Borsa italiana oggi: Jpm promuove Fineco, Mediobanca taglia Iren
Ste. Ne.
03-04-2024 — 08:35
DIRETTA NEWS / Mercati nervosi, focus su agenda macro
Mercati nervosi all’indomani di una seduta di realizzi che ha segnato un avvio negativo per il nuovo trimestre in borsa. Occhi sempre puntati sull’agenda macro alla luce delle potenziali mosse delle banche centrali. Sul fronte Bce, il focus oggi è sull’inflazione preliminare di marzo nell’eurozona, che ha evidenziato una frenata più marcata
delle attese. Alcuni dati anche negli Stati Uniti, dove la Fed fa i conti con un’economia robusta e ancora a rischio surriscaldamento, che potrebbe rallentare il percorso di tagli dei tassi.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,45% a 34.480 punti
Finale di seduta in recupero per le Borse europee dove però continua a prevalere la prudenza tra gli investitori, in cerca di segnali chiari sui tassi da parte delle banche centrali. Sopra la parità anche Wall Street.
Sul listino milanese brilla Fineco (+6%), in testa al Ftse Mib sin dalle prime battute, grazie al report di Jp Morgan che ha migliorato giudizio e target price. Scatto di Tim (+5,2%) sul finale con la decisione della Corte d’Appello per la restituzione del canone del 1998, da cui è atteso 1 mld di euro. Solido il comparto bancario con Bper (+2,4%) e Banco Bpm (+2%) in testa nel settore. Acquisti su Unipol (+2,35%) dopo l’ok di Consob alla pubblicazione del documento di offerta per l’opa su Unipolsai che partirà la prossima settimana. In fondo al listino, Stellantis chiude in calo dell’1,8% ma riesce a ridurre le perdite. Male anche Hera (-1,7%) e Interpump (-1,3%).
Ore 15:00 – Future WS deboli
Piazza Affari poco mossa, in linea con il resto del vecchio Continente, mentre i future di Wall Street trattano appena sotto la parità. Euro/dollaro in leggero recupero a 1,0780, mentre il petrolio aggiorna i massimi da ottobre con il brent sopra 89 dollari e il Wti a 85 dollari al barile. Oro a un nuovo record con il prezzo spot a 2.288,09 dollari l’oncia.
A Milano (Ftse Mib +0,02%) ne approfitta Tenaris che svetta tra i petroliferi con un rialzo di oltre 1 punto percentuale; continua la corsa di Finecobank, come detto premiata da un upgrade di Jp Morgan, fra le altre raccomandazioni di Borsa; il titolo mette a segno un +5%. Fanalino di coda Stellantis a circa -3%.
Ore 13:25 – Spread si amplia a 149 punti
Proseguono le prese di beneficio sui Btp, con il rendimento del decennale che avanza leggermente a 3,85%, in controtendenza rispetto a una seduta acquisti che prendono di mira anche il Bund tedesco; di conseguenza, lo spread si amplia a 149 punti da 144 della vigilia.
Ore 12:00 – Stellantis -2,5% frena con immatricolazioni
Il Ftse Mib si conferma positivo (+0,12%) ma non si arrestano le vendite su Stellantis (-2%). A pesare sono i dati sulle immatricolazioni 8n alcuni Paesi europei: in particolare quelle in Italia hanno evidenziato per i marchi del gruppo un calo dell’11,6% a marzo, a fronte di una flessione del mercato del 3,7%. “Le immatricolazioni del mese di marzo in Francia, Italia e Spagna hanno mostrato un calo (-3% tendenziale) a livello di mercato, che è stato decisamente più marcato per Stellantis (-12%)”, spiegano gli analisti di Intermonte.
Ore 11:15 – Euro-inflazione rallenta, Piazza Affari sopra parità
Piazza Affari tenta un timido allungo, con il Ftse Mib a +0,1% dopo due ore in altalena.
L’inflazione di marzo in Eurozona è uscita stamattina più debole del consensus, aprendo la strada a un imminente taglio dei tassi Bce che dovrebbe concretizzarsi a giugno.
I prezzi al consumo di marzo hanno registrato un +2,4% da 2,6% di febbraio contro previsioni per +2,5%. L’inflazione core segna +2,9% da +3,1% (consensus +3%).
Ore 10:45 – Ovs +3,4%, accordo per acquistare Goldenpoint
Ovs in spolvero dopo l’accordo per la graduale acquisizione fino al 100% di Goldenpoint. Bene anche Tamburi (+0,6%) che ha una quota di maggioranza del 28% in Ovs.
Ore 10:00 – Azimut +0,3%, cessione da 225 mln
Azimut a caccia di un rimbalzo dopo le recenti turbolenze. Il Gruppo, attraverso la controllata Azimut Alternative Capital Partners (Aacp), e Petershill at Goldman Sachs Asset Management hanno stipulato accordi vincolanti per il passaggio dell’intera partecipazione di Azimut in Kennedy Lewis Investment Management (Klim) a un prezzo di 225 milioni di dollari. L’investimento iniziale di Azimut per la sua quota era stato di 60 milioni. Azimut, attraverso Aacp, opera nel settore del Gp Staking acquisendo quote di minoranza in gestori di private markets prevalentemente Usa. BofA Securities ha agito come advisor finanziario e Seward & Kissel Llp ha supportato come advisor legale Kennedy Lewis, Sidley Austin LLP ha supportato come advisor legale Aaacp e Kirkland & Ellis ha supportato come advisor legale Petershill at Goldman Sachs Asset Management.
