Borsa italiana oggi: 2 settembre 2024
Ste. Ne.
02-09-2024 — 08:46
Attesa per gli ultimi dati decisivi in vista dei meeting delle banche centrali
Le Borse europee consolidano dopo il rally della scorsa settimana (per Milano +2,15%) e in una giornata priva della guida di Wall Street, chiusa per festività. La recente corsa è stata innescata dalle aspettative di tagli dei tassi alle riunioni di Bce (12 settembre) e soprattutto Fed (18 settembre). Si attendono ora gli ultimi dati in vista dei meeting delle due banche centrali, in particolare i non farm payrolls Usa di agosto che usciranno venerdì. Intanto mercoledì potrebbe essere la Bank of Canada a tagliare il costo del denaro. Fra i dati odierni, i Pmi manifatturieri europei di agosto migliorano leggermente ma restano in territorio di contrazione.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,15% a 34.320 punti
La Borsa di Milano consolida, in linea con il resto d’Europa, in attesa della riapertura domani segli indici di Wall Street, oggi ferma per il Labor Day.
Sul listino principale si mette comunque in luce Tenaris (+1,7%) sulle aspettative di restrizioni Usa a prodotti Octg importati dalla Corea del Sud, che rilancerebbero le ambizioni del gruppo sul mercato americano.
Banche miste con Unicredit migliore del comparto a +0,4%, giù Mps (-1,3%) sui rumors di un possibile nuovo collocamento accelerato da parte del Mef.
Vendite consistenti su Leonardo e su tutti i titoli del comparto difesa in Europa, il peggiore di giornata sui listini, complice – secondo qualche operatore – l’incerta situazione politica in Germania che potrebbe avere ricadute sulle scelte in politica estera: le azioni ex Finmeccanica cadono del 7,23% tornando a 21,3 euro e vanificando il recupero messo a segno nel corso del mese di agosto (+4,3%).
I realizzi prendono inoltre di mira Diasorin (-2,9%), ma anche Tim in calo di oltre un punto percentuale.
Ore 16:00 – Azimut, analisti Bofa prudenti
BofA ha tagliato il target price su Azimut (-0,92% a 22,59 euro) confermando il giudizio neutral, dopo aver limato le stime sull’Eps per il periodo 2024-2026 tra il 6% e l’8% a causa dell’aliquota fiscale più elevata (26% dal precedente 22-23%). La jv con Unicredit, Nova, è attesa offrire supporto ai flussi in entrata e gli analisti stimano che la società abbia raggiunto il punto di break even a luglio. I flussi nel gestito sono stati resilienti a luglio, a circa l’8,5% annuo da gennaio, anche grazie al Brasile. Tuttavia, i costi amministrativi sono attesi salire dell’11% a/a a fine esercizio a causa dei maggiori investimenti e dei cambiamenti al perimetro, e per BofA rimane una discreta incertezza sullo spin off in attesa di novità su possibili partner. Gli esperti vedono potenziale nell’Ipo o nella dismissione di una quota delle attività australiane.
Ore 15:15 – Tenaris, news positive dagli Usa
Tenaris +1,4% in testa al Ftse Mib che sfiora la parità (-0,02%) recuperando dai minimi della mattinata. Il titolo beneficia del newsflow positivo in arrivo dagli Stati Uniti, dove tre senatori hanno invitato il Segretario al Commercio a ridurre l’attuale quota di importazione di prodotti Octg dalla Corea del Sud, per riflettere la minore domanda e tutelare l’industria nazionale e i suoi lavoratori. Intermonte, che conferma rating neutral e tp di 14,66 euro sul titolo, segnala che l’industria Octg (Oil Country Tubular Goods) degli Stati Uniti è stata minacciata da pratiche commerciali sleali, tra cui il dumping dell’acciaio da parte della Corea del Sud, per oltre un decennio e che il mercato nordamericano rappresenta circa il 50% delle vendite totali di Tenaris. Tuttavia secondo Mediobanca Research “non è chiaro se il governo americano darà seguito alle richieste dei senatori luce del ruolo politico strategico che la Corea del Sud ricopre nell’estremo oriente”.
Ore 13:00 – Piazza Affari debole
La Borsa italiana si conferma marginalmente negativa, in linea con il resto d’Europa. Il Ftse Mib cede lo 0,18%, così come Francoforte, mentre Parigi procede in calo dello 0,31% e Londra dello 0,14%. Tra i principali titoli milanesi, bene le banche con Unicredit a +1,15% e Bper a +0,99%. Acquisti anche su Unipol (+0,99%) e Tenaris (+0,91%), quest’ultima dopo che tre senatori americani hanno chiesto la riduzione delle quote di importazione di tubi dalla Corea del Sud. In rosso invece Moncler (-2,2%), Leonardo (-2,92%) e Diasorin (-3,32%). Al di fuori del paniere principale, forti realizzi sulla Juventus (-13%) dopo il recente rally e alla luce del primo stop in campionato con il pareggio contro la Roma.
