Borsa italiana oggi: 25 febbraio 2025
Ste. Ne.
25-02-2025 — 08:48
Attesa per la trimestrale di Nvidia, mercati nervosi

Borse oggi ancora nervose e incerte a causa di una combinazione di fattori. Il comparto tecnologico in particolare ha risentito nelle ultime ore di voci secondo cui gli Stati Uniti potrebbero inasprire il bando alle esportazioni di microchip in Cina, in linea peraltro con le politiche avviate dalla precedente amministrazione Biden. Il settore tech è inoltre al centro di continue preoccupazioni su investimenti nell’intelligenza artificiale che potrebbero rivelarsi eccessivi. Cresce intanto l’attesa per la trimestrale di Nvidia (domani 26 febbraio), uno degli eventi clou della settimana. A pesare in parte sul sentiment è anche l’incertezza sui dazi Usa a Canada e Messico, che potrebbero entrare in vigore la prossima settimana: in assenza di un accordo, le tariffe “andranno avanti”, ha avvertito ieri il presidente americano Trump. Si intravedono invece progressi sul processo di pace in Ucraina: Trump, incontrando ieri il suo omologo francese Macron, ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin accetterebbe l’intervento di forze di pace europee per garantire un cessate il fuoco. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov tuttavia ha smentito. Fra i dati macro, la fiducia dei consumatori di febbraio negli Stati Uniti è scesa a 98,3 punti, ben al di sotto del consensus di 102,3; è anche il calo più marcato da agosto 2021, secondo quanto ha affermato il Conference Board. Intanto il Pil tedesco del quarto trimestre è stato confermato stamattina a -0,2%.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,63% a 38.714 punti
Piazza Affari chiude positiva al traino delle banche, con il resto d’Europa in ordine sparso, mentre Wall Street è nuovamente zavorrata dal comparto tecnologico, ma anche da rinnovate preoccupazioni per le prospettive macro dopo il dato deludente sulla fiducia dei consumatori di febbraio. Nvidia cede un altro 3% alla vigilia dei conti. I timori di recessione affossano le banche americane, con Jp Morgan, Citigroup e Goldman Sachs tutte in calo del 3%, ma anche l’auto con Tesla che cede oltre il 9%.
Sulla Borsa di Milano oggi svetta Mps con +5,3%, davanti a Unicredit e Popolare Sondrio che guadagnano circa il 3%, in una giornata di acquisti sul comparto europeo. I piani di aumento della spesa militare in Germania, ma anche nel Regno Unito, spingono Leonardo (+2,5%) su nuovi massimi storici.
In fondo al Ftse Mib nuovamente Prysmian (-3,1%), la stessa Stm (-2,3%) in scia al settore tecnologico, mentre Moncler (-2,6%) paga il downgrade di Bernstein.
Ore 15:50 – Enel, per Citi è buy
Enel (+0,50% a 6,975 euro) moderatamente positiva. Citi conferma oggi la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 7,40 euro sul titolo del colosso elettrico. Gli analisti della banca Usa hanno aggiornato le loro stime in vista dei risultati 2024 (cda il 13 marzo) per riflettere le loro ultime previsioni sula controllata spagnola Endesa, la forza del prezzo delle commodities e il contesto dei tassi di interesse. “Continuiamo a vedere le azioni Enel come interessanti in un contesto relativo di settore”, afferma il broker.
Ore 14:45 – Future WS poco mossi
Future di Wall Street poco mossi all’indomani di una seduta contrastata, mentre continua a prevalere la cautela, soprattutto sul comparto tecnologico e in particolare sui titoli esposti al tema dell’intelligenza artificiale. Fra i singoli titoli, nel pre-mercato:
- Nvidia +0,3% all’indomani di un -3% e alla vigilia dei risultati.
