Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: Lagarde mette paura, Leonardo verso alleanza con Rheinmetall - Finanza Report

Lun 13 Gennaio 2025 — 07:42

Borsa italiana oggi: Lagarde mette paura, Leonardo verso alleanza con Rheinmetall



DIRETTA NEWS / Focus su inflazione e banche centrali

Borsa italiana oggi

Le Borse europee tornano a cedere terreno all’indomani di un rimbalzo fisiologico dopo il voto francese, che tuttavia come atteso non ha rimosso il rischio politico, per il semplice fatto che è in programma un acceso ballottaggio domenica prossima. A tenere banco però sono le dure parole pronunciate dalla presidente Bce Lagarde in apertura del forum di Sintra, in Portogallo, dove oggi peraltro ha parlato anche il presidente della Fed Powell, mostrandosi peraltro più accomodante della collega europea. La numero uno dell’Eurotower ha detto infatti ieri sera che la Bce non ha fretta di tagliare ulteriormente i tassi, poiché servirà del tempo per vedere progressi sull’inflazione; inoltre allo stesso tempo ha avvertito che i rischi per la crescita sono al ribasso. Proprio oggi sono stati diffusi i numeri dell’inflazione di giugno in Eurozona, usciti in frenata a +2,5% da +2,6%, in iinea con le attese, e i prezzi core invariati aa +2,9% (consensus +2,8%). Da parte sua Powell ha ribadito che la Fed ha bisogno di più fiducia prima di tagliare i tassi, ma anche fatto “un bel po’ di progressi” nel contrastare l’inflazione.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,70% a 33.481 punti

Milano chiude negativa in linea con il resto d’Europa, mentre Wall Street procede in ordine sparso. Ancora segnali di cautela sulla politica monetaria arrivano dal Forum delle banche centrali organizzato dalla Bce a Sintra, che si è aperto ieri e si concluderà domani. Dopo l’avvertimento della presidente Lagarde nella serata di lunedì, che non vede garantito uno scenario di “soft landing”, dai banchieri arrivano ulteriori appelli alla prudenza: il numero uno della Fed Jerome Powell ha ribadito la politica attendista della banca centrale, confermando la necessità di maggiore certezza sul fatto che “l’inflazione stia scendendo in modo sostenibile verso il 2%” prima di iniziare il processo di riduzione della politica restrittiva.

A Piazza Affari il comparto auto trascina in rosso il listino con Iveco (-3,8%) a guidare i ribassi, seguito da Stellantis (-2,3%) e Pirelli (-2%). Vendite anche sul comparto bancario dopo i rialzi della vigilia. In particolare sono da segnalare le performance negative di Unicredit (-1,3%), all’indomani del ricorso al Tribunale Ue sulla richiesta della Bce di ridurre l’esposizione in Russia, e di Mps (-1,24%) nel giorno della scadenza del lock up del Tesoro. In cima al listino domina Diasorin (+3,4%), da Stm (+2,3%) e Tim (+2,2%) dopo il perfezionamento ieri della cessione di NetCo a Kkr. Positiva anche Prysmian (+2%), dopo il completamento dell’acquisizione di Encore Wire.

Ore 15:50 – Wall Street poco mossa dopo Powell

I principali listini di Wall Street trattano poco mossi intorno alla parità, e in recupero dopo un’apertura leggermente negativa. Al forum Bce di Sintra il presidente della Fed Powell è in parte venuto incontro alle aspettative del mercato affermando che la banca centrale Usa ha fatto “un bel po’ di progressi” sull’inflazione, ma ha bisogno di più fiducia prima di tagliare. I future sui tassi scontano una probabilità intorno al 70% di un taglio del costo del denaro a settembre.

Fra i singoli titoli, in luce Tesla +5% dopo consegne migliori del previsto nel secondo trimestre. Paramount Global reagisce con un +4% in seguito alla notizia che il suo ramo streaming è in trattative con diverse società per una potenziale fusione: una delle parti coinvolte è Warner Bros Discovery (+1,9%) e vedrebbe potenzialmente Paramount+ fondersi con la piattaforma Max.

Ore 14:15 – Sys-Dat, debutto positivo su Star

Sys-Dat +8,19% a 3,6785 euro. L’operatore italiano attivo nel settore Ict che offre servizi e soluzioni informatiche innovative per i principali segmenti industriali e mercato di servizi debutta su Euronext Milan, segmento Star, dopo un’offerta che ha riguardato 8.450.000 azioni ordinarie di nuova emissione rivenienti da un aumento di capitale, 1.420.920 esistenti poste in vendita dagli attuali azionisti e 987.000 in aumento a servizio dell’opzione greenshoe.

