Borsa italiana oggi (21 ottobre): Ferrari e Azimut, nuovi target price
Ste. Ne.
21-10-2024 — 08:51
DIRETTA NEWS / In arrivo le prime trimestrali delle big di Piazza Affari

Borse caute oggi in avvio di settimana dopo i guadagni della scorsa ottava (Milano +2,6%). L’agenda macro è scarna, mentre si attende il duplice appuntamento con il voto americano del 5 novembre e il successivo meeting della Fed che si riunirà il 7 novembre. Sul fronte delle trimestrali, la settimana è ricca di spunti con i conti in agenda di alcune big a Piazza Affari come Saipem (mercoledì), Italgas (giovedì), Eni (venerdì), mentre a Wall Street spicca Tesla (mercoledì).
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,71% a 34.955 punti
Piazza Affari chiude debole, in linea con il resto d’Europa e l’andamento di Wall Street.
Pesano le vendite sugli istituti di credito, con la Bce che si avvia a chiedere moderazione su dividendi e buyback: la maglia nera va a Mps con -2,7%. Il lusso risente nuovamente delle incertezze legate allo stimolo cinese; Brunello Cucinelli cede così un -2%, mentre nell’auto non c’è pace per Stellantis (-2,1%). Male anche il tech con Stm (-2%) e gli assicurativi.
Tra i pochi titoli a salvarsi, sull’onda della risalita del petrolio, ma anche in vista delle trimestrali, Saipem (+1,3%), Eni (+1,1%) e Tenaris (+1%). Nel risparmio gestito, oggi sotto la lente di Equita Sim, bene Azimut a +1%.
Ore 16:00 – Boeing vola, accordo con sindacati
Boeing in rialzo di oltre il 4,5% a Wall Street, a fronte di listini Usa marginalmente deboli, dopo che il colosso dell’aeronautica ha raggiunto un accordo con l’International Association of Machinists and Aerospace Workers, sindacato che rappresenta 33.000 dipendenti, destinato a porre fine a uno sciopero in corso da oltre un mese. Anche a questi livelli il titolo cede da inizio anno un -40%. Il sindacato rivolgendosi ai suoi iscritti parla di “proposta negoziata” che “è degna della vostra considerazione”. Gli aderenti voteranno mercoledì sulla ratifica del contratto e sulla fine dello sciopero. Il nuovo accordo include un aumento salariale del 35% in quattro anni ed è stato raggiunto con la collaborazione della segretaria al Lavoro Usa, Julie Su. I lavoratori riceveranno anche un bonus una tantum di 7.000 dollari. Il contratto che era stato rifiutato prevedeva un aumento salariale del 25% in quattro anni.
Ore 15:35 – Campari, per Equita resta da acquistare
Equita Sim ha limato del 5% a 9,50 euro il prezzo obiettivo su Campari (-0,15% a 7,768 euro con il Ftse Mib a -0,31%), confermando la raccomandazione buy. “Dato il contesto”, il broker stima un terzo trimestre “in rallentamento” e incorpora nelle sue valutazioni “maggiore prudenza anche per il quarto trimestre 2024 e per il 2025”. Infatti Equita lima le stime 2024-2025 del 3-6% sul fatturato e del 7-10% sull’utile netto, pur restando fiduciosa sulle prospettive di medio termine grazie al “forte posizionamento del portafoglio del gruppo”.
Ore 15:00 – Future WS in leggero calo
Future di Wall Street in marginale calo dopo la recente carrellata di record per Dow Jones e S&P500. Il focus resta sulle trimestrali: finora, su un 14% delle aziende S&P 500 che hanno già pubblicato i risultati del terzo trimestre, il 79% ha superato le aspettative, secondo FactSet. Sul fronte macro, la presidente della Federal Reserve di Dallas, Lorie Logan, ha dichiarato lunedì di sostenere l’attuale approccio di riduzione “graduale” dei tassi di interesse.
Ore 13:00 – Europa accentua le perdite con il lusso
Al giro di boa i listini europei ampliano le perdite, con il Ftse Mib di Milano che abbandona le posizioni sulla parità e si porta in calo dello 0,57%. In flessione anche l’Ibex di Madrid (-0,8%), il Cac di Parigi (-0,8%), il Dax di Franncoforte(-0,77%). Fanno lievemente meglio Amsterdam (-0,26%) Londra (-0,17%).
Se da una parte la banca centrale cinese ha tagliato i principali tassi di interesse sui prestiti, raggiungendo nuovi minimi, e nonostante le ultime mosse siano considerate parte di un pacchetto di misure più ampio, Goldman Sachs ritiene “improbabile” che lo stimolo abbia un impatto significativo a breve termine sulla spesa per il lusso. In questo quadro, dopo la brillante seduta di venerdì sulle attese degli interventi sul comparto prevalgono le prese di beneficio: arretrano a Parigi Kering (-1,45%), Lvmh (-1,6%), Hermes (-0,7%) e a Zurigo Richemont (-0,5%). A Piazza Affari, Brunello Cucinelli (-1,9%) finisce in coda al listino, mentre Moncler perde l’1,12%.
Ore 11:35 – Saipem rimbalza
Saipem +2,8% svetta in questo momento sul Ftse Mib. Il titolo, che guida i rialzi del comparto petrolifero, va a caccia di un rimbalzo dopo la recente debolezza del titolo in scia alle turbolenze che hanno colpito le quotazioni del greggio. Inoltre il titolo viene supportato dalle aspettative sulla raccolta ordini del terzo trimestre, i cui numeri saranno esaminati dal cda nella giornata di mercoledì. Intanto i future sul petrolio scamhiano in rialzo di un punto percentuale e vedono il Brent di dicembre a un passo da 74 dollari, mentre il Wti con consegna a novembre recupera quota 70 dollari.
