Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 27 febbraio 2025 - Finanza Report

Lun 24 Marzo 2025 — 04:33

Borsa italiana oggi: 27 febbraio 2025



Nvidia batte le attese, in primo piano anche dossier dazi e agenda macro

borsa italiana oggi

Borse europee oggi in rosso, all’indomani di una seduta di acquisti e dopo che il presidente Usa Donald Trump ha rinnovato l’avvertimento su possibili dazi del 25% ai Paesi Ue. Nel mirino di Washington ci sarebbero in particolare auto e prodotti agricoli. Piazza Affari è appesantita da alcuni casi di giornata, fra cui la vendita a sconto del 4% di Ferrari, e alcune trimestrali. Wall Street fa i conti con una reazione nervosa e volatile ai risultati di Nvidia, seppure migliori delle attese, così come la guidance sul trimestre in corso. Inoltre tornano le incertezze sulle politiche
commerciali: Trump in un post sul social Truth ha detto che i dazi del 25% su Messico e Canada entreranno in vigore il prossimo 4 marzo, perché i paesi non hanno ancora frenato a sufficienza il flusso di droga oltre confine. Il presidente ha aggiunto che un’ulteriore tariffa del 10% sulla Cina verrà aggiunta all’imposta del 10% già in vigore. Fra i dati macro, il Pil Usa del quarto trimestre è stato confermato a +2,3%, in linea con le aspettative.

(Scorrere verso il basso per vedere tutti gli aggiornamenti della diretta news)

Cliccare qui per le principali raccomandazioni dei broker di oggi 27 febbraio 2025.

Ore 17:30 – Ftse Mib finale -1,65% a 38.577 punti

Borsa di Milano oggi fanalino di coda in Europa, mentre Wall Street procede in ordine sparso.

A Piazza Affari pesa il tonfo di Prysmian (-12,2%) penalizzato dalle guidance sul 2025 poco accattivanti. Giornata nera anche per Ferrari dopo il collocamento a sorpresa di Exor (-1% ad Amsterdam) sul 4% delle azioni della società: il titolo lascia sul terreno il -7,9%.

Stellantis (-5,5%) paga le stime aggiornate e il taglio del target price da parte di diversi broker, all’indomani dei risultati, ma anche l’andamento del comparto europeo affossato dai timori sui dazi.

Chiude da prima della fila Pirelli (+4,6%), dopo i conti del 2024 sopra le attese. Gli acquisti premiano anche Leonardo (+4%), che beneficia delle interlocuzioni avviate con il fondo pubblico d’investimento dell’Arabia Saudita (Pif) per una partnership internazionale riguardante la divisione Aerostrutture.

Ore 15:35 – Wall Street apre positiva

I principali indici di Wall Street trattano tutti in verde, pochi istanti dopo l’apertura. Bene soprattutto il comparto tecnologico, con il Nasdaq a +0,7%, in scia ai risultati rassicuranti di Nvidia, che scambia sopra la parità.

Ore 13:45 – Eni, piano alza i dividendi

Eni +0,3% in rimonta dopo le vendite della mattinata legate ai risultati del quarto trimestre peggiori delle attese. A metà giornata la società ha diffuso un update 2025-2028 delle sue strategie, in cui viene annunciato l’aumento dei dividendi e un buyback 2025 da 1,5 miliardi. “Oltre al crescente valore dell’azienda – si legge -, una remunerazione competitiva per gli azionisti è parte integrante della proposta di Eni. Il dividendo è la priorità dell’azienda e si prevede di incrementarlo nel tempo, migliorandone anche la qualità. Eni intende aumentare il dividendo 2025 del 5% a €1,05 per azione, mentre nel corso del Pianoquadriennale si prevede una cash neutrality a livello di dividendo in media sotto i $40 al barile. Grazie alla validità della strategia e alla maggiore resilienza della struttura finanziaria, Eni sta incrementando il payout target al 35-40% del CFFO, dal precedente 30-35%, e, insieme al dividendo, annuncia per il 2025 un programma di buyback per un valore di €1,5 miliardi”.

Ore 12:45 – Prysmian,
delude la guidance

Prysmian -6,86% a 60,58 euro tra i peggiori del Ftse Mib (-1,1%). Il gruppo dei cavi secondo gli analisti ha riportato numeri sostanzialmente in linea con le attese, mentre delude la guidance di un ebitda adjusted 2025 compreso tra 2,25-2,35 miliardi, dal momento che il consensus si attestava nella parte alta di questa forchetta. Il prossimo catalyst è il capital markets day che si terrà negli Stati Uniti il prossimo 6 marzo, in cui la società presenterà i nuovi target e una panoramica della strategia di medio termine.

