Borsa italiana oggi: 28 febbraio 2025
Ste. Ne.
28-02-2025 — 08:59
Focus sui numeri dell’inflazione in Europa e Stati Uniti

Borse oggi volatili sulla scia di Wall Street, affossata ieri da un sell-off sul comparto tecnologico e da nuove incertezze sul tema dei dazi. Il presidente americano Trump si è detto pronto a introdurre le nuove tariffe del 25% su Messico e Canada a partire già dal 4 marzo, unitamente a un ulteriore aggravio del 10% sui prodotti provenienti dalla Cina. Oggi il numero uno della Casa Bianca incontrerà il leader ucraino Zelensky per siglare un accordo sull’accesso alle materie prime di Kiev, mentre potrebbero emergere dettagli sui prossimi passi per giungere a un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina. Fra i dati macro, l’inflazione Pce di gennaio negli Stati Uniti ha frenato a +2,5% da 2,6%, come previsto, mentre in Germania i prezzi al consumo di febbraio sono usciti stabili a +2,3%, in linea con le previsioni.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,08% a 38.655 punti
Piazza Affari chiude in rimonta sopra la parità, con il resto d’Europa in ordine sparso, mentre Wall Street tenta un rimbalzo dopo le vendite della vigilia. Per il Ftse Mib il bilancio della settimana è comunque positivo (+0,6%).
A Milano oggi svetta Nexi con +9% in scia ai conti 2024 che hanno visto il ritorno all’utile e la distribuzione del dividendo. Bene anche Hera (+1,7%) che beneficia dell’acquisizione di Ambiente Energia. Dopo i cali della vigilia, chiude con il segno più Stellantis (+0,7%). In leggero rialzo Banco Bpm (+0,38%) con l’assemblea dei soci che ha approvato a larghissima maggioranza il rilancio dell’Opa su Anima (+0,7%) e l’attribuzione al cda della delega per poter eventualmente rinunciare ad alcune condizioni di efficacia dell’operazione. Fronte opposto per Stm (-1,8%) che risente della debolezza generalizzata del settore e dei timori per la tenuta del comparto dell’Ai. Segno meno anche per Saipem (-2%) ed Eni (-1,5%), anche in scia ai cali del petrolio.
Ore 16:00 – Stellantis, per Intesa vale 13,30 euro
Stellantis +1,06% a 12,40 euro rimbalza dopo le recenti vendite. Intesa Sanpaolo ha alzato il prezzo obiettivo da 13 a 13,30 euro, confermando la raccomandazione hold. “In vista della nomina del nuovo ceo nel primo semestre, crediamo che la guidance 2025 implichi un deliberato grado di cautela”, sottolineano gli analisti della Ca’ de Sass. Inoltre secondo il broker i potenziali benefici dai nuovi modelli in Europa per gli esperti sono spostati sulla seconda metà dell’anno.
Ore 15:00 – Future Usa positivi
Future di Wall Street in cauto rialzo all’indomani di una seduta di vendite che hanno preso di mira in particolare il settore tecnologico (che anche oggi fa più fatica a recuperare). Fra i singoli titoli, in pre-market:
- Nvidia non si rialza: il titolo sconta altre prese di beneficio (-1,8%) dopo il -8,5% della vigilia. Il colosso dei microchip ha battuto le attese sia sui risultati sia sulla guidcance, ma i ribassisti sostengono che l’azienda ha visto un calo del margine lordo nel quarto trimestre, mentre il fatturato è ai minimi da due anni.
- Non va meglio alle azioni Alibaba (-4%) quotate negli Stati Uniti: il gigante cinese dell’ecommerce paga anche le tensioni commerciali fra i due Paesi.
- Sempre fra i tecnologici, giù Dell Technologies dopo risultati deludenti in particolare sul fatturato.
Ore 12:15 – Banco Bpm, ok assemblea a rilancio su Anima
L’assemblea degli azionisti di Banco Bpm (poco mosso) ha approvato a larghissima maggioranza il rilancio dell’Opa su Anima (+0,58% a 6,94 euro) e l’attribuzione al cda della delega per poter eventualmente rinunciare ad alcune condizioni di efficacia dell’operazione. Hanno votato 3.525 soci per il 56,672% del capitale. Si e’ espresso a favore della proposta del cda il 97,641% del capitale presente, contrario lo 0,457%, astenuto l’1,902%.
