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Mer 04 Dicembre 2024 — 23:17

Borsa italiana oggi: 28 novembre 2024



DIRETTA NEWS / Wall Street si ferma per il Ringraziamento, le Borse europee tentano un recupero

borsa italiana oggi

Piazza Affari oggi positiva in una giornata segnata dall’assenza di Wall Street, ferma per la festività del Ringraziamento, mentre l’Europa ne approfitta per tentare un rimbalzo e accorciare il recente divario in termini di performance rispetto a Wall Street. Fra i dati macro, l’inflazione preliminare di novembre in Germania (Cpi) è uscita a +2,2%, contro attese per 2,3%, dopo il +2% di ottobre.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,52% a 33.260 punti

Le Borse europee rimbalzano dopo due giorni di debolezza e in una seduta priva del faro di Wall Street, chiusa per il Thanksgiving. Gli indici del Vecchio Continente chiudono così in rialzo, con il Ftse Mib di Milano che mette a segno un guadagno di oltre mezzo punto percentuale. Il mercato ha per il momento digerito le tensioni nel governo francese, alle prese con l’approvazione del budget per il 2025: lo spread Oat/Bund chiude a 82 punti base, dopo aver superato ieri i 90 punti.

Gli investitori continuano a interrogarsi sui possibili effetti dei dazi messi sul tavolo da Trump e sulle prossime mosse delle banche centrali, con il governatore della Banca di Francia Francois Villeroy de Galhau che vede “tutte le ragioni per tagliare” i tassi d’interesse “il 12 dicembre”, lasciando aperte le opzioni sull’entità della sforbiciata. Intanto l’inflazione tedesca di novembre è uscita più debole delle previsioni.

In Borsa italiana oggi bene gli industriali con Iveco in testa al listino (+4,2%). Balza Nexi (+4%) sul ritorno in primo piano delle ipotesi per la cessione della Rete Nazionale Interbancaria a Cdp. Sempre sotto i riflettori il risiko bancario, con Mps (+1,4%) che torna al centro dell’ipotesi della creazione di un terzo polo, mentre Banco Bpm (+2%) studia mosse difensive contro l’operazione lanciata da Unicredit (+1,1%). In coda Tim (-1,2%) e Diasorin (-1,4%).

Ore 15:45 – Enel, l’ad Cattaneo compra altre azioni

Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel (+0,59% a 6,779 euro) e vice presidente della controllata spagnola Endesa, nella giornata di ieri ha realizzato un nuovo acquisto di 200mila azioni Enel tramite una società da lui interamente controllata, al prezzo medio ponderato di 6,6578 euro per azione. Lo rende noto un comunicato del colosso elettrico. Considerando quest’ultima operazione, che fa seguito a quelle del 21 novembre 2024 e del 22 novembre, del 27 luglio e del 31 maggio 2023, Cattaneo ha incrementato il suo portafoglio a 2,9 milioni di azioni Enel complessive, alle quali si aggiungono 400mila azioni Endesa già in suo possesso. Il valore complessivo delle azioni Enel ed Endesa detenute da Flavio Cattaneo, tutte acquistate direttamente o tramite una società da lui interamente controllata e non derivanti da stock option o grant, ammonta ora a circa 28 milioni di euro.

Ore 14:00 – Telecom, promossa da Exane

Bnp Paribas Exane ha alzato il giudizio su Tim (+0,34% a 0,2343 euro) da sell a neutral, con prezzo obiettivo che passa da 0,20 a 0,25 euro. Gli analisti hanno aggiornato le loro stime per riflettere il deconsolidamento della NetCo dal terzo trimestre 2024; inoltre ritengono che il profilo rischio/rendimento del titolo sia ora “correttamente bilanciato”.

Ore 11:50 – Spread, titoli francesi sotto i riflettori

Titoli di Stato francesi anche oggi osservati speciali in concomitanza con la crisi del governo Barnier che potrebbe andare a casa dopo soli due mesi dall’insediamento. Il rendimento degli Oat decennali cala leggermente ma resta sulla soglia del 3% per uno spread sul Bund record da oltre 10 anni a 85 punti base.

Tutto ciò mentre lo spread tra Btp e Bund cala oggi a 123 punti base, con il rendimento del decennale italiano a 3,39%.

Ore 10:40 – Leonardo, per Morgan Stanley titolo vale 25 euro

Morgan Stanley ha alzato il prezzo obiettivo su Leonardo (+1,76% a 25,39 euro) da 23 a 25 euro, confermando il giudizio equal-weight. Gli analisti della banca Usa hanno aggiornato le loro stime 2024-2026 per tener conto di una maggior crescita negli Elicotteri, nell’Eds e nello Spazio “dopo la decisa forza da inizio anno”.

