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Mer 04 Dicembre 2024 — 22:25

Borsa italiana oggi: 29 novembre 2024



DIRETTA NEWS / Focus su inflazione europea, Wall Street chiude anticipatamente

Borsa italiana oggi

Borse europee positive nell’ultima seduta della settimana. Piazza Affari a sua volta recupera un po’ di terreno. Wall Street, ieri ferma per il Ringraziamento, riapre oggi solo per mezza giornata (chiusura alle 19 ora italiana). Fra i dati macro, l’inflazione di novembre in Eurozona è uscita in linea con attese a +2,3%, con il dato core a +2,7%: il consensus stimava +2,3% da 2% di ottobre, mentre l’inflazione core era attesa a 2,8% da 2,7%. I numeri confermano le aspettative di un ulteriore taglio dei tassi Bce a dicembre.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,46% a 33.414 punti

La Borsa di Milano oggi chiude positiva in linea con il resto d’Europa e l’andamento di Wall Street. In cima al listino principale Amplifon e Stm in rialzo di oltre il 2%. Tra le banche continua a guadagnare terreno Mps (+1,9%), mentre restano più indietro le altre protagoniste del risiko, fra cui Bpm (+0,8%) e Unicredit (+0,5%). Ferma Generali (-0,07%), appesantita da un downgrade di BofA. Maglia nera del listino per Tim (-1,5%) che intanto ha ceduto la quota residua in Inwit (poco mossa) al fondo Ardian per 250 milioni.

Ore 16:15 – Stm in recupero

Azioni Stmicroelectronics (Stm) in recupero (+1,4%) a Piazza Affari, in scia al comparto di riferimento, dopo indiscrezioni secondo cui l’amministrazione Trump potrebbe usare la mano morbida sulle vendite di semiconduttori alla Cina, rispetto al giro di vite inizialmente atteso. Intanto il Ftse Mib recupera terreno a sua volta e si attesta sulla parità.

Ore 14:45 – Future WS in verde

Future di Wall Street sopra la parità nell’ultima seduta di un mese di novembre da incorniciare per i listini americani. Finora il Dow Jones è cresciuto di oltre il 7% questo mese, sull’onda del Trump Trade, mentre l’S&P500 e il Nasdaq Composite hanno messo a segno guadagni superiori al 5%.

Ore 12:30 – Spread giù

Lo spread fra Btp e Bund cala a 120 punti da 122 della chiusura di ieri dopo i numeri sull’inflazione europea di novembre. Il rendimento del decennale italiano frena al 3,30% mentre quello tedesco è del 2,10 per cento.

“Il tasso di inflazione nell’area euro – spiegano gli economisti di Commerzbank- è salito al 2,3% a novembre. Tuttavia, ciò è dovuto in gran parte agli effetti base. Gli operatori di mercato si aspettavano che l’inflazione raggiungesse questo livello. L’inflazione core è rimasta costante al 2,7%. Nel complesso, la Bce riterrà che la sua politica monetaria abbia avuto successo e ridurrà nuovamente i tassi di riferimento a dicembre”.

Ore 11:00 – Bancomat: Nexi, problemi Worldline non ancora risolti

In riferimento al grave incidente comunicato ieri da Worldline, che ha generato importanti disservizi su diverse banche in Europa e in particolar modo in Italia, Nexi (poco mossa in Borsa a metà mattina, dopo i rialzi della vigilia) informa che attualmente la problematica non risulta ancora risolta da Worldline. Lo scrive Nexi in una nota. “Worldline – si aggiunge – ha comunicato che sta lavorando per identificare potenziali soluzioni alternative per riattivare i servizi, in attesa che l’infrastruttura fisica danneggiata venga ripristinata. Al momento non abbiamo ricevuto ancora informazioni certe sulle tempistiche di risoluzione”. Per quanto riguarda gli impatti in Italia, si evidenzia che “sono interessati esclusivamente i servizi di pagamento operati attraverso infrastrutture Worldline, di cui quest’ultima è unicamente responsabile”. Nexi “continua il costante monitoraggio sui tavoli tecnici e ha già rafforzato il presidio dei canali di assistenza ai propri partner e alla clientela finale”. In attesa di aggiornamenti da parte del gruppo francese sulle tempistiche di risoluzione, Nexi informa di avere avviato un’indagine e si riserva ogni opportuna azione a tutela degli interessi della società e dei clienti.

