Borsa italiana oggi: scure degli analisti per Stm, bene Campari e lusso
Ste. Ne.
26-01-2024 — 08:38
Focus su trimestrali e agenda macro
Borsa italiana oggi positiva all’indomani delle indicazioni più favorevoli del previsto da parte della Bce, che secondo diversi operatori avrebbe di fatto aperto a un taglio dei tassi nel meeting di aprile, dopo che alla riunione di marzo saranno illustrate le stime economiche aggiornate dello staff di Francoforte. L’agenda macro resta sorvegliata speciale: spicca oggi l’inflazione Pce americana di dicembre, con il dato core uscito in frenata 2,9% da 3,2% contro attese per +3%. Intanto in Germania la fiducia dei consumatori GfK di febbraio ha deluso nettamente le attese. (Scorrere verso il basso per vedere tutti gli aggiornamenti della diretta news)
Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,73% a 30.379 punti
Chiusura positiva che permette all’indice delle blue chip milanesi di archiviare in rialzo (+0,32%) la settimana della Bce, mentre il bilancio da inizio anno è sostanzialmente piatto (+0,09%).
In luce Moncler (+9,6%) e Brunello Cucinelli (+6,3%), sulla scia della corsa di Lvmh (+12,8% a Parigi) all’indomani dei conti. Brillante anche Campari (+5,5%), spinta invece dai conti di Remy Cointreau (+15% a Parigi). Sul fondo Mps (-3,3%) ed Stm (-2,7%).
Lo spread si restringe a 151,8 punti, con il rendimento del Btp decennale in ribasso di 0,3 punti al 3,81% e quello tedesco in crescita di 0,9 punti al 2,29%.
Ore 15:00 – Future WS in recupero
Piazza Affari discretamente positiva (Ftse Mib +0,66% a 30.356 punti) in linea con il resto d’Europa, mentre i future di Wall Street recuperano dai minimi della mattinata e procedono in ordine sparso.
A Milano proseguono incessanti gli acquisti sul lusso dopo i conti del colosso Lvmh (+16% a Parigi) e l’outlook positivo tracciato dal ceo Bernard Arnault, secondo cui eventi come le Olimpiadi in Francia e le elezioni americane rappresentano un’opportunità di ricavi per il settore nel 2024. Moncler guadagna oltre il 7% e B.Cucinelli oltre il 5%, mentre Salvatore Ferragamo che a sua volta ha riportato alcuni dati preliminari segna +12%; bene inoltre Campari come detto in scia ai conti di Remy Cointreau che balza a Parigi (+15%) dopo i risultati.
Inflazione in ulteriore calo: Survey Bce
Inflazione in ulteriore calo e crescita più debole in arrivo per l’Eurozona, secondo la Survey of Professional Forecasters del primo trimestre 2024. In base all’indagine fra gli economisti condotta periodicamente dalla Bce, l’inflazione è vista a 2,4% nel 2024 (dal 2,7% precedente) e al 2% nel 2025 (da 2,1%), ritmo che dovrebbe mantenere nel 2026 (su cui vengono pubblicate le stime per la prima volta).
Inoltre la previsione di crescita economica viene tagliata sia per quest’anno sia per l’anno prossimo. Le aspettative sono per una crescita del Pil a +0,6% nel 2024, dell’1,3% nel 2025 e dell’1,4% nel 2026. La revisione al ribasso è di 0,3 punti percentuali per quest’anno e di 0,2 punti percentuali per il 2025.
Ore 11:30 – Stm -3% dopo downgrade e conti Intel
Stm sempre fanalino di coda del Ftse Mib (con l’indice a +0,50%) dopo il downgrade di Barclays e una raffica di tagli del target price da parte degli analisti, che reagiscono così ai conti del 2023 e guidance 2024. Il titolo, che ieri aveva limitato i danni a un calo di mezzo punto percentuale, lascia sul terreno a fine mattinata un -2,79% a 41,225 euro.
Il titolo peraltro come il resto del settore risente oggi anche delle indicazioni arrivate da Wall Street, dove Intel cede oltre il 10% in pre-market dopo risultati peggiori delle attese.
Economia Usa solida, la Fed guarderà a inflazione
La settimana prossima si riunisce la Fed. Intanto ieri il Pil Usa del quarto trimestre ha battuto di gran lunga le previsioni.
“Nell’ultimo trimestre del 2023 il Pil Usa è cresciuto ad un tasso annualizzato del 3,3% – commenta in una nota Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm -. Un risultato che fa seguito allo straordinario +4,9% del terzo trimestre dello scorso anno e che supera il 2% atteso dal mercato. La spesa per i consumatori è rimasta solidamente stabile, mentre le esportazioni nette hanno contribuito in maniera maggiore rispetto ai trimestri precedenti; degno di nota anche il fatto che il peso della crescita delle scorte sia stato modesto durante gli ultimi tre mesi dello scorso anno”.
“Anche se l’aumento dei tassi di interesse ha avuto ripercussioni su settori come il real estate commerciale – prosegue l’analisi – , l’economia statunitense si conferma straordinariamente resiliente. Questa situazione potrebbe però rappresentare una complicazione per la Federal Reserve: i mercati finanziari prevedono una riduzione nei tassi nel corso del 2024, ma la solidità dei dati economici genera dei dubbi sulla velocità di questa discesa; molto dipenderà dalla traiettoria dell’inflazione e della domanda interna nei prossimi trimestri. Ci aspettiamo un rallentamento della crescita da qui in poi, anche se l’economia statunitense ha chiuso il 2023 in una condizione di solidità”.
