Borsa italiana oggi (6 settembre): Italgas, aumento da 1 miliardo? Citi prudente su Ferrari e Stellantis
Ste. Ne.
06-09-2024 — 08:52
DIRETTA NEWS / Occhi puntati sui numeri dell’occupazione Usa
Piazza Affari ancora in territorio negativo nel giorno dei numeri sull’occupazione Usa, con i mercati preoccupati per le sorti dell’economia mondiale. Per quanto riguarda i non farm payrolls, in agosto sono stati creati negli Usa 142.000 posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione al 4,2%, salario orario medio a +0,4%; il consensus stimava la creazione di 164 mila nuovi posti di lavoro, un tasso di disoccupazione a 4,2% da 4,3% di luglio, inflazione salariale a +0,3% su mese. Nelle ultime ore sono riaffiorate le ipotesi di un possibile taglio di mezzo punto percentuale da parte della banca centrale americana, anche se lo scenario principale resta quello di una sforbiciata di un quarto di punto. La settimana prossima si riunisce invece la Bce, e anche in questo caso le aspettative puntano su un taglio di 25 punti base. Stamattina intanto la produzione industriale tedesca di luglio è uscita a -2,4% da una crescita di +1,7% a giugno; il dato diffuso dall’ufficio federale di statistica è peggiore delle stime, che prevedevano un -0,5%; su base annua la flessione è del 5,3% (consensus -3,5%).
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -1,17% a 33.291 punti
La Borsa italiana oggi chiude nuovamente in rosso, in linea con il resto d’Europa e l’andamento di Wall Street, dopo dati sul lavoro Usa misti.
Sul Ftse Mib pesano i cali di Prysmian -3,9% e nuovamente Stmicroelectronics (Stm) in flessione di oltre il 3%. Sotto pressione anche Telecom (-2,7%) e le banche con Mps (-2,7%).
Prosegue invece il buon momento delle utilities, con acquisti oggi sulle municipalizzate Hera, A2a, entrambe in rialzo di oltre un punto percentuale, e ancora sul colosso Enel (+0,8%). In controtendenza nel comparto Italgas (-2,2%) con il mercato che crede all’ipotesi di un aumento di capitale da 1 miliardo per finanziare l’acquisizione di 2i Rete Gas.
Ore 15:30 – Wall Street sopra la parità
Wall Street marginalmente positiva in apertura dopo i dati sul mercato del lavoro Usa che hanno deluso sul fronte dei nuovi posti di lavoro, mentre la discesa del tasso di disoccupazione è in linea con le previsioni; l’inflazione salariale è leggermente più alta delle attese. Il mercato sconta una probabilità del 100% di un taglio dei tassi al meeting del Fomc del 17-18 settembre, con una probabilità del 55% di una sforbiciata di un quarto di punto e del 45% di un taglio del costo del denaro di 50 punti base. I numeri diffusi oggi erano senz’altro quelli più attesi in vista del meeting della banca centrale, viste le indicazioni contrastanti giunte negli ultimi tempi sul fronte occupazionale. La settimana prossima si conoscerà comunque anche l’inflazione CPI di agosto.
Ore 14:45 – Borse in lieve recupero
Piazza Affari recupera terreno ma rimane in territorio negativo (Ftse Mib -0,18%), in linea con il resto d’Europa e i future di Wall Street, dopo i dati sul mercato del lavoro americano che hanno in buona parte deluso le aspettative. Il dollaro si indebolisce, mentre l’euro si apprezza a 1,1120 contro il biglietto verde.
Ore 12:45 – Hera guida le utilities
Utilities anche oggi in evidenza a Piazza Affari: il settore, tipicamente anticiclico e dunque difensivo nelle fasi di volatilità, beneficia inoltre delle aspettative su prossimi tagli dei tassi da parte delle banche centrali. Sul Ftse Mib (-0,41%) svetta oggi Hera con +1,54% a 3,562 euro, dopo che gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno alzato il prezzo obiettivo da 3,90 a 4 euro, confermando il giudizio buy.
Ore 11:30 – Btp, calano rendimenti
Acquisti sui titoli di Stato, e rendimenti in calo, in attesa dei dati sul mercato del lavoro Usa, in programma nel primo pomeriggio. Il Btp decennale italiano flette di 3,5 punti base al 3,60%; lo spread con il Bund oscilla sui 143 dell’avvio di giornata.
I Treasury americani intanto segnano -2,7 punti base al 3,69%.
Ore 10:45 – Vendite su greggio e petroliferi
La decisione dell’Opec+ di rinviare a fine novembre un eventuale aumento della produzione non basta a supportare le quotazioni del petrolio e dei titoli del settore. A Piazza Affari Saipem che cede oltre il 2%, Tenaris l’1,4%. Giù anche Eni (-1%), nonostante l’intesa siglata alla vigilia con la società energetica statale azera Socar su sicurezza energetica, riduzione delle emissioni e produzione di biocarburanti. Per quanto riguarda le quotazioni del barile, il future di novembre sul Brent consolida a 72 dollari, mentre il Wti di ottobre resta debole a 69 dollari.
