Borsa italiana oggi: profondo rosso, banche centrali sotto accusa
Ste. Ne.
05-08-2024 — 08:50
DIRETTA NEWS / I mercati restano nel mirino della volatilità, il sell-off innescato dai timori di recessione
Borsa italiana oggi nuovamente a picco assieme agli altri listini internazionali. A Tokyo è andato in scena un tonfo di proporzioni storiche (-12,4%). I mercati restano nel mirino della volatilità dopo il sell-off innescato dai timori di recessione. Le vendite si erano intensificate venerdì scorso dopo i dati sull’occupazione Usa di luglio usciti più deboli delle attese: a Wall Street il Nasdaq è entrato in territorio di correzione..Alcune banche d’affari (Citi, Jp Morgan) vedono ora un taglio dei tassi Fed di 50 punti base al meeting di settembre e di altri 50 a novembre. In generale, le banche centrali finiscono sul banco degli imputati per avere aspettato troppo a lungo ad avviare un allentamento.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -2,26% 31.293 punti
Panic selling sui mercati mondiali che vivono come un incubo l’ipotesi di una recessione Usa con i tassi ancora alle stelle e il rischio contagio per il resto dell’economia globale.
Tanto che alcuni analisti si spingono già a ipotizzare una riduzione d’emergenza dei tassi da parte della Fed, accusata in queste ore di aver atteso troppo per allentare la sua stretta monetaria. La prima a fare i conti con questa “tempesta perfetta” — a cui si somma lo scenario di crisi in Medio Oriente — è stata la Borsa di Tokyo con un tonfo del 12,4% che non si vedeva dallo storico “Black Monday” del 1987.
Da lì gli allarmi si sono rapidamente diffusi sui listini europei che però sono riusciti a limitare la debacle chiudendo con passivi tra il 2% e il 3%, riducendo i passivi sul finale in concomitanza col dato sull’attività del settore servizi statunitense, tornato a crescere a luglio (come si aspettavano gli analisti).
Tra gli indici peggiori in chiusura c’è il Ftse Mib che cede il 2,3% (ma a tratti ha perso oltre il doppio). Per il resto è una pioggia di vendite, da Nexi (-5,8%) a St (-3,9%), passando per Saipem (-4,2%) e Tim (-3,1%). In rosso tutti i bancari, con Mps la peggiore (-3,2%) nel giorno del cda sui conti.
Sul forex, l’euro balza sul dollaro a 1,0967 (da 1,0835 venerdì in chiusura), toccando a tratti i massimi da sette mesi. Ma è lo yen la “moneta rifugio” in questa fase raggiungendo quota 143,2 sul dollaro e 156,99 sull’euro, in entrambi i casi al top dalla fine dell’anno scorso. Arretra ancora il BitCoin sui 54.500 dollari (-8%). Sul fronte materie prime, infine, gas debole a 35,5 euro al MWh (-3,2%) e il petrolio ai minimi da oltre sette mesi con il Brent di ottobre a 76,6 dollari al barile e il Wti di settembre a 73,4 dollari.
Ore 16:00 – Fed, mercato sconta al 92,5% taglio di 50 punti a settembre
Il sell-off non si ferma sui due lati dell’Atlantico, con Wall Street che cede fino al 4% sul Nasdaq, mentre lo Stoxx 600 europeo lascia sul terreno il -2,7%, a Milano ftse Mib segna -3%.
Su piattaforma CME i future sui tassi scontano una probabilità del 92,5% di un taglio Fed da 50 punti base al meeting di settembre, e un 7,5% di possibilità che la banca centrale americana dia un sforbiciata da ben 75 punti base. Inoltre il mercato incorpora una probabilità del 65,7% di un taglio di 50 punti base anche a novembre.
Fra gli operatori c’è chi si sbilancia fino a pronosticare un possibile taglio di emergenza da parte della Federal Reserve.
Ore 15:30 – A Wall Street avvio da lunedì nero
Apertura in forte calo per i principali listini di Wall Street, con le vendite che fanno capolino in particolare sul Nasdaq il cui calo sfiora il 4%, mentre il Dow Jones cede 1.000 punti pari a oltre il 2%, S&P500 circa il 3%.
In picchiata le azioni Nvidia a -14%, ma anche Apple crolla a doppia cifra dopo che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha ceduto circa la metà della propria partecipazione nell’azienda di Cupertino. Tonfo inoltre per Tesla (-10%).
Ore 12:00 – Semestrale Mps, previsioni analisti
A Piazza Affari (Ftse Mib -2,8%) non si placano le vendite in scia all’andamento dei mercati internazionali. Mps fanalino di coda del comparto bancario, già bersagliato dai realizzi essendo il settore maggiormente esposto a una potenziale recessione nonché al taglio dei tassi. Il Monte dei Paschi di Siena cede circa il 5%. Domani l’istituto di credito senese diffonderà i conti del semestre e fornirà un update sul piano industriale. Gli analisti di Equita stimano un margine di interesse nel secondo trimestre in calo dell’1% sul trimestre a 581 milioni di euro (piatto su anno); i ricavi totali sono attesi a 982 milioni (-3% sul trimestre e a +1% sull’anno) e l’utile operativo a 512 milioni (-7% sul trimestre e -2% sull’anno). Per quanto riguarda l’aggiornamento del piano, il broker stima per il 2024/2026/2028 ricavi rispettivamente a 3,9 miliardi, 3,6 e 3,7 miliardi. L’utile operativo a 2 miliardi, 1,7 e 1,8 miliardi mentre l’utile pre tasse a 1,3 miliardi, 1,1 e 1,2 miliardi. Da parte sua Intermonte si attende “un trimestre positivo, con una top line flat, ma in deciso aumento anno su anno”, ma anche “un’altra release di Dta” imposte differite) per circa 100 milioni, che porterebbe ad un net income di 483 milioni. Il Cet1 è atteso in aumento, nonostante il pagameneto del dividendo, a causa della notevole generazione organica di capitale. Quanto alla conference call, difficilmente l’ad Lovaglio potrà fornire indicazioni specifiche sul futuro della banca. Al netto della decisione del Mef di cedere una ulteriore quota della banca, il mercato scommette sull’eventuale ruolo che Unipol potrebbe giocare nella partita. Indiscrezioni di stampa riportano che la compagnia assicurativa bolognese potrebbe rappresentare quel ‘socio stabile’ con una quota di maggioranza ma non di controllo, sul modello di quanto già fatto con Bper e Popolare di Sondrio.