Ore 12:30 – Enel -1%, analisti di Stifel cauti

Stifel ha riavviato la copertura su Enel (-0,91% a 6,547 euro) con rating hold e prezzo obiettivo a 6,4 euro, una valutazione insolitamente bassa per il colosso elettrico, che oggi oltretutto soffre assieme al resto del mercato le indicazioni della Bce. Secondo Stifel il titolo è “correttamente valutato, con un interessante rendimento del dividendo”. Il broker apprezza che il gruppo “punti alla visibilità finanziaria, ma minori capex sulle rinnovabili potrebbero mantenere la crescita dell’Ebitda e i multipli a sconto rispetto ai peer”.

Ore 11:30 – Leonardo verso alleanza italo-tedesca

Leonardo +0,5% fra i pochi titoli positivia Piazza Affari assieme ai petroliferi, mentre il Ftse Mib cede circa 1 punto percentuale. Tl titolo viene supportato da una ricostruzione del Sole 24 Ore secondo cui il gruppo della difesa è in trattative molto avanzate” con Rheinmetall per un’alleanza italo-tedesca nel settore degli armamenti terrestri. L’intesa porterebbe alla costituzione di una joint venture paritetica per gestire i futuri contratti per la produzione di 280 carri armati pesanti (derivazione del Panther) e più di mille veicoli blindati di fanteria (derivazione del Lynx) per l’esercito italiano. Il valore complessivo stimato è pari a 20 miliardi da spalmare in oltre 10 anni. Domani, secondo quanto risulta al quotidiano da fonti autorevoli, dovrebbe essere firmato un accordo preliminare (Memorandum of understanding) tra i due gruppi. Lo scopo dell’alleanza è anche l’ingresso di Leonardo al tavolo internazionale per la realizzazione del progetto del futuro carro armato pesante europeo, detto Mgcs (Main ground combat system), un’iniziativa promossa da Francia e Germania, che hanno le industrie più forti in un settore molto frammentato.

L’accordo “sarebbe positivo in quanto risolverebbe in tempi rapidi l’impasse che si era creata dopo l’annuncio dell’11 giugno dello stop alle negoziazioni in corso con Knds e perché permetterebbe a Leonardo anche di entrare nel progetto europeo Mgcs”, commentano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione di acquisto e target a 23,50 euro.

Ore 10:00 – Spread a 152

Lo spread Btp Bund si amplia stamattina a 152 punti da 150 della chiusura precedente, con il rendimento del decennale italiano a 4,11%. Lo spread fra Oat e Bund a 10 anni si allarga a sua volta leggermente a 75.

Ore 9:45 – Ftse Mib -0 87% a 33.424 punti

Vendite diffuse a Piazza Affari, con Iveco (-3,7%) e Stellantis (-2%) in fondo al listino principale.

Fra i pochi titoli in controtendenza, svetta Leonardo che starebbe per firmare un Memorandum of understanding con Rheinmetall sulla produzione di carri armati.

Appena sopra la parità Tim che come atteso ha ufficializzato il closing della vendita della rete.

Prysmian a sua volta leggermente positiva dopo che Barclays, come da noi anticipato in preapertura, ha alzato il target price sul titolo da 63 a 64 euro, confermando il rating overweight, mentre il gruppo ha finalizzato l’acquisizione di Encore Wire Corporation, operazione con cui la società dei cavi si rafforza ulteriormente sul mercato americano.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, a mercato chiuso è arrivato l’atteso annuncio della vendita di NetCo, la rete fissa di Tim, al fondo Kkr. L’operazione è stata infatti perfezionata mediante il conferimento in FiberCop (società della rete secondaria controllata al 58% da Tim) del ramo d’azienda che comprende l’infrastruttura di rete fissa e le attività wholesale, e la successiva acquisizione dell’intero capitale di FiberCop da parte di Optics BidCo, società controllata da Kkr (con il Mef al 16% e il fondo F2i all’11,2%). FiberCop ha nominato Massimo Sarmi come presidente e Luigi Ferraris come amministratore delegato. La cessione di NetCo, valorizzata 18,8 miliardi e fino a un massimo di 22 miliardi comprensivi di earn-out legati al verificarsi di determinate condizioni, permette a Tim una riduzione dell’indebitamento finanziario di 14,2 miliardi (13,8 miliardi al netto dei costi). A valle dell’operazione, l’organico di Tim scende da 37.065 a 17.281 dipendenti, equivalenti a 16.135 full time equivalent.

Prysmian ha annunciato stamattina il completamento dell’acquisizione di Encore Wire Corporation, operazione con cui la società dei cavi si rafforza sul mercato Usa.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Barclays hanno alzato il target price sulla stessa Prysmian da 63 a 64 euro, confermando il rating overweight.

