Finanzareport.it | Borsa italiana oggi (2 ottobre): Brembo esce da Pirelli, crollano immatricolazioni Stellantis - Finanza Report

Dom 06 Ottobre 2024 — 20:59

Borsa italiana oggi (2 ottobre): Brembo esce da Pirelli, crollano immatricolazioni Stellantis



DIRETTA NEWS / Focus sulla geopolitica. I mercati attendono le banche centrali, dopo la frenata dell’inflazione europea il focus si sposta sull’occupazione americana

Borsa italiana oggi

La Borsa italiana oggi fallisce il rimbalzo dopo le vendite scattate a inizio settimana. A tenere banco è la nuova fiammata della tensione in Medio Oriente, che si ripercuote anche sulle quotazioni del petrolio. Proseguono intanto i segnali di crisi del settore auto. Il sentiment resta in parte supportato dalle aspettative di un allentamento più rapido del previsto da parte delle banche centrali. Fra i dati macro intanto, negli Stati Uniti la stima Adp sui nuovi occupati di settembre nel settore privato è uscita migliore delle previsioni, in attesa dei non farm payrolls in programma venerdì.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,28% a 33.675 punti

Piazza Affari chiude in ribasso ma limita i danni grazie al comparto petrolifero e a quello della difesa. Sul podio si piazzano così Leonardo (+3,6%) ed Eni (+1,6%) grazie alla corsa del greggio. In fondo l’auto con Iveco (-2,7%) e Pirelli (-2,4%) che sconta l’uscita dall’azionariato di Brembo (+0,5%).
Nel lusso -0,4% per Moncler dopo i patti parasociali con Lvmh, che la mettono al riparo da scalate ostili.

Sul forex, il dollaro si conferma in questa fase ‘valuta rifugio’ con l’euro che scambia a 1,1042 sul biglietto verde (da 1,1073 ieri in chiusura) e 161,41 yen (159,37). Il cross tra il biglietto verde e la divisa nipponica si attesta a 146,18. Rally del petrolio, che rallenta leggermente dopo le scorte Usa, con il Brent di dicembre a 74,4 dollari al barile (+1,2%) e il Wti di novembre a 70,8 dollari al barile (+1,3 per cento).

Ore 15:45 – Wall Street apre in rosso

Wall Street in moderato calo poco dopo l’apertura: anche la Borsa americana risente dei timori di escalation in Medio Oriente, oltre che della performance di alcuni titoli come Nike (-7%) e Tesla (-4%).

A Milano il Ftse Mib si conferma debole (-0,4%) con Pirelli in coda a -3,5%. Svetta Leonardo a +3,3%, con Eni (+2,4%) al comando del comparto petrolifero dopo che il Brent si è riportato sopra 75 dollari (+3%).

Ore 15:00 – Stellantis a caccia del rimbalzo, nuovi tagli al prezzo obiettivo

Azioni Stellantis +0,6% a 12,502 euro. Il titolo va caccia di un rimbalzo dopo aver rimediato un -14% da inizio settimana in scia al taglio delle stime. Non aiutano gli ultimi dati sulle immatricolazioni italiane di settembre, che hanno visto il gruppo guidato da Carlos Tavares registrare un crollo del 33,9% a fronte del -10,7% del mercato tricolore, con la quota in calo al 24,1% rispetto al 32,6% di un anno prima. Nei primi nove mesi le immatricolazioni di Stellantis sono scese del 5,8% a 365.286 unità e la quota di mercato si è ridotta al 30,3% dal 32,9%. Intanto Stifel ha ridotto da 23 a 15,5 euro il prezzo obiettivo, pur confermando la raccomandazione buy. La banca d’affari ha tagliato le stime al 2026 in media del 36% dopo il profit warning sull’anno in corso. Goldman Sachs ha rivisto il target da 23 a 16 euro, confermando il buy. Il broker ha abbassato le stime di ajdusted operating income del 38% sul 2024, del 26% sul 2025 e del 25% sul 2026 e vede un free cash flow industriale da -7 mld euro per l’anno in corso, rispetto alla nuova guidance compresa tra -5 e -10 miliardi.