- Home Depot stabile dopo che il retailer di articoli per la casa ha pubblicato una trimestrale in linea o leggermente migliore delle attese, attenuando solo in parte i timori sulla tenuta dei consumi americani. Il gruppo infatti per l’anno fiscale 2025 si aspetta una crescita delle vendite su base comparabile dell’1%, al di sotto delle aspettative degli analisti; i clienti sono restii ad intraprendere importanti progetti di ristrutturazione a causa degli elevati costi di finanziamento e si concentrano invece su riparazioni e manutenzione.
- Jp Morgan ha tagliato la raccomandazione su Tempus AI da overweight a neutral: il titolo della diagnostica schierato sul Nasdaq cede in pre-market oltre il 15%.
Ore 12:45 – Stellantis volatile, in arrivo i risultati
Stellantis +0,27% a 13,506 euro dopo una mattinata di vendite in scia a immatricolazioni europee deboli a inizio 2025, mentre domani sono in calendario i conti dell’esercizio chiuso a dicembre. Stellantis ha registrato immatricolazioni europee in calo del 16% a 154.079 unità a gennaio, contro -2,1% del mercato. Per gli analisti di Intermonte la quota di mercato del gruppo, “pari a 15%, è in calo sia anno su anno (-2,6 punti percentuali) sia, soprattutto, rispetto al 2019 (-7,3 punti percentuali). Al netto della performance di Stellantis, il mercato europeo avrebbe mostrato una crescita del +1%”, spiegano gli analisti. Tutto ciò alla vigilia dei conti. Gli esperti di Intermonte prevedono per il 2024 ricavi per 157,8 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto all’anno precedente, con un utile per azione adjusted di 2,69 euro (-58%) e un Ebit adjusted di 9,6 miliardi (-61%). Per il 2025 sono stimati ricavi per 163,7 miliardi (+4%). Alla fine del terzo trimestre la società aveva confermato le guidance e per il 2024 aveva anticipato un margine Aoi (utile operativo rettificato) tra il 5,5% e il 7% e il free cash flow delle attività industriali tra -5 e -10 miliardi di euro.
Ore 11:15 – Saipem aspetta i conti
Saipem debole con -1,69% a 2,274 euro nel giorno del cda sui conti, che saranno diffusi entro la giornata per essere poi commentati domani in conference con gli analisti. Grande attesa per il ritorno al dividendo. Il gruppo dovrebbe anche fornire un aggiornamento del piano strategico, mentre potrebbero essere necessarie ulteriori precisazioni sul Mou con Subsea7 per una fusione che non ha finora scaldato il mercato.
Banca Akros stima che Saipem abbia chiuso il quarto trimestre 2024 con un fatturato di 4,14 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile dovrebbe attestarsi in calo del 15% a 85 milioni, mentre Ebitda ed Ebit sono attesi rispettivamente a 415 milioni e 230 milioni. Gli analisti confermano la raccomandazione buy sul titolo con prezzo obiettivo a 3 euro.
Ore 10:50 – Leonardo, ennesimo massimo storico
Azioni Leonardo su nuovi livelli record con +2,2% a 36,64 euro a metà mattinata. Il titolo, assieme al comparto europeo, beneficia di aspettative su un maxi fondo tedesco da 200 miliardi per la difesa. I vertici della società ex Finmeccanica stanno studiando inoltre una collaborazione con l’Arabia Saudita nei settori difesa e aerostrutture.
Gli analisti di Banca Akros ricordano come la Germania abbia già recentemente raggiunto il target Nato di una spesa per la Difesa pari ad almeno il 2% del Pil. “Le società italiane esposte al settore della Difesa sono Leonardo (circa 75% dei ricavi; rating accumulate, target price a 32 euro), Ala (circa 55% dei ricavi; rating buy, target a 28,50 euro), Fincantieri (considerando l’acquisizione di Uas circa il 30% dei ricavi; rating accumulate, tp a 6,50 euro), Avio (circa 14% dei ricavi; rating buy, target price a 20 euro) e Iveco (circa 8% dei ricavi). Tra queste, pensiamo che Leonardo sia la società che potrebbe beneficiare di più di eventuali ulteriori investimenti da 200 miliardi euro nell’esercito tedesco grazie alla sua quota del 22,8% in Hensoldt e alla sua leadership nell’elettronica di difesa”.
