Borsa italiana oggi: 22 aprile 2025
Ste. Ne.
22-04-2025 — 08:48
Braccio di ferro fra Trump e la Fed

Borse europee oggi nervose, ma in recupero, alla ripartenza dopo il lungo weekend di Pasqua. A Piazza Affari pesa lo stacco dei dividendi da parte di numerose società (Banca Mediolanum, Campari, Ferrari, Iveco, Prysmian, Stellantis, Unicredit). Wall Street cerca un rimbalzo all’indomani di una seduta di forti vendite, legate ai timori sullo scenario macro e all’incertezza per il duro scontro che vede contrapposti la Casa Bianca e la Fed. Il presidente americano Donald Trump è tornato ieri ad attaccare il numero uno della Fed, Jerome Powell, invitandolo a tagliare subito i tassi d’interesse. Trump in particolare ha affermato che “in molti chiedono tagli preventivi ai tassi di interesse” poiché attualmente negli Stati Uniti non c’è praticamente inflazione e i costi dell’energia e della “maggior parte delle altre cose” sono in calo. “Con questi costi in così netto calo, proprio come avevo previsto, non ci può essere quasi nessuna inflazione, ma potrebbe esserci un RALLENTAMENTO dell’economia a meno che il signor Troppo Tardi, un grande perdente, non abbassi i tassi di interesse, ORA”, ha scritto Trump su Truth Social. La scorsa settimana Powell aveva affermato in un discorso che ″probabilmente i dazi ci allontaneranno ulteriormente dai nostri obiettivi… probabilmente per il resto dell’anno”, evitando riferimenti a possibili futuri tagli dei tassi e precisando nel corso del suo intervento che il presidente Usa, secondo la legge, non può licenziarlo. Per quanto riguarda i negoziati sulle tariffe, il vice presidente degli Stati Uniti Jd Vance si è recato in India dove ha incontrato il premier Narendra Modi. Sul fronte delle trimestrali, attesi oggi i risultati di Tesla, mentre domani tocca a Boeing e giovedì ad Alphabet. L’agenda macro non prevede dati particolarmente rilevanti.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,09% a 35.947 punti
Piazza Affari oggi chiude debole, scontando essenzialmente l’effetto tecnico dello stacco cedole, mentre il resto d’Europa termina in rimonta sulla scia di Wall Street, al momento protagonista di un deciso rimbalzo Dopo l’avvio di settimana negativo. A Milano gli acquisti premiano Tim (+2,3%) e Inwit (+2,2%) con la conferma dei vertici e l’odierno avvio del buyback. Ben comprata anche Generali (+1,3%) in vista dell’assemblea del 24 aprile per il rinnovo del . Positive le utilities, mentre terminano contrastate le banche alle prese con gli sviluppi del risiko del settore; Unicredit in particolare chiude positiva (+0,3%) nonostante lo stacco della sua maxi cedola, anche se il via libera condizionato all’ops su Banco Bpm (-0,6%) rischia di far saltare l’operazione. In coda al listino Prysmian (-3,3%) su cui pesa lo stacco del dividendo.
Ore 16:00 – Ferrari, nuovo target price e fiducia da AlphaValue
Ferrari +0,52% a 385 euro in una seduta volatile per il titolo, mentre il Ftse Mib perde a metà pomeriggio un -0,73%. Gli analisti di AlphaValue hanno tagliato il target price da 485 a 441 euro, confermando tuttavia la raccomandazione add. Gli esperti ribadiscono infatti la loro visione positiva su Ferrari, sostenuta da “un modello di business unico”, forte visibilità e potere di determinazione dei prezzi. Pertanto il titolo rappresenta un “porto sicuro per gli investitori, offrendo protezione dalle turbolenze che colpiscono sia il settore automobilistico sia quello del lusso, nonché dai rallentamenti macroeconomici e dalle guerre commerciali globali. Inoltre, la base clienti eccezionalmente fedele di Ferrari – con l’81% delle consegne del 2024 destinate a clienti esistenti – assorbirà probabilmente i costi aggiuntivi derivanti dai dazi, in particolare perché il valore dei modelli Ferrari usati è aumentato di conseguenza, attenuando ulteriormente l’impatto finanziario dei dazi negli Stati Uniti”.
Ore 15:30 – Wall Street apre positiva
Apertura Wall Street positiva, con i principali indici in rialzo di circa 1 punto percentuale. Fra i singoli titoli:
- Tesla +2,3% in attesa della trimestrale che sarà diffusa a mercati chiusi.
- Lockheed Martin Corp. intanto segna -2% dopo risultati sopra attese del consensus ma che non entusiasmano il mercato.