Ore 11:15 – Ferrari,
pesa vendita a sconto

Ferrari a metà mattina -8,05% a 444,20 euro dopo il collocamento del 4% del capitale da parte di Exor. Il Ftse Mib (-1,2%) risente a sua volta del peso molto elevato delle azioni Ferrari nell’indice, pari a circa il 10% di tutto il paniere. L’accelerated bookbuilding è avvenuto al prezzo di 450 euro per azione, a sconto del 7% rispetto alla chiusura di ieri. L’operazione della holding degli Agnelli secondo Banca Akros ha lo scopo di ridurre la concentrazione all’interno del portafoglio e di consentire una nuova acquisizione di dimensioni considerevoli, quando si presenterà l’occasione.

Ore 10:50 – Pirelli: risultati ok e dribbla il rischio dazi

Pirelli +3,40% a 6,018 euro. Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo in scia ai risultati da 6,50 a 7 euro, confermando il rating buy. Il broker apprezza la strategia del gruppo della Bicocca, che aumentando la quota di volumi nell’High Value alza utili e generazione di cassa, sottolineando le “potenziali azioni di aumento del ritorno cash”.

Equita Sim, che sul titolo ha una raccomandazione buy e un prezzo obiettivo a 6,50 euro, cita le misure a protezione dai dazi: “Nel caso vengano introdotti il management ha un piano di emergenza (taglio costi, maggior export da Brasile, aumenti di prezzo agevolati anche dall’inflazione che si genererebbe) che limiterebbe l’effetto negativo solo al 3% dell’adjusted Ebit 2025 (arrivando a 1,07 mld); ci sembra un impatto molto contenuto, ma lo spazio di manovra è oggettivamente favorito dal fatto che circa il 30% dei tyre venduti negli Usa è importato. E’ previsto un aumento della capacità negli Usa: alcuni capex già previsti entro fine anno (all’interno dei 420 milioni della guidance); riteniamo ci possa essere bisogno di capex aggiuntivi nei prossimi anni. Si tratta comunque di un’opportunità per aumentare la market share di Pirelli negli Usa”.

Ore 10:00 – Ftse Mib -1,32% a 38.705 punti

Borsa italiana oggi in rosso dopo quattro sedute positive di fila, con il Ftse Mib che si riporta sotto quota 39.000 punti, superata ieri per la prima volta da dicembre 2007.

Sul fondo pesa Ferrari a -7,8% dopo il collocamento accelerato a sconto di circa il 4% da parte di Exor. Su Stellantis (-2,3%) pesano le valutazioni tagliate dagli analisti all’indomani di risultati inferiori alle stime: Deutsche Bank ha rivisto il target price da 14 a 12 euro, confermando la raccomandazione hold; per Berenberg il giudizio resta neutral e il target viene limato da 14 a 13,50 euro.

Prysmian segna -6,5% dopo risultati e guidance più deboli delle previsioni; Eni -2% dopo risultati sotto attese.

Bene Pirelli dopo i conti, e Leonardo sui rumors di trattative con il fondo saudita Pif per un investimento nella divisione aerostrutture: entrambi i titoli guadagnano oltre il 2%.

Azimut +0,6% dopo l’upgrade di Mediobanca a outperform con prezzo obiettivo alzato da 27 a 30 euro, come da noi anticipato in preapertura.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano negativi.

Fra le raccomandazioni di Borsa, Mediobanca ha promosso Azimut da neutral a outperform, con prezzo obiettivo alzato da 27 a 30 euro.

Gli analisti di Berenberg hanno tagliato il target price su Stellantis da 14 a 13,50 euro, confermando il rating neutral.

Da segnalare il collocamento accelerato a sconto di circa 7 milioni di azioni Ferrari(circa il 4%) da parte di Exor (quotata ad Amsterdam). L’accelerated bookbuilding è stato curato da Goldman Sachs Bank Europe e Jp Morgan. Il prezzo al momento non è stato rivelato, Exor stima un guadagno di 3 miliardi. Il titolo aveva chiuso ieri a 483,10 euro. La stessa Ferrari ha annunciato l’acquisto di azioni per 300 milioni, come settima tranche del suo programma di riacquisto di azioni proprie. Exor, viene precisato, resterà il singolo maggiore azionista del gruppo di Maranello, con circa il 20% dei diritti economici e il 30% dei diritti di voto; inoltre la holding di casa Agnelli ha assunto un impegno di lock-up di 360 giorni sulle rimanenti azioni ordinarie detenute in Ferrari.

