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Lun 13 Gennaio 2025 — 09:02

Borsa italiana oggi: Tesla si schianta, Unicredit fa shopping



DIRETTA NEWS / Focus su trimestrali Usa e di Piazza Affari

Borsa italiana oggi

Borse mondiali oggi per lo più sopraffatte dalle indicazioni negative provenienti dalle trimestrali, in particolare nel lusso, ma anche auto e in parte la tecnologia. Non bastano le aspettative di un futuro sostegno delle banche centrali, che peraltro stenta a materializzarsi. Fra i dati macro, i Pmi manifatturieri europei di luglio sono usciti stamattina peggiori delle attese. Stesso discorso negli Stati Uniti, dove il Pmi manifatturiero è sceso a sorpresa in territorio di contrazione, con un calo di nuovi ordini, produzione e scorte.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,48% a 34.471 punti

Piazza Affari chiude negativa in linea con il resto d’Europa e l’andamento di Wall Street, dove le vendite si concentrano soprattutto sul comparto tecnologico.

A Milano i realizzi prendono di mira però soprattutto Iveco, che delude sul fronte del free cash flow nel trimestre chiuso a giugno e finisce per scontare forti prese di profitto (-14%).

Giù anche Leonardo (-4%) che non approfitta dei buoni risultati della futura alleata Rheinmetall, e Saipem (-4,9%) in vista della trimestrale, così come Moncler (-4%).

Bene Italgas (+1,1%) dopo i conti, in recupero la stessa Unicredit (+0,2%) dopo le vendite della mattinata con ricoperture diffuse sulle banche, che vedono Bper in testa a circa +1,5%, Mps +1%.

Ore 15:30 – Italgas svetta a Piazza Affari

Italgas (+1,32% a 4,91 euro) guida il Ftse Mib (-0,54%) dopo risultati migliori del previsto. Italgas ha riportato un utile netto semestrale di 242 milioni, commenta Barclays “battendo la nostra previsione di 237 milioni di euro e il consensus Bloomberg di 235 milioni”. L’Ebitda pari a 671 milioni di euro supera le previsioni di Barclays (658 milioni) e del consenso (659 milioni). L’indebitamento netto è in linea con le stime. “La crescita dell’Ebitda è trainata dalle attività di distribuzione del gas in Italia”, spiega Barclays che conferma equal weight con un target di 5,90 euro.

Ore 15:00 – Future WS in calo

Future di Wall Street negativi in scia alle indicazioni miste delle ultime trimestrali. In particolare:

  • Tesla cede fino a -9% negli scambi pre-market dopo un utile trimestrale deludente per effetto di un nuovo calo (-7%) delle vendite di auto elettriche.
  • Alphabet (Google) -4%: a deludere sono i ricavi di YouTube, tali da mettere in ombra risultati che nel complesso hanno battuto il consensus su utili e fatturato.
  • Visa (-4%) delude sul lato del fatturato.
  • Texas Instruments: il produttore di chip batte le attese su tutta la linea, outlook compreso,  e segna +2%.
  • Bene AT&T (+2,5%9 grazie a un incremento degli abbonati.

 

Ore 12:00 – Deutsche Bank -6%

Deutsche Bank sotto pressione (-6%) a Francoforte dopo il primo trimestre in rosso da quattro anni e un aumento degli accantonamenti sui crediti che impensierisce gli investitori. Il colosso bancario tedesco ha registrato nel secondo trimestre una perdita netta di competenza di 143 milioni, dopo un accantonamento di 1,3 miliardi, già comunicato al mercato nello scorso aprile, e legato al contenzioso con gli ex-azionisti Postbank. L’utile pre-imposte del gruppo ammonta a 411 milioni ed è in calo del 71%. I ricavi trimestrali del gruppo sono aumentati del 2% su base annua, attestandosi a 7,6 miliardi di euro superando leggermente il consensus che puntava a 7,5 miliardi.

DB ha poi aumentato nel trimestre gli accantonamenti per crediti a rischio (+19% a 476 milioni), spiegando che l’incremento è a legato a “un piccolo numero di default individuali nel Corporate Banking”. La banca ha inoltre rivisto al rialzo le previsioni sugli accantonamenti per le perdite su crediti per l’intero anno, indicando di prevedere ora un dato leggermente superiore a 30 punti base, superiore alla precedente guidance.

Ore 11:00 – Unicredit resta in rosso

Unicredit tenta un recupero ma cede ancora quasi il 2% dopo numeri della trimestrale che hanno per lo più battuto le stime di consensus, anche se una duplice acquisizione fintech in Polonia e Belgio, per complessivi 370 milioni, ha impattato il Cet1 che cala a 16,2% (atteso un 16,3%). Peraltro il titolo scontata prese di profitto dopo una corsa da inizio anno di +57% circa.

Ore 10:20 – Per Iveco un tonfo e stop per volatilità

Iveco ferma per eccesso di volatilità a 10,29 euro in calo di oltre il 12%. Secondo gli analisti di Equita Sim (rating buy su Iveco con target a 17 euro) il gruppo ha registrato un secondo trimestre in linea con le attese a livello operativo, mostrando buona performance di bus e difesa. Il risultato netto è migliore principalmente per minori oneri finanziari, ma il freee cash è peggiore delle attese. “Pur ritenendo visibili le guidance 2024 (confermate), riteniamo che nel breve possano prevalere considerazioni negative su Fcf (comunque previsto in recupero nel secondo semestre – sicuramente argomento di discussione nella call) e book to bill debole che ancora non beneficia del lancio nuovi modelli”, commenta il broker.

