Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 4 giugno 2025 - Finanza Report

Lun 23 Giugno 2025 — 05:27

Borsa italiana oggi: 4 giugno 2025



Proseguono le aspettative di accordi sui dazi

Borsa italiana oggi

Borsa italiana oggi incerta a causa più che altro di realizzi sulle banche, ma in un contesto moderatamente positivo per l’azionario internazionale. Il mercato conferma l’approccio ottimista sulla questione dazi, portandosi avanti anche in vista di un possibile summit tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello cinese Xi Jinping, nella convinzione che un incontro di così alto livello potrebbe risultare decisivo per individuare un accordo. Peraltro Trump ha citato “difficoltà” nel dialogo con Pechino, confermando così indirettamente che il canale è aperto. Restano aperte anche le partite con gli altri partner commerciali, mentre pende la decisione della Corte d’appello sulle tariffe reciproche. Oggi entrano in vigore i nuovi dazi Usa sull’acciaio raddoppiati dal 25% al 50% (esclusa la Gran Bretagna). Da registrare anche un post del Commissario europeo per il commercio, Maros Sefcovic, secondo cui i negoziati commerciali con gli Usa “procedono nella giusta direzione”. Fra i dati macro, gli indici Pmi dei servizi europei sono usciti stamattina misti; negli Usa l’Ism non manifatturiero di maggio è calato a sorpresa a 49,9 punti da 51,6 contro previsioni per 52 punti; deludente inoltre la stima Adp sui nuovi posti di lavoro americani nel settore privato, in vista dei nfp in calendario venerdì: a maggio sono stati creati 37.000 posti contro 111.000 attesi dal consensus.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,02% a 40.080 punti

Piazza Affari oggi termina sopra la parità al fotofinish, in parte zavorrata dalle banche, con il resto d’Europa in discreto rialzo, mentre Wall Street procede positiva nonostante dati macro deludenti, soprattutto sul fronte dell’occupazione. A Milano svetta ancora Stm (+11%), protagonista di un gran rally in una nuova giornata positiva per il comparto dei semiconduttori, e dopo rumors di stampa su un riassetto societario allo studio per superare le tensioni tra soci italiani e francesi. Molto bene Campari (+6,4%) in scia anche ai risultati di Remy Cointreau (+4% a Parigi). In fondo al listino le banche con Mps a -3,35%, Mediobanca -2,6%, nel mirino di prese di profitto.

Ore 15:45 – WS in verde

Wall Street in moderato rialzo poco dopo l’apertura. Fra i singoli titoli:

  • Bene i microchip con Broadcoam che guadagna un altro +3%, Nvidia +0,3% all’indomani di un rally che ha visto il colosso dei semiconduttori scavalcare un’altra volta Microsoft (+0,3%) nella classifica della capitalizzazione, con un valore di mercato di 3,45 trilioni di dollari.
  • Dollar Tree in profondo rosso (-8%): il retailer low cost ha annunciato che l’utile per azione potrebbe calare tra il 45% e il 50% nel trimestre in corso, in parte a causa delle pressioni sui costi derivanti dai dazi.
  • La Federal Reserve ha revocato il limite di 1,95 trilioni di dollari sul patrimonio di Wells Fargo (+2,3%), in vigore dal 2018, dopo che la banca, secondo la Fed, ha compiuto notevoli progressi nel migliorare la propria governance aziendale e la gestione del rischio.
  • Snowflake +1,5%: Ubs ha alzato il rating da neutral a buy e il target price da 210 a 265 dollari.
  • Ubs ha inoltre alzato il tp su Netflix (+0,6%) da 1.150 a 1.450 dollari, confermano la raccomandazione buy.
  • BofA Securities ha invece declassato CrowdStrike Holdings (-6%) da buy a neutral seppure il target sul gruppo della cybersecurity passi da 420 a 470 dollari.

Ore 13:30 – Borsa Milano in rosso con banche

Piazza Affari gira in territorio negativo, con il Ftse Mib a -0,3% al giro di boa, mentre lo Stoxx 600 europeo guadagna un +0,4%. A Milano accelera Stm (+7%) ma pesano le banche con Mps a -2,6%, Mediobanca -2,2%, Unicredit -1,6%; prese di beneficio inoltre su Leonardo a circa -2%. I future di Wall Street trattano sopra la parità. Sul forex, euro in leggero rialzo a 1,1380 contro il dollaro. Poco mossi i rendimenti obbligazionari. Fra le criptovalute, Bitcoin a 105.492 dollari (-0,78%).

Ore 11:50 – Campari brinda con Remy Cointreau

Campari +3,71% a 5,762 euro in scia a Remy Cointreau (+6,5% a Parigi) dopo risultati deboli ma sopra attese nell’esercizio fiscale che si è chiuso a marzo. Inoltre il gruppo francese, che ha appena cambiato il ceo, ha tagliato la guidance per il 2029-2030, come ampiamente atteso, fornendo invece indicazioni incoraggianti su una ripresa dei ricavi “mid-single digit” nel 2025-26 e sui risparmi previsti.

Ore 11:00 – Unicredit, Tar rinvia al 9 luglio

Unicredit scivola in territorio negativo con -0,65%. Il Tar del Lazio ha rinviato al 9 luglio la decisione sul ricorso dell’istituto contro i paletti del governo sull’offerta di Banco Bpm (-0,25%). Lo scrive la Reuters citando una fonte. La decisione sul golden power rimane in vigore, ha spiegato la fonte, aggiungendo che Unicredit ha rinunciato alla richiesta di sospensiva in attesa della sentenza, per cui il tribunale non ha deliberato su tale richiesta.

