Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 4 marzo 2025 - Finanza Report

Lun 24 Marzo 2025 — 04:46

Borsa italiana oggi: 4 marzo 2025



Dazi sotto la lente del mercato

borsa italiana oggi

Piazza Affari oggi in rosso assieme al resto d’Europa, mentre Wall Street fallisce il rimbalzo. Tutto ciò all’indomani delle ultime mosse dell’amministrazione Trump in tema di dazi. Il presidente Usa ha infatti confermato l’entrata in vigore a partire da oggi di tariffe del 25% sulle importazioni da Messico e Canada, gelando così le speranze degli investitori di un accordo dell’ultimo minuto. Previsto anche un aggravio aggiuntivo del 10% sull’import dalla Cina. Pechino ha risposto stamattina con dazi aggiuntivi che dal 10 marzo colpiranno prodotti agricoli statunitensi, tra cui mais e soia, che saranno soggetti a nuove tariffe rispettivamente del 15% e del 10%. Il Canada ha annunciato dazi del 25% su importazioni Usa. Non mancano notizie sul fronte dei negoziati per l’Ucraina: come ampiamente atteso, gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere provvisoriamente gli aiuti a Kiev allo scopo di mettere sotto pressione il leader ucraino Zelensky. Da segnalare poi che il petrolio ha ceduto terreno dopo che l’Opec+ ha annunciato a sorpresa che aumenterà la produzione ad aprile. L’agenda macro non prevede oggi i dati particolarmente rilevanti.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -3,41% a 37.736 punti

La Borsa italiana oggi chiude in forte calo, assieme agli altri listini europei, zavorrati dalle news sulle politiche commerciali Usa e in particolare dal settore auto. Intanto Wall Street procede in calo con ribassi di oltre un punto percentuale sui principali indici, risentendo delle tensioni sui dazi, che offrono anche il pretesto per ulteriori prese di profitto sui titoli tecnologici, mentre sono pesanti le banche, con cali nell’ordine del 7-8% per Citigroup, Bank of America, Wells Fargo e -5% per il colosso Jp Morgan; si muovono invece in controtendenza i beni si consumo; fra le auto, Stellantis fanalino di coda (-5,5% dopo il -3% della vigilia), Gm -4%, Ford -3,4%.

A Piazza Affari tonfo per Stellantis a -10,2%, Iveco -7,7%, Pirelli -6%, mentre Stm segue il destino del comparto tech con uno scivolone del -8,4%.

In controtendenza Inwit (+2,2%) alla guida di una pattuglia di titoli in chiave difensiva, fra cui Campari (+1,35%), Terna (+1,4%), Snam (+2%).

Ore 17:00 – Prada: conti in linea, no comment su Versace

Prada ha registrato un aumento del 21% dell’utile operativo nel 2024, in linea con le previsioni degli analisti, mentre si rincorrono le voci su una possibile acquisizione di Versace. Il gruppo ha registrato un aumento dei ricavi netti del 17% a tassi di cambio costanti nel 2024, raggiungendo i 5,43 miliardi di euro e centrando le stime degli analisti, secondo i dati Lseg. Bloomberg News ha scritto domenica che Prada si starebbe avvicinando a un accordo per rilevare Versace per circa 1,5 miliardi di euro. Secondo quanto scrive oggi il Corriere, Prada è interessata ad acquisire da Capri Holdings sia Jimmy Choo che Versace, per una cifra totale compresa tra 1,5 e 2 miliardi di euro.

La nota sui risultati non fa cenno ovviamente alle indiscrezioni, e nella call con gli analisti il direttore finanziario di Prada, Andrea Bonini, non ha voluto commentarle. Da parte sua, l’amministratore delegato Andrea Guerra ha detto che “da un lato siamo concentrati sui nostri marchi, dall’altro valuteremo le opportunità quando si presenteranno”.

Ore 16:00 – Maire in profondo rosso

Azioni Maire in picchiata a Piazza Affari, con un tonfo che è arrivato a sfiorare -20%, praticamente annullando i guadagni da inizio anno, con un minimo di giornata a 7,875 euro, mentre in questo momento segna -13,92% a 8,565 euro. Il titolo paga la guidance 2025 deludente. Maire stima infatti di raggiungere quest’anno ricavi compresi nel range di 6,4-6,6 miliardi, in aumento dell’8-12%, ma inferiori ai 6,86 miliardi del consensus. Anche le stime di Ebitda compreso tra 420 e 455 milioni deludono le aspettative.

