Borsa italiana oggi: 3 dicembre 2024
Ste. Ne.
03-12-2024 — 08:48
DIRETTA NEWS / Borse europee nuovamente in cerca di riscatto
Borsa italiana oggi in recupero, assieme al resto d’Europa, in un nuovo tentativo di arginare i timori relativi alle sfide commerciali della nuova amministrazione Trump negli Stati Uniti. Sullo sfondo anche l’attesa per le prossime mosse delle banche centrali (Bce il 12 dicembre, Fed 18 dicembre). Restano le incognite legate alla crisi di governo in Francia. Pochi invece gli spunti macro, fra cui i nuovi lavori Jolts di ottobre negli Stati Uniti, usciti a quota 7,74 milioni,sopra
attese pari a 7,5 milioni. Previsti in serata discorsi di Kugler e Goolsbee per la Fed, dopo che ieri Christopher Waller ha detto che è propenso a votare per un taglio dei tassi a dicembre.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +1,03% a 33.829 punti
Piazza Affari migliore d’Europa, mentre Wall Street consolida intorno alla parità.
A Milano protagonista la Popolare di Sondrio, a +7% in scia alle indicazioni positive degli analisti sulle banche italiane, mentre l’istituto valtellinese viene nuovamente accostato a una possibile fusione con Bper, che termina solo in leggero rialzo (+0,4%). Bene anche Unicredit (+1,9%), lo stesso Banco Bpm (+1,4%). In evidenza Saipem (+2,8%) grazie a un rimbalzo del petrolio. La seduta è positiva per Stellantis (+1,6%) all’indomani di un -6%. In fondo al listino forti vendite su Nexi (-3,8%) dopo la corsa della vigilia.
Ore 16:00 – Deutsche Bank rilancia fusione Bper Sondrio
Banca Popolare Sondrio +5,5% si conferma maglia rosa del Ftse Mib (+0,8%) dopo le indicazioni positive degli analisti (vedi notizia delle ore 10:50). In particolare Deutsche Bank rilancia l’ipotesi di una fusione tra Sondrio e Bper (+0,2%), in risposta all’opa di Unicredit su Banco Bpm e dal momento che entrambi gli istituti vedono quale primo azionista Unipol (+0,7%)
Ore 15:15 – Future WS senza spunti
I future di Wall Street trattano poco mossi all’indomani di nuovi record per S&P 500 e Nasdaq. Cresce fra l’altro l’attesa per l’insediamento dell’amministrazione Trump, ma anche per le indicazioni della Fed, che prenderà le sue decisioni il prossimo 18 dicembre: i future sui Fed Funds incorporano una probabilità superiore al 70% di un taglio dei tassi di un quarto di punto.
Ore 13:05 – Banca Generali ammessa allo Stoxx 600
Banca Generali (+1,56%) dal prossimo 23 dicembre sbarcherà sull’indice Stoxx Europe 600. Lo annuncia Stoxx Ltd, parte del gruppo di società Iss Stoxx GmbH e fornitore di soluzioni di benchmark e indici personalizzati per investitori istituzionali globali, nella comunicazione relativa alla nuova composizione dell’indice. Fanno ingresso nel listino anche le britanniche Carnavale (viaggi), Bridgepoint (gestori patrimoniali), Playtech (gioco d’azzardo), Tp Icap (servizi di investimento); la tedesca Farmacia Redcare (farmaci); la svizzera Vz Holding (gestori patrimoniali); l’olandese Vopak (trasporti); e la norvegese Sparebank 1 SR Bank. Dalla revisione trimestrale, emerge che saranno invece eliminati dall’indice le francesi Ipsos (media), Worldline (pagamenti digitali) e Ses (tlc); le tedesche Hugo Boss (abbigliamento), Aixtron (attrezzature per la tecnologia di produzione) e Wacker Chemie (prodotti chimici); l’olandese Oci (fertilizzanti); la svedese Volvo (auto); la britannica Hays (formazione aziendale).
Ore 12:00 – Enel brilla con upgrade di BofA
Enel +1,22% a 6,914 euro dopo che gli analisti di BofA hanno alzato il rating da neutral a buy e il prezzo obiettivo sul titolo da 6,80 a 8,30 euro. “Enel ha la ricetta per essere l’utility integrata più interessante in Europa”, spiega il broker, che sottolinea la crescente qualità dei risultati, il costo del capitale in calo e il minor rischio, tutti fattori che per gli esperti “possono contribuire a chiudere lo sconto di oltre il 20% sul P/E rispetto al settore”. Inoltre, “il forte bilancio dà flessibilità per aumentare l’Eps al 4-8% oltre il consenso e sostiene un rendimento del dividendo in crescita a oltre il 7%”.
Ore 11:30 – Stellantis rimbalza
Stellantis +2,08% intorno a 11,99 euro, all’indomani delle vendite (-6,3%) seguite all’uscita del ceo Carlos Tavares. Il gruppo ieri sera ha fatto sapere che la ricerca del nuovo ad è in “fase avanzata” e che il processo dovrebbe concludersi entro la prima metà del 2025. Intanto le redini dell’azienda auto saranno affidate a un Comitato esecutivo ad interim (Cei), presieduto da John Elkann, e del quale fa parte anche Richard Palmer, ex direttore finanziario, in qualità di special advisor. Gli analisti di Intermonte notano però che “la necessità di creare un comitato ad interim per la gestione della società conferma i tempi non brevissimi per la nomina del nuovo ceo”.
