Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: Bper, Italgas, Stm - Finanza Report

Mer 22 Gennaio 2025 — 04:26

Borsa italiana oggi: Bper, Italgas, Stm



Focus su inflazione europea e Usa

Borsa italiana oggi

Borse europee caute in una giornata decisiva sul fronte macro con le indicazioni aggiornate sull’inflazione in Eurozona e Stati Uniti: numeri che influiranno sulle prossime mosse di Bce e Fed. Per quanto riguarda i prezzi al consumo della zona euro, sono usciti a +2,6%, mentre il consensus indicava +2,5% da +2,4%; l’inflazione core ha registrato un +2,9% contro attese per una lettura invariata a +2,7%. L’inflazione Pce americana è uscita a 2,7%, stabile come il dato core a 2,8%, perfettanente in linea con le aspettative. Questa sera non sono attese invece sorprese in merito alla conferma del rating italiano da parte di Moody’s.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,13% a 34.490 punti

Seduta di riflessione per le Borse europee, con gli indici che hanno chiuso sui valori della vigilia. Gli investitori hanno tirato i remi in barca in vista delle mosse della Banca centrale europea, che giovedì prossimo dovrebbe annunciare un taglio al costo del denaro. Gli economisti, però, si interrogano sull’entità della manovra. La settimana successiva, poi, si riunirà il Fomc, il braccio operativo della Federal Reserve, che però quasi sicuramente confermerà lo status quo. Pochi gli spunti arrivati dai tanto attesi dati sull’inflazione, anche se in Europa è risultata sopra le attese e negli States in linea con le previsioni.

A Piazza Affari hanno perso quota le Telecom Italia (-2,8%), dopo le montagne russe registrate la vigilia, giorno in cui Bruxelles ha dato il via libera alla cessione di Netco. Hanno più volte cambiato la direzione di marcia le banche, con Mps che ha chiuso in rialzo dello 0,4% e Bper che ha perso lo 0,26%, nonostante l’istituto abbia annunciato la chiusura in anticipo di un anno degli obiettivi del Piano Industriale 2022-2025.

Italgas segna +1% invece dopo la nuova guidance 2024.

Azioni Stm poco
mosse nel giorno del via libera Ue a 2 miliardi di aiuti di Stato per realizzare un nuovo stabilimento a Catania.

Le Pirelli hanno guadagnato il 2,7%, dopo il calo della vigilia provocato dal collocamento del 9% del capitale da parte del socio cinese, Silk Road.

Ore 15:50 – Papa (Bper): al lavoro sul nuovo piano

“Abbiamo annunciato il nuovo piano, siamo appena partiti, la presentazione al mercato sarà a ottobre”. Così Gianni Franco Papa, neo amministratore delegato di Bper, rispondendo oggi alle domande dei giornalisti a margine dell’assemblea di Banca d’Italia. Il cda della banca modenese ha infatti deliberato ieri sera di chiudere l’attuale piano a fine dicembre ritenendo di avere centrato gli obiettivi anche grazie al “favorevole contesto di mercato” e cioè i tassi record della Bce che nel corso del 2023 hanno spinto gli istituti di credito. Il titolo a metà pomeriggio tratta poco mosso, in frenata dai massimi della mattinata, in linea peraltro con il settore e l’andamento generale.

Secondo Intermonte la versione aggiornata del business plan “sarà basata su un margine d’interesse che beneficerà di tassi euribor molto più elevati rispetto alle aspettative del vecchio piano”. A questo si dovrebbero aggiungere più tagli ai costi. Il focus dovrebbe però rimanere sulla “politica oggi molto conservativa di payout”, visto “in crescita dal 30% nel 2023 a una quota sotto il 50% in seguito”. L’attenzione sarà rivolta, per gli esperti anche a eventuali operazioni di M&A con Popolare di Sondrio come “probabile candidata”. Equita evidenzia anche il possibile accoglimento di 600 ulteriori richieste di uscita anticipata dei dipendenti arrivate nell’ambito dell’accordo firmato con le organizzazioni sindacali lo scorso 23 dicembre. “Le uscite coinvolgerebbe circa il 3% dell’attuale forza lavoro di Bper”, affermano gli analisti della banca d’affari. Sulla base di quanto accantonato da Bper in occasione dei precedenti piani di uscite volontarie, “stimiamo che l’impatto upfront possa essere nell’area dei 100-150 milioni di euro, a fronte di risparmi annui lordi che ipotizziamo tra i 40-50 milioni (circa al 2-3% dell’utile per il 2025)”.

Ore 15:00 – Future WS positivi, prezzi Pce in linea

I future di Wall Street virano al rialzo dopo i numeri dell’inflazione Pce di aprile che hanno rispettato in pieno le previsioni, senza sorprese sgradevoli per il mercato. La Fed non ha dunque motivo di inasprire ulteriormente la politica monetaria, anche se restano incerti i tempi del primo taglio dei tassi d’interesse.

Fra i singoli titoli Nvidia (+2% in premarket) si appresta a chiudere il mese di maggio con un progresso a questi livelli di quasi il 30%. In tema di trimestrali Dell -16% dopo i conti, che premiano invece Gap nel retail con un balzo di +25%.

Ore 13:15 – Inflazione, reggono Borsa e spread

L’accelerazione dei prezzi al consumo europei non impatta il mercato azionario che procede poco mosso, con il Ftse Mib a +0,15%. Sull’obbligazionario, rendimenti in leggero rialzo, con il decennale a 3,98% ma spread Btp Bund stabile a 129 punti base.

