Borsa italiana oggi: 26 marzo 2025
Ste. Ne.
26-03-2025 — 08:45
Ottimismo su dazi “soft”, intanto la scadenza del 2 aprile si avvicina

Piazza Affari oggi consolida, in linea con l’azionario internazionale, mentre cresce un cauto ottimismo in vista di possibili dazi “soft” dell’amministrazione americana il prossimo 2 aprile, almeno stando ai rumors, anche se gli Usa e le sue controparti devono ancora scoprire le carte. Intanto per la prima volta l’amministrazione Trump ha inasprito il bando alle esportazioni Usa di tecnologia alla Cina, aggiungendo 80 entità cinesi alla “black list”. Fra i dati macro, gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti (febbraio) hanno battuto ampiamente le attese, crescendo a sorpresa di uno 0,9% (consensus -1,1%). Nel Regno Unito i prezzi al consumo di febbraio sono usciti stamattina a +2,8%, sotto attese per +3%.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,83% a 39.058 punti
La Borsa italiana oggi tira il fiato in linea con il resto d’Europa e l’andamento di Wall Street, quest’ultima appesantita da prese di beneficio sui tecnologici.
A Milano pesano in particolare gli scivoloni di Prysmian (-6,2%) e Banco Bpm (-4,5%). La ex Pirelli Cavi è stata colpita dalle vendite nel giorno della presentazione del piano strategico dopo l’annuncio dello stop temporaneo del progetto di dual listing a New York. Banco Bpm, d’altra parte, è stata zavorrata dalla notizia del parere negativo della Bce all’applicazione del cosiddetto “Danish Compromise” nell’Opa su Anima. Male anche Stm (-4,05%), insieme a tutto il comparto tech, e Ferrari (-3,7%). Si sono invece messi in luce in controtendenza Brunello Cucinelli (+2,1%), Leonardo (+1,5%) e Saipem (+1,5%).
Ore 15:50 – Terna, per Mediobanca vale 8,70 euro
Mediobanca Research ha alzato il prezzo obiettivo su Terna da 8,50 a 8,70 euro dopo le indicazioni dei conti e il piano aggiornato, confermando la raccomandazione neutral. Più in dettaglio, gli analisti di Piazzetta Cuccia hanno migliorato le stime di utile netto 2024-2028 in media del 3%. Il titolo sale del +0,27% a 8,08 euro con il Ftse Mib a -0,3%.
Ore 15:00 – Wall Street poco mossa
Wall Street poco mossa dopo tre sedute positive di fila. Fra i singoli titoli:
- Prese di beneficio sulle big tech, con Nvidia e Tesla in calo di oltre il 4%.
- Gamestop +15% dopo che il consiglio di amministrazione della meme stock ha annunciato un piano per acquistare bitcoin e stablecoin con parte della cassa disponibile.
Playtika +22%: lo svuluppatore di videogiochi per dispositivi mobili reagisce così al duplice upograde di BofA da underperform a buy con prezzo obiettivo alzato da 6 a 6,50 dollari.
Ore 12:45 – Eurogroup, le vendite non si fermano
Eurogroup Laminations anche oggi nel mirino di forti vendite con -6,12% a 2,364 euro. Sul titolo si abbatte la scure degli analisti sopo la guidance 2025 da parte del gruppo di Baranzate che realizza motori elettrici.
Equita Sim ha tagliato il giudizio da buy a hold e il target price da 4,40 a 3 eur. L’azione esce dal portafoglio small cap. Le stime 2025-2026 vengono tagliate del 19% e 21% sull’Ebitda adjusted e del 57% e 38% sull’Eps adjusted. Dura revisione anche da parte di Kepler Cheuvreux che taglia rating a e il prezzo obiettivo a 2,70 euro.
Ore 11:30 – Tonfo per Banco Bpm, no a danish compromise per Anima
Banco Bpm (-5%) scivola sulla notizia che la Bce ha espresso parere negativo sull’applicazione del Danish Compromise con riferimento all’opa lanciata su Anima Holding, operazione che diviene così più onerosa dal punto di vista dell’assorbimento di capitale. Una decisione finale spetta all’Eba. Se sarà confermato l’orientamento della Bce, la decisione potrebbe avere un impatto anche sull’ops presentata da Unicredit (-1%) su Bpm. Intanto il concambio si attesta a 0,179 riavvicinandosi a quello di 0,175 proposto dalla banca guidata da Andrea Orcel.
Ore 11:05 – Pirelli,
oggi cda ad alta tensione
Pirelli anche oggi in calo (-1,91% a 5,642 euro, all’indomani di un -2,5%). Nel cda odierno secondo la stampa saranno discussi alcuni temi con il socio cinese Sinochem come il divieto di vendita negli Stati Uniti di veicoli che utilizzano hardware o software di aziende legate a Cina e Russia, e la questione del controllo della società di pneumatici non ancora definita dopo l’esercizio del golden power da parte del governo italiano. Ci sarebbe anche l’ipotesi di una discesa dei cinesi sotto il 25% del capitale. Secondo gli analisti di Equita “se questo scenario venisse confermato, Sinochem dovrebbe cedere il 12% del capitale e resterebbe da chiarire la tempistica anche se potrebbe essere chiesto di farlo in tempi brevi”.
