Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 3 giugno 2025 - Finanza Report

Mer 09 Luglio 2025 — 08:50

Borsa italiana oggi: 3 giugno 2025



Focus su dazi e agenda macro

borsa italiana oggi

Le Borse europee oggi tentano un cauto recupero dopo un avvio fiacco del mese di giugno. Wall Street procede positiva per il secondo giorno di fila, al traino soprattutto del settore tecnologico. Il raddoppio delle tariffe americane sull’acciaio non sembra aver impensierito più di tanto il mercato, mentre l’apparente stallo nelle trattative tra Usa e Cina potrebbe sfociare presto in un vertice tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello cinese Xi Jinping, secondo indiscrezioni della stampa internazionale. Sul fronte della geopolitica, il nuovo round di colloqui a Istanbul tra Russia e Ucraina si è concluso con timidi progressi. Fra i dati macro, l’inflazione di maggio nella zona euro è uscita a +1,9% (consensus di +2%, da 2,2%) sotto il target Bce che giovedì prossimo potrebbe decidere un altro taglio dei tassi di un quarto di punto; negli Stati Uniti gli ordinativi industriali e le nuove offerte di lavoro (Jolts) di aprile hanno riservato indicazioni contrastanti. Intanto in Cina il Pmi manifatturiero Caixin/S&P Global di maggio è calato a sorpresa a 48,3 punti, in territorio di contrazione, da 50,4 di aprile e contro stime per 50,6 punti, ma le Borse asiatiche non ne hanno risentito particolarmente.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,23% a 40.074 punti

Piazza Affari oggi chiude positiva, in linea con il resto d’Europa e in scia all’andamento di Wall Street. A Milano si mette in luce Stm (+3,4%) in una giornata nettamente positiva per comparto dei microchip, in particolare a Wall Street, dove titoli come Nvidia, Broadcom, Micron, mettono a segno consistenti rialzi; fuori dal Ftse Mib le azioni Technoprobe chiudono a +5,6% beneficiando del buy targato Deutsche Bank. Bene inoltre l’auto con Stellantis (+2,6%) su cui scattano ricoperture. In fondo al listino Mediobanca (-3%) che sconta prese di profitto dopo gli acquisti speculativi in vista dell’assemblea chiamata a decidere sull’offerta per Banca Generali (-1,7%); Generali -2%.

Ore 15:45 – Wall Street poco mossa

Indici Usa in ordine sparso poco dopo l’apertura, con nuovi acquisti sul Nasdaq, mentre Dow Jones e S&P500 trattano piatti. Fra i singoli titoli:

  • Dollar General +15%. Le azioni del discount sono balzate di oltre il 10% dopo che l’azienda ha alzato la guidance sulle vendite, affermando che le previsioni aggiornate presuppongono che le attuali tariffe doganali rimangano invariate fino a metà agosto.
  • Energy Constellation +6%. Le azioni del colosso energetico sono balzate del 9% dopo che Meta (titolo poco mosso) ha firmato un accordo ventennale per l’acquisto di energia nucleare. Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, acquisterà circa 1,1 gigawatt di energia dal Clinton Clean Energy Center di in Illinois a partire da giugno 2027.
  • Broadcom +1,5%. In vista dei conti, che saranno diffusi giovedì, Citi ha alzato il target price da 210 a 276 dollari, confermando il rating buy.

Ore 14:00 – Prysmian +1%, cede partecipazione a Hong Kong

Prysmian +1,10% a 57,22 euro fra i migliori del Ftse Mib (invariato). Equita Sim conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 68,50 euro sul titolo, dopo che il gruppo, attraverso la sua controllata Draka Comteq, ha siglato un placing agreement per la vendita tramite block trade di 32.968.500 azioni H di Yangtze Optical Fibre and Cable (Yofc) quotate presso la Borsa di Hong Kong, pari a circa il 4,35% del capitale sociale totale della società,l. La vendita è avvenuta a un prezzo pari a 15,44 dollari di Hong Kong per azione. Prysmian ha così ridotto dal 20% al 15,65% la propria partecipazione in Yofc. “Quantitativamente, Yofc rappresenta circa l’1% dell’adjusted Ebitda di gruppo. Riteniamo che i proventi derivanti dalla cessione” della quota in Yofc “contribuiranno anche a finanziare l’operazione Channell, del valore di 950 milioni”, commentano gli analisti della Sim.

Ore 12:10 – Poste soffre downgrade Morgan Stanley

Poste cede circa 1 punto percentuale a 18,935 euro con il Ftse Mib sulla parità. Come da noi anticipato in preapertura, Morgan Stanley ha tagliato il giudizio da overweight a equal-weight e il prezzo obiettivo sul titolo da 15,20 a 20 euro. “I fondamentali di Poste rimangono solidi, con un flusso di cassa migliorato, disciplina dei costi ed esposizione a fattori favorevoli a lungo termine. Tuttavia, riteniamo che questo sia già riflesso nel consenso”, il commento del broker.

Ore 11:15 – Piazza Affari in rimonta

Le Borse europee migliorano dopo la pubblicazione del dato sull’inflazione di maggio. Il Ftse Mib segna +0,1%. Secondo la stima flash, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un incremento dell’1,9%, in calo rispetto al 2,2% di aprile e meno delle attese (2%). Il dato rafforza l’ipotesi che giovedì il consiglio direttivo della Banca centrale europea proceda a un taglio dei tassi di 25 punti base. Anche Francoforte e Parigi hanno invertito la rotta: il Dax sale dello 0,1% e il Cac40 dello 0,3%. Rimangono deboli invece Madrid (-0,5%) e Amsterdam (-0,37%). Il listino milanese beneficia anche del recupero delle banche.