Ore 10:45 – Stm corre fra ricoperture e ipotesi riassetto

Stm +6% a 23,77 euro. Il titolo beneficia di ricoperture, in scia al comparto dei semiconduttori, dopo un -40% nell’ultimo anno. A supportare le quotazioni sono anche le ipotesi di riassetto citate da indiscrezioni di stampa, secindo cui Italia e Francia potrebbero arrivare a un divorzio e sarebbe allo studio una possibile divisione in due società. Attualmente la “coabitazione” italo-francese avviene tramite Sth, la holding che esercita il controllo relativo su Stm con il 27,5%, partecipata pariteticamente dal Mef e da Bpi France, la Cdp transalpina, con una quota del 13,75% a testa.

Ore 10:00 – Mediobanca aspetta assemblea

Mediobanca gira sotto la parità (-0,5% a 19,99 euro) dopo una discreta partenza; il titolo va oggi a caccia di un rimbalzo all’indomani di un -3%, frutto di prese di beneficio dopo acquisti speculativi in vista dell’assemblea del 16 giugno. Intanto si alzano i toni con il socio Caltagirone, che ieri ha chiesto al cda di proporre un rinvio dell’assemblea sull’operazione Banca Generali (+0,8%) “al momento in cui gli accordi di partnership tra Generali (+0,7%), Banca Generali e Mediobanca saranno definiti”. Ipotesi respinta da fonti di Mediobanca, che puntano il dito contro gli interessi dell’imprenditore romano il quale è anche socio di Generali, e di Mps (-0,6%) che ha presentato un’offerta su Mediobanca. Intanto il ceo di Generali Philippe Donnet in un’intervista a Repubblica ha affermato che la scalata di Mps su Mediobanca “non è chiara”.

Ore 9:30 – Ftse Mib +0,27% a 40.183 punti

A Piazza Affari non si ferma il rimbalzo di Stm (+4,5%) in scia al settore dei semiconduttori: ieri a Wall Street Nvidia è tornata a sorpassare Microsoft per capitalizzazione come non accadeva dallo scorso gennaio. Fra gli altri titoli, si rivede Iveco (+2,1%). Nel lusso, allungo per Brunello Cucinelli (+1,4%). Bene Campari che guadagna 1 punto percentuale dopo i risultati di Remy Cointreau (+2% a Parigi) in calo ma sopra attese. Fra gli istituti di credito, Banco Bpm in rialzo di circa mezzo punto percentuale dopo che Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 10,60 a 11,30 euro, confermando la raccomandazione buy. Sul fondo Italgas (-0,9%).

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano sopra la parità.

Fra le news, si scalda la partita dell’Ops di Mediobanca su Banca Generali. Il socio Caltagirone ha chiesto al cda di Piazzetta Cuccia di “proporre all’assemblea convocata il 16 giugno di deliberare il rinvio della medesima” affinché gli accordi di partnership tra Generali, Banca Generali e Mediobanca siano definiti in modo da “evitare ogni contestazione in ordine al conflitto di interesse che caratterizza l’attuale operato del cda di Mediobanca e consentire ai soci una coerente e ponderata valutazione del proprio interesse di investitori”. Una richiesta che secondo fonti di Mediobanca “conferma l’evidente conflitto di interessi del socio Caltagirone”, “presente sia nell’azionariato di Mediobanca che di Generali che di Mps”, quest’ultima impegnata in un’offerta proprio su Mediobanca.

Inoltre oggi si terrà la prima udienza del Tar del Lazio per discutere il ricorso di Unicredit contro il provvedimento del hoverno sul golden power nell’ambito dell’ops promossa su Banco Bpm.

Le immatricolazioni di auto in Italia sono rimaste praticamente invariate a maggio (-0,16%); il gruppo Stellantis ha registrato una contrazione del 7,98%.

Fra le raccomandazioni di Borsa, Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo su Banco Bpm da 10,60 a 11,30 euro, confermando il buy.

Gli analisti di Ubs hanno alzato il target price su Netflix a Wall Street da 1.150 a 1.450 dollari, confermando il rating buy.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi sopra la parità, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero guadagno (Ftse Mib +0,23% a 40.074 punti). La Borsa italiana è stata trainata da acquisti su Stm; bene anche Stellantis; sul fondo Mediobanca.

A Wall Street è andata in scena un’altra seduta positiva, al traino di Nvidia, tornata a sorpassare Microsoft per capitalizzazione come non accadeva dallo scorso gennaio, e di tutto il comparto dei microchip. Il mercato si porta avanti in vista di un possibile summit tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello cinese Xi Jinping, nella convinzione che un incontro di così alto livello potrebbe risultare decisivo per individuare un accordo sul fronte dei dazi. Restano aperte anche le partite con gli altri partner commerciali, mentre pende la decisione della Corte d’appello sulle tariffe reciproche. Oggi entrano in vigore i nuovi dazi Usa sull’acciaio raddoppiati dal 25% al 50% (esclusa la Gran Bretagna). A mercato chiuso da segnalare i conti positivi di Hewlett Packard accolti con +5% in after hours dopo un +2% nella sessione ordinaria. Fra i dati macro, in agenda una carrellata di indici Pmi dei servizi e negli Usa l’ISM non manifatturiero di maggio; si guarda inoltre alla stima Adp sui nuovi posti di lavoro americani nel settore privato, in vista dei nfp in calendario venerdì.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,80% a 37.747 punti; nel resto dell’Asia listini positivi.

Sul forex l’euro/dollaro arretra a 1,1360; il petrolio frena il suo recupero con il Brent a 65 dollari e il Wti a 63 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera nuovamente positiva: Dow Jones +0,51% a 42.519 punti, S&P 500 +0,58% a 5.970 punti, Nasdaq +0,81% a 19.398 punti.

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