Borsa italiana oggi (23 settembre): Unicredit, Tim, Stellantis
Ste. Ne.
23-09-2024 — 08:47
DIRETTA NEWS / Anche la Cina taglia i tassi, preoccupa l’Europa
Avvio di settimana all’insegna della volatilità. Le Borse, dopo gli acquisti della scorsa ottava, ripartono dalle indicazioni delle banche centrali, con la Fed che dopo la sforbiciata di 50 punti base si ripromette di tagliare i tassi altre due volte quest’anno di un quarto di punto. Il mercato torna inoltre a ragionare su un nuovo taglio dei tassi Bce a ottobre, a fronte dei continui segnali di debolezza, confermati questa mattina da una carrellata di indici Pmi di settembre deludenti per l’Eurozona, e attività economica in fase di contrazione. In Cina intanto la banca centrale ha tagliato i tassi a breve termine; inoltre Pechino ha annunciato per domani un aggiornamento della politica economica.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,24% a 33.679 punti
Il rimbalzo del settore automotive porta i listini europei, seppure a fatica, a chiudere in rialzo la prima seduta della settimana. Fa eccezione Piazza Affari, dove pesano le banche: oltre al tema del risiko bancario Unicredit-Commerzbank, a fiaccare il comparto sono le preoccupazioni per l’economia, nonché le nuove ipotesi di una tassa extra sugli istituti di credito.
Mentre Wall Street prosegue la sua corsa, sempre sull’onda del maxi-taglio dei tassi della Fed, a Milano l’indice principale chiude con un passivo dello 0,24% (ma scontando un calo tecnico dello 0,12% per gli stacchi dei dividendi trimestrali di Eni e Stm).
In fondo al listino principale le vendite prendono di mira Unicredit (-3,3%) dopo il rilancio su Commerzbank (con una partecipazione potenziale del 21%) e il muro alzato dal governo tedesco che ha parlato di “atto ostile”. In rosso anche Banco Bpm (-2,6%) e Intesa Sanpaolo (-1,9%). Sul fronte opposto si salvano Ferrari (+2,4%), Stellantis (+2,3%) e le utilities.
Ore 16:00 – Stellantis, nuovo target da Hsbc
Stellantis rimbalza (+1,31% a 13,646 euro, con il Ftse Mib sulla parità) dopo una mattinata incerta e le recenti vendite. Anche a questi livelli il titolo nell’ultimo mese ha perso il 7,5% e negli ultimi sei mesi risulta dimezzato (-49,4%). Intanto Hsbc, come da noi anticipato in preapertura, ha tagliato il target price da 18 a 15 euro, confermando la raccomandazione hold. Il broker evidenzia che i tagli dei tassi Fed dovrebbero infine portare a un miglioramento ciclico della domanda automobilistica, ma aggiunge che ciò potrebbe richiedere del tempo. Il nuovo obiettivo di prezzo rappresenta comunque un premio dell’11% rispetto all’ultimo prezzo di chiusura di Stellantis.
Ore 15:00 – Future Ws positivi
Future di Wall Street in moderato rialzo. Il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic, ha dichiarato lunedì di sostenere il taglio di mezzo punto percentuale dei tassi di interesse effettuato la scorsa settimana, e ritiene che la banca centrale possa agire più rapidamente del previsto per allentare la politica monetaria.
“I progressi sull’inflazione e il raffreddamento del mercato del lavoro sono emersi molto più rapidamente di quanto avessi immaginato all’inizio dell’estate”, ha affermato in un discorso all’European Economics and Financial Centre. “In questo momento, prevedo una normalizzazione della politica monetaria prima di quanto pensassi sarebbe stato appropriato anche solo pochi mesi fa”. Bostic, elettore quest’anno nel Federal Open Market Committee, il comitato che stabilisce i tassi d’interesse, ha aggiunto che i rischi di un ulteriore indebolimento del mercato del lavoro sono preoccupanti quanto l’inflazione, offrendo alla Fed lo slancio per continuare a tagliare.
Ore 12:40 – Unicredit acquista strumenti finanziari su Commerzbank
Unicredit alla sfida su Commerzbank: la banca di Piazza Gae Aulenti ha presentato domanda alla Bce per l’acquisizione di una partecipazione superiore al 10% e fino al 29.9% in Commerzbank, e intanto tramite strumenti finanziari ha costruito una posizione potenziale fino al 21% della rivale tedesca. Il titolo reagisce negativamente in Borsa e Unicredit si porta sui minimi di giornata con -2,5%. “UniCredit – si legge in una nota – ha sottoscritto in data odierna strumenti finanziari aventi ad oggetto una partecipazione pari a circa l’11,5% del capitale sociale di Commerzbank. Il relativo regolamento in azioni (physical settlement) può avvenire solo subordinatamente all’ottenimento delle relative autorizzazioni. La posizione complessiva di UniCredit, unitamente alla partecipazione del 9% circa comunicata in precedenza, pertanto ha raggiunto circa il 21%”.