Ore 11:10 – Piazza Affari sbanda

Le Borse europee vacillano dopo numeri dell’inflazione di maggio più alti delle attese. Se da una parte il primo taglio dei tassi Bce sembra confermato la prossima settimana, dall’altra un’eccessiva pressione sui prezzi potrebbe rallentare il ritmo della manovra di allentamento.

A Milano il Ftse Mib vira in negativo ma poi torna recupera sopra la parità, guidata da ricoperture su una pattuglia di titoli fra cui Pirelli, Leonardo e Mps, tutti in rialzo di oltre un punto percentuale.

Ore 10:00 – Ftse Mib +0,12% a 34.488 punti

Svetta Leonardo con +1,8%. Inoltre prosegue il rimbalzo delle banche con Mps a +1,6%, Bper +1,5% dopo la decisione di presentare un nuovo piano industriale a ottobre e di valutare ulteriori 600 esuberi fra i lavoratori con l’ausilio dell’apposito fondo di categoria; bene anche Intesa in rialzo di circa un punto percentuale, così come Unicredit su cui Berenberg conferma oggi la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo di 44 euro.

Sul versante opposto, già esaurito l’entusiasmo per il via libera dell’antitrust Ue a Tim (-2,5%) sulla vendita della rete.

Italgas poco mossa dopo i nuovi target finanziari 2024, così come Stm dopo l’ok di Bruxelles a 2 miliardi di aiuti di stati italiani per la realizzazione di un nuovo impianto di semiconduttori a Catania, notizia peraltro ampiamente anticipata.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, Tim resta sotto i riflettori all’indomani di una seduta a due velocità: il titolo, arrivato a perdere fino al 10% dopo risultati trimestrali misti, ha cambiato direzione per chiudere in rimonta (+1,5%) grazie al via libera senza condizioni dell’antitrust Ue alla cessione della rete a Kkr.

Il cda di Bper ha deliberato la chiusura anticipata al 31 dicembre 2024 del Piano Industriale 2022-2025.Il Consiglio ha dato mandato al neo amministratore delegato Gianni Franco Papa, tenuto conto anche del mutato scenario macroeconomico, di predisporre un nuovo piano industriale 2024-2027 da presentare al mercato a ottobre 2024. La decisione peraltro è stata presa “alla luce del raggiungimento anticipato dei principali obiettivi economico finanziari, ottenuti grazie all’impegno profuso dal Gruppo e sostenuti da un favorevole contesto di mercato”, spiega la banca. Inoltre il cda ha “valutato la possibilità di favorire, anche attraverso lo strumento del Fondo Solidarietà di Settore, l’accoglimento di circa ulteriori 600 richieste di uscita anticipata pervenute nell’ambito dell’accordo firmato lo scorso 23 dicembre”.

Italgas, che aveva rinviato la presentazione del piano in virtù delle trattative in esclusiva per l’acquisizione di 2i Rete Gas, ha approvato la guidance 2024. Il gruppo si attende quest’anno ricavi adjusted per circa 1,8 miliardi (da 1,77 miliardi nel 2023) e un Ebitda adjusted tra 1,32 e 1,35 miliardi (da 1,18 miliardi). L’ebit adjusted è visto a circa 0,8 miliardi, gli investimenti tecnici ammonteranno a circa 900 milioni. L’indebitamento finanziario netto previsto si aggira sui 6,6 miliardi con leverage inferiore al 64%. Atteso un recupero dei ricavi adjusted nel corso della rimanente parte dell’anno con un valore finale in linea con il 2023.

Da seguire inoltre Stmicroelectronics (Stm):
la Commissione europea ha annunciato stamattina di aver approvato 2 miliardi di aiuti di Stato italiani per aiutare la società a creare un nuovo impianto di produzione di semiconduttori a Catania. La notizia era attesa, oggi nella città siciliana si terrà un evento istituzionale con i rappresentanti di Bruxelles. La misura rafforzerà la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e la sovranità digitale dell’Europa nelle tecnologie dei semiconduttori, ha commentato la Commissione.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Berenberg hanno confermato il target price su Unicredit a 44 euro, con rating buy.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in discreto rialzo (Ftse Mib +0,87% a 34.447 punti). La Borsa italiana è stata trainata da un acuto di Erg, bene anche le banche al centro di ricoperture.

Più nervosa invece Wall Street, ancora negativa ieri scontando le preoccupazioni per la stretta della Fed, mentre la Bce si appresta a tagliare i tassi al meeting di giovedì prossimo, seppure in uno scenario ancora incerto sulle future mosse.

Occhi puntati dunque sull’agenda macro che prevede oggi il “piatto forte” della settimana: i dati sui prezzi al consumo di maggio nella zona euro e l’inflazione Pce americana di aprile. Intanto in Cina il Pmi manifatturiero di maggio ha evidenziato una contrazione a sorpresa dell l’attività, rafforzando le aspettative di nuove misure di stimolo.

I future Usa trattano stamattina in leggero calo.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +1,14% a 38.487 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0820; il petrolio arretra con il Brent a 81 dollari e il Wti a 77 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in rosso: Dow Jones -0,86% a 38.111 punti, S&P 500 -0,60% a 5.235 punti, Nasdaq -1,08% a 16.737 punti.

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