Ore 10:00 – Ftse Mib -1,17% a 34.230 punti

Milano zavorrata da Iveco (-11%) dopo i conti deboli del secondo trimestre, ma soffre anche Unicredit che cede oltre il 2% dopo la trimestrale e una duplice acquisizione tecnologica in Polonia e Belgio per 370 milioni.

Ferrari a circa -3% assomma le preoccupazioni per auto e lusso dopo i conti di Tesla e quelli di Lvmh, che cede il 5% a Parigi e trascina al ribasso a Milano titoli come Cucinelli, Moncler e Ferragamo tutti a circa -2%.

In controtendenza Prysmian che guadagna circa un punto percentuale.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire Unicredit dopo i risultati del secondo trimestre 2024 chiuso con un utile netto contabile di 2,679 miliardi (+15,9%, consensus 2,35 miliardi) su ricavi netti per 6,3 miliardi (+6,1%, attesi 6 miliardi), con una crescita del 2% del margine di interesse a 3,6 miliardi, e del 10% delle commissioni a 2,1 miliardi. Cet1 al 16,2%, in calo di 3 punti su trimestre e di 43 pb su anno. La guidance sui ricavi netti 2024 è stata alzata ad oltre 23 miliardi e quella sulla generazione organica di capitale ad oltre 350 punti base. La guidance sull’utile netto per il 2024 è confermata a oltre 8,5 miliardi; confermata la guidance sulla distribuzione a valere sul 2024 in linea con quella a valere sul 2023 (circa 10 miliardi di dividendi e buyback in distribuzione nel 2024).

Unicredit ha poi annunciato un accordo vincolante per l’acquisizione dell’intero capitale sociale della polacca Vodeno e della belga Aion Bank per 370 milioni. Entrambe facevano capo a un gruppo di azionisti guidati dal fondo Warburg Pincus. Le società, spiega una nota, “combinano una piattaforma innovativa, scalabile e flessibile basata sul cloud con servizi finanziari basati sulla licenza bancaria di Aion, per offrire un banking-as-a-service (BaaS) end-to-end completo per le società finanziarie e non finanziarie in tutta Europa”.

Anche Iveco ha diffuso i dati contabili che hanno visto fra l’altro un Ebit dalle attività industriali in leggero calo a 264 milioni (-4%) nel secondo trimestre, superando tuttavia il consenso degli analisti fornito dalla società di 250 milioni.

Si riuniscono oggi per approvare le trimestrali/semestrali i cda di Edison, Italgas, Moncler, Saipem.

Focus sul lusso dopo che il colosso Lvmh ha riportato vendite in crescita di solo 1% a livello organico, per 20,98 miliardi, inferiore al consensus di 21,6 miliardi. Le vendite in Asia, escluso il mercato giapponese, sono diminuite del 14%, in peggioramento rispetto al calo del 6% registrato nel primo trimestre. Tuttavia, le vendite in Giappone, dove i consumatori stanno approfittando della debolezza dello yen, hanno continuato a crescere. L’utile operativo del primo semestre è stato pari a 10,65 miliardi, con un margine operativo del 25,6%, in calo rispetto al 27,4% dell’anno precedente, anche in questo caso facendo leggermente peggio delle stime. Goldman Sachs ha tagliato il target price su Lvmh da 960 a 930 euro, confermando il rating buy; Morgan Stanley ha tagliato il prezzo obiettivo da 825 a 760 euro, confermando equal-weight; Jefferies lima il target da 710 a 690 euro e conferma hold.

Fra le altre notizie, Dovalue Greece, controllata di doValue, ha ottenuto mandati per il servicing di quattro portafogli. Il Gross Book Value (Gbv) ammonta a circa 2,7 miliardi. Tutti questi portafogli, viene spiegato, erano già gestiti da doValue Greece in virtù di distinti Service Level Agreement (Sla) e sono stati trasferiti dai precedenti proprietari a nuovi investitori che manterranno doValue Greece come servicer. Grazie a questi mandati, doValue ha acquisito o è impegnata nella stipula di nuovi contratti per oltre 5,1 miliardi di euro (Gbv) da inizio anno ad oggi, consentendo alla società di avvicinarsi, dopo sette mesi, all’obiettivo annuale di 6 miliardi (Gbv) per nuovi mandati, come previsto nel Business Plan 2024-2026.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa, all’indomani di una seduta di consolidamento che ha visto Piazza Affari chiudere sulla parità (Ftse Mib +0,07% a 34.637 punti). La Borsa italiana è stata solo in parte sostenuta da acquisti su alcuni titoli fra cui Mediobanca e Saipem; nuove vendite su Tim.

Occhi puntati sulle trimestrali, anche a Piazza Affari. Intanto a Wall Street Tesla ha lasciato sul terreno un -8% nelle contrattazioni after hours, dopo utili più deboli del previsto, in quanto le vendite di auto sono calate (-7%) per il secondo trimestre consecutivo; da parte sua Alphabet (Google) ha diffuso numeri in linea con le attese su fatturato e utili, ma non per quanto riguarda i ricavi pubblicitari di YouTube, e il titolo è calato di circa il 2% dopo una sessione ordinaria marginalmente positiva.

Sul fronte macro, l’agenda prevede oggi alcuni dati fra cui una carrellata di indici Pmi flash di luglio in Europa e negli Stati Uniti.

I future Usa trattano stamattina in calo.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -1,11% a 39.154 punti

Sul forex, l’euro/dollaro si indebolisce a 1,0840; il petrolio recupera terreno con il Brent a 81 dollari e il Wti a 77 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera debole: Dow Jones -0,14% a 40.358 punti, S&P 500 -0,16% a 5.555 punti, Nasdaq -0,06% a 17.997 punti.

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