Finanzareport.it | Borsa italiana chiude negativa, in controtendenza Mps e Tim - Finanza Report

Ven 20 Settembre 2024 — 17:51

Borsa italiana chiude negativa, in controtendenza Mps e Tim



Il focus dei mercati resta sullo scenario macro e sulle potenziali mosse delle banche centrali

borsa italiana oggi

Borsa italiana oggi in rosso nella prima seduta di ottobre nonchédel quarto trimestre, al termine di una giornata scandita anche dalle indicazioni macro sull’andamento del settore manifatturiero in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti. A Milano il Ftse Mib segna in chiusura -1,39% a 27.849 punti, in linea con il restod’Europa, mentre Wall Street procede contrastata. L’euro/dollaro frena a quota 1,05, con il rafforzamento del biglietto verde che pesa sull’andamento di Brent e Wti, in calo rispettivamente a 92 e 90 dollari al barile. Lo spread Btp Bund segna 188 punti da 193 punti base della seduta precedente, mentre il rendimento del decennale italiano si amplia leggermente a 4,80%. (Scorrere verso il basso per vedere tutti gli aggiornamenti della diretta news).

Ore 15:40 – Wall Street in ordine sparso

Listini americani contrastati dopo un’apertura marginalmente positiva, con il Dow Jones in leggero calo, S%P500 poco sopra la parità, bene il Nasdaq in rialzo di circa mezzo punto percentuale. Il mercato viene in parte sostenuto dall’accordo provvisorio siglato nel fine settimana per evitare uno shutdown del governo Usa che avrebbe potuto impattare sulla ripresa. Il mercato è attendista comunque in vista dei prossimi dati fra cui spicca il labor report di settembre, in agenda venerdì. A trainare il comparto tecnologico sono ricoperture sui titoli dei semiconduttori guidati da Nvidia a +2%, bene inoltre Apple a +1%.

Ore 15 – Enel debole nonostante il buy di Goldman Sachs

Azioni Enel in calo di circa 1 punto percentuale a metà pomeriggio, in linea con l’intonazione generale e nonostante le indicazioni di Goldman Sachs, che ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 7,80 a 8,15 euro, confermando il buy; il broker stima una crescita dell’Eps del 6% medio annuo al 2026 e una crescita dei dividendi “sostanzialmente in linea con quella degli utili”, con un payout del 65%.

Ore 12:30 – Future americani in lieve rialzo

Listini europei poco mossi o in marginale ribasso dopo i numeri degli indici Pmi manifatturieri di settembre che hanno confermato la debolezza dell’economia in eurozona. I future di Wall Street trattano invece in marginale rialzo dopo l’accordo raggiunto in extremis nel fine settimana per scongiurare lo shutdown del governo. Il compromesso prevede una proroga di 45 giorni, per cui le trattative proseguono.

Intanto il petrolio prova a rialzare la testa con il Brent a 93 dollari al barile e il Wti a 91 dollari; sul fronte valutario l’euro cede terreno nei confronti del dollaro portandosi a 1,0540 (-0,3%).

Ore 11:10 – Piazza Affari poco mossa, ok spread

Piazza Affari procede poco mossa dopo che una carrellata di Pmi manifatturieri europei ha sostanzialmente confermato il momento di profonda contrazione per il settore manifatturiero, che sembrerebbe tuttavia aver toccato il fondo. Il Ftse Mib è invariato a 28.243 punti, guidato da Mps (2,3%) e Tim (+1,6%), entrambe tornate sotto la lente del governo stando alle indicazioni del ministro dell’Economia Giorgetti nella Nadef su dismissioni del Tesoro e investimenti.

A proposito di conti pubblici, lo spread Btp Bund segna 192 punti da 193 punti base della seduta precedente, mentre il rendimento del decennale italiano si attesta a 4,80%; fra l’altro parte oggi l’emissione del nuovo Btp Valore.

Ore 9:30 – Prysmian e Mps al comando del Ftse Mib, Eni poco mossa

A mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni il Ftse Mib segna +0,09% a 28.269 punti. In vetta Prysmian, nuovamente nel mirino di ricoperture dopo i recenti contratti, seguita a ruota da Mps in un comparto bancario che recupera terreno dopo il -9% accumulato nella scorsa ottava. Eni poco mossa non beneficia della notizia appena diffusa dal gruppo su una importante scoperta di gas al largo dell’Indonesia. Le stime preliminari indicano volumi complessivi pari a 5 mila miliardi di piedi cubi di gas (circa 140 miliardi di metri cubi) con un contenuto di condensati fino a circa 400 milioni di barili.

