Borsa italiana oggi: effetto Kashkari, Eni approva buyback, prestito ponte a Tim
Ste. Ne.
05-04-2024 — 08:38
DIRETTA NEWS / Focus sull’occupazione Usa e prospettive Fed
La paura di una Fed più falco delle attese innesca prese di profitto sull’azionario internazionale dopo la raffica di record delle scorse settimane. A scatenare le vendite, che avevano colpito ieri sera innanzitutto gli indici di Wall Street, un discorso del presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, che ha messo in dubbio l’opportunità di tagliare i tassi di interesse quest’anno se l’inflazione dovesse perdurare. Nel pomeriggio odierno sono poi usciti numeri sull’occupazione Usa di marzo in gran parte superiori alle attese, con ben 303.000 posti di lavoro creati, tasso di disoccupazione a 3,8%, salario orario medio +0,3% (consensus +212.000 nuovi posti di lavoro; tasso di disoccupazione stabile a 3,9%; salari a +0,3% su mese).
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -1,29% a 34.010 punti
Giornata da dimenticare per le Borse europee, affossate da prese di profitto dopo il rally delle ultime settimane, mentre negli Stati Uniti i falchi Fed riprendono fiato di fronte a un’economia in salute e a un mercato del lavoro che va meglio del previsto, allontanando le speranze di un primo taglio dei tassi americani a metà anno.
A Piazza Affari resiste Eni (+1%) premiata dall’annuncio del piano di buyback. In territorio positivo anche Leonardo (+0,8%). Le vendite colpiscono il settore bancario, con Mps (-3,1%) in fondo al listino. Tra i peggiori anche le utilities e Nexi.
Ore 15:45 – Euro/dollaro frena dopo occupazione Usa
I dati sull’occupazione Usa impattano soprattutto sul valutario con il cross euro/dollaro che si indebolisce sotto 1,08 euro, mentre Wall Street si ricopre dopo le vendite di ieri, con tutti i principali indici sopra la parità.
Situazione invariata sulla Borsa italiana dove solo Eni resiste in territorio positivo; stesso discorso per il resto d’Europa, nel mirino anche di fisiologiche prese di profitto.
Ore 15:00 – Europa in rosso ma future WS positivi
Piazza Affari procede in netto calo dopo dati sul lavoro Usa che potenzialmente restringono lo spazio di manovra per un allentamento da parte della Fed. In rosso anche il resto d’Europa, ma i future di Wall Street preannunciano un cauto rimbalzo dopo le vendite della vigilia.
A Milano il Ftse Mib segna -1,49% sotto quota 34mila punti, zavorrato da prese di profitto sulle banche, con Mps la peggiore in calo di oltre il 3%, ma anche tecnologici con Nexi e lusso con Cucinelli; in controtendenza Eni +1,2%.
Leonardo, top stock per i traders eToro
Un comunicato di eToro, la piattaforma di trading e investimento, ha reso noti oggi i dati relativi alle azioni più popolari tra gli utenti eToro nel primo trimestre 2024. I dati mostrano come sia aumentata la popolarità dei titoli del Vecchio Continente nei portafogli degli investitori retail, che non abbandonano però Nvidia, il cavallo di razza che sta guidando la corsa dell’intelligenza artificiale.
Tra i titoli che hanno guadagnato popolarità tra gli utenti italiani della piattaforma spicca Leonardo, con un +73% delle posizioni aperte trimestre su trimestre. Nella top 10 anche Intesa Sanpaolo (+29%) e Eni (+23%), seguite a breve distanza da Unicredit (+22%) e Enel (+21%).
“Intesa Sanpaolo è stata la grande assente nelle classifiche dei titoli più popolari tra gli utenti italiani della piattaforma”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro. “Negli ultimi nove mesi gli investitori hanno progressivamente aumentato le posizioni aperte su Unicredit, che mantiene un tasso di crescita a doppia cifra per il terzo trimestre consecutivo, e sono stati premiati, con il valore del titolo che è quasi raddoppiato nell’ultimo anno. Ora gli investitori stanno incrementando anche le proprie posizioni su Intesa, pur partendo da una performance di inizio anno meno brillante rispetto a quella registrata nelle vicinanze di Piazza Gae Aulenti. Sorge quindi un cauto ottimismo verso una possibile riduzione del divario, che negli ultimi tre anni ha visto Unicredit quasi quadruplicare il ritorno all’azionista rispetto a Intesa Sanpaolo”.
Grandi assenti tra le top risers le regine di performance del Ftse Mib, Iveco e Saipem, così come i colossi farmaceutici Novo Nordisk e Eli Lilly, che invece continuano a macinare posizioni tra gli investitori a livello globale, spiega ancora il comunicato.
Ore 11:45 – Generali, per Barclays è ancora da sottopesare
Generali -1,68% a 22,77 euro, in linea con la seduta di realizzi. Intanto Barclays ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 20 a 20,50 euro, confermando il rating underweight. Il broker spiega di continuare a vedere la gestione del capitale come il più importante driver di prezzo per i titoli assicurativi europei, mentre la crescita dei dividendi sarebbe sostenuta da una forte solvibilità e da una migliore gestione della liquidità. Target rivisto al rialzo anche per Allianz (da 240 a 260 euro, equal-weight) mentre Axa viene confermato titolo preferito del settore (overweight con tp alzato da 34 a 39 euro).
