Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 23 dicembre 2024 - Finanza Report

Lun 13 Gennaio 2025 — 07:26

Borsa italiana oggi: 23 dicembre 2024



Seduta prenatalizia, caccia al rimbalzo dopo le vendite della scorsa settimana

Borsa italiana oggi

Piazza Affari oggi consolida, dopo il -3,2% rimediato la scorsa settimana, con le altre Borse europee in ordine sparso, così come gli indici di Wall Street, che sembra avere comunque digerito i severi annunci della Fed. Il mercato nel frattempo si è allineato alle aspettative dei membri del Fomc, che vedono ora solo due tagli dei tassi nel 2025. Si tratta dell’ultima seduta prima della pausa natalizia e una delle ultime dell’anno. La Borsa italiana, ricordiamo, sarà chiusa domani 24 dicembre e riaprirà solo venerdì 27, come le altre piazze europee, mentre Wall Street sarà aperta il 26 dicembre.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,08% a 33.739 punti

Borsa di Milano piatta, in una seduta contrastata per l’azionario europeo, mentre anche Wall Street consolida (ma i tecnologici tornano a salire). A Piazza Affari chiude in cima al listino Amplifon (+2,8%). Bene anche Leonardo (+0,8%) supportato a tutto il comparto della difesa che ha ben performato in scia alle intenzioni del presidente americano Trump di chiedere alla Nato di aumentare in maniera significativa il target di spesa per la difesa (attualmente al 2%), portandolo fino addirittura al 5%. Parallelamente lo stesso Trump ha anche espresso la volontà di voler incontrare il presidente russo Putin per una pace in Ucraina. Pochi spunti sul comparto bancario con Unicredit (+0,2%) che ha guidato i guadagni. Popolare Sondrio invece registra la performance peggiori (-0,9%) nel settore. Cali più accentuati per Pirelli (-1,2%) e Moncler (-0,97%). Fuori dal paniere principale, tonfo di Banca Sistema (-14%) in scia allo stop ai dividendi dopo i rilievi di Bankitalia.

Ore 16:00 – Wall Street mista

Borsa italiana piatta a metà pomeriggio (Ftse Mib -0,05%) mentre Wall Street fatica a proseguire il rimbalzo di venerdì, quando i principali listini hanno chiuso tutti in rialzo di oltre 1 punto percentuale: a mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni, solo in Nasdaq si muove in verde con un progresso di circa +0,3%, mentre l’S&P 500 è piatto e il Dow Jones torna a perdere terreno con un calo di quasi mezzo punto percentuale. In evidenza le azioni Xerox Holdings (+9%) dopo l’acquisizione da Ninestar Corporation, PAG Asia Capital e Shanghai Shouda Investment Centre. del produttore di stampanti Lexmark, in un’operazione del valore di 1,5 miliardi di dollari.

Ore 14:00 – Borsa Milano positiva con future WS

Piazza Affari gira in rialzo, assieme al resto d’Europa, con i future di Wall Street per lo più positivi (in particolare su Nasdaq e S&P 500). Il Ftse Mib guadagna un +0,23% al traino di Leonardo (+2,78%) sulle prospettive di un aumento della spesa militare europea, come ripetutamente sollecitato dal presidente eletto Usa Donald Trump. “Nel caso in cui i membri Nato europei decidessero di aumentare la spesa militare al 3,5%, questo implicherebbe un aumento del 75% rispetto all’attuale livello al 2%”, commentano gli analisti di Banca Akros, che ricordano come l’Europa rappresenti circa la metà dei ricavi di Leonardo e come la difesa rappresenti il 75% dei ricavi; sul titolo la raccomandazione del broker è confermata a buy, con prezzo obiettivo invariato a 29 euro.

Bene a metà giornata anche Amplifon (+2%) e Prysmian (+1,6%). Fanalino di coda Stellantis con -0,6%.

Fuori dal Ftse Mib spicca il crollo di Banca Sistema (-13%) dopo lo stop a dividendi e bonus disposto dalla Banca d’Italia a seguito di un’ispezione che ha rilevato carenze in materia di governance, assetto dei controlli interni e recepimento delle disposizioni normative in materia di crediti deteriorati.