Ore 10:00 – Nexi, analisti apprezzano dismissione rete

Equita conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 9,5 euro su Nexi, maglia rosa del Ftse Mib con +2,82% a 5,548 euro. Secondo la stampa, segnala il broker, “Cdp (azionista di Nexi con il 14,5%) sarebbe interessata a rilevare la Rete Nazionale Interbancaria (Rni) di Nexi, l’infrastruttura lunga circa 208 mila chilometri che consente a istituti di credito, Poste Italiane, Banca d’Italia e altri attori finanziari di regolare i rapporti di dare e avere generati dalle transazioni degli utenti. Il business fa parte della divisione Digital Banking Solutions, che nel 2023 aveva generato 383 milioni di euro di ricavi (11% dei ricavi di gruppo) e 151 milioni di Ebitda (9% dell’Ebitda di gruppo). Ricordiamo che la dismissione di alcuni asset non core della divisione Dbs, tra cui la Rni, fanno parte della strategia di Nexi già annunciata. In merito alla Rni, già nei mesi passati i giornali avevano parlato delle trattative per la cessione da parte di Nexi a F2i, operazione che poi si sarebbe fermata per una divergenza sulla valutazione dell’asset e le clausole contrattuali, oltre al fatto che Cdp non sarebbe stata del tutto convinta dell’opportunità industriale dell’operazione. Sempre secondo la stampa, Nexi avrebbe valutato la Rni circa 800 milioni. Nel caso si concretizzasse una vendita, questo sarebbe a nostro avviso un evento positivo in quanto Nexi deconsoliderebbe un asset con un profilo di crescita inferiore rispetto a quello del Merchant acquiring e la società otterrebbe risorse finanziarie che potrebbero essere utilizzate per accelerare il deleverage (il debito netto/Ebitda 2025 stimiamo possa scendere dalle attuali 2,2 volte a circa 1,8 volte) e sostenere la remunerazione degli azionisti (dopo 500 milioni di buyback nel 2024)”.

Per Intesa Sanpaolo, che conferma buy e un target di 8,60 euro su Nexi, la rete un asset sensibile a livello di interesse nazionale, ma non core per Nexi. La sua cessione sarebbe “positiva in termini di refocus sulle attività core, margini e deleveraging”. Inoltre, “la cessione di questa divisione non core è stata spesso considerata come un trigger per un takeover su Nexi” alla luce dei benefici in termini di deleveraging e la potenziale semplificazione in termini di via libera golden power.

Ore 9:30 – Ftse Mib +0,57% a 33.279 punti

La Borsa italiana recupera terreno dopo le recenti vendite. In cima al listino principale bene Nexi +2,7%% che beneficia dei rumors sulla vendita a Cdp della Rete Nazionale Interbancaria (Rni), l’infrastruttura lunga circa 208 mila chilometri, non più strategica per il gruppo dei pagamenti che la valuterebbe 800 milioni.

Bene anche Iveco +2%,Leonardo +1,6%, su cui Morgan Stanley ha alzato il target di prezzo da 23 a 25 euro, confermando la raccomandazione equal-weight; fra le banche Mps guadagna oltre un punto percentuale, così come Unicredit.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano in moderato rialzo.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato il target price su Leonardo da 23 a 25 euro, confermando il rating equal-weight.

Bnp Paribas Exane ha migliorato il prezzo obiettivo su Prysmian da 30 a 32 euro, confermando il giudizio underperform.

Da segnalare che Moody’s ha confermato i rating del debito Senior Preferred (non garantito) e dei depositi a lungo termine di Unicredit a Baa1, con outlook stabile. Secondo l’agenzia, se l’acquisizione del Banco Bpm dovesse essere finalizzata, il merito di credito di Unicredit rimarrebbe sostanzialmente stabile. L’affermazione, precisa la banca im una nota, riflette anche la valutazione dell’agenzia di rating secondo cui l’acquisizione di Banco Bpm non impedirebbe la potenziale acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit. Moody’s ribadisce che, in caso di acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit, prenderà in considerazione la possibilità che il rating stand-alone del gruppo di Piazza Gae Aulenti, attualmente pari a baa3, venga aggiornato a baa2, un gradino sopra il rating sovrano dell’Italia. Ciò comporterebbe un innalzamento del rating anche per il debito senior non privilegiato e junior.

Eni e il Ministero delle Miniere, del Petrolio e dell’Energia della Costa d’Avorio hanno siglato oggi ad Abidjan i contratti per l’acquisizione di 4 nuovi blocchi esplorativi offshore. La firma, che consolida ulteriormente la presenza di Eni nel Paese, è avvenuta in occasione della prima edizione di Sirexe, il Salone Internazionale delle Risorse Estrattive ed Energetiche. I blocchi CI-504, CI-526, CI-706 e CI-708 coprono un’area complessiva di circa 5.720 kmq con una profondità d’acqua che varia tra 1.000 e 3.500 m; la loro vicinanza alla scoperta di Calao, effettuata nel blocco CI-205, rappresenta un’opportunità strategica per creare ulteriori sinergie nell’area. In base agli accordi, Eni potrà esplorare l’area per una durata massima di 9 anni.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi sopra la parità, all’indomani di una seduta negativa che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero calo (Ftse Mib -0,23% a 33.089 punti). La Borsa italiana è stata solo in parte sostenuta da un guizzo di Mps; sul fondo Stm e Generali, quest’ultima dopo il downgrade di Kbw che consiglia ora di sottopesare il titolo.

Seduta di consolidamento ieri a Wall Street, dopo i recenti rialzi, e alla vigilia della “serrata” per il Ringraziamento. Le Borse Usa infatti resteranno oggi chiuse, e domani apriranno solo per mezza giornata. Da vedere se l’Europa approfitterà della “pausa di riflessione” per ridimensionare i timori relativi a una potenziale guerra dei dazi.

In un’intervista al Financial Times, la presidente della Bce Christine Lagarde si è detta contraria a misure di ritorsione in caso di nuovi dazi Usa, proponendo invece di negoziare l’acquisto di beni americani per appianare la tensione.

L’agenda macro riserva alcuni dati fra cui spicca l’inflazione preliminare di novembre in Germania.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,56% a 38.349 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro dopo il rimbalzo della vigilia consolida a 1,0540; il petrolio è poco mosso con il Brent a 72 dollari e il Wti a 68 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera debole: Dow Jones -0,31% a 44.722 punti, S&P 500 -0,38% a 5.998 punti, Nasdaq -0,60% a 19.060 punti.

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