Petrolio, Ubs vede prezzi sostenuti nel breve
Nel daily comment di oggi, Mark Haefele, Chief Investment Officer, UBS Global Wealth Management, segnala che, a causa delle nuove tensioni geopolitiche, i prezzi del petrolio sono ai massimi. Tuttavia, anche se il Brent potrebbe non salire in modo significativo rispetto ai livelli attuali, si ritiene che i prezzi del petrolio dovrebbero rimanere ben sostenuti nel breve termine, in uno scenario di mercato leggermente sotto offerta.
Ore 10:30 – Spread in leggero rialzo
Sull’obbligazionario, lo spread Btp Bund a 10 anni si amplia a 142 punti da 138 punti della chiusura di ieri, con il rendimento del decennale italiano a 177 punti da 173 della vigilia.
Ore 10:00 – Ftse Mib -1,68% a 33.877 punti
Ondata di realizzi che in questo momento risparmia solo Eni grazie all’ok al buyback 2024; il titolo con +0,9% è l’unico in verde del listino principale.
Provano a contenere le perdite, in chiave difensiva, alcune utilities fra cui Hera, Enel, Snam, in calo di circa mezzo punto percentuale. Ma anche Telecom oggi limita i danni a -0,4%.
Le vendite prendono di mira invece le banche, con Mps, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e Unicredit tutte intorno a -3%. Giù anche l’auto con Stellantis (-2%).
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, da segnalare che il cda di Eni ha deliberato di sottoporre all’assemblea degli azionisti del 15 maggio 2024, convocata in sede ordinaria, la proposta di autorizzazione a un nuovo buyback di almeno 1,1 miliardi, con le finalità di remunerare gli azionisti e per la realizzazione di un piano di azionariato diffuso per i dipendenti, annunciato a sua volta. Come indicato nel piano strategico 2024-2027, Eni intende distribuire tra il 30% e il 35% del Cash Flow from Operations (Cffo) annuale sotto forma di dividendi e di buyback. In presenza di un aumento del Cffo rispetto a quanto previsto dal piano, la società intende destinare al buyback fino al 60% dei flussi di cassa incrementali. In linea con il piano, Eni intende pertanto lanciare nel 2024 il nuovo programma di buyback per un valore di 1,1 miliardi, ammontare che potrà essere incrementato fino a un massimo complessivo di 3,5 miliardi. Il cda ha poi approvato l’emissione di bond fino a 5 miliardi entro il 31 marzo 2026. Luce verde anche alla distribuzione della quarta tranche del dividendo 2023 di 0,23 euro, che sarà messa in pagamento il prossimo 22 maggio.
Da seguire anche gli altri petroliferi come Saipem, Tenaris, in scia al perdurante rally del greggio, che sul Brent ha superato di slancio anche la soglia psicologica di 90 dollari.
Tim comunica di aver negoziato con successo e firmato un contratto di finanziamento ponte per un ammontare di 1,5 miliardi di euro, con una scadenza fino a 18 mesi. L’operazione è volta alla copertura delle necessità di rifinanziamento fino alla data di closing della cessione di NetCo, e presenta condizioni in linea con i benchmarks di mercato. I Bookrunnes del finanziamento sono Bnp Paribas, Credit Agricole, Deutsche Bank, Jp Morgan, Santander e Unicredit, con quest’ultima che agisce anche da Documentation Bank e Facility Agent.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Barclays hanno ritoccato il target price su Generali da 20 a 20,50 euro, confermando il rating underweight.
Jefferies ha alzato il prezzo obiettivo su Bff Bank da 13 a 16 euro, confermando il buy.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere sotto la parità (Ftse Mib -0,08% a 34.454 punti). La Borsa italiana è stata sostenuta da Poste e Azimut in una giornata segnata anche da diverse raccomandazioni dei broker; sul fondo le banche con la Popolare Sondrio fanalino di coda.
Seduta nervosa invece ieri per Wall Street, protagonista inizialmente di un rimbalzo, salvo poi cambiare direzione per chiudere in deciso ribasso. A pesare le parole del presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, che ha messo in dubbio l’opportunità di tagliare i tassi di interesse quest’anno se l’inflazione dovesse mostrarsi ancora persistente. Una doccia fredda per gli investitori, che solo poche settimane fa, in occasione del meeting della Fed, avevano preso atto delle previsioni del Fomc che indicavano almeno tre tagli del costo del denaro quest’anno, mentre negli ultimi giorni la retorica dei banchieri centrali si è notevolmente inasprita.
Da vedere se la Bce prenderà l’iniziativa di procedere da sola con un primo allentamento nel meeting di giugno, come si aspetta il mercato.
I mercati in ogni caso sono continuamente in cerca di potenziali indizi sulle prossime mosse delle banche centrali.
Focus oggi sui numeri dell’occupazione americana di marzo: consensus +212.000 nuovi posti di lavoro; tasso di disoccupazione stabile a 3,9%; inflazione salariale a +0,3% su mese.
I future Usa trattano stamattina sopra la parità.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -1,96% a 38.992 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,0820; il petrolio guadagna altro terreno con il Brent a 91 dollari e il Wti a 86 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera in netto calo: Dow Jones -1,35% a 38.596 punti, S&P 500 -1,23% a 5.147 punti, Nasdaq -1,40% a 16.049 punti.
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