Fra le raccomandazioni di Borsa, Mediobanca Research ha alzato il target price su Ascopiave (+1,5%) da 3,55 a 3,75 euro, confermando la raccomandazione outperform dopo la recente acquisizione di asset da A2a (+0,5%).

Ore 10:00 – Ftse Mib -0,21% a 33.695 punti

Sulla Borsa di Milano prevale la cautela. Si mette però in evidenza Leonardo, dopo che il presidente eletto Usa Donald Trump è tornato in pressing sui Paesi Nato affinché aumentino la spesa militare potenzialmente fino al 5%; inoltre la Spagna ha ordinato una ventina di Eurofighter con ricadute positive per Leonardo relativamente alla sua quota di competenza; Equita Sim conferma il rating buy e il prezzo obiettivo a 27,50 euro.

In fondo al listino principale prese di beneficio su Banca Popolare di Sondrio, in un comparto bancario senza spunti, e Campari, entrambi in calo di circa un punto percentuale. Debole anche Buzzi (-0,8%) al debutto sul Ftse Mib al posto di Erg (-1%).

Stellantis -0,3% dopo le intese fra Volkswagen e sindacati; il colosso tedesco prevede fra l’altro di ridurre la capacità nei suoi stabilimenti di 700.000 veicoli all’anno e di tagliare 35.000 posti di lavoro “in modo socialmente accettabile” entro il 2030; Ubs conferma la raccomandazione sell su Volkswagen con target price invariato a 75 euro, mentre Jefferies è invece per il buy con un target di 140 euro.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano poco mossi.

Da seguire l’auto dopo l’accordo raggiunto tra Volkswagen e sindacati. Il colosso di Wolfsburg prevede fra l’altro di ridurre la capacità nei suoi stabilimenti di 700.000 veicoli all’anno e di tagliare 35.000 posti di lavoro “in modo socialmente accettabile” entro il 2030. Ubs conferma oggi la raccomandazione sell su Volkswagen con target price invariato a 75 euro.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, alla ripartenza dopo una seduta debole venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere in frazionale calo (Ftse Mib -0,06% a 33.766 punti) seppure in recupero dai minimi di giornata. La Borsa italiana ha archiviato l’ottava con un bilancio pesante di -3,2% con vendite che hanno preso di mira soprattutto Nexi (-8,4% nelle cinque sedute), Stellantis (-7,3%), Telecom (-7%).

Wall Street è invece riuscita a superare lo shock per i severi annunci della Fed, centrando un discreto rimbalzo e limitando così le perdite della settimana a circa -2% sui principali listini. Il mercato nel frattempo si è tuttavia allineato alle aspettative dei membri del Fomc, che vedono ora solo due tagli dei tassi Fed nel 2025. Il prossimo taglio secondo le previsioni potrebbe essere deciso a marzo. Cresce inoltre l’attesa per l’insediamento dell’amministrazione Trump il prossimo 20 gennaio.

La Borsa italiana sarà chiusa domani 24 dicembre e riaprirà solo venerdì 27, come le altre piazze europee, mentre Wall Street sarà aperta il 26 dicembre.

L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui spicca la fiducia dei consumatori Usa di dicembre.

Intanto il Congresso americano ha raggiunto un accordo dell’ultimo minuto per evitare la chiusura delle attività governative durante le festività, fissando una nuova scadenza per un eventuale shutdown per il prossimo 14 marzo.

Non si placa intanto la tensione sui fronti di guerra in Medio Oriente e Ucraina. Il presidente eletto Usa Donald Trump ha detto ieri che il presidente russo Vladimir Putin ha espresso interesse per un incontro “il prima possibile” sul dossier ucraino. Intanto il primo ministro slovacco Robert Fico si è recato ieri a Mosca per un colloquio con Putin, portando così alla luce divergenze nella Ue sui rapporti da tenere con la Russia.

I future Usa trattano stamattina positivi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +1,19% a 39.161 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro rimbalza a 1,0430; il petrolio è leggermente positivo con il Brent a 73 dollari e il Wti a 69 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso venerdì sera in rialzo: Dow Jones +1,18% a 42.840 punti, S&P 500 +1,09% a 5.930 punti, Nasdaq +1,03% a 19.572 punti.

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