Ore 10:15 – Ferrari e Stellantis, da Citigroup cautela sul terzo trimestre
Citi, come da noi anticipato in preapertura, ha alzato il prezzo obiettivo su Ferrari (-0,07% a 427,90 euro) da 334 a 360 euro , confermando la raccomandazione sell; su Stellantis (+0,07% a 14,304 euro) il target price scende da 17 a 15 euro, con rating neutral. I due titoli peraltro limitano i danni all’indomani di una giornata difficile per il settore auto. “I recenti annunci da Volkswagen e Renault riguardo ulteriori riduzioni di costi, più debole crescita delle vendite in Europa e continuata debolezza in Cina suggeriscono che la stagione della terza trimestrale per l’auto europea rimarrà debole”, commenta la banca americana, secondo cui Stellantis, Volkswagen e Mercedes Benz non raggiungeranno le guidance 2024.
Ore 10:00 – Ftse Mib -0,51% a 32.512 punti
Milano in rosso con vendite che risparmiano solo una variegata pattugli di titoli difensivi, quali A2a (+0,9%), Hera, Diasorin e Inwit in rialzo di circa mezzo percentuale.
Sul fondo, seguendo un tipico schema da avversione al rischio, le banche con Mps e Bper in calo di circa il 2%, ma anche Tim (-1,7%).
Italgas -0,9% paga i rumors su un aumento da 1 miliardo per finanziare l’acquisizione di 2i Rete Gas.
Nell’auto Stellantis poco mossa dopo che Citi ha tagliato il target price sul titolo da 17 a 15 euro, confermando il rating neutral; il broker ha inoltre alzato il prezzo obiettivo su Ferrari da 334 a 360 euro, confermando sell, titolo invariato all’indomani di un calo di oltre il 2%.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano poco mossi.
Italgas prevede un aumento di capitale di circa 1 miliardo di euro per finanziare l’acquisizione di 2i Rete Gas, secondo il Sole 24 Ore. Cdp Reti, che possiede il 26% di Italgas, si sarebbe già impegnata a sottoscrivere pro quota. Nell’annunciare le trattative, si ricorda, Italgas ha dichiarato che coprirà il proprio fabbisogno finanziario con un prestito ponte garantito da Jp Morgan, che potrà essere rifinanziato con strumenti equity, debito o “equity-like”, con l’obiettivo di mantenere l’attuale profilo di rating. Nelle prossime settimane è attesa un’offerta finale.
Fra le raccomandazioni di Borsa,
gli analisti di Citi hanno tagliato il target price su Stellantis da 17 a 15 euro, confermando il rating neutral.
Citi ha poi alzato il prezzo obiettivo su Ferrari da 334 a 360 euro, confermando sell.
Eni ha firmato tre protocolli d’intesa con la società energetica statale dell’Azerbaigian Socar in tema di sicurezza energetica, riduzione delle emissioni di gas serra e produzione di biocarburanti.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa o leggermente negativa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere piatta (Ftse Mib +0,01% a 33.684 punti). La Borsa italiana è stata trainata in parte da acquisti su alcuni titoli come Enel, Tim: sul fondo nuovamente il lusso e l’auto con Stellantis e Ferrari.
Nervosa ieri Wall Street, che dopo un tentativo di recupero ha poi chiuso in ordine sparso.
Occhi puntati oggi sull’occupazione Usa di agosto, ultimo dato chiave in vista del meeting Fed del prossimo 18 settembre: il consensus stima la creazione di 164 mila nuovi posti di lavoro, un tasso di disoccupazione a 4,2% da 4,3% di luglio, inflazione salariale a +0,3% su mese.
Nelle ultime ore sono riaffiorate le ipotesi di un possibile taglio di mezzo punto percentuale da parte della banca centrale americana, anche se lo scenario principale resta quello di una sforbiciata di un quarto di punto.
La settimana prossima si riunisce invece la Bce, e anche in questo caso le aspettative puntano su un taglio di 25 punti base. Stamattina intanto la produzione industriale tedesca di luglio è uscita a -2,4% da una crescita di +1,7% a giugno; il dato diffuso dall’ufficio federale di statistica è peggiore delle stime, che prevedevano un -0,5%; su base annua la flessione è del 5,3% (consensus -3,5%).
I future Usa trattano stamattina poco mossi.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,72% a 36.391 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro si rafforza sopra a 1,11; il petrolio si conferma debole con il Brent a 72 dollari e il Wti a 69 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera contrastata: Dow Jones -0,54% a 40.755 punti, S&P 500 -0,30% a 5.503 punti, Nasdaq +0,25% a 17.127 punti.
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