Ore 10:50 – Generali, pesa downgrade di BofA

Generali -1% a 26,83 euro: a pesare sul titolo non sono solo le ipotesi sulla joint venture con Natixis nel risparmio gestito, ma anche un report di BofA che ha tagliato il rating su Generali da neutral a underperform, con prezzo obiettivo alzato da 26 a 27 euro.

Ore 10:45 – Buzzi verso il Ftse Mib, fuori Erg

Buzzi Unicem dovrebbe entrare nel Ftse Mib a seguito di una revisione dell’indice alla fine del mese prossimo, secondo quanto scrive Reuters che cita trader come fonti. Buzzi (stamattina a +0,4%) sostituirebbe il gruppo delle energie rinnovabili Erg (-0,6%). Buzzi è salita di oltre il 46% quest’anno per raggiungere una valutazione di mercato di circa 7,75 miliardi, spinta in parte dalle aspettative di aumento della spesa per le infrastrutture dopo l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti e la ricostruzione post-bellica in Ucraina.

Ftse Russell, il gruppo che gestisce le revisioni della composizione del Ftse Mib, svelerà le modifiche all’indice il 4 dicembre. Saranno effettive dal 23 dicembre.

Non sarebbero previsti altri cambiamenti,

Ore 10:00 – Ftse Mib -0,36% a 33.139 punti

Listino milanese in rosso, con Generali fanalino di coda Generali (-1,7%) dopo gli ultimi rumors su una possibile alleanza tra con Natixis nel risparmio gestito. Ne risente anche il primo socio di Trieste, Mediobanca con -1,2%. Secondo il Sole 24 Ore il 50% della nuova società farebbe capo al gruppo francese e l’altra metà a
Generali Investment, di cui Generali ha l’84% e Cathay il 16%, Dunque agli italiani in trasparenza andrebbe il 42%.

Deboli anche i petroliferi, con Saipem a -1%, meglio Tenaris che resiste sulla parità dopo che gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 20,50 a 22,10 euro, confermando la raccomandazione buy.

In testa al listino ancora le banche con Mps a +0,8%, Banco Bpm +0,5%, rialzi legati agli scenari di consolidamento del settore.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano poco sotto la parità.

Secondo la stampa, il ceo di Unicredit Andrea Orcel si recherà prossimamente a Parigi per incontrare i vertici di Crédit Agricole, che è il primo azionista di Banco Bpm su cui Unicredit ha lanciato un’Ops da oltre 10 miliardi.

Confermati i rumors su una possibile alleanza tra Generali e Natixis nel risparmio gestito. Secondo il Sole 24 Ore il 50% della nuova società farebbe capo al gruppo francese e l’altra metà a
Generali Investment, di cui Generali ha l’84% e Cathay il 16%, Dunque agli italiani in trasparenza andrebbe il 42%. Gli ipotetici accordi sulla governance potrebbero tuttavia assegnare a Generali la scelta del ceo almeno per i primi tre-cinque anni.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno alzato il target price su Tenaris da 20,50 a 22,10 euro, confermando il rating buy.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi debole o poco mossa, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in moderato rialzo (Ftse Mib +0,52% a 33.260 punti). La Borsa italiana è stata trainata da ricoperture su alcuni titoli, fra cui Iveco e Nexi; sul fondo Diasorin e Telecom.

Wall Street, ieri ferma per il Ringraziamento, riaprirà oggi solo per mezza giornata (chiusura alle 19 ora italiana).

L’agenda macro riserva alcuni dati fra cui spicca l’inflazione di novembre in Eurozona, un dato chiave in vista del meeting Bce di dicembre, che stando alle previsioni di mercato dovrebbe tagliare i tassi di almeno un altro quarto di punto; ad ogni modo il consensus stima prezzi al consumo in accelerazione a +2,3% da 2% di ottobre, mentre l’inflazione core è attesa a 2,8% da 2,7%.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,37% a 38.208 punti.

I future Usa trattano stamattina positivi.

Sul forex, l’euro/dollaro recupera terreno a 1,0580; il petrolio è positivo con il Brent a 73 dollari e il Wti a 69 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso mercoledì sera in rosso: Dow Jones -0,31% a 44.722 punti, S&P 500 -0,38% a 5.998 punti, Nasdaq -0,60% a 19.060 punti.

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