Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 3 gennaio 2025 - Finanza Report

Lun 13 Gennaio 2025 — 08:40

Borsa italiana oggi: 3 gennaio 2025



Focus sull’agenda macro, dollaro sui massimi da 2 anni

borsa italiana oggi

Piazza Affari oggi negativa, in linea con il resto d’Europa, con le Borse ancora in cerca di una direzione dopo un inizio anno volatile. Il dollaro consolida dopo aver toccato giovedì i massimi da 2 anni; l’euro si attesta a 1,03 contro il biglietto verde. Fra i dati macro, l’Ism manifatturiero di dicembre negli Stati Uniti è cresciuto a 49,3 punti, contro attese per 48,2 da 48,4 di novembre.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,72% a 34.127 punti

Borsa italiana oggi debole, in linea con il resto d’Europa, mentre Wall Street procede in discreto rialzo. A Milano pesa Stellantis (-3,5%) dopo i dati negativi sulle immatricolazioni italiane di dicembre. Fanalino di coda è però Campari (-5,2%) che paga assieme al settore di riferimento un nuovo studio negli Stati Uniti che punta il dito contro la correlazione tra consumo di alcolici e tumori: l’allarme è stato lanciato dal dottor Vivek Murthy, il Surgeon General, ovvero il consigliere della Casa Bianca in materia di sanità pubblica. Giù anche il lusso con Moncler (-3,2%) dopo un report cauto di Ubs, che conferma il rating buy sul titolo ma si aspetta un altro anno sotto tono per il settore. Intesa Sanpaolo invece alza leggermente il target su Salvatore Ferragamo (-2,9%) da 6,40 a 6,80 euro, confermando la raccomandazione hold.

Fra i pochi titoli positivi svetta Saipem in rialzo di +2,2% e di circa il 9% nelle prime due sedute del 2025. Le banche invece falliscono il rimbalzo.

Ore 16:00 – Saipem regina di Piazza Affari

Saipem a metà pomeriggio anche oggi in testa al Ftse Mib (-0,7%) con un guadagno di 1 punto percentuale. Il titolo oil da inizio anno mette a segno in due sedute un rialzo di oltre il 7%, proseguendo il recupero del 2024 (+70%), grazie alle previsioni degli analisti su nuovi ordini e risultati che dovrebbero confermare il ritorno al dividendo quest’anno. Inoltre Saipem beneficia delle aspettative di investimenti nelle infrastrutture petrolifere sotto la nuova amministrazione Usa targata Trump.

Ore 15:30 – Wall Street apre in verde

Wall Street apre in rialzo, con guadagni nell’ordine di mezzo punto percentuale sui principali listini Usa, all’indomani di una seduta volatile conclusasi sotto la parità. Sul fronte macro, secondo gli strategist di Goldman Sachs, Negli Stati Uniti, si prospetta nel 2025 una crescita del Pil superiore al consenso (2,4%), con una discesa dell’inflazione al 2,4% e tre tagli dei tassi di interesse da parte della Fed.

Fra i singoli titoli:

  • Le azioni US Steel segnano -6% dopo che il presidente Joe Biden ha bloccato l’acquisizione della società da parte della giapponese Nippon Steel per 14,9 miliardi di dollari, affermando : “La US Steel rimarrà un’orgogliosa azienda americana”. Biden ha affermato che l’industria siderurgica nazionale è una priorità per la sicurezza nazionale.
  • Tesla +1% rimbalza all’indomani di uno scivolone (-6%) dopo le consegne del quarto trimestre leggermente inferiori alle previsioni: peraltro la casa automobilistica americana è ancora il maggiore produttore di vetture elettriche davanti alla cinese Byd.
  • Apple invece non rimbalza e cede un altro mezzo punto percentuale dopo il -2,6% della vigilia in quanto le spedizioni di smartphone esteri (fra cui gli iPhone) in Cina si è dimezzata a novembre su base annua, secondo l’ente statale cinese che monitora questi dati, la China Academy of Information and Communications Technology.

Ore 12:15 – Banche ancora frenate

Le banche italiane tentano oggi un rimbalzo all’indomani di una seduta di prese di beneficio. Tuttavia solo Mediobanca e Unicredit si muovono sopra la parità a metà seduta, con Intesa Sanpaolo poco mossa, Mps, Popolare Sondrio e Bper in calo di circa mezzo punto percentuale. Ieri il settore aveva scontato prese di profitto, innescate anche da nuovi dati macro deludenti che fanno pensare a tagli dei tassi più rapidi del previsto da parte della Bce.