Ore 12:15 – Leonardo in cima al Ftse Mib

Leonardo +4% a 21,18 euro, con il Ftse Mib a -0,2%. Il colosso della difesa approfitta delle tensioni geopolitiche legate a un potenziale conflitto tra Israele e Iran, alleati rispettivamente di Usa e Russia. Il titolo, spinto dalle guerre in Ucraina e Gaza, ha segnato anche quest’anno massimi storici (a 24,59 euro il 10 giugno) e agli attuali livelli guadagna da inizio anno un +41,2%.

Ore 11:00 – Deutsche Bank cauta su utilities italiane

Utilities in fondo al listino in una giornata di realizzi per il comparto e dopo un report di Deutsche Bank che ha ripreso la copertura su alcuni titoli del settore. La banca tedesca assegna a Enel (-1,76% a 7,094 euro) un rating hold con prezzo obiettivo di 7 euro; a Terna (-1,35% a 8,014 euro) hold con un prezzo obiettivo di 8,40 euro. Inoltre Snam (-1,41% a 4,556 euro) riceve buy con target price di 5,40 euro; buy anche per Italgas (-1,45% a 5,42 euro) con un prezzo obiettivo di 6,20 euro.

Ore 10:15 – Brembo lascia Pirelli e incassa plusvalenza

Brembo +3,52% a 10,02 euro. Secondo gli analisti di Equita Sim la notizia della cessione della quota in Pirelli (-3,59% a 5,15 euro) “è molto positiva per Brembo che: registra una plusvalenza netta di circa 70 milioni di euro; incassa circa 280 milioni riducendo il debito a 0,2 mld (debito/Ebitda a 0,1 volte), aumentando ulteriormente la potenza di fuoco per investimenti ben oltre 1 miliardo (senza considerare l’eventuale utilizzo della carta); elimina un investimento che non era mai stato chiaramente spiegato, causando l’applicazione di uno sconto governance; rimuove il rischio percepito dal mercato relativo alla fusione con Pirelli (che da sempre abbiamo considerato più positiva per Pirelli mentre Brembo perderebbe l’unicità di pure player nei freni di alta gamma)”. Il prezzo obiettivo su Brembo viene limato dell’1% a 15,80 euro “solo per l’aggiornamento della valutazione di Pirelli all’exit price”, mentre viene confermata la raccomandazione buy. Gli analisti di Intesa Sanpaolo, che su entrambi i titoli hanno una raccomandazione buy, calcolano per Brembo un total return sull’investimento in Pirelli che ammonta a circa il 50%. Per gli esperti l’incasso connesso alla cessione della quota in Pirelli “potrebbe essere utilizzato per finanziare il nuovo capex di Brembo e le iniziative di prodotto, così come una certa crescita esterna e un aumento nella distribuzione di capitale”. Secondo gli analisti “lo svanire di un potenziale merger tra Brembo e Pirelli, che avrebbe generato poche sinergie diluendo i margini di Brembo, dovrebbe rimuovere un peso sull’equity story di Brembo”.

Ore 10:00 – Buzzi, per Deutsche Bank è da comprare

Deutsche Bank ha avviato la copertura su Buzzi (+0,57% a 35,56 euro) con rating buy e prezzo obiettivo a 42 euro. Il gruppo, secondo il broker, ha “un bilancio forte” che offre spazio per M&A, capex o migliori ritorni per gli azionisti.

Ore 9:30 – Ftse Mib -0,04% a 33.758 punti

Piazza Affari ondeggia intorno alla parità.Le tensioni geopolitiche premiano i petroliferi con Eni a +2,2%, Saipem +1,3%, e il colosso della difesa Leonardo (+2%).

In fondo al listino principale le azioni Pirelli (-3,5%) in seguito al collocamento a sconto da parte di Brembo (+3,5%).

Sopra la parità Tim dopo che Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 0,34 a 0,42 euro, confermando la raccomandazione buy.