Intesa Sanpaolo da parte sua ha alzato il prezzo obiettivo sull’azione da 35,59 a 40 euro, confermando la raccomandazione buy a valle
dei conti. Le stime 2025-2027 sono state ritoccate in media intorno al 5% in termini di Eps adjusted e al 3% sul Focf.
Ore 10:00 – Ftse Mib +0,18% a 38.540 punti
Piazza Affari in recupero dopo un’apertura leggermente negativa. Acquisti su Leonardo (+1,8%), in linea con il comparto europeo, sulle aspettative di un maxi fondo tedesco da 200 miliardi per la difesa; intanto gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno alzato il target price sul titolo da 35,50 a 40 euro, confermando il buy.
Bene anche oggi le banche, nuovamente guidate da Mps (+1,8%) e Bper (+1,1%).
Sul fondo Stm a -2,5% assieme al comparto tecnologico, mentre la stampa internazionale riferisce di un pressing italiano per far dimettere l’attuale ceo Jean Marc Chery, in discussione per i recenti risultati deboli dell’azienda.
Saipem -1,3% nel giorno del cda sui conti, anche se Bernstein ha alzato il prezzo obiettivo da 3,32 a 3,54 euro, confermando outperform, a valle degli accordi con Subsea7 (promossa dal broker a outperform).
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano deboli.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Bernstein hanno tagliato il rating su Moncler da outperform a market perform con target price alzato da 60 a 65 euro.
Bernstein ha alzato il prezzo obiettivo su Saipem da 3,32 a 3,54 euro, confermando outperform.
Intesa Sanpaolo ha alzato il target su Leonardo da 35,50 a 40 euro, confermando il buy.
Da seguire l’auto dopo i numeri sulle immatricolazioni europee di gennaio diffusi dall’Acea: nel mese in Europa (Ue+Efta+Uk) sono state immatricolate 995.271 auto, con un calo del 2,1%. Per Stellantis le immatricolazioni sono state 154.079, in calo del 16% rispetto a un anno prima, con la quota di mercato scesa al 15,5% dal 18%.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi debole, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere in lieve rialzo (Ftse Mib +0,13% a 38.472 punti). La Borsa italiana è stata in parte sostenuta dalle banche; bene anche Diasorin; sul fondo Prysmian.
Wall Street ha chiuso a sua volta in ordine sparso, zavorrata da realizzi sul comparto tecnologico.
Cresce l’attesa per la trimestrale di Nvidia (domani 26 febbraio), uno degli eventi clou della settimana: intanto il titolo ha perso ieri il 3%.
A pesare anche l’incertezza sui dazi Usa a Canada e Messico, che potrebbero entrare in vigore la prossima settimana: in assenza di un accordo, le tariffe “andranno avanti”, ha avvertito ieri il presidente americano Trump.
Si intravedono invece progressi sul processo di pace in Ucraina: Trump, incontrando ieri il suo omologo francese Macron, ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin accetterebbe l’intervento di forze di pace europee per garantire un cessate il fuoco. Il presidente Usa ha detto inoltre che ha intenzione di incontrare il leader ucraino Zelensky per raggiungere un accordo sull’accesso alle materie prime ucraine.
L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui spicca la fiducia dei consumatori di febbraio negli Stati Uniti. Intanto il Pil tedesco del quarto trimestre è stato confermato stamattina a -0,2% come nella lettura flash.
I future Usa trattano stamattina intorno alla parità.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -1,39% a 38.237 punti; nel resto dell’Asia, in rosso anche Hong Kong e Shanghai.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0470; il petrolio è poco mosso con il Brent a 75 dollari e il Wti a 71 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera contrastata: Dow Jones +0,08% a 43.461 punti, S&P 500 -0,50% a 5.983 punti, Nasdaq -1,21% a 19.286 punti.
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