Ore 10:20 – FinecoBank, per Equita vale 21 euro

FinecoBank -0,82% a 18,815 euro in una giornata di vendite sulle banche, mentre il Ftse Mib segna -0,62%. Intanto gli analisti di Equita a seguito di un incontro con l’ad Alessandro Foti hanno rivisto le valutazioni sul titolo. La Sim ha alzato il target price da 20 a 21 euro, confermando il rating buy. Fineco “si conferma ben posizionata per capitalizzare trend strutturali di lungo termine con un approccio sostenibile e scalabile – scrivono gli analisti -. Etf, consulenza evoluta e cripto sono esempi chiave della capacità di Finecobank di monetizzare la propria leadership di mercato, incrementare l’efficienza operativa e sfruttare appieno il potenziale. Questa crescita organica è supportata da investimenti strategici in tecnologia e innovazione, che permettono a Finecobank di anticipare le evoluzioni del settore e rafforzare il proprio vantaggio competitivo in un contesto sempre più dinamico e sfidante”.

Ore 9:50 – Technoprobe +5%, Deutsche Bank vede la ripresa

Technoprobe +4,77% a 7,14 euro. Deutsche Bank ha alzato il rating sul titolo dei semiconduttori da hold a buy e il prezzo obiettivo da 6,30 a 9 euro. Secondo gli analisti la società, che si occupa di test sui microchip, potrebbe significativamente superare il consenso dal secondo semestre 2026.

Ore 9:30 – Ftse Mib -0,74% a 39.688 punti

Piazza Affari dopo una partenza positiva perde slancio e passa in territorio negativo. Le vendite prendono di mira soprattutto le banche con Mediobanca fanalino di coda a -3%, Bper -1,o%, Mps -1,6%. Inoltre Poste cede oltre 1 punto percentuale dopo che Morgan Stanley ha tagliato la raccomandazione da overweight a market weight con target price alzato da 15,20 a 20 euro. Fuori dal listino principale bene Technoprobe (+3,9%) dopo l’upgrade di Deutsche Bank a buy con prezzo obiettivo che passa da 6,30 a 9 euro. Sul Ftse Mib gli acquisti premiano alcuni titoli difensivi fra cui A2a e Recordati con rialzi nell’ordine di poco più di mezzo punto percentuale.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano sopra la parità.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Morgan Stanley hanno tagliato il rating su Poste Italiane da overweight a market weight con target price alzato da 15,20 a 20 euro.

Deutsche Bank ha promosso Technoprobe da hold a buy con prezzo obiettivo che passa da 6,30 a 9 euro.

Berenberg ha alzato il target su Sol da 41 a 49 euro, confermando il buy.

Fra le news, l’Ue ha dato il via libera alla creazione di una joint venture tra Bae Systems , Japan Aircraft e Leonardo per il progetto del programma di combattimento aereo Gcap.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi sopra la parità, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero calo (Ftse Mib -0,26% a 39.984 punti). La Borsa italiana è stata solo in parte sostenuta da un acuto di Tenaris; sul fondo Stellantis e Iveco.

A Wall Street il mese di giugno è invece partito in modo cautamente positivo, in attesa di chiarezza sul tema dei dazi. Il raddoppio delle tariffe americane sull’acciaio non sembra aver impensierito più di tanto il mercato, mentre l’apparente stallo nelle trattative tra Usa e Cina potrebbe sfociare presto in un vertice tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello cinese Xi Jinping, secondo indiscrezioni della stampa internazionale. Sul fronte della geopolitica, il nuovo round di colloqui a Istanbul tra Russia e Ucraina si è concluso con alcuni timidi progressi. Fra questi, sono stati raggiunti ampi accordi su scambio di prigionieri e rimpatrio dei caduti. Mosca ha consegnato a Kiev un proprio memorandum che prevede un cessate il fuoco di 30 giorni per raggiungere “una pace duratura”. Fra le condizioni, l’assegnazione alla Russia dei territori attualmente controllati, nuove elezioni a Kiev (attualmente sospese per la legge marziale) e un futuro status neutrale per l’Ucraina. L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui l’inflazione di maggio nella zona euro (consensus +2% da 2,2%) a due giorni dal meeting Bce di giovedì prossimo; negli Stati Uniti ordinativi industriali e nuove offerte di lavoro (Jolts) di aprile. Intanto in Cina il Pmi manifatturiero Caixin/S&P Global di maggio è calato a sorpresa a 48,3 punti, in territorio di contrazione, da 50,4 di aprile e contro stime per 50,6.

I future Usa trattano stamattina sotto la parità.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,06% a 37.446 punti; nel resto dell’Asia bene Hong Kong e positiva Shanghai nonostante il dato deludente sull’attività manifatturiera.

Sul forex l’euro/dollaro consolida a 1,1420; il petrolio è poco mosso con il Brent a 64 dollari e il Wti a 62 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera positiva: Dow Jones +0,08% a 42.305 punti, S&P 500 +0,41% a 5.935 punti, Nasdaq +0,67% a 19.242 punti.

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