Ore 10:15 – Bund rifugio, si amplia lo spread
Lo spread Btp Bund si amplia leggermente in una giornata comunque positiva per l’obbligazionario governativo, che premia soprattutto il titolo tedesco in qualità di asset rifugio, e meno gli altri titoli come i Btp. Il differenziale sale a 148 punti da 146 della chiusura di venerdì, con il rendimento del decennale in lieve calo a 3,61%.
Ore 9:45 – Ftse Mib -3,28% a 30.968 punti
Nessun titolo in verde, mentre i realizzi colpiscono i settori più esposti al ciclo economico. Nexi perde il 5%, così come Mps nel giorno del cda sui risultati che dovrebbe anche esaminare nuovi target finanziari; stessi cali per Telecom e Stmicroelectronics (Stm), quest’ultima dopo il -9,1% rimediato la scorsa settimana in scia alla debolezza del settore tecnologico.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano in netto calo.
Da segnalare che si riunisce oggi il cda di Mps per approvare la semestrale nonché un aggiornamento dei target finanziari, dati che saranno illustrati in conference domani alle 9 dal ceo Luigi Lovaglio.
La Marina Militare italiana ha esercitato l’opzione per un quarto pattugliatore di nuova generazione e relativo supporto logistico a Orizzonte Sistemi Navali, jv tra Fincantieri e Leonardo, nell’ambito del programma Offshore Patrol Vessel. E’ quanto si legge in una nota. Il valore complessivo dell’operazione è pari a circa 236 milioni. Nei prossimi giorni, OSN concluderà i contratti di sub-fornitura notificando l’esercizio delle opzioni a Fincantieri e Leonardo, che avranno rispettivamente un valore pari a circa 163 milioni e circa 70 milioni.
Sul fronte della politica, fonti di Palazzo Chigi in questi giorni hanno fatto sapere che il governo non ha allo studio nuove tasse sugli extraprofitti, definendo “prive di fondamento” le indiscrezioni di alcuni quotidiani su un possibile a carico di banche, assicurazioni, ma anche energia e lusso.
Nextchem, controllata di Maire, si è aggiudicata insieme a PT Tripatra Engineers and Constructors uno studio di fattibilità per un progetto di Sustainable Aviation Fuel (Saf) a Sei Mangkei, in Indonesia.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato il target price su Intesa Sanpaolo da 4 70 a 4,80 euro, confermando il rating overweight.
Morgan Stanley inoltre ha alzato il prezzo obiettivo su Prysmian da 69 a 71 dollari, confermando overweight; da parte sua Barclays ha alzato il target a 67 euro, confermando overweight.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi nuovamente negativa, alla ripartenza dopo una seduta di vendite venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere in forte calo (Ftse Mib -2,55% a 32.018 punti). La Borsa italiana ha archiviato l’ottava con un bilancio di -5,30% mentre il consuntivo da inizio anno resta positivo con 5,5%; fanalino di coda nelle cinque sedute Unicredit (-10%) in una settimana difficile per le banche (-8,6% l’indice di settore italiano, -8,3% l’Euro stoxx banks europeo); in controtendenza pochi titoli fra cui Ferrari (+4,8%) dopo i conti e alcuni difensivi come Snam (+2,6%), Erg (+1%), Inwit (+0,3%).
I mercati restano nel mirino della volatilità dopo il sell-off innescato dai timori di recessione. Le vendite si erano intensificate venerdì scorso dopo i dati sull’occupazione Usa di luglio usciti più deboli delle attese: a Wall Street il Nasdaq è entrato in territorio di correzione.
Alcune banche d’affari (Citi, Jp Morgan) vedono ora un taglio dei tassi Fed di 50 punti base al meeting di settembre e di altri 50 a novembre.
In generale le banche centrali finiscono sul banco degli imputati per avere aspettato troppo a lungo ad avviare un allentamento.
La Reserve Bank of Australia, riunita in queste ore per il meeting di agosto, comunicherà domani le sue decisioni: gli economisti si aspettano ancora tassi stabili al 4,35%, ma i mercati monitoreranno la dichiarazione di politica monetaria.
L’agenda macro prevede oggi una carrellata di Pmi europei dei servizi di luglio e l’Ism non manifatturiero negli Stati Uniti.
I future Usa trattano stamattina in deciso calo.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -12,40% a 31.458 punti, nuovo tonfo di proporzioni storiche in un lunedì nero che ha visto forti vendite diffuse, peraltro pochi giorni dopo che la Bank of Japan ha annunciato una rara stretta della sua politica monetaria ultra accomodante.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0900 dopo la corsa di venerdì; il petrolio cede terreno con il Brent a 76 dollari e il Wti a 72 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso venerdì sera nuovamente in deciso calo: Dow Jones -1,51% a 39.737 punti, S&P 500 -1,84% a 5.346 punti, Nasdaq -2,43% a 16.776 punti.
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