Eni ha chiuso il quarto trimestre 2024 con un utile netto adjusted di 892 milioni, da 1,66 miliardi dello stesso trimestre di un anno fa, inferiore al consensus raccolto dalla società pari a 960 milioni; utile operativo proforma adjusted a 2.699 miliardi (2,88 miliardi attesi); la produzione tuttavia è stata più elevata del previsto a 1,716 di barili equivalenti al giorno contro attese per 1,69 milioni.

Inoltre Eni e Petronas hanno annunciato un Memorandum of Understanding esclusivo per definire la costituzione di una Joint Venture per la gestione di una selezione di asset Upstream in Indonesia e Malesia. Obiettivo diventare uno dei principali operatori nel settore del GNL nella regione, garantendo nel medio termine una produzione sostenibile di 500 mila barili di olio equivalente al giorno.

Pirelli ha archiviato il 2024 con risultati migliori del consensus fornito dalla società, fra cui un utile netto di 501,1 milioni (+1%), Ebit adjusted a 1,060,5 milioni (+5,9%), ricavi per 6.773,3 milioni (+1,9%). Confermati i target 2025. Il gruppo della Bicocca lavora a “un piano di mitigazione degli impatti di potenziali dazi Usa con l’obiettivo di garantire i target di generazione di cassa e deleverage e la parte bassa della guidance sull’Adjusted Ebit”.

Prysmian ha chiuso il 2024 con un Ebitda a 1,927 miliardi (+18%). La società dei cavi grazie al contributo della controllata Usa Encore punta a un Ebitda tra 2,25 e 2,35 miliardi nel 2025.

Mfe-MediaForEurope ha archiviato l’esercizio con un utile netto di 251 milioni (+15%). I ricavi crescono del 5%. Anche il 2025 è iniziato in crescita, con la raccolta pubblicitaria di gennaio in aumento dell’1% rispetto allo scorso anno, precisa il gruppo.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi in rosso, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in buon rialzo (Ftse Mib +1,32% a 39.224 punti). La Borsa italiana è stata trainata nuovamente dalle banche; bene anche Campari; sul fondo Stellantis dopo i risultati peggiori del previsto.

Wall Street ha chiuso contrastata al termine di una seduta volatile, e frenata in parte dall’incertezza sulle politiche commerciali. Durante la sua prima riunione di gabinetto, il presidente Trump ha dichiarato che i dazi contro Canada e Messico entreranno in vigore dal 2 aprile, ampliando così di un altro mese la finestra di trattative con i Paesi vicini, avvertendo al tempo stesso che sono in preparazione tariffe del 25% ancĥe sui beni provenienti dall’Unione europea, in particolare auto e prodotti agricoli.

A mercato chiuso i risultati di Nvidia hanno superato le aspettative del mercato. Il colosso dei microchip per l’intelligenza artificiale ha inoltre fornito una solida guidance per il trimestre in corso. I ricavi dell’azienda nel trimestre sono cresciuti del 78% e i ricavi dell’intero anno fiscale sono più che raddoppiati a 130,5 miliardi di dollari. Nvidia ha affermato di aspettarsi un fatturato di circa 43 miliardi di dollari nel primo trimestre, più o meno il 2%, rispetto ai 41,78 miliardi di dollari previsti dalle stime di consenso (Lseg). Il titolo, rimbalzato di circa il 4% durante la sessione ordinaria, è salito fino al 2% negli scambi after hours, salvo poi ritirarsi in territorio negativo. Il ceo Jensen Huang ha dichiarato che la domanda di chip di ultima generazione Blackwell è tuttora “incredibile”. Le vendite di Blackwell, così come le vendite dei chip Hopper AI di generazione precedente, sono riportate nel business dei data center dell’azienda, che ora rappresenta il 91% delle vendite totali dell’azienda, dall′83% di un anno fa.

L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui una nuova lettura del Pil Usa del quarto trimestre, gli ordini di beni durevoli di gennaio e le richieste settimanali di sussidio.

I future Usa trattano stamattina in rialzo.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,30% a 38.256 punti; ben intonate anche le Borse cinesi.

Sul forex, l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,0470; il petrolio è stabile con il Brent a 72 dollari e il Wti a 68 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera contrastata: Dow Jones -0,43% a 43.433 punti, S&P 500 +0,01% a 5.956 punti, Nasdaq +0,26% a 19.075 punti.

Potete seguire le nostre news con gli ultimi aggiornamenti anche sul canale Telegram Finanza Report</

raccomandazioni trading broker borsa 21-03-2025 — 12:08

Raccomandazioni dei broker del 21 marzo 2025

Ecco i rating e target price aggiornati

continua la lettura
Telegram Finanza Report