Ore 10:50 – Bp Sondrio e Unicredit guidano le banche
Popolare Sondrio +4% e Unicredit +2,5% in cima al comparto bancario (Ftse Italia Banche +2%) dopo alcuni report positivi degli analisti. In particolare Jefferies ha aumentato il target price su Unicredit da 47 a 49 euro, confermando il buy; e su Pop Sondrio da 6,60 a 8 euro, confermando il giudizio hold. Da parte sua Deutsche Bank ha alzato il target sull’ex popolare da 7,30 a 7,70 euro, confermando hold. Per Jefferies “durante il 2024 abbiamo visto un significativo re-rating del settore, con revisioni dell’Eps in media del 20% con un total return di circa il 50%. Pensiamo che questo possa continuare nel 2025”. Gli analisti della banca d’affari restano “costruttivi” sul settore, “dal momento che il consolidamento può aumentare l’efficienza, mentre l’impatto di tassi più bassi sarà quasi compensato da altre linee del conto economico. Puntiamo sull’M&A via Unicredit e sul total return via Intesa Sanpaolo”.
Ore 9:45 – Ftse Mib +1,34% a 33.933 punti
Pioggia di ricoperture a Piazza Affari. Maglia rosa alle azioni Saipem, sopra il 2%.
Bene inoltre le banche trainate da Unicredit (+2,2%), su cui Jefferies ha alzato il prezzo 47 a 49 euro, confermando il buy; il broker, in un focus sul comparto finanziario italiano, ha tuttavia tagliato Credem a hold con prezzo obiettivo prezzo ridotto da 11,90 a 11,50 euro, ma il titolo è comunque positivo poiché il target è comunque superiore agli attuali corsi azionari.
In fondo al listino principale Terna lascia sul terreno un punto percentuale dopo che BofA ha tagliato il rating sul titolo da neutral a underperform e il target price da 8,10 a 8 euro.
In rosso anxhe Azimut (-0,25%) declassata da Deutsche Bank a hold con target rivisto da 30,60 a 27,80 euro.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano poco mossi.
Fra le raccomandazioni di Borsa, BofA ha tagliato Terna da neutral a underperform e il prezzo obiettivo sul titolo da 8,10 a 8 euro.
Gli analisti di Deutsche Bank hanno tagliato il rating su Azimut da buy a hold e il target price sul titolo da 30,60 a 27,80 euro.
Deutsche Bank ha alzato il target su Banca Generali da 41,10 a 45,80 euro, confermando hold.
Jefferies ha tagliato il giudizio su Credito Emiliano (Credem) da buy a hold con prezzo obiettivo prezzo ridotto da 11,90 a 11,50 euro.
Jefferies ha poi rivisto il target su Unicredit da 47 a 49 euro e su Bper da 7 a 7,3 euro, confermando le rispettive raccomandazioni buy; su Banco Bpm da 7 a 7,30 euro e Banca Popolare Sondrio da 6,60 a 8 euro, confermando hold.
Possibili spunti su Stmicroelectronics (Stm) in scia al comparto internazionale.
Salvatore Ferragamo ha confermato le previsioni sul 2024 ma ha messo in guardia su possibili svalurazioni di asset in un range compreso tra 70 e 90 milioni di euro.
Stellantis resta sotto i riflettori all’indomani di forti realizzi dopo le dimissioni del ceo Tavares. A mercati chiusi il gruppo ha precisato che “il processo di nomina del nuovo amministratore delegato è in fase avanzata, gestito da un Comitato Speciale del Consiglio di Amministrazione, e si concluderà entro la prima metà del 2025”. nel frattempo è stato varato un Comitato esecutivo ad interim (“Cei”) che “sarà responsabile della direzione e della supervisione della Società per conto del Consiglio di amministrazione”. Intanto le immatricolazioni italiane di Stellantis a novembre hanno registrato un -24,6% a 30.817 unità contro il -10,82% del mercato.
Fra le altre notizie, Intesa Sanpaolo ha informato ieri sera che il “blocco parziale” della sua app, verificatosi nel corso della giornata, è stato superato. I problemi “sono stati completamente risolti, pertanto tutte le modalità di accesso ai servizi della banca sono tornati alla piena normalità”. Tutte le pensioni sono state accreditate e contabilizzate correttamente.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere in cauto rialzo (Ftse Mib +0,21% a 33.483 punti). La Borsa italiana è stata in parte sostenuta da ricoperture su Nexi; in forte calo Stellantis, dopo l’uscita del ceo Tavares che aumenta l’incertezza sul presente e sul prossimo futuro della società.
A Wall Street ieri settore tecnologico in gran spolvero, con nuovi record per S&P 500 e Nasdaq.
Sullo sfondo anche l’attesa per le prossime mosse delle banche centrali (Bce il 12 dicembre, Fed 18 dicembre) ma anche per l’insediamento dell’amministrazione Trump (il prossimo 20 gennaio).
Si guarda inoltre alla Francia alle prese con la crisi di governo.
Pochi oggi gli spunti macro, fra cui i nuovi lavori Jolts di ottobre negli Stati Uniti. Previsti inoltre discorsi di Kugler e Goolsbee per la Fed. Ieri Christopher Waller ha detto che è propenso a votare per un taglio dei tassi a dicembre.
A Tokyo oggi il Nikkei ha chiuso con un +1,91% a 39.248 punti, in una giornata positiva in Asia per i titoli tecnologici e in particolare quelli legati al settore dei microchip, per nulla intimoriti dalle nuove restrizioni americane alla Cina che sarebbero meno dure del previsto.
I future Usa trattano stamattina poco mossi.
Sul forex, l’euro/dollaro arretra sotto 1,05; il petrolio è marginalmente positivo con il Brent a 72 dollari e il Wti a 68 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera contrastata: Dow Jones -0,29% a 44.782 punti, S&P 500 +0,24% a 6.047 punti, Nasdaq +0,97% a 19.403 punti.
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