Borsa italiana oggi: 21 gennaio 2025
Ste. Ne.
21-01-2025 — 08:50
Focus sulle prime indicazioni di Trump

Borse oggi caute all’indomani dell’insediamento del presidente Usa Donald Trump, e delle prime attesissime indicazioni del nuovo capo della Casa Bianca. Nel “Day One” della sua amministrazione, Trump ha annunciato ordini esecutivi su immigrazione, emergenza energetica nazionale e uscita dall’accordo sul clima di Parigi, limitandosi ad alcune anticipazioni in tema di dazi. Trump ha accennato in particolare a tariffe del 25% per Canada e Messico dal primo febbraio, aggiungendo di escludere dazi universali. Nessun riferimento alla Cina, quest’ultima tuttavia criticata durante il discorso inaugurale a proposito del Canale di Panama, dove gli Stati Uniti lamentano tariffe elevate e puntano ad avere voce in capitolo. Sul fronte delle trimestrali, questa sera usciranno i numeri di Netflix. Fra i dati dati macro, la fiducia Zew tedesca di gennaio è uscita più debole delle attese.
(Scorrere verso il basso per vedere tutti gli aggiornamenti della diretta news)
Cliccare qui per le principali raccomandazioni dei broker di oggi 21 gennaio 2025.
Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,23% a 36.059 punti
Le Borse europee chiudono in ordine sparso, mentre Wall Street procede in moderato rialzo.
A Milano bene Diasorin (+2,9%) che approfitta del buon andamento del settore pharma europeo e termina in cima al Ftse Mib. Gli acquisti premiano inoltre Snam (+2%), che domani svela il piano aggiornato e Italgas (+1,8%), grazie alla corsa del gas, arrivato a superare i 50 euro al megawattora (+4,5%) sul Ttf di Amsterdam. In fondo al listino Tim (-1,4%), Eni (-1,2%) e Stellantis (-1,5%), sulla quale pesano i dati sulle immatricolazioni Ue di dicembre. L’accordo con Natixis non scalda invece Generali (-0,8%).
Sul mercato valutario, l’euro recupera terreno sopra 1,04 dollari, con il biglietto verde in calo. Il petrolio arretra all’indomani delle promesse di Trump di innalzare i livelli di trivellazione: il wti si attesta a 76,20 dollari al barile (-1,55%) e il Brent a 79,47 (-0,85%). Infine perde quota il bitcoin a 105,591 (-1,1%), dopo la fiammata della vigilia.
Ore 16:30 – Enel, nuovo target price
Jefferies ha limato il prezzo obiettivo su Enel (-0,25% a 6,774 euro) da 9 a 8,60 euro, confermando la raccomandazione buy. Gli analisti hanno rivisto il target price per tener conto di una riduzione della valutazione del business delle rinnovabili, ma continuano a giudicare interessante il profilo rischio/rendimento dell’equity story.
Ore 15:15 – Stellantis, sorpasso di Renault
Stellantis -1,23% a 12,69 euro tra i peggiori di Piazza Affari con il Ftse Mib a -0,4%. Il titolo paga sia i timori relativi a dazi usa nei confronti del Messico, dove il gruppo produce in gran parte le vetture destinate al mercato americano, sia i numeri deboli delle immatricolazioni europee, che hanno visto Stellantis sorpassata da Renault. Secondo le stime di Banca Akros, Stellantis e Pirelli (-1,2%) importano rispettivamente il 40% e il 50% della loro produzione statunitense dai loro stabilimenti in Messico e Canada, mentre Ferrari esporta dall’Italia il 100% dei suoi volumi negli Stati Uniti. Il fatturato del Nord America ha rappresentato nei primi nove mesi del 2024 il 43% per Stellantis e il 26% per Pirelli. Gli analisti ritengono che le sanzioni impatteranno soprattutto queste ultime due piuttosto che Ferrari (-0,4%).