Ore 15:15 – Future WS in rosso

I future di Wall Street frenano dopo un tentativo di rimbalzo e si portano sotto la parità. Fra i singoli titoli, in premarket:

  • Nell’auto i dazi sul Messico colpiscono i costruttori, ma non tutti allo stesso modo: Gm -2,3%, Ford Motor -1,4%, Stellantis -3,4%, mentre Tesla (-4,8%) paga numeri deboli sulle immatricolazioni Cina.
  • Non si arresta il flusso di vendite su Nvidia (-3,2% dopo -8,7% ieri), con gli investitori che prendono profitto dopo il lungo rally e risultati che recentemente non hanno convinto il mercato.
  • Target -3%: il gruppo retail ha riportato risultati del quarto trimestre che hanno superato le aspettative, ma il titolo è scivolato in territorio negativo in quanto la società ha anche avvertito che le vendite di febbraio sono deboli.

Ore 13:45 – Leonardo, per Oddo Bhf vale 39 euro

Gli analisti di Oddo Bhf alzano le stime sul comparto europeo della difesa, ma restano cauti su Leonardo: il broker alza il prezzo obiettivo sull’ex Finmeccanica da 27 a 39 euro, sotto gli attuali corsi azionari, confermando la raccomandazione neutral.

Oddo Bhf in un report ha rivisto al rialzo in media del 42% i target price sui titoli della difesa, incorporando stime più alte sulla spesa europea nel settore.

A metà giornata Leonardo segna +0,94% circa a 45,20 euro.

Ore 12:30 – Giù Bitcoin, riparte l’oro

Borse europee in deciso calo a fine mattinata: Milano e Francoforte sono le peggiori con ribassi di oltre il 2%, scontando il peso sui rispettivi listini di banche e auto. I future di Wall Street consolidano intorno alla parità.

Il petrolio si conferma negativo con il Brent a 70,90 dollari sul future di maggio e il Wti (aprile) sotto 68 dollari.

Calano i rendimenti obbligazionari.

L’euro si riporta sopra 1,05 contro il dollaro.

Il Bitcoin si sgonfia dopo il rally della vigilia e tratta sitto gli 84.000 dollari.

Le quotazioni dell’oro tornano sopra i 2.900 dollari. “La crescente minaccia di una guerra commerciale – commentano gli analisti di ActiveTrades – sta facendo aumentare la domanda del metallo rifugio, con i prezzi che sono saliti di oltre il 2% da quando il presidente Trump ha confermato che le tariffe del 25% sulle importazioni canadesi e messicane sarebbero entrate in vigore nella notte”.

Ore 12:10 – Lottomatica in controtendenza dopo i risultati

Lottomatica +0,60% a 16,75 euro. Il titolo si muove in controtendenza rispetto all’andamento negativo generale dopo i risultati migliori delle previsioni. Barclays conferma il rating overweight e il target price di 20 ruro, evidenziando come la guidance di Ebitda adjusted nel 2025 risulti superiore alla mediana del consensus di un punto percentuale. Per il broker il gruppo continuerà a sovraperformare nel mercato on-line. Anche Jefferies mette l’accento sulla guidance che implica un miglioramento del consenso e conferma buy con prezzo obiettivo a 23 euro.

Ore 11:15 – Campari in rialzo aspettando i conti

Campari guadagna poco meno di 1 punto percentuale a 5,818 euro nel giorno del cda sui risultati (conference a mercato
chiuso). Banca Akros stima che il gruppo abbia chiuso il quarto trimestre dell’anno con vendite pari a 744 milioni di euro, in leggero aumento rispetto allo stesso periodo del 2023; Ebitda ed Ebit sono visti rispettivamente a 116 e 87 milioni; il debito netto dovrebbe attestarsi a 2,43 miliardi, in aumento del 31%. Il broker conferma la raccomandazione accumulate sul titolo con target di 9,60 euro.

Ore 10:10 – Stellantis, nuovi target da Citi e Jp Morgan

Stellantis (-4,35% a 11,792 euro) soffre i dazi al Messico e le valutazioni aggiornate da parte degli analisti. In particolare, come da noi anticipato in preapertura, Citi ha ridotto il prezzo obiettivo da 13 a 12 euro, confermando la raccomandazione neutral. Il broker dopo una revisione stima ora l’adjusted operating income 2025 al 4,8%, ipotizzando un dato “molto debole nel primo semestre al 3,9%, in aumento a oltre il 6% solo nel 2026. Questo implica un Eps a 2,02 euro e a 2,7 euro per il 2025-2026 (il 17% e l’8% sotto il consenso)”, con il dato visto “salire sopra i 3 euro solo nel 2027”.

Più ottimista Jp Morgan che conferma il giudizio di sovrappeso ma lima il target da 17 a 16 euro.

Intanto Banca Akros conferma neutral su Stellantis, con prezzo obiettivo a 12,50 euro, puntandoil dito su “in altro mese debole per le immatricolazioni di auto in Italia”, mercato che rappresenta “circa l’8% dei ricavi” del gruppo.