Viene pertanto autorizzato il rialzo del corrispettivo da 6,20 a 7 euro ad azione, dando al consiglio di amministrazione la facoltà di procedere anche in assenza dei benefici del Danish Compromise e anche in caso di conseguimento di una partecipazione inferiore al 66,67%.
Il Crédit Agricole ha partecipato all’assemblea, votando in favore del rilancio dell’Opa su Anima, secondo quanto riferiscono fonti finanziarie. L’Agricole, considerato ago della bilancia nella Ops di Unicredit (-0,6%) su Banco Bpm, è il primo azionista di Piazza Meda con una quota del 9,9% a cui si aggiunge un 5% potenziale che potrà essere formalmente acquisito una volta ottenuta l’autorizzazione Bce a superare la soglia del 10%.
Ore 11:00 – Nexi in rally a doppia cifra
Nexi +10,12% a 5,112 euro spinge il Ftse Mib intorno alla parità. Nexi festeggia il primo dividendo, segnala Equita, che giudica risultati e guidance “in linea”, confermando il giudizio buy e il prezzo obiettivo di 9 euro. “Outlook più debole, ma la distribuzione agli azionisti aiuta”, commentano gli analisti di Barclays (rating underweight, prezzo obiettivo a 5,10 euro). Banca Akros conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 8 euro sul titolo. I conti 2024 sono stati in linea con le attese degli analisti, che notano come “la remunerazione degli azionisti sia stata aumentata del 20%”. In linea con il consenso la guidance 2025. Ubs conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 8 euro su Nexi. Gli analisti evidenziano un certo sollievo per il titolo dopo i cali degli ultimi mesi grazie a una guidance 2025 in linea (dopo che il peer Wordline aveva deluso le attese), cassa superiore alle attese nel 2024 e, “la parte più importante della storia, l’avvio di un dividendo, in abbinamento con il buyback”.
Ore 10:05 – Prysmian, nuovi target price
Prysmian (-1,30% a 56,38 euro) non trova per ora un rimbalzo all’indomani di un -12,2%. Un tonfo che secondo gli analisti di Barclays è “difficilmente giustificabile”. Il broker,
citando la guidance sull’Ebitda più debole delle attese, taglia il target price su Prysmian da da 76 a 74 euro, confermando la raccomandazione overweight. Stesso giudizio da Jp Morgan, che alza invece il target da 77 a 78 euro.
Da parte sua Equita Sim riduce il prezzo obiettivo da 70 a 68,50 euro, confermando hold. “Il set di risultati e la guidance 2025 sono stati complessivamente in linea con le nostre attese, ma leggermente inferiori al consensus. Il quarto trimestre ha mostrato un’accelerazione della crescita nel business Power Grid e Transmission, compensata da margini più bassi nell’Electrification”, spiegano gli analisti della Sim. Confermate le stime di Ebitda adjusted 2025-2027 e ridotte in media del 7% e del 9% quelle di Ebit adjusted e utile netto per maggiori ammortamenti e tax rate.
Ore 9:30 – Ftse Mib -0,41% a 38.464 punti
Piazza Affari nuovamente in rosso dopo i rialzi della prima parte della settimana che hanno visto il Ftse Mib aggiornare i massimi da fine 2007 con l’indice sopra quota 39.000 punti.
Sul fondo dopo i primi scambi Stm (-2%) e Campari (-1,4%).
Il mercato apprezza invece il primo dividendo di Nexi (+5,5%), a 0,25 euro per azione, e un buyback da 300 milioni, dopo conti e guidance in linea con attese; Equita Sim conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 9 euro.
Si mette in luce inoltre Buzzi (+1,5%) in linea con il settore dei cementieri dopo i conti di Holcim (+3% a Zurigo).
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano negativi.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jp Morgan, in controtendenza rispetto ad altri broker, hanno alzato il target price su Prysmian da 77 a 78 euro, confermando il rating overweight. Ieri il titolo aveva lasciato sul terreno un -12,2% dopo i risultati.