Ore 11:10 – Salvatore Ferragamo, per Intesa vale 6,80 euro

Salvatore Ferragamo -2,06% a 6,645 euro. Come da noi anticipato in preapertura, Intesa Sanpaolo ha alzato il prezzo obiettivo da 6,40 a 6,80 euro, confermando il rating hold, ma ciò non basta a sostenere il titolo del lusso, peraltro in una giornata negativa per il settore. Da parte sua Ubs conferma neutral in un report molto cauto che prevede un altro anno di andamento dei ricavi organici sotto la media storica per il settore. Gli analisti di Intesa hanno intanto confermato le stime su ricavi ed Ebit organico della maison fiorentina nel 2024. Nelle ultime 52 settimane a questi livelli il titolo ha lasciato sul terreno oltre il 45%.

Ore 9:45 – Ftse Mib -0,56% a 34.182 punti

Vendite diffuse. Solo Mediobanca e Unicredit resistono appena sopra la parità; quest’ultima beneficia anche dei rumors su un possibile nuovo accordo sui crediti deteriorati con Prelios, che subentrerebbe a Dovalue (-0,4%) nella gestione degli Npl.

In fondo al listino principale le vendite colpiscono l’auto con Stellantis (-2,9%) che ha chiuso il 2024 con immatricolazioni italiane in calo di circa il 10%, mentre sul settore europeo pesano anche i timori legati allo stop degli incentivi fiscali alle vetture elettriche negli Stati Uniti; Iveco e Pirelli seguono con cali di oltre un punto percentuale, così come Stm che paga l’esposizione al comparto.

Nel lusso Ferragamo cede oltre il 2% anche se gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno migliorato il prezzo obiettivo da 6,40 a 6,80 euro, confermando la raccomandazione hold.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano poco mossi.

In base ai dati sulle immatricolazioni di dicembre in Italia, le vendite di Stellantis sono crollate del 18,1% (-4,95% il mercato) portando il totale del 2024 a -9.9% contro -0,5% del mercato italiano.

Fra le raccomandazioni di Borsa, Intesa Sanpaolo ha ritoccato il target price su Salvatore Ferragamo da 6,40 a 6,80 euro, confermando il rating hold.

Mps comunica che, in linea col funding plan e avendo ricevuto l’autorizzazione della Bce, eserciterà in data 22 gennaio 2025 l’opzione di rimborso integrale in via anticipata dell’obbligazione subordinata Tier 2 denominata “€400.000.000 8,000 per cent. Reset Callable Subordinated Notes” (ISIN XS2106849727). I titoli, interamente collocati a investitori istituzionali, saranno rimborsati integralmente alla pari, insieme agli eventuali interessi maturati e non corrisposti alla data di rimborso anticipato.

Unicredit secondo quanto riferisce la stampa si appresterebbe a siglare un accordo sulla gestione di Npl con Prelios, che subentrerebbe così a Dovalue il cui contratto scadrà nella seconda metà dell’anno.

Borgosesia, la società quotata su Euronext Milan attiva nel campo degli investimenti in asset alternativi, nel corso del 2024, su base consolidata, ha perfezionato vendite immobiliari per complessivi 34 milioni di euro (+7,3%) dopo u quarto trimestre in cui sono statec realizzate vendite immobiliari per 13,6 milioni (+113%).

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in moderato rialzo (Ftse Mib +0,55% a 34.374
punti)
. La Borsa italiana è stata trainata da acquisti sui petroliferi, in particolare Saipem; sul fondo le banche, nel mirino di prese di profitto.

Giornata volatile per Wall Street, che ha azzerato gli iniziali guadagni per chiudere in territorio negativo. A pesare i cali di Apple (-2,6%) e Tesla (-6%), mentre Nvidia (+3%) ha compensato in parte la debolezza di altre big tecnologiche.

Il dollaro ha aggiornato i massimi da 2 anni.

L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui spicca l’Ism manifatturiero di dicembre negli Stati Uniti.

I future Usa trattano stamattina in verde.

A Tokyo intanto il Nikkei è rimasto chiuso oggi per festività; in ordine sparso la Cina.

Sul forex, l’euro/dollaro cede altro terreno a 1,0280; il petrolio è poco mosso con il Brent a 75 dollari e il Wti a 73 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in leggero calo: Dow Jones -0,36% a 42.392 punti, S&P 500 -0,22% a 5.868 punti, Nasdaq -0,16% a 19.280 punti.

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