Ore 9:30 – Ftse Mib -0,85% a 38.735 punti

Borsa italiana zavorrata da Stellantis (-3,7%) che soffre l’esposizione della sua produzione messicana ai nuovi dazi Usa, mentre Citi e Jp Morgan tagliano i rispettivi target a 12 e 16 euro; giù inoltre Iveco (-3,3%), che paga anche prese di beneficio all’indomani di un +6%.

Lo scivolone del petrolio penalizza Eni e Saipem che cedono oltre il 3%.

In cima al listino rialzi intorno al 2% per una pattuglia di titoli a vocazione difensiva, fra cui Inwit, Snam, Terna, e ancora Leonardo, assieme al comparto europeo dopo i conti di Thales (inarrestabile con +11% a Parigi).

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano negativi.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Citi hanno tagliato il target price su Stellantis da 13 a 12 euro, confermando il giudizio neutral; Jp Morgan ha limato il prezzo obiettivo da 17 a 16 euro, confermando il rating overweight.

Jefferies ha alzato il target su Prysmian da 75 a 80 euro, confermando il buy.

Stellantis ha ceduto ieri il 3% a Wall Street essendo il gruppo esposto ai dazi zUsa sul Messico. Intanto le immatricolazioni di auto nuove in Italia sono calate a febbraio del 6,3%; Stellantis ha fatto peggio del mercato con -14,1% mentre il consuntivo dei primi due mesi del 2025 è un -15% (con il mercato a -6,1%). A febbraio il gruppo ha visto la quota passare al 30,4% dal 33,1% dello stesso mese del 2024 (31,1% a gennaio).

Fra le altre notizie su Borsa italiana oggi, Lottomatica ha chiuso il 2024 con ricavi pari a 2 miliardi (+23%); l’Ebitda adjusted è aumentato a 706,9 milioni (+22%) e nel 2025 è visto crescere tra 840 milioni e 870 milioni. Proposto un dividendo di 0,30 euro per azione, in aumento rispetto a 0,26 euro.

Si riuniscono oggi per approvare i risultati finanziari i cda di Anima Holding, Campari, Intercos, Inwit, Piaggio.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa, all’indomani di una seduta di acquisti che ha visto Piazza Affari chiudere in buon rialzo (Ftse Mib +1,07% a 39.069 punti). La Borsa italiana è stata trainata come il resto del Vecchio Continente da un rally del settore della difesa, guidato da Leonardo, dopo la decisione maturata da alcuni leader europei di aumentare le spese militari, in linea con le pressanti richieste arrivate negli ultimi mesi dagli Stati Uniti.

Wall Street ha chiuso invece in netto calo, accelerando al ribasso dopo le mosse dell’amministrazione Trump in tema di dazi. Il presidente Usa ha infatti confermato l’entrata in vigore a partire da oggi di tariffe del 25% sulle importazioni da Messico e Canada, gelando così le speranze degli investitori di un accordo dell’ultimo minuto con i Paesi vicini. Previsto anche un aggravio aggiuntivo del 10% sull’import dalla Cina.

Pechino ha risposto stamattina con dazi aggiuntivi che dal 10 marzo colpiranno prodotti agricoli statunitensi, tra cui mais e soia, che saranno soggetti a nuove tariffe rispettivamente del 15% e del 10%. Il Canada ha annunciato dazi del 25% su importazioni Usa.

Nvidia (-8,7%) è stata peraltro zavorrata ieri dalle notizie provenienti da Singapore su un contrabbando di componenti elettronici verso la Cina, in un’inchiesta che ha portato a tre arresti e riguarda anche Dell (-7% ieri) e Super Micro Computer (-13%).

Intanto Trump ha annunciato un maxi investimento di 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti da parte di Tmsc, il colosso di Taiwan.

Non mancano notizie sul fronte dei negoziati per l’Ucraina: come ampiamente atteso, gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere provvisoriamente gli aiuti a Kiev allo scopo di mettere sotto pressione il leader ucraino Zelensky.

Da segnalare poi che il petrolio ha ceduto terreno dopo che l’Opec+ ha annunciato a sorpresa che aumenterà la produzione ad aprile.

L’agenda macro non prevede oggi i dati particolarmente rilevanti, in attesa degli appuntamenti clou della settimana: la riunione Bce di giovedì e venerdì i non farm payrolls di febbraio.

I future Usa trattano stamattina positivi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -1,20% a 37.331 punti; la Cina resiste invece intorno alla parità.

Sul forex, l’euro/dollaro rimbalza a 1,0480; il petrolio è negativo con il Brent a 71 dollari e il Wti a 68 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera negativa: Dow Jones -1,48% a 43.191 punti, S&P 500 -1,76% a 5.849 punti, Nasdaq -2,64% a 18.350 punti.

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