Gli analisti di Intermonte hanno evidenziato che nel mese di dicembre la “sottoperformance di Stellantis ha fatto sì che diventasse il terzo player europeo, cedendo il secondo posto a Renault”. Confermato il rating neutral con prezzo obiettivo a 12,80 euro. Da parte sua Barclays conferma la raccomandazione equal-weight e il target di 12,50 euro su Stellantiscitando ii dati sulle consegne nel quarto trimestre del gruppo. La banca britannica ha tagliato le stime di Eps da 2,03 euro a 1,97 euro sul 2024, da 2,91 a 2,83 euro sul 2025 e da 3,57 a 3,52 euro sul 2026.
Ore 14:45 – Future WS in rialzo
Future di Wall Street positivi, con rialzi nell’ordine di circa mezzo punto percentuale, all’indomani dei primi ordini esecutivi firmati dal neo presidente Trump. Fra i singoli titoli, nelle contrattazioni pre-market, Netflix avanza di oltre 1 punto percentuale in attesa dei risultati “after the bell”; Apple cede circa il 2% dopo che Jefferies ha tagliato il rating a underperform: si tratta di uno dei pochi giudizi negativi dei broker sulle big tech Usa; Deutsche Bank ha promosso General Motors (+1%) da hold a buy, con target alzato da 56 a 60 dollari; va meglio però Tesla +2% nonostante l’intenzione di Trump di abbandonare gli incentivi sull’elettrico.
Ore 12:30 – Fineco, per Intermonte vale 18 euro
FinecoBank +0,42% a 17,96 euro, in linea con il nuovo prezzo obiettivo assegnato al titolo da Intermonte. Proprio oggi infatti il broker ha alzato il target di prezzo da 16 a 18 euro, confermando la raccomandazione neutral. “Apprezziamo il ritorno in carreggiata in termini di mix di raccolta nella seconda parte dell’anno”, spiegano gli analisti, che puntano ora l’attenzione sul miglioramento della “qualità degli Aum con uno spostamento verso investimenti a più alto margine. Ciò potrebbe avvenire rinnovando gli accordi in essere con i partner assicurativi con prodotti che attualmente sono a basso margine. Ci aspettiamo un aumento dei dividendi con i risultati dell’anno, con un payout di circa il 70%, ma non prevediamo annunci in termini di buyback considerando l’andamento della raccolta depositi e l’obiettivo di mantenere un leverage ratio superiore al 4,5%”.
Ore 11:20 – Bff Bank, per Akros è da comprare
Banca Akros ha alzato il giudizio su Bff Bank da neutral a buy con prezzo obiettivo che resta invariato a 9,6 euro. A Piazza Affari il titolo sale dello 0,26% a 7,82 euro. Il broker stima che Bff abbia chiuso l’esercizio 2024 con un utile netto di 245 milioni di euro. L’autorità di vigilanza impedisce ancora alla banca di pagare dividendi dopo la decisione di maggio. “La revoca del divieto potrebbe rappresentare un fattore scatenante per una rivalutazione del titolo”, spiegano gli analisti. Inoltre Banca Akros si aspetta un aggiornamento sulla riscossione delle esposizioni scadute attraverso la presentazione di ingiunzioni di pagamento al fine di ridurre il portafoglio di crediti deteriorati della banca.
Ore 10:35 – Mediolanum, per Intesa vale 13,80 euro
Banca Mediolanum +0,71% a 12,76 euro. Come da noi anticipato in preapertura, Intesa Sanpaolo ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 12,70 a 13,80 euro, confermando la raccomandazione buy. Il broker in vistacdei conti conferma la view positiva basata su “forti flussi di asset under management, l’attesa conferma di un buon livello di net interest income, remunerazione degli azionisti interessante”. Gli analisti stimano un utile netto nel quarto trimestre 2024 a 445,7 milioni nonché un dividendo per azione totale a 0,9 euro sui conti 2024.
Ore 10:00 – Ftse Mib -0,22% a 36.065 punti
Piazza Affari consolida, zavorrata in parte da vendite su alcuni titoli fra cui Campari, Prysmian, Amplifon e Stellantis, tutti in calo di oltre un punto percentuale.