- Jefferies ribadisce la sua raccomandazione di acquisto su Amazon (+1,7%) con un prezzo obiettivo di 240 dollari, prezzo che incorpora un potenziale di rialzo del 43%, con rischi macroeconomici e tariffari già inclusi nelle quotazioni. Il broker sottolinea la forza del business cloud di AWS, che rappresenta il 41% del valore dell’azienda e si prevede che crescerà del 18% quest’anno con un margine operativo del 35,5%.
- Texas Instruments -0,1% per ora fallisce il rimbalzo, dopo che Barclays ha tagliato il rating da equal-weight a underweight e il target price da 180 a 125 dollari, citando l’impatto dei dazi.
Ore 14:00 – Piazza Affari -1%
Borsa italiana zavorrata dallo stacco delle cedole in una seduta finora debole per l’azionario europeo, mentre i future di Wall Street trattano in discreto rialzo all’indomani di una giornata di vendite con ribassi intorno al 2% sui principali listini americani. A Milano il Ftse Mib cede 1 punto percentuale, con lo Stoxx 600 a -0,6%. Sul valutario, l’eurodollaro rallenta la sua corsa appena sotto 1,15. Il petrolio rimbalza con il Brent a 67 dollari e il Wti a 64 dollari al barile. L’oro continua a macinare nuovi record sopra 1. 400 dollari l’oncia. Fra le criptovalute, il Bitcoin segna +1,5% a quota di 88.600 dollari.
Ore 13:00 – Opa Askoll Eva, il prezzo si afegua
Askoll Eva segna oltre +30% a 0,13 euro sull’Egm, dopo che Askoll Holding ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria finalizzata al delisting. Il prezzo dell’opa è appunto di 0,13 euro per azione.
Ore 11:50 – Inwit in cima al Ftse Mib
Inwit con +2,4% svetta sul Ftse Mib (-0,6%). Il titolo della società delle torri è visto come anticiclico e beneficia pertanto delle sue qualità difensive. Inoltre il gruppo ha annunciato l’avvio da oggi delle prima tranche del buyback fino a 300 milioni di euro.
Ore 11:35 – Stm, per Jp Morgan vale 26 euro
Stm +0,26% a 17,99 euro, in recupero dai minimi di giornata e contro il -0,66% del Ftse Mib.
Gli analisti di Jp Morgan, come da noi segnalato in preapertura, hanno rivisto il target price da 29 a 26 euro, un livello ben superiore agli attuali corsi azionari, confermando la raccomandazione neutral. Nella sua analisi il broker ha tagliato le stime sui ricavi 2025-2026 del 3,8% e quelle sul gross margin rispettivamente del 3,9% e del 3,8%, mentre le previsioni di Eps vengono ridotte del 15,5% e del 10%.
Ore 10:20 – Unicredit Banco Bpm, offerta diviene incerta
Unicredit (-0,07% a 48,375 euro) torna oggi con un comunicato sul via libera condizionato del governo all’ops su Banco Bpm (-2,46% a 9,048 euro). La banca ha inviato una lettera al governo dopo che il comitato per il golden power ha approvato prescrizioni che Unicredit ritiene poco chiare e potenzialmente problematiche. Fino a quando non riceverà una risposta, precisa la nota, Unicredit non sarà in grado di decidere come procedere in relazione all’offerta per Banco Bpm. Secondo la banca guidata da Andrea Orcel “l’uso dei poteri speciali in un’operazione domestica tra due banche italiane non è comune e non è chiaro perché sia stato invocato in relazione a questa specifica operazione, ma non per le altre operazioni simili attualmente in corso sul mercato italiano. Inoltre, le prescrizioni si prestano a diverse interpretazioni e appaiono non completamente allineate con la legislazione italiana e comunitaria, oltre che con le decisioni delle autorità regolamentari”.
Ore 9:30 – Ftse Mib -0,94% a 35.640 punti
Borsa di Milano negativa con il resto d’Europa, ma appesantita anche dallo stacco delle cedole da parte di otto società: fra queste Prysmian è fanalino di coda con -3%. Su Stellantis (-2,5%) pesa anche il downgrade di Redburn: il broker, cone da noi anticipato in preapertura, ha tagliato la raccomandazione sul titolo da buy a neutral e il prezzo obiettivo da 16 a 10 euro. Banca Mediolanum -1,8% dopo il taglio di Jefferies da buy a hold con target price a 14,90 euro. In cima al listino una pattuglia di titoli in chiave difensiva fra cui Hera, Italgas e Inwit in progresso di circa un punto percentuale.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano sotto la parità.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Jefferies hanno tagliato il rating su Banca Mediolanum da buy a hold con target price a 14,90 euro.