Sempre nell’auto, Stellantis volatile dopo i dati sulle immatricolazioni di settembre in Italia, che hanno visto un crollo del 33,9% a fronte del -10,7% del mercato, mentre la quota si restringe al 24,1% rispetto al 32,6% di un anno prima; il titolo va a caccia comunque di un rimbalzo dopo il -20% dell’ultimo mese.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano poco mossi.

Brembo ha avviato la cessione dell’intera partecipazione in Pirelli, pari a circa il 5,58% del capitale del gruppo di pneumatici. Tramonta così l’ipotesi di una prestigiosa fusione nel mondo dell’automotive italiano e internazionale. L’offerta realizzata attraverso una procedura di accelerated bookbuilding. gestita da Bnp Paribas, è avvenuta a un prezzo di 5,07 euro per azione, pari a complessivi 282,9 milioni. Pirelli aveva chiuso ieri a 5,382 euro. Al tempi stesso la Marco Tronchetti Provera (Mtp), Camfin e Camfin Alternative Assets annunciano il perfezionamento dell’acquisto del 2,5% del capitale di Pirelli da parte di Caa. “I consigli di amministrazione delle società – si legge in una nota – hanno approvato l’autorizzazione ad acquisti per l’ulteriore rafforzamento di Mtp/Camfin fino a una partecipazione massima complessiva del 29,9% del capitale di Pirelli a partire da oggi e comunque nel corso dei prossimi 24 mesi”. In seguito a tali operazioni, la catena di controllo che fa capo a Mtp detiene una quota complessiva pari a circa il 25,28% di Pirelli, “rinsaldando così il ruolo di Camfin e Mtp quali azionisti stabili e ribadendo la fiducia e l’impegno nel sostenere i progetti industriali di Pirelli”,

Giù le immatricolazioni di auto in Italia a settembre con un -10,7% mentre Stellantis registra un tonfo con -33,9%.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato il target price su Stellantis da 23 a 16 euro, confermando il rating buy; stessa raccomandazione da Stifel, che taglia il tp da 23 a 15,50 euro.

Berenberg ha tagliato il prezzo obiettivo su Stmicroelectronics (Stm) da 49 a 33 euro, confermando il buy.

Equita ha alzato il target price su Telecom (Tim) da 0,34 a 0,42 euro, confermando buy.

Deutsche Bank ha avviato la copertura su Buzzi con buy e un target di 42 euro.

Jefferies ha alzato il prezzo obiettivo su Intercos da 18,10 a 18,30 euro, confermando buy.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi debole, all’indomani di una seduta di vendite che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in calo (Ftse Mib -1,04% a 33.771 punti). La Borsa italiana è stata zavorrata da prese di beneficio su banche e lusso; in controtendenza i petroliferi guidati da Tenaris, bene inoltre Eni, in scia alle quotazioni del petrolio.

Le vendite non hanno risparmiato Wall Street, su timori legati alla geopolitica dopo i raid iraniani su Israele nell’ambito delle violenze che stanno flagellando il Medio Oriente.

Il sentiment resta solo in parte supportato dalle aspettative di un allentamento più rapido del previsto da parte delle banche centrali.

A mercati americani chiusi da segnalare la decisione della Nike di ritirare la guidance e posticipare l’investor day, dopo risultati deludenti sul lato dei ricavi, con il titolo in forte calo nelle contrattazioni after hours. Programmato per metà ottobre il ritorno dell’ex top manager Elliott Hill.

L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui spicca negli Stati Uniti la stima Adp sui nuovi occupati di settembre nel settore privato.

I future Usa trattano stamattina sotto la parità.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -2,18% a 37.808 punti; bene Hong Kong trainata dal settore immobiliare che beneficia del piano di stimoli.

Sul forex, l’euro/dollaro arretra a 1,1060; il petrolio avanza con il Brent a 74 dollari e il Wti a 71 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera negativa: Dow Jones -0,41% a 42.156 punti, S&P 500 -0,93% a 5.708 punti, Nasdaq -1,53% a 17.910 punti.

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