie su Borsa italiana oggi, da segnalare che il governo italiano ha avviato un procedimento amministrativo per la possibile violazione del golden power da parte del socio cinese di Pirelli China National Tire and Rubber Corp. (Cnrc). Lo ha reso noto il gruppo della Bicocca. In particolare, “il procedimento riguarda la potenziale violazione della prescrizione di garantire l’assenza di collegamenti organizzativi-funzionali tra Pirelli da una parte e Cnrc dall’altra”. Il provvedimento ha fissato il termine per la conclusione del procedimento in 120 giorni decorrenti dalla data di notifica del provvedimento. Cnrc ha comunicato a Pirelli di “ritenere di aver sempre rispettato le prescrizioni del Dpcm Golden Power ed è confidente di chiarire la propria posizione durante il procedimento”.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi in rialzo, all’indomani di una seduta negativa che ha visto Piazza Affari chiudere in deciso calo (Ftse Mib -1,54% a 33.940 punti). La Borsa italiana è stata zavorrata da banche e utilities; in vetta i titoli più esposti positivamente alle politiche Usa del presidente eletto Donald Trump, fra cui Tenaris, Leonardo, Diasorin.
Rally sfrenato invece a Wall Street, con una raffica di nuovi record su tutti i principali listini, in scia alla vittoria di Trump che spazza via l’incertezza e promette misure di rilancio e deregolamentazione per diversi settori, anche se rimangono delle incognite su quali potrebbe essere la futura reazione della Fed.
Intanto questa sera arriveranno i verdetti del Fomc di novembre, che secondo le aspettative, confermate, dovrebbe tagliare i tassi di un quarto di punto dopo la sforbiciata di mezzo punto percentuale decisa a settembre.
I future Usa trattano stamattina sopra la parità.
A Tokyo il Nikkei ha chiuso con un -0,25% a 39.381 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro tenta un rimbalzo a 1,0760; il petrolio recupera terreno con il Brent a 75 dollari e il Wti a 71 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera in forte rialzo: Dow Jones +3,53% a 43.729 punti, S&P 500 +2,53% a 5.929 punti, Nasdaq +2,95% a 18.983 punti.
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