Ore 10:35 – ProSiebenSat vola, in arrivo opa Mfe
ProSiebenSat.1 +4,4% a Francoforte dopo le indiscrezioni riportate da Reuters su un cda odierno di Mfe-MediaForEurope che potrebbe approvare l’opa sul gruppo tedesco. Le azioni A e B dell’ex Mediaset viaggiano in rialzo di circa un punto percentuale. Il gruppo della famiglia Berlusconi detiene già il 29,9% del capitale di Prosieben. Eventuali acquisti aggiuntivi farebbero scattare l’obbligo di opa, al maggiore tra il prezzo d’acquisto e la media degli ultimi tre mesi, spiegano gli analisti di Equita Sim. Attualmente Prosieben tratta ai prezzi di mercato “a circa 10 volte l’Ev/Ebit 2025. Alle nostre valutazioni dei business non-core, potenzialmente dismettibili, stimiamo che il business entertainment sarebbe di circa 8 volte l’Ev/Ebit, contro le circa 9 volte del principale competitor Rtl. Riteniamo che il consolidamento con Prosieben abbia un senso strategico – commenta il broker – poiché consentirebbe di rafforzarsi in uno dei principali mercati pubblicitari Fta in Europa, potenzialmente realizzando sinergie più consistenti di quelle dichiarate in Spagna (55 mln euro di cui la metà nel settore pubblicitario). Il leverage posizione finanziaria netta/Ebitda in caso di opa sul 100% sarebbe ragionevole, ovvero intorno a 3 volte prima delle sinergie”.
Ore 9:45 – Ftse Mib -0,04% a 39.369 punti
La Borsa italiana frena sulla parità dopo una partenza leggermente positiva. Non si fermano gli acquisti su Mediolanum: come da noi anticipato in preapertura, gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato il prezzo obiettivo da 13,10 a 16,90 euro, confermando la raccomandazione buy.
Bene inoltre Leonardo e nel lusso Cucinelli, entrambi in rialzo di circa un punto percentuale, mentre il nuovo shopping di Prysmian negli Stati Uniti viene salutato con un cauto rialzo dello 0,8%.
Sul fondo Stm -1,5% in linea con il comparto dei semiconduttori. Inoltre proseguono le vendite su Pirelli (-1,2%) nel giorno di un cda che potrebbe discutere la posizione dei soci cinesi a fronte delle politiche commerciali Usa.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano in frazionale rialzo.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato il target price su Banca Mediolanum da 13,10 a 16,90 euro, confermando il rating buy.
Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo su FinecoBank da 14,80 a 18 euro, confermando il giudizio hold.
Deutsche Bank ha alzato il target su Azimut da 27,80 a 28,50 euro, confermando hold.
Occhi puntati su Prysmian che ha annunciato a mercato chiuso una nuova acquisizione negli Usa. Il gruppo dei cavi, che terrà oggi a New York il suo Capital Markets Day, ha raggiunto un accordo per l’acquisizione della texana Channell Commercial Corporation, fornitore di soluzioni integrate nel settore della connettività negli Stati Uniti, per un corrispettivo di 950 milioni di dollari, oltre ad un potenziale corrispettivo aggiuntivo, legato al raggiungimento da parte di Channell di determinati obiettivi ebitda per l’anno 2025, pari ad un importo che potrebbe arrivare fino a 200 milioni. Il piano aggiornato al 2028 prevede un margine operativo lordo compreso tra 2,95 e 3,15 miliardi di euro a fine periodo, da 1,93 miliardi del 2024.
Mfe-MediaForEurope secondo la Reuters ha convocato per oggi una riunione del consiglio di amministrazione per esaminare una possibile offerta su ProSiebenSat.1. La quota del Biscione nel gruppo tedesco sfiora attualmente il 30%, oltre il quale scatta l’obbligo di Opa totalitaria.
Terna ha archiviato il 2024 con risultati finanziari al di sopra della guidance del gruppo fra cui ricavi a 3,68 miliardi (+15,5%), ebitda a 2,56 miliardi (+18,3%) e utile netto di Gruppo a 1,062 miliardi (+19,9%). Il dividendo ordinario pari a 39,62 centesimi, per un payout del 75%, è in linea con la dividend policy. Approvato anche l’aggiornamento al piano che prevede una nuova politica dei dividendi con un livello minimo (floor) pari al dividendo 2024 per l’intero arco di Piano 2024-28 Update. Più in dettaglio, viene prevista la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra: il valore del dividendo 2024 e una crescita annua del dividendo per azione pari al 4%, assumendo il 2023 come anno di riferimento (33,96 cent).
Moody’s ha alzato il rating a lungo termine di Saipem a Ba1 da Ba2.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in buon rialzo (Ftse Mib +1,06% a 39.384 punti). La Borsa italiana è stata trainata da banche (Unicredit, Intesa Sanpaolo) e risparmio gestito (Mediolanum); sul fondo Pirelli.
Wall Street ha chiuso sopra la parità, consolidando il rally della seduta precedente, mentre cresce l’ottimismo in vista di possibili dazi “soft” dell’amministrazione americana il prossimo 2 aprile, almeno stando ai rumors, anche se gli Usa e le sue controparti devono ancora scoprire le carte.
Intanto per la prima volta l’amministrazione Trump ha inasprito il bando alle esportazioni Usa di tecnologia alla Cina, aggiungendo 80 entità cinesi alla “black list”.
Sul fronte macro, l’agenda prevede oggi alcuni dati fra cui spiccano gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti (febbraio) e l’indicatore GDPNow della Fed di Atlanta (1° trimestre). Previsto anche un discorso di Kashkari della Fed.
Nel Regno Unito intanto i prezzi al consumo di febbraio sono usciti stamattina a +2,8%, sotto attese per +3%.
I future Usa trattano stamattina poco mossi.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,65% a 38.027 punti; nel resto dell’Asia, piazze cinesi poco mosse.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0780; il petrolio è poco mosso con il Brent a 73 dollari e il Wti a 69 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera positiva: Dow Jones +0,01% a 42.587 punti, S&P 500 +0,16% a 5.776 punti, Nasdaq +0,46% a 18.271 punti.
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