La banca guidata da Andrea Orcel aggiunge: “La maggior parte dell’esposizione economica di UniCredit è oggetto di copertura, al fine di assicurare piena flessibilità di rimanere a questo livello, cedere la partecipazione, con una copertura in caso di ribassi, o incrementarla ulteriormente, in funzione dell’esito delle interlocuzioni con Commerzbank, i suoi consigli di gestione e di sorveglianza e, più in generale, tutti i suoi stakeholder in Germania”.
“UniCredit – si legge ancora – ritiene che ci sia un significativo potenziale di creazione di valore che possa essere estratto in Commerzbank, sia in uno scenario standalone che in UniCredit, a beneficio dell’intera Germania e di tutti i suoi stakeholders. Ciononostante, come avvenuto per UniCredit stessa, lo sviluppo di tale potenziale richiede l’adozione di azioni concrete”.
Ore 12:20 – Tim aspetta nuova offerta per Sparkle
Telecom Italia (Tim) +0,76% a 0,2419 euro. Secondo Repubblica è in dirittura d’arrivo un’offerta definitiva della cordata composta dal Mef e dal fondo Asterion per i cavi di Sparkle che dovrebbe essere leggermente migliorativa rispetto a quella formulata a inizio anno di 750 milioni (625 milioni più una parte variabile fino a 125 milioni). Sulla base di questa valutazione, gli analisti di Equita Sim ritengono che la cessione di Sparkle non comporterà tuttavia una plusvalenza per Tim come ipotizzato dal giornale, ma porterà comunque benefici nella riduzione del debito, nella lieve riduzione della leva finanziaria e nel miglioramento del free cash flow.
Ore 11:10 – Corsa ai bond governativi
Giornata di acquisti sui Btp, ma ancor di più sul Bund tedesco, con il risultato che lo spread si amplia leggermente. Il differenziale segna 137 punti da 134 base di venerdì, mentre il rendimento del decennale italiano cala di 3 punti a 3,52%.
Gli indici Pmi europei a settembre hanno nuovamente deluso le attese. “L’Eurozona si sta dirigendo verso la stagnazione. Dopo l’effetto dei giochi olimpici che ha temporaneamente stimolato la Francia, il Pmi composito di settembre ha registrato il calo più elevato degli ultimi 15 mesi. L’indice è crollato al di sotto della soglia espansionistica e, considerato il rapido declino dei nuovi ordini e di quelli in fase di lavorazione, non serve una grande immaginazione per prevedere un nuovo indebolimento dell’economia”, avverte Cyrus de la Rubia, capo economista di Hamburg Commercial Bank. “Su base mensile, la situazione del manifatturiero continua ad aggravarsi, con la recessione che ormai si è estesa a 27 mesi consecutivi e che a settembre ha persino registrato un peggioramento. Guardando al futuro, il notevole calo dei nuovi ordini e le previsioni sempre più pessimistiche da parte delle aziende, suggeriscono che questo brutto periodo è tutt’altro che finito”.
Ore 10:45 – Unicredit e Commerzbank in peggioramento
Si intensificano le vendite su Unicredit (-1,8%) e Commerzbank (-4,9% a Francoforte) in scia alla decisione dell’Agenzia federale tedesca delle finanze, che ha stoppato ulteriori vendite di quote di Commerzbank, di cui lo Stato detiene ancora il 12% circa, sottolineando che l’istituto è stabile e redditizio e con una strategia orientata all’indipendenza.
“Riteniamo che nel fare questo annuncio, per quanto non necessario vista l’esistenza di un lock-up di 90 giorni l’Agenzia tedesca delle Finanze abbia reso chiara la volontà di supportare l’indipendenza di Commerzbank”, osservano gli analisti di Rbc Capital Markets. Questo, secondo la casa di investimento, non fa perdere di attualità alla possibile combinazione con Unicredit ma probabilmente rallenta i tempi rispetto a quanto immaginato dal mercato. Secondo Intermonte, la mossa difensiva di Berlino segue le turbolenze politiche innescate dal blitz a sorpresa di Unicredit ma resta il fatto che la combinazione tra i due gruppi bancari creerebbe valore per gli azionisti di entrambi e sarebbe di maggiore sostegno all’economia tedesca.