In vetta Diasorin +1,8%, bene anche Mediolanum (+1,2%) su cui Intesa ha alzato il prezzo obiettivo da 12,70 a 13,80 euro, confermando la raccomandazione buy.
Banca Akros ha alzato il target su Generali (-1%) dopo il Mou sulla joint venture con Natixis, portandolo da 26,20 a 29 euro.
Bene Saipem +0,8% su aspettative legate al rilancio delle infrastrutture energetiche negli Stati Uniti.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano sotto la parità.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno alzato il target price su Banca Mediolanum da 12,70 a 13,80 euro, confermando il rating buy.
Da seguire Generali, che ha firmato un memorandum of understanding non vincolante con Bpce per la creazione di una joint venture tra le rispettive società di asset management, Generali Investments Holding e Natixis Im. In base alle intese, le parti deterrebbero ciascuna il 50% della società nata dalla combinazione, con equilibrati diritti di governance e controllo.
Fitch ha migliorato l’outlook a lungo termine di Bper a positivo da stabile, lasciando il rating Idr a BBB-.
Credito Emiliano (Credem) e Worldline hanno concluso l’operazione che prevede il trasferimento delle attività di merchant acquiring della banca in Worldline Merchant Services Italia, società parte del gruppo francese, per un controvalore di 95 milioni (con un meccanismo di aggiustamento prezzo nei prossimi anni e basato su obiettivi specifici).
Stellantis, secondo i dati Acea, a dicembre ha registrato in Europa (Ue+Efta+Uk) 126.091 immatricolazioni, in calo del 6,7% su anno, contro il +4,1% del mercato. Nell’intero 2024, le immatricolazioni sono state 1.969.594, in calo del 7,3% (+0,9% il mercato), con la quota in calo al 15,2% dal 16,5%.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi debole, all’indomani di una seduta interlocutoria che ha visto Piazza Affari chiudere sotto la parità (Ftse Mib -0,34% a 36.143 punti). La Borsa italiana è stata solo in parte sostenuta da acquisti su alcuni titoli fra cui nuovamente Iveco, Stellantis e bancari; sul fondo le utilities.
A mercati europei chiusi, e con Wall Street ieri in pausa per il Martin Luther King Day, si è svolta la cerimonia di insediamento del presidente Usa Donald Trump, e sono arrivate le prime attesissime indicazioni del nuovo capo della Casa Bianca.
Nel “Day One” della sua amministrazione, Trump ha annunciato ordini esecutivi su immigrazione, emergenza energetica nazionale e uscita dall’accordo sul clima di Parigi, limitandosi ad alcune anticipazioni in tema di dazi. Trump ha accennato in particolare a tariffe del 25% per Canada e Messico dal primo feb braio, aggiungendo di escludere dazi universali. Nessun riferimento alla Cina, quest’ultima tuttavia criticata durante il discorso di insediamento a proposito del Canale di Panama, dove gli Stati Uniti lamentano tariffe elevate e puntano ad avere voce in capitolo.
Nel discorso inaugurale, a proposito di dazi, Trump ha detto che avrebbe “immediatamente iniziato la revisione del nostro sistema commerciale per proteggere i lavoratori e le famiglie americane. Invece di tassare i nostri cittadini per arricchire altri paesi, applicheremo tariffe e tasse ai paesi stranieri per arricchire i nostri cittadini”.
Sul fronte delle trimestrali, questa sera usciranno i numeri di Netflix.
L’agenda macro riserva alcuni dati fra cui la fiducia Zew tedesca di gennaio.
I future Usa trattano stamattina sopra la parità.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,32% a 39.027 punti; in buon rialzo Hong Kong, poco mossa Shanghai.
Sul forex, l’euro/dollaro all’indomani di un forte recupero corregge a 1,0370; il petrolio è poco mosso con il Brent a circa 80 dollari e il Wti a 77 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso venerdì sera in rialzo: Dow Jones +0,78% a 43.487 punti, S&P 500 +1,00% a 5.996 punti, Nasdaq +1,51% a 19.630 punti.
Potete seguire le nostre news con gli ultimi aggiornamenti anche sul canale Telegram Finanza Report