Redburn ha tagliato Stellantis da buy a neutral con prezzo obiettivo rivisto da 16 a 10 euro.
Bnp Paribas Exane ha avviato la copertura su Tenaris con buy e un target price di 18,50 euro.
Barclays ha alzato il target su Poste Italiane da 14 a 16,70 euro, confermando la raccomandazione equal-weight.
Jp Morgan ha tagliato il prezzo obiettivo su Stmicroelectronics (Stm) da 29 a 26 euro, confermando il giudizio neutral.
Da segnalare che diverse società del Ftse Mib staccano oggi il dividendo: Banca Mediolanum, Campari, Ferrari, Iveco, Prysmian, Stellantis, Unicredit.
Da seguire le banche dopo la notifica del golden power a Unicredit che prevede un via libera condizionato all’ops su Banco Bpm. Da parte sua Unicredit ha reagito con una nota in cui afferma che le prescrizioni del governo non sono chiare nel merito. Alla banca guidata da Andrea Orcel sarebbe stato chiesto di non toccare il perimetro delle filiali e di cedere la succursale in Russia entro 9 mesi.
Fra le altre notizie su Borsa italiana oggi, Snam ha reso noto il deposito delle liste per il rinnovo del board: come atteso, la Cdp ha indicato Agostino Scornajenchi quale nuovo amministratore delegato del gruppo, e Alessandro Zehentner presidente.
Saipem ha firmato il rinnovo dell’accordo quadro con Saudi Aramco fino alla fine del 2027. La società viene così riconfermata nella lista esclusiva dei contractor selezionati dal colosso saudita.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa, alla ripartenza dopo il lungo weekend di Pasqua e una seduta debole giovedì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero calo (Ftse Mib -0,24% a 35.980 punti). La Borsa italiana ha archiviato la settimana con un bilancio nettamente positivo (+5,74%) in linea con il recupero dell’azionario internazionale.
Wall Street tuttavia ha riaperto ieri i battenti con una seduta all’insegna di forti vendite, pagando i timori per lo scenario macro e il duro scontro che vede contrapposti la Casa Bianca e la Fed. Il presidente americano Donald Trump è tornato ad attaccare il numero uno della Fed, Jerome Powell, invitandolo a tagliare subito i tassi d’interesse. Trump in particolare ha affermato che “in molti chiedono tagli preventivi ai tassi di interesse” poiché attualmente negli Stati Uniti non c’è praticamente inflazione e i costi dell’energia e della “maggior parte delle altre cose” sono in calo. “Con questi costi in così netto calo, proprio come avevo previsto, non ci può essere quasi nessuna inflazione, ma potrebbe esserci un RALLENTAMENTO dell’economia a meno che il signor Troppo Tardi, un grande perdente, non abbassi i tassi di interesse, ORA”, ha scritto Trump su Truth Social. La scorsa settimana Powell aveva affermato in un discorso che ″probabilmente i dazi ci allontaneranno ulteriormente dai nostri obiettivi… probabilmente per il resto dell’anno”, evitando riferimenti a possibili futuri tagli dei tassi e precisando nel corso del suo intervento che il presidente Usa, secondo la legge, non può licenziarlo. I realizzi sono tornati a prendere di mira soprattutto il comparto tecnologico, mentre restano anche le incertezze legate ai negoziati sulle tariffe. Il vice presidente degli Stati Uniti Jd Vance si è recato in India dove ha incontrato il premier Narendra Modi.
Le vendite sulla Borsa americana sono state accompagnate da nuovi massimi dell’oro sopra 3.400 dollari l’oncia; il dollaro e il petrolio hanno perso terreno.
Cordoglio nel mondo per la scomparsa di Papa Francesco. A Wall Street è stato osservato un minuto di silenzio; il presidente Trump ha ordinato bandiere a mezz’asta alla Casa Bianca e in tutti i palazzi governativi nel Paese.
Sul fronte delle trimestrali, attesi oggi i risultati di Tesla, mentre domani tocca a Boeing e giovedì ad Alphabet.
L’agenda macro non prevede dati particolarmente rilevanti.
I future Usa trattano stamattina in discreto recupero.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,17% a 34.220 punti; nel resto dell’Asia prevalgono moderati acquisti, in verde Cina e India.
Sul forex, l’euro/dollaro si apprezza ulteriormente a 1,1530; il petrolio tenta un rimbalzo con il Brent a 66 dollari e il Wti a 63 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera in netto calo: Dow Jones -2,48% a 38.170 punti, S&P 500 -2,36% a 5.158 punti, Nasdaq -2,55% a 15.870 punti.
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