Ore 10:00 – Ftse Mib -0,01% a 33.760 punti
Piazza Affari piatta, ma in netto recupero dopo una prima ora di contrattazioni segnate da volatilità. Le vendite si accaniscono nuovamente sul lusso, nonostante le aspettative di stimolo economico e mentre gli analisti tagliano le stime: in fondo al listino principale le azioni Brunello Cucinelli sfiorano un -2%; Moncler cala di un altro mezzo punto percentuale, con Santander che ha tagliato il rating a neutral con target che passa da 73 a 54 euro.
Deboli anche le banche con Unicredit a -1% dopo lo stop alla vendita di altre quote pubbliche di Commerzbank (-4%) in Germania
Bene invece le utilities come Snam, Hera, che guadagnano oltre un punto percentuale in chiave difensiva.
Telecom +1% in attesa di un’offerta migliorativa per Sparkle da parte del Mef con il fondo Asterion.
Nell’auto bene Pirelli a +1%, mentre Stellantis fallisce il rimbalzo dopo che
Hsbc ha tagliato il prezzo obiettivo da 18 a 15 euro, confermando la raccomandazione hold.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano sopra la parità.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Hsbc hanno tagliato il target price su Stellantis da 18 a 15 euro, confermando il rating hold.
Fra le notizie, la procura di Torino ha disposto un sequestro di beni preventivo per 74 milioni ai fratelli Elkann nell’ambito dell’inchiesta che li vede contrapposti alla madre Margherita Agnelli sull’eredità di Gianni Agnelli, con le ipotesi di frode fiscale e truffa a danni dello Stato. Il provvedimento riguarda John, Lapo e Ginevra Elkann, a capo dell’impero industriale, il commercialista Gianluca Ferrero (che è anche presidente della Juventus) e il notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.
Da seguire Unicredit dopo lo stop del governo tedesco alla vendita della partecipazione residua in Commerzbank, dopo la cessione di un primo pacchetto di azioni a Unicredit, che era salita al 9% con l’ambizione dichiarata di rafforzarsi ulteriormente. A prendere la decisione è stato il comitato direttivo del Fondo di stabilizzazione dei mercati finanziari (Fms), che ha precisato come il provvedimento includa anche le operazioni relative a eventuali riacquisti di azioni da parte della stessa banca. “Commerzbank è un istituto stabile e redditizio. La strategia della banca è orientata all’indipendenza”, si legge nella nota, dove viene specificato che “il governo federale la accompagnerà fino a nuovo ordine mantenendo la sua partecipazione azionaria”. Parole che, agli occhi del mercato, rappresentano uno stop al possibile incremento della propria quota da parte di Unicredit.
Il Mef assieme al fondo Asterion è al lavoro per presentare una nuova offerta a Tim per i cavi sottomarini di Sparkle. La proposta non dovrebbe approdare sul tavolo del cda convocato per giovedì prossimo 26 settembre, secondo Repubblica, ma i nodi sarebbero stati sciolti e mancherebbero da definire solo i dettagli dei contratti. La valutazione dovrebbe essere leggermente superiore ai 625 milioni, più 125 milioni al verificarsi di determinate condizioni, dell’offerta avanzata lo scorso gennaio dal Tesoro; tuttavia sarebbe sufficiente a garantire a Telecom una “discreta plusvalenza” poiché la partecipazione nel frattempo è stata svalutata.
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi positiva, alla ripartenza dopo una seduta di realizzi venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in rosso (Ftse Mib -0,83% a 33.762 punti). La Borsa italiana ha archiviato la settimana della Fed con un bilancio positivo (+0,6%) trainata soprattutto da Saipem (+8,6% nell’ottava) e Unipol (+8%), fanalino di coda Moncler (-5,9% nelle cinque sedute) e Amplifon (-6%).
I mercati dunque ripartono dalle indicazioni delle banche centrali, con la Fed che dopo la sforbiciata di 50 punti base si ripromette di tagliare i tassi altre due volte quest’anno di un quarto di punto. Sono inoltre tornate le speranze di un nuovo taglio dei tassi Bce a ottobre, a fronte dei continui segnali di debolezza che arrivano non solo sul fronte macro, ma anche da alcuni settori industriali.
In Cina questa mattina la banca centrale ha tagliato i tassi a breve termine; inoltre Pechino ha annunciato per domani un aggiornamento della politica economica.
L’agenda prevede oggi alcuni dati fra cui una carrellata di Pmi di settembre in Eurozona, Uk e Stati Uniti.
I future Usa trattano stamattina positivi.
A Tokyo intanto il Nikkei è rimasto chiuso oggi per festività; sugli altri listini asiatici prevalgono gli acquisti.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,1160; il petrolio è positivo con il Brent a 75 dollari e il Wti a 71 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso venerdì sera poco mossa: Dow Jones +0,09% a 42.063 punti, S&P 500 -0,19% a 5.702 punti, Nasdaq -0,36% a 17.948 punti.
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