Ore 11:30 – Mps, il Mef vende ancora?
Mps debole a Piazza Affari, con un -0,3% a fronte di una giornata discretamente positiva per il settore, mentre il mercato si interroga sulla possibilità che il Tesoro metta in vendita a breve un altro 7% del capitale dell’istituto. Gli impegni con Bruxelles prevedono infatti la discesa almeno sotto al 20% entro fine anno (dal 26% attuale), ma in compenso si starebbe studiando un’alleanza commerciale sul comparto assicurativo in modo tale da far entrare nel capitale il partner. “Uno scenario potrebbe essere il coinvolgimento di Unipol – evidenziano gli analisti di Intermonte, rilanciando le ipotesi di stampa – interessata all’espansione della propria rete distributiva” oppure “la strutturazione di un Abb per la vendita sul mercato”. In quest’ultimo caso, spiega il broker, il titolo potrebbe avere qualche debolezza nel brevissimo termine, ma “rimane sottovalutato, e ciò potrebbe trasformarsi in un’ottima buying opportunity”.
Ore 10:30 – Enel, per Ubs vale 8,25 euro
Ubs, come da noi anticipato in preapertura, ha alzato il target price su Enel (+0,15% a 6,874 euro con il Ftse Mib a -0,2%) da 7,55 a 8,25 euro, confermando il rating buy. La banca svizzera nel suo report cita il solido sviluppo degli utili per il colosso elettrico e i progressi nel raggiungimento dei target. Dopo i dati del secondo trimestre leggermente migliori delle sue previsioni, il broker ha ritoccato le stime e ora sul 2026 è significativamente più ottimista del consenso.
Ore 10:00 – Ftse Mib -0,36% a 34.248 punti
Piazza Affari zavorrata dalle prese di profitto che colpiscono in particolare Iveco e Stellantis, con cali di oltre il 2%.
Fra i pochi titoli che resistono sopra la parità il migliore è Unipol (+0,3%) e alcune banche fra cui la sua partecipata Bp Sondrio, in frazionale rialzo.
Bene anche Enel (+0,2%): come da noi anticipato in preapertura, Ubs ha alzato il prezzo obiettivo da 7,55 a 8,25 euro, confermando la raccomandazione buy.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano intorno alla parità.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Bernstein hanno alzato il target price su Ferrari da 488 a 599 dollari, confermando il rating outperform.
Ubs ha migliorato il prezzo obiettivo su Enel da 7,55 a 8,25 euro, confermando il buy.
Unicredit sarà il nuovo sponsor di Formula 1 della Ferrari al posto di Santander. La casa di Maranello ha annunciato infatti stamani, che a partire dal 1° gennaio 2025 UniCredit collaborerà con Ferrari S.p.A., società da essa interamente controllata, per essere al suo fianco nelle attività sportive di Formula 1 con un accordo pluriennale.
Da segnalare che Leonardo è rimasto l’unico offerente per il programma di elicotteri da difesa del Regno Unito dopo che Airbus e Lockheed Martin hanno confermato il loro ritiro dalla gara, secondo quanto ha riferito il Financial Times di domenica. La filiale britannica di Leonardo ha confermato al FT di aver presentato un’offerta per sostituire la flotta Puma della Royal Air Force. Il gruppo italiano propone di costruire i suoi elicotteri AW149 nel suo sito produttivo a Yeovil, Somerset, in Inghilterra.
Torna in auge il tema delle privatizzazioni: voci di mercato attribuiscono al Tesoro l’intenzione di mettere in cantiere la cessione di una nuova quota di Mps, pari a circa il 7%, portandosi sotto il 20%.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, alla ripartenza dopo una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere nuovamente in rialzo (Ftse Mib +0,53% a 34.372 punti). La Borsa italiana ha chiuso il mese di agosto con un bilancio di +1,8%, mentre la settimana è andata in archivio con un +2,15%, portando il consuntivo da inizio anno a +13,25%.
I mercati dopo gli ultimi dati positivi sull’inflazione scommettono sempre più su una svolta accomodante da parte delle banche centrali, con tagli dei tassi previsti alle riunioni di Bce (12 settembre) e soprattutto Fed (18 settembre).
Si attendono ora gli ultimi dati in vista dei meeting, in particolare i non farm payrolls Usa di agosto che usciranno venerdì.
Intanto mercoledì potrebbe essere la banca centrale canadese a tagliare i tassi.
Oggi le Borse americane resteranno chiuse per la festività del Labor Day.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,14% a 38.700 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,1060; il petrolio cede nuovamente terreno, scontando anche la debolezza degli ultimi dati cinesi, con il Brent a 75 dollari e il Wti a 73 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso venerdì sera in netto rialzo: Dow Jones +0,55% a 41.563 punti, S&P 500 +1,01% a 5.648 punti, Nasdaq +1,13% a 17.713 punti.
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