Fra le trimestrali, Nexi ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 731 milioni (+4,1%) su ricavi per 3,5 miliardi (+5,1%); l’ebitda è stato pari a 1,8 miliardi (+7,1%), con margine al 53%, con un incremento di 101 punti base. Il consensus raccolto dalla società indicava fra l’altro ricavi per 3,52 miliardi; e un Ebitda a 1,86 miliardi. La società nel 2025 staccherà la prima cedola, pari 0,25 euro per azione. Alla prossima assemblea del 30 aprile sono stati proposti infatti dividendi per 300 milioni; previsto anche un buyback da altri 300 milioni. Nexi annuncia inoltre la guidance per il 2025, che vede ricavi in crescita low-to-mid-single digit anno su anno, influenzata da impatti “eccezionalmente elevati relativi alla vendita dei business di acquiring da parte di alcune banche e a rinegoziazioni di contratti rilevanti in termini di dimensioni”, un’espansione del margine ebitda di almeno 50 punti base e una generazione di cassa in eccesso di almeno 800 milioni”.
Da seguire Banco Bpm nel giorno dell’assemblea per approvare il rilancio nell’opa su Anima, dossier che si intreccia con l’Ops lanciata da Unicredit su Banco Bpm. Intanto è emersa una quota di Deutsche Bank del 5,2% in Banco Bpm, detenuta “per conto di clienti terzi” e “non una posizione proprietaria”, ha precisato la banca tedesca.
Telecom (Tim) ha siglato con Abu Dhabi Investment Office (Adio) una partnership strategica con l’obiettivo di supportare l’espansione del gruppo italiano nella regione. L’iniziativa mira a rafforzare l’espansione internazionale di Tim e la posizione di Abu Dhabi come hub globale per la connettività digitale avanzata e le tecnologie di nuova generazione.
Fra le altre notizie su Borsa italiana oggi, DoValue ha archiviato il 2024 con un Ebitda, escluse le voci non ricorrenti, di 165 milioni, in calo di -7,8% ma nella parte alta della guidance, precisa il gruppo.
Juventus ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2024/2025 con un utile di 16,9 milioni, in miglioramento rispetto alla perdita di 95,1 milioni del primo semestre dell’esercizio precedente, “influenzato dagli effetti correlati alla mancata partecipazione” alle competizioni Uefa. I ricavi e proventi balzano a 291,6 milioni (+53%). L’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024 ammonta a 302,3 milioni con un incremento di 59,5 milioni.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi nuovamente in rosso, all’indomani di una seduta di vendite che ha visto Piazza Affari chiudere in deciso calo (Ftse Mib -1,53% a 38.622 punti). La Borsa italiana è stata zavorrata da vendite su Prysmian, Ferrari, Stellantis; in controtendenza Pirelli.
Wall Street ha chiuso negativa, al termine di una nuova seduta volatile, segnata da forti prese di profitto su Nvidia (-8,5%) nonostante conti e outlook migliori delle attese. Inoltre a muovere il mercato sono stati alcuni commenti del presidente Trump in tema di dazi. In un post su Truth Social, Trump ha annunciato che le tariffe proposte del 25% su Messico e Canada entreranno in vigore il 4 marzo, alla scadenza della moratoria di un mese. Secondo il capo della Casa Bianca infatti i due Paesi vicini non si sono adoperati abbastanza per frenare il flusso di droga attraverso i confini. In quella stessa data dovrebbe partire una tariffa aggiuntiva del 10% sul Made in China.
Sul fronte geopolitico, oggi Trump riceverà il leader ucraino Zelensky, con cui dovrebbe firmare l’atteso accordo tra gli Usa e Kiev sulle materie prime, mentre si attende di conoscere quali potrebbero essere i prossimi passi per raggiungere un cessate il fuoco fra Ucraina e Russia.
Il focus nell’ultima seduta della settimana è però soprattutto sull’agenda macro, e in particolare sull’inflazione Pce di gennaio negli Stati Uniti (consensus +2,3% come il mese precedente).
Si guarda anche ai primi numeri dei prezzi al consumo di febbraio in alcuni Paesi europei (tra cui Francia, Italia e Germania).
I future Usa trattano stamattina poco mossi.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -2,88% a 37.155 punti, affossato dai titoli tecnologici; in profondo rooso, fra i principali listini asiatici, anche Hong Kong e Shanghai.
Sul forex, l’euro/dollaro s’indebolisce a 1,0380; il petrolio è poco mosso con il Brent a 73 dollari e il Wti a 70 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri negativa: Dow Jones -0,45% a 43.239 punti, S&P 500 -1,59% a 5.861 punti, Nasdaq -2,78% a 18.544 punti.
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