Borsa italiana oggi: 30 aprile 2025
Ste. Ne.
30-04-2025 — 08:55
Brutta sorpresa dal Pil americano

Piazza Affari oggi torna a cedere terreno, in una giornata volatile per i listini internazionali, dopo il dato negativo del Pil americano, atteso già debole, ma scivolato in territorio negativo. Non mancano inoltre prese di profitto dopo il recente recupero dell’azionario, su aspettative di un atteggiamento più morbido dell’America sui dazi, e di supporto da parte delle banche centrali. Per le Borse il mese di aprile va in archivio comunque limitando i danni, dopo gli scossoni provocati dal “Liberation Day”, in cui Trump ha annunciato il suo programma di dazi reciproci, seguiti da un maxi rimbalzo dopo che gran parte delle tariffe sono state congelate. Fra i numerosi dati macro, come detto, la stima advance del Pil Usa del primo trimestre ha deluso le aspettative, con -0,3% nei primi tre mesi dell’anno (consensus Bloomberg +0,2% da 2,4% del trimestre precedente). Il Pil dell’Eurozona è cresciuto nel primo trimestre del +0,4% su trimestre (consensus +0,2%); l’inflazione tedesca di aprile è uscita a 2,1% da 2,2% (atteso 2%); tornando agli Stati Uniti, la stima Adp ha fatto registrare 62.000 nuovi posti di lavoro ad aprile nel settore privato, le metà di quanto atteso; l’inflazione Pce di marzo è calata a +2,3% da +2,5%, seppure leggermente sopra il consensus di +2,2%, mentre l’indice core si è raffreddato a +2,6% da 3% in linea con le attese.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale ,-0,71% a 37.604 punti
Le Borse europee chiudono per lo più in marginale rialzo, mentre Wall Street riduce le perdite dopo l’iniziale “shock” per il calo a sorpresa del Pil americano. La Borsa di Milano paga prese di profitto sulle banche. Il Ftse Mib archivia il mese di aprile con un -2,9%, mentre il bilancio da inizio anno resta ampiamente positivo (+10%). In fondo al listino Unicredit e Mps a -2,8%, con Mediobanca a -2,1%. In affanno Stellantis (-1,9%) dopo le vendite del primo trimestre e nonostante lo “sconto” di Trump sui dazi al settore auto, ma anche Stm -1,6% dopo il recente recupero. Bene invece Campari (+4%), assieme al comparto beverage di riferimento, e Recordati (+3,4%) in scia al piano industriale apprezzato dagli analisti. Domani la Borsa italiana sarà chiusa per il Primo maggio, mentre sarà di nuovo aperta venerdì 2 maggio.
Ore 17:00 – Wall Street riduce le perdite
Indici Usa in parziale recupero con il Dow Jones a -0,8%, S&P 500 -1%, Nasdaq -1,6%. Fra i singoli titoli:
- Microsoft -1,1%, Meta -2,8% in attesa dei conti che saranno diffusi a mercato chiuso.
- Super Micro Computer ha intanto riportato risultati preliminari ben al di sotto delle previsioni: il produttore di server torna così a deludere il mercato che punisce il titolo con un -16%; nel più ampio comparto dell’intelligenza artificiale ne risente in parte Nvidia (-2,3%).
- Goldman Sachs ha declassato Starbucks (-7%) da buy a neutral con target price tagliato da 103 a 85 dollari.
- First Solar -9% dopo che il colosso americano del fotovoltaico ha tagliato le stime 2025 citando l’impatto dei dazi sull’economia.
Ore 15:45 – Borse giù con Wall Street
Wall Street procede in netto calo poco dopo l’apertura, con ribassi fino al 2% sul Nasdaq. Ne risente anche l’Europa con Piazza Affari che cede l’1,6% sul Ftse Mib, mentre lo Stoxx 600 limita le perdite a un -0,3%; Euro Stoxx di area euro -1%. Sul forex, non si registrano invece movimenti bruschi con l’euro che consolida a 1,1360 contro il dollaro. Il petrolio cede oltre 1 punto percentuale con il Brent a 63 dollari e il Wti a 59 dollari al barile. Oro poco mosso sopra quota 3.300 dollari l’oncia. Bitcoin in calo (-2,3%) a 93.000 dollari.
Ore 13:45 – Recordati, Mediobanca alza le stime
Mediobanca Research conferma la raccomandazione outperform su Recordati (+3,29% a 51,80 euro contro -0,5% del Ftse Mib) mentre il prezzo obiettivo resta fissato a 67,50 euro. Dopo le indicazioni del piano gli analisti hanno aggiornato le stime per il 2025-2026 per tenere conto di un contributo al fatturato di circa 150 milioni derivante da M&A, mentre hanno “sostanzialmente confermato” le ipotesi organiche per il periodo. Gli esperti hanno mantenuto la precedenti proiezioni per il 2025, mentre hanno alzato le stime su Ebitda rettificato e utile netto rettificato per il 2026 di circa il 4%. Infine, gli analisti notano che le loro “nuove stime per il 2027 sono leggermente superiori al punto medio degli obiettivi di Rercordati”.
Ore 12:10 – Banche in ritirata
Ftse Mib -0,3% con lo Stoxx 600 sopra la parità. Come sempre Piazza Affari sconta il peso delle banche, oggi nel mirino di prese di profitto in tutta Europa punto a Milano la peggiore è Unicredit con un calo di circa il 2%, giù anche Mps -1,6%, Banco Bpm -1,5% nel giorno dell’assemblea, Bper -1,3%; realizzi anche per Mediobanca (-0,9%) dopo gli acquisti seguiti all’annuncio dell’offerta su Banca Generali (ancora positiva fuori dal listino principale con +0,5%).