Ore 9:30 – Ftse Mib +0,02% a 34.330 punti
Piazza Affari parte moderatamente positiva ma poi frena intorno alla parità. Svetta Finecobank (+5%), promossa da Jp Morgan che ha alzato la raccomandazione sul titolo da neutral a overweight con target price rivisto da 13,50 a 16,30 euro, come anticipato da Finanza Report in preapertura.
Bene anche le banche tradizionali con Unicredit a +1,4%, Banco Bpm (+1,35%) che secondo rumors di stampa lavora alla vendita di mezzo miliardo di crediti deteriorati; intanto Moody’s ha confermato i rating investment grade.
Iren -3% soffre invece il downgrade deciso da Mediobanca che ha rivisto il giudizio sul titolo da outperform a neutral e il tp da 3 a 2,70 euro.
In rosso Ferrari (-1,9%), Stellantis (-1,4%), quest’ultima dopo il calo delle immatricolazioni italiane di marzo.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, da segnalare che le immatricolazioni auto di marzo in Italia sono calate del 3,71% a 162.083 unità; mentre per i marchi del gruppo Stellantis il mese si è chiuso con una flessione delle vendite dell’11,6%, per una quota di mercato scesa al 32,47%.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jp Morgan hanno promosso Finecobank da neutral a overweight con target price rivisto da 13,50 a 16,30 euro.
Mediobanca invece ha tagliato Iren da outperform a neutral con prezzo obiettivo che passa da 3 a 2,70 euro.
Berenberg ha tagliato Civitanavi da buy a hold con target alzato da 5,80 a 6,30 euro, per adeguarsi al prezzo dell’opa targata Honeywell.
Equita Sim ha avviato la copertura su Eurogroup Laminations con buy e tp di 5,30 euro.
Banco Bpm secondo indiscrezioni di stampa potrebbe mettere sul mercato nei prossimi giorni un portafoglio di Npl dal valore nominale di circa 500 milioni. L”operazione avrebbe già attirato l’attenzione dei principali operatori italiani e internazionali. Intanto Moody’s ha confermato i rating sulla banca con outlook è stabile.
Nuovo episodio nella “saga” Tim: il primo socio Vivendi ha disertato ieri il vertice sul golden power per ricordare al governo che il gruppo francese non ricade sotto i poteri speciali di Palazzo. Infatti Vivendi pur con il 23 75% del capitale non è presente nel cda e non esercita quindi coordinamento e controllo sull’azienda telefonica.
Da registrare due nuove nomine in Snam: Fabrizio Rutschmann è il nuovo chief people & corporate services officer, dirigente con responsabilità strategiche a diretto riporto dell’amministratore delegato Stefano Venier; Nicole Della Vedova è la nuova finance director, a diretto riporto del chief financial officer Luca Passa.
Ovs ha sottoscritto un accordo vincolante di investimento con l’obiettivo di giungere, in più fasi, al controllo e, successivamente, al 100% di Goldenpoint. L’intesa fa seguito alla lettera di intenti firmata lo scorso 6 febbraio. L’accordo prevede un primo investimento di 3 milioni destinato a sottoscrivere un prestito obbligazionario convertibile e all’acquisito del 3% del capitale sociale di Goldenpoint. Entro il 31 luglio 2025, Ovs avrà facoltà di salire al 51%, convertendo il prestito ed esercitando un’opzione di acquisto di azioni a fronte della corresponsione di un prezzo predeterminato, pagabile anche in azioni proprie. Il rimanente 49% potrà essere acquisito da Ovs mediante l’esercizio di opzioni put&call tra il 1 agosto 2026 ed il 31 luglio 2029.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi debole, all’indomani di una seduta di realizzi che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta negativa (Ftse Mib -1,22% a 34.325 punti). La Borsa italiana è stata zavorrata da vendite su alcuni titoli fra cui Azimut, Cucinelli, Diasorin; in controtendenza i petroliferi come Eni e Saipem in scia ai nuovi rialzi del greggio, sostenuto dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
Negativa ieri la stessa Wall Street, scontando prese di profitto, news societarie (Tesla -5% dopo vendite ancora deludenti) e i timori di un allentamento meno rapido del previsto da parte della Fed, anche se il mercato continua a puntare su un primo taglio dei tassi a giugno.
L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui l’inflazione di marzo nell’Eurozona; negli Stati Uniti spiccano la stima Adp sull’occupazione di marzo nel settore privato e l’Ism non manifatturiero.
Inoltre si riunisce l’Opec+, che dovrebbe confermare i tagli alla produzione di petrolio precedentemente concordati.
I future Usa trattano stamattina in rosso.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,97% a 39.451 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro recupera terreno a 1,0770; il petrolio avanza con il Brent a 89 dollari e il Wti a 85 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera negativa: Dow Jones -1,00% a 39.170 punti, S&P 500 -0,72% a 5.205 punti, Nasdaq -0,95% a 16.240 punti.
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