Fanalino di coda Recordati.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa o in frazionale rialzo, alla ripartenza dopo una seduta positiva venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in verde (Ftse Mib +0,29% a 28.244 punti). La Borsa italiana, nonostante il cauto recupero, ha chiuso l’ottava con un bilancio negativo (-1,2%); in rosso anche il mese di settembre (-2%), mentre il consuntivo da inizio anno si conferma nettamente positivo (+19%). Il palmares settimanale vede in testa Mediobanca (+2,7%); Mps e Tim fanalino di coda a circa -9%.

Il focus dei mercati resta sullo scenario macro e sulle potenziali mosse delle banche centrali, a partire da Fed e Bce. Se i numeri dell’inflazione di settembre hanno offerto venerdì scorso uno spiraglio alla Banca centrale europea per allentare la dura stretta monetaria, oggi si guarderà a una carrellata di Pmi manifatturieri nell’Eurozona; negli Stati Uniti spicca l’ISM manifatturiero di settembre. Il clou è atteso venerdì prossimo con l’occupazione americana di settembre.

Sempre negli Stati Uniti, sabato sera il Senato ha raggiunto un compromesso in extremis per sventare uno shutdown del governo che sarebbe scattato dopo la mezzanotte; successivamente il presidente Biden ha firmato il disegno di legge che prevede di fatto una proroga dei negoziati sul bilancio per altri 45 giorni, mentre al momento restano fuori gli ulteriori fondi per l’Ucraina.

I future Usa trattano stamattina positivi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0.31% a 31.759 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0560; il petrolio è positivo con il Brent a 92 dollari e il Wti a 91 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso venerdì sera contrastata: Dow Jones -0,47% a 33.507 punti, S&P 500 -0,27% a 4.288 punti, Nasdaq +0,14% a 13.219 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da segnalare che Unicredit ha chiuso la seconda tranche da 1 miliardo del buyback 2022, comunicata al mercato in data 20 giugno 2023 e avviata in data 30 giugno. La banca ha recentemente messo in rampa di lancio una prima tranche del programma di riacquisto di azioni 2023.

Giulio Terzariol entrerà nel gruppo Generali come Ceo Insurance, ruolo di nuova creazione con responsabilità di tutte le business unit assicurative, a partire da gennaio 2024. Il manager, attualmente cfo di Allianz, riporterà direttamente all’amministratore delegato Philippe Donnet ed entrerà a far parte del Group Management Committee di Generali.

Fra le raccomandazioni dei broker, gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il target price su Enel da 7,80 a 8,15 euro, confermando il rating buy.

Una nota di Poste Italiane nel fine settimana ha confermato l’investimento del gruppo in Mediobanca, dopo indiscrezioni di stampa secondo cui la società dei recapiti avrebbe rilevato una quota di oltre l’1% nel capitale di Piazzetta Cuccia. Poste ha tuttavia precisato che non parteciperà al voto in assemblea del prossimo 28 ottobre, rinunciando così a schierarsi nella “conta” che vede contrapposte la lista del cda Mediobanca e quella di minoranza targata Delfin (che dovrebbe essere resa nota oggi).

Borsa Italiana ha informato che le azioni Saes Getters sono sospese in attesa di comunicato.

Fra le altre notizie,Tamburi ha annunciato che gli azionisti di maggioranza di Alpitour, tra i quali il club deal Asset Italia, veicolo promosso da Tamburi Investment Partners e di cui Tip è il maggior investitore, che detiene il 59% circa di Alpitour su basi fully diluted, hanno dato incarico a Goldman Sachs di avviare un processo esplorativo per la valorizzazione delle proprie quote. Il processo prevede l’invio di un teaser a controparti, già individuate, e si articolerà in successive fasi una volta valutate le manifestazioni di interesse che saranno ricevute, spiega la nota. La valutazione del tour operator, secondo le indiscrezioni circolate, oscilla tra 1,3 e 1,5 miliardi.

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