Ore 11:30 – Maire consolida
Azioni Maire pico mosse (+0,05% a 9,42 euro) all’indomani di un +11,5% in scia ai conti e a nuove commesse. Intesa Sanpaolo conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 10,30 euro, precisando come i risultati del primo trimestre siano stati del 12-15% superiori alle previsioni in termini di Ebit e risultato netto. Equita conferma buy e prezzo obiettivo a 10,50 euro in quanto vede Maire “ben posizionata per raggiungere i target ambiziosi di crescita supportata dal buon track record esecutivo, un ampio portafoglio di tecnologie, un’incrementata capacità ingegneristica e un bilancio molto solido. Il titolo tratta a multipli attraenti, considerato il tasso di crescita degli utili dei prossimi tre anni”.
Ore 10:20 – Stellantis tenta rimbalzo
Stellantis +2,06% a 8,472 euro: a questi livelli il titolo lascia sul terreno il 19% nell’ultimo mese. Equita Sim conferma il giudizio hold e un target price di 11 euro, dopo ricavi del primo trimestre che sono usciti in linea con le attese degli analisti della Sim, mentre la guidance è stata sospesa citando le incertezze sui dazi. Intanto, ricordano a Equita, “l’Amministrazione americana ha annunciato l’adozione di misure per attenuare l’impatto dei nuovi dazi sull’industria automobilistica, utilizzando una formula basata sul numero di auto vendute e sul prezzo, evitando la duplicazione dei dazi su acciaio, alluminio e merci provenienti da Canada e Messico e introducendo crediti fino al 15% del valore dei veicoli assemblati localmente. Le disposizioni mirano ad alleviare il carico per due anni, dando il tempo per la riorganizzazione delle catene di approvvigionamento. Rispetto allo schema iniziale, l’impatto è sicuramente positivo, ma non facile da quantificare”.
Ore 9:30 – Ftse Mib +0,45% a 38.045 punti
Borsa di Milano a un passo dai livelli pre-dazi: il Ftse Mib torna sopra quota 38.000 al traino di Campari (+4,5%) che brinda con il settore ai conti di Remy Cointreau (+5% a Parigi) che nel quarto trimestre del suo esercizio fiscale ha visto un’accelerazione delle vendite negli Stati Uniti. Bene anche Stellantis a circa +2% dopo i cavi del primo trimestre in calo del 14%, tuttavia migliori delle previsioni; fra i broker, Equita Sim conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 11 euro. Sul fondo i petroliferi che scontano il nuovo calo delle quotazioni del greggio. Inwit tenta un recupero intorno alla parità dopo un avvio negativo: come da noi anticipato in preapertura, Barclays ha tagliato il rating a equal-weight e il target a 10,50 euro, poco sopra gli attuali livelli del titolo.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano poco mossi.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Barclays hanno tagliato il rating su Inwit da overweight a equal-weight e il target price sul titolo da 13 a 10,50 euro.
Stellantis ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi netti a 35,8 miliardi di euro con un calo del 14% “dovuto principalmente alla diminuzione dei volumi, al mix geografico sfavorevole e alla normalizzazione dei prezzi”. Nei tre mesi chiusi il 31 marzo 2025, le consegne consolidate sono state di 1.217 mila unità con una diminuzione del 9%. Il gruppo, come aveva fatto ieri General Motors ha ritirato le guidance.
Da parte sua Volkswagen ha registrato un calo dell’utile del 41%, attestandosi a 2,19 miliardi di euro, mentre le vendite sono aumentate di quasi il 3%, raggiungendo i 77,6 miliardi. Le previsioni vengono sostanzialmente confermate, ma il gruppo vede un margine operativo annuo più vicino al 5,5%, rispetto a una stima iniziale compresa tra il 5,5% e il 6,5%.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in buon rialzo (Ftse Mib +1,09% a 37.874 punti). La Borsa italiana è stata trainata nuovamente dai bancari; bene anche Leonardo; sul fondo Prysmian, Moncler.
Wall Street ha proseguito a sua volta il recupero, supportata dalle aspettative di imminenti accordi bilaterali sui dazi (con India e Giappone in “pole position”, ma la Cina ancora lontana) e prossimi tagli dei tassi da parte della Fed. Attesa per le trimestrali questa sera di Microsoft e Meta, mentre domani toccherà ad altre due big tech come Apple e Amazon, quest’ultima protagonista ieri di un “caso”: il presidente Usa Donald Trump avrebbe chiamato il fondatore Jeff Bezos per chiedergli di smentire i rumors secondo cui il colosso dell’ecommerce sarebbe pronto a riportare in piattaforma i costi legati alle tariffe sui vari prodotti; il titolo ha recuperato gran parte delle perdite dopo la smentita arrivata dalla società.
Per i listini internazionali il mese di aprile va in archivio senza variazioni di rilievo dopo gli scossoni seguiti al “Liberation Day”, in cui Trump ha annunciato un programma di dazi reciproci, seguiti da un maxi rimbalzo dopo che gran parte delle tariffe sono state congelate.
L’agenda macro prevede oggi numerosi dati fra cui spiccano: il Pil dell’Eurozona del primo trimestre (consensus +0,2%); l’inflazione tedesca di aprile; la stima Adp sui nuovi posti di lavoro americani di aprile nel settore privato; il Pil Usa del primo trimestre; l’inflazione Pce di marzo.
I future Usa trattano stamattina sotto la parità.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,57% a 36.045 punti; nel resto dell’Asia, Cina poco mossa.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,1370; il petrolio arretra con il Brent a 63 dollari e il Wti a 59 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera positiva: Dow Jones +0,75% a 40.527 punti, S&P 500 +0,58% a 5.560 punti, Nasdaq +0,55% a 17.461 punti.
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