Morgan Stanley ha alzato il prezzo obiettivo su Buzzi da 37,20 a 37,70 euro, confermando equal-weight.

Leonardo secondo indiscrezioni di stampa è in trattative “molto avanzate” con il gruppo tedesco Rheinmetall per dare vita a un’alleanza negli armamenti terrestri. Un Memorandum of understanding, secondo quanto scrive oggi il Sole 24 Ore, potrebbe essere firmato domani. La jv sarebbe chiamata a gestire i futuri contratti di produzione di nuovi carri armati pesanti (Mbt) e nuovi veicoli blindati di fanteria (Aifv).per l’Esercito italiano, La spesa prevista per le future commesse, per cui ancora non sono stati assegnati ordini, è stimata in circa 20 miliardi in oltre dieci anni per produrre 280 carri armati (la metà in versione da combattimento e la metà veicoli di supporto) e oltre mille cingolati più leggeri. Rheinmetall sta sviluppando il carro armato Panther e in cambio della ricca commessa accetterebbe di far partecipare Leonardo in maniera significativa per l’elettronica e le torrette del carro armato, dunque ci sarebbe lavoro per l’industria italiana. Dopo la recente rottura con Kdns, lo scopo dell’alleanza è inoltre l’ingresso di Leonardo al tavolo internazionale per la realizzazione del progetto del futuro carro armato pesante europeo, detto Mgcs (Main ground combat system).

Unicredit ha presentato un ricorso al Tribunale dell’Unione europea per “ottenere chiarezza circa gli obblighi stabiliti dalla Banca centrale europea per la ulteriore riduzione dei rischi associati alle attività di UniCredit in Russia, svolte da società controllate tra cui UniCredit Bank Russia”. Lo ha annunciato l’istituto guidato da Andrea Orcel. La banca “condivide con Bce l’importanza di ridurre la propria presenza in Russia, ma ha preoccupazioni circa le modalità di attuazione di tale riduzione identificate nella decisione della Bce, che vanno oltre l’attuale quadro normativo di riferimento”. Pertanto “le circostanze senza precedenti e la complessità del contesto socioeconomico e geo-politico, la mancanza ad oggi di un quadro normativo univoco applicabile allo scenario attuale, e le possibili gravi conseguenze derivanti dall’attuazione della decisione che ha impatto non solo sulle attività in Russia ma anche su UniCredit, impongono che il consiglio di amministrazione di UniCredit ottenga certezza e chiarezza sugli obblighi e sulle azioni da intraprendere”.

Fra le altre notizie su Borsa italiana oggi, le immatricolazioni di auto in Italia a giugno hanno registrato un +15% rispetto allo stesso mese del 2023. Il gruppo Stellantis ha registrato una crescita dell’11,36%.

Nextchem, controllata di Maire, si è aggiudicata nuovi contratti per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro da parte di importanti clienti internazionali, principalmente in Medio Oriente e in Europa. Ne dà notizia il gruppo in una nota.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa, all’indomani di una seduta di ricoperture che ha visto Piazza Affari chiudere in netto rialzo (Ftse Mib +1,70% a 33.716 punti). La Borsa italiana è stata trainata soprattutto dalle banche (in particolare Mps, Unicredit, Bper); fra i pochi titoli in rosso, sul fondo Prysmian e Stm.

In attesa del ballottaggio francese, il focus si sposta nuovamente su inflazione e banche centrali. Al Forum Bce di Sintra è atteso oggi pomeriggio un discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, mentre la numero uno della Banca centrale europea Christine Lagarde, nel discorso introduttivo pronunciato ieri sera, si è mostrata nuovamente dura, affermando che “non è stata ancora vinto la partita contro l’inflazione”, dal momento che, secondo le previsioni di Francoforte, l’obiettivo del 2% non dovrebbe essere raggiunto prima della fine del 2025, Secondo Lagarde “potrebbe volerci del tempo per raccogliere dati sufficienti per essere sicuri che i rischi di un’inflazione superiore al target vengano rimossi”. Al tempo stesso, “dobbiamo essere consapevoli che le prospettive di crescita rimangono incerte”.

Proprio oggi sono in agenda i numeri dell’inflazione di giugno in Eurozona, attesa in frenata (+2,5% da +2,6% con i prezzi core a +2,8% da +2,9%).

I future Usa trattano stamattina sotto la parità.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +1,12% a 40.074 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0730; il petrolio guadagna terreno con il Brent a 86 dollari e il Wti a 83 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera positiva: Dow Jones +0,13% a 39.169 punti, S&P 500 +0,27% a 5.475 punti, Nasdaq +0,83% a 17.879 punti.

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