Ore 10:40 – Poste +0,44%, da Cdm ok vendita quota
Il Consiglio dei ministri ha approvato un provvedimento che regola la cessione di una quota di Poste. Al momento rimangono aperte le possibilità che il governo scenda al 51% oppure al 30% visto che anche in questa situazione avrebbe il controllo di fatto.
Ore 10:00 – Ftse Mib +0,24% a 30.228 punti
Bene Campari +4% in scia ai conti della francese Remy Cointreau che guadagna circa il 15% a Parigi dopo i risultati.
In spolvero il lusso con Moncler +4,8% maglia rosa del listino e Brunello Cucinelli +3,5% dopo i conti e le previsioni ottimistiche di Lvmh sul lusso nel 2024.
Sul fondo Stm -3% dopo un downgrade di Barclays e diversi tagli del target price da parte di altri broker, come anticipato in preapertura.
Bene anche oggi lo spread che passa da 153 a 152 punti.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, da segnalare i conti di Salvatore Ferragamo, che ha chiuso il 2023 con ricavi preliminari a 1,157 miliardi, in calo del 7,6% a cambi correnti e dell’8,1% a cambi costanti, sostanzialmente in linea con le previsioni. L’area Asia Pacifico ha visto le vendite scendere del -13,1%; tuttavia nel quarto trimestre le vendite nette a tassi di cambio costanti hanno registrato un incremento rispetto allo stesso periodo del 2022, con il canale wholesale positivo e le vendite retail nella Greater China in crescita a doppia cifra. Cauto l’ad Marco Gobbetti: “Siamo consapevoli del lavoro che ci attende e siamo fiduciosi che la nostra strategia farà emergere il potenziale di Ferragamo. Il difficile contesto di mercato, con il rallentamento della domanda di beni di lusso, potrebbe influire sui tempi delle nostre previsioni iniziali; nonostante ciò, il commitment verso i nostri obiettivi strategici resta immutato”.
Sempre a mercato chiuso ha diffuso i risultati a Parigi il colosso mondiale del lusso Lvmh, che ha archiviato il 2023 con vendite per 86,2 miliardi (+13% in linea con attese). Il gruppo ha registrato un utile netto di 15,2 miliardi di euro (+8%) e un utile operativo corrente per 22,8 miliardi (+8%). Il presidente e amministratore delegato Bernard Arnault si è detto “personalmente molto fiducioso” per il 2024, citando le Olimpiadi in Francia e le elezioni americane come opportunità per alimentare la crescita dei marchi del gruppo. “Credo che nel 2024 l’economia sarà meglio orientata verso i nostri prodotti”, ha affermato.
Fra le raccomandazioni di Borsa, Barclays ha tagliato il rating su Stmicroelectronics (Stm) dopo risultati 2023 e outlook deludente, da overweight a equal weight con un obiettivo di prezzo ridotto da 52 a 46 euro; sullo stesso titolo Deutsche Bank ha tagliato il target price da 54 a 50 euro, confermando il buy; stessa raccomandazione di acquisto da Stifel, con un prezzo obiettivo ridotto da 55 a 50 euro; e Ubs, con tp rivisto da 54 a 52 euro; Goldman Sachs conferma il sell e taglia il target da 37 a 34,50 euro.
Tornando alle trimestrali, De’ Longhi ha chiuso il 2023 con ricavi a 3 miliardi di euro, in leggera flessione rispetto all’anno precedente (-2,7%), raggiungendo la guidance. Il quarto trimestre ha registrato numeri positivi con ricavi in crescita del 4,6% a 1 miliardo.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere in rosso (Ftse Mib -0,59% a 30.157 punti), ma in recupero, nel giorno della Bce. La Borsa italiana è stata in parte sostenuta da acquisti su Hera, grazie alle indicazioni positive degli analisti; sul fondo invece Snam e le banche.
I mercati europei hanno apprezzato le aperture della Banca centrale europea, che ha dato appuntamento a marzo per le stime economiche aggiornate, segnalando secondo diversi operatori che il primo taglio dei tassi d’interesse potrebbe arrivare ad aprile.
Bene ieri Wall Street, su nuovi
livelli record, sostenuta dal forte dato del Pil Usa del quarto trimestre (+3,3% contro +2% del consensus) e nonostante il -12% di Tesla. A mercato chiuso è arrivata però la delusione per i risultati di Intel (-10% in after hours) e di un altro gruppo legato ai semiconduttori, KLA Corp (-6%).
L’agenda macro resta sorvegliata speciale: spicca oggi l’inflazione Pce americana di dicembre. Intanto in Germania la fiducia dei consumatori GfK a febbraio ha registrato -29,7 punti; si prevedevano -24,5 punti dopo i -25,4 punti del mese precedente
I future Usa trattano stamattina in calo.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -1.34% a 35.751 punti .
Sul forex, l’euro/dollaro arretra a 1,0830; il petrolio consolida con il Brent a 82 dollari e il Wti a 76 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera in rialzo: Dow Jones +0,64% a 38.049 punti, S&P 500 +0,53% a 4.894 punti, Nasdaq +0,18% a 15.510 punti.
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