Ore 10:15 – Ferrari, analisti positivi
Ferrari +0,14% a 443,90 euro con il Ftse Mib appena sotto la parità. Il Cavallino Rampante è reduce da una doppietta sul podio del Gran Premio degli Stati Uniti, mentre gli analisti oggi rivedono le stime in vista anche della trimestrale (5 novembre). Secondo Barclays, che ha alzato il prezzo obiettivo da 450 a 500 euro, confermando il rating overweight, “il lancio della F80 (799 unità; 3,6 milioni di euro; sold out) conferma il potere di fissazione dei prezzi unico” della casa di Maranello e il “disaccoppiamento” della società rispetto al mercato. “Con un rapporto prezzo/utili di oltre 50 volte e +15% negli ultimi 3 mesi (rispetto a SXAP -10% e Hermes flat) la valutazione non va oltre ragionevole dubbio – ma una visibilità di crescita degli utili eccezionalmente elevata distingue RACE in tempi incerti”, commentano a Barclays. Il migliore mix di modelli e pricing con la supercar F80 spinge la banca ad alzare le stime di Ebit del 4% nel 2026.
Fra gli altri broker, Hsbc ha oggi alzato il target da 385 a 413 euro, confermando hold; Rbc Capital ha alzato il target price da 468 a 470 euro, confermando il giudizio outperform.
Ore 9:50 – Azimut per Equita vale 26,40 euro
Azimut +2,26% a 24,39 euro. Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo del 3% a 26,4 euro, confermando la raccomandazione hold. “Abbiamo effettuato un fine tuning delle stime 2024-2026 – chiarisce il broker – per riflettere una dinamica migliore dei ricavi (+1% in media per maggiori commissioni nette di gestione) parzialmente compensata da maggiori costi operativi (+1% in media)”. Le previsioni di Eps vengono limate dell’1% sul 2024 e alzate del 2% sul 2025 e il 2026. Il principale catalizzatore sul titolo secondo Equita resta la nuova fintech bank.
Ore 9:30 – Ftse Mib -0,04% a 35.189 punti
Piazza Affari oscilla intorno alla parità. Si mette in luce Azimut su cui gli analisti di Equita hanno alzato il prezzo obiettivo del 3% a 26,40 euro, livello superiore agli attuali corsi azionari, pur confermando la raccomandazione hold.
Ricoperture sui petroliferi, bene Ferrari sopra la
parità dopo la doppietta al Gp degli Usa e i target price aggiornati da noi già segnalati in preapertura.
Sul fondo prese di beneficio per Cucinelli (-0,7%).
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano poco mossi.
Da segnalare la “doppietta” Ferrari al Gran Premio degli Stati Uniti di Austin, dove Charles Leclerc ha conquistato la vittoria, precedendo sul podio il compagno di squadra Carlos Sainz.
Franle raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Barclays hanno alzato il target price sulla stessa Ferrari da 450 a 500 euro, confermando il rating overweight; Hsbc ha alzato il prezzo obiettivo da 385 a 413 euro, confermando hold; Rbc Capital ha alzato il target da 468 a 470 euro, confermando il giudizio outperform.
Hsbc ha limato il target price su Stellantis da 14 a 13 euro, confermando hold; Rbc Capital ha confermato sector perform con un obiettivo di prezzo ridotto da 13 a 12 euro.
Fra le altre notizie, Eni secondo il Corriere avrebbe incaricato Natixis di cercare investitori interessati a rilevare una quota fino al 49% nella controllata di Enilive dedicata al biometano, Enibioch4in. Al dossier sarebbero interessati i fondi Dws, Meridiam e Vaubam.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, alla ripartenza dopo una seduta positiva venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere in moderato rialzo (Ftse Mib +0,47% a 35.204 punti). La Borsa italiana ha archiviato l’ottava con un bilancio nettamente positivo di +2,6% portando il consuntivo da inizio anno a un +16%.
Se l’ultima settimana è stata segnata soprattutto dal nuovo taglio dei tassi da parte della Bce, il terzo da giugno, l’agenda non prevede nei prossimi giorni dati particolarmente rilevanti. Intanto è partito il conto alla rovescia per il meeting della Fed in calendario il prossimo 7 novembre, subito dopo il voto per le presidenziali americane che si terrà martedì 5 novembre.
La Cina ha tagliato oggi i tassi principali sui prestiti a 1 e 5 anni di 25 punti base, portandoli rispettivamente al 3,1% e al 3,6%, ma la mossa era ampiamente attesa.
Sul fronte delle trimestrali la settimana è ricca di spunti con i conti in agenda di alcune big a Piazza Affari come Saipem (mercoledì), Italgas (giovedì), Eni (venerdì), mentre a Wall Street spicca Tesla (mercoledì).
Sull’obbligazionario, lo spread ha toccato nei giorni scorsi i minimi da tre anni; inoltre venerdì a mercato chiuso S&P hq confermato il rating BBB per l’Italia, con outlook stabile, affermando che “le prospettive di crescita del pil italiano sono rosee”, mentre Fitch ha confermato il rating BBB e ha alzato l’outlook da stabile a positivo, citando un contesto di stabilità politica che dovrebbe sostenere il consolidamento fiscale.
I future Usa trattano stamattina poco mossi.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso oggi con un -0,07% a 38.954 punti; in ordine sparso le Borse cinesi.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0850; il petrolio è poco mosso con il Brent a 73 dollari e il Wti a 69 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso venerdì sera positiva: Dow Jones +0,09% a 43.275 punti, S&P 500 +0,40% a 5.864 punti, Nasdaq +0,63% a 18.489 punti.
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