Borsa italiana oggi: Unicredit, Campari, Amplifon

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, alla ripartenza dopo il weekend del primo maggio e una seduta venerdì scorso contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero calo (Ftse Mib -0,30% a 27.077 punti). La Borsa italiana ha archiviato il mese di aprile con un bilancio sostanzialmente invariato (-0,13%) mentre il consuntivo da inizio anno è un +14,2%.

E’ partito il conto alla rovescia per il meeting della Fed di domani e mercoledì, mentre la Bce si riunisce giovedì 4 maggio. In entrambi i casi il mercato sconta un rialzo di 25 punti base, ma se per la banca centrale americana potrebbe rappresentare l’atto finale della stretta monetaria, l’istituto di Francoforte potrebbe essere orientato a inasprire ulteriormente il costo del denaro.

Decisivi saranno anche i dati macro, che intanto prevedono oggi i numeri dell’inflazione di aprile nell’Eurozona (consensus +7% con il dato core stabile a 5,7%) oltre a una carrellata di Pmi manifatturieri.

Intanto la banca centrale australiana, con una mossa a sorpresa, ha aumentato i tassi di un quarto di punto e ha aperto la porta a ulteriori rialzi futuri, riprendendo il suo ciclo di inasprimento dopo la pausa nella precedente riunione.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,12% a 29.157 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0980; il petrolio è poco mosso con il Brent a 79 dollari e il Wti a 75 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera lievemente negativa: Dow Jones -0,14% a 34.051 punti, S&P 500 -0,04% a 4.167 punti, Nasdaq -0,11% a 12.212 punti.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da seguire le banche dopo il fallimento di First Republic negli Stati Uniti, in un’operazione pilotata dalla Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic) che ha poi ceduto clienti e gran parte delle attività a Jp Morgan. Quest’ultima ha guadagnato terreno a Wall Street, ma non le banche regionali che sono finite di nuovo nel mirino delle vendite.

Unicredit intanto riunisce oggi il cda per l’approvazione della trimestrale che sarà diffusa domani in preapertura. Il consensus degli analisti diffuso dalla banca punta su un utile netto di 1,3 miliardi nel primo trimestre 2023, in crescita da 1,16 miliardi di un anno fa, su ricavi per 5,3 miliardi (da 4,79 miliardi) trainati dal margine d’interesse visto a 3 miliardi.

Attesi inoltre i risultati di Campari, Amplifon (conference ore 15) .

E’ in arrivo peraltro una carrellata di trimestrali di big questa settimana: già domani si riuniscono per approvare i conti i cda di Enel, Leonardo, Stellantis, Poste, fra le altre.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Barclays hanno alzato il target price su Stmicroelectronics (Stm) da 64 a 65 euro, confermando il rating overweight.

Deutsche Bank ha incrementato il prezzo obiettivo su Eni da 14,90 a 15,80 euro, confermando il buy.