Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 2 giugno 2025 - Finanza Report

Mer 09 Luglio 2025 — 09:15

Borsa italiana oggi: 2 giugno 2025



Focus ancora sui dazi, Trump raddoppia le tariffe sull’acciaio. Giovedì la Bce

Borsa italiana oggi

Piazza Affari oggi nervosa, in linea con l’azionario internazionale. Il focus resta sulla questione dazi. Nel fine settimana il presidente Usa Donald Trump ha annunciato che le tariffe sulle importazioni di acciaio nel Paese raddoppieranno dal 25% al 50% a far data dal prossimo 4 giugno. Il “rilancio” del capo della Casa Bianca è arrivato dopo che la scorsa settimana una Corte americana ha tentato di stoppare il programma di dazi reciproci di Trump, creando un caso giudiziario che ha provocato volatilità sui listini, in quanto si ritiene che l’amministrazione Usa abbia altre vie per inasprire le proprie politiche commerciali, mentre si potrebbero allungare i tempi delle trattative con i singoli Paesi. Il governo ha fatto ricorso in appello, ottenendo la sospensione della sentenza, mentre nei prossimi giorni si saprà se la sospensione avrà effetto per l’intera durata dell’esame d’appello. Si attendono anche eventuali sviluppi nei rapporti con la Cina, dopo che Trump ha affermato venerdì scorso che Pechino ha violato l’accordo preliminare su cui si basa l’attuale “tregua”; nelle ultime ore è stata invece la Cina a rivolgere analoghe accuse agli Stati Uniti. Da seguire inoltre la geopolitica: oggi si terrà un nuovo incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina a Istanbul, ma la riunione arriva all’indomani di un clamoroso attacco di droni ucraini in territorio russo, in cui sarebbero andati distrutti bombardieri strategici russi parcheggiati in una base della regione di Irkutsk (una quarantina di aerei, secondo Kiev, per un valore stimato in circa 2 miliardi). L’Ucraina ha dichiarato che il presidente americano Trump “era stato informato”. Inoltre sempre in Russia due attentati hanno preso di mira un ponte stradale, causando almeno 7 vittime, e uno ferroviario. La Russia, che aveva proposto il secondo round di negoziati, non ha disdetto la propria partecipazione, ma nessuno si aspetta oggi progressi significativi. Fra i dati macro, gli indici Pmi manifatturieri europei hanno sostanzialmente confermato il quadro di debolezza del settore nell’Eurozona; l’ISM manifatturiero di maggio negli Stati Uniti ha deluso le aspettative con 48,5 punti (consensus 49,3 da 48,7 punti). Giovedì si riunirà la Bce, che potrebbe tagliare nuovamente i tassi di un quarto di punto; attesa inoltre per i non farm payrolls di maggio in calendario venerdì.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,26% a 39.984 punti

La Borsa italiana oggi chiude debole, in linea con il resto d’Europa e l’andamento di Wall Street, dove il Nasdaq peraltro resiste intorno alla parità. Il dollaro cede terreno, con l’euro che supera di slancio quota 1,14 contro il biglietto verde. Il petrolio centra un rimbalzo, su aspettative di uno stop agli aumenti della produzione da parte dei Paesi Opec+ dopo l’estate. A Milano si mette in luce Tenaris (+5%), che beneficia di uno scenario di prezzi favorevole per i suoi tubi negli Stati Uniti dopo il raddoppio dei dazi di Trump sull’acciaio; inoltre il titolo riceve la spinta dei rialzi odierni del greggio, assieme a Saipem (+2,3%) ed Eni (+1,5%). Le nuove tariffe Usa su acciaio e alluminio sono destinate a pesare sul comparto auto, così Stellantis finisce sotto pressione con -5%. Vendite inoltre su Iveco penalizzata dal taglio del rating da parte di Morgan Stanley.

Ore 16:00 – Borsa italiana volatile

La Borsa di Milano accelera al ribasso (-0,7% sul Ftse Mib) dopo l’andamento altalenante della mattinata. Pesano le vendite su Iveco a circa -5% dopo il downgrade di Morgan Stanley: e su Stellantis -4% sui timori legati ai nuovi dazi Usa su acciaio e alluminio. Peraltro quest’ultima prospettiva premia Tenaris (+4,2%), avvantaggiata anche dal recupero dei prezzi del petrolio assieme a Eni +1,5m4%, Saipem +1,6%.

Ore 15:35 – Wall Street contrastata

Indici Usa in ordine sparso poco dopo l’apertura della sessione americana, con il Nasdaq che tenta un allungo on +0,2%, mentre il Dow Jones e l’S&P500 trattano sotto la parità. Fra i singoli titoli:

  • Cleveland-Cliffs +24,8%, Nucor +14,7% e Steel Dynamics +14,5% festeggiano i dazi al 50% sull’acciaio.
  • Boeing +2%. BofA Securities ha alzato il rating da neutral a buy e il prezzo obiettivo da 185 a 260 dollari.
  • Meta Platforms +1,4%. Secondo il Wall Street Journal, il gruppo prevede di automatizzare completamente la creazione e il posizionamento degli annunci pubblicitari tramite strumenti di intelligenza artificiale sulle sue piattaforme entro la fine del 2026. In futuro, gli inserzionisti dovranno solo inviare un’immagine del prodotto e un budget, dopodiché l’intelligenza artificiale creerà autonomamente gli annunci e gestirà il targeting su Instagram e Facebook.

Ore 13:45 – Borse oggi caute, euro/dollaro sopra 1,14

Piazza Affari debole a metà giornata con -0,19% sul Ftse Mib; lo Stoxx 600 europeo segna -0,16%, EuroStoxx di area euro a -0,50%; future di Wall Street sotto la parità. Sul valutario, l’euro guadagna terreno portandosi sopra 1,14 contro il dollaro. Petrolio in vena di un rimbalzo con il Brent a 65 dollari e il Wti a 63 dollari al barile. Fra le criptovalute, Bitcoin a 104.108 dollari (-0,91%).

Ore 11:15 – Iveco, scure di Morgan Stanley

Iveco Group -4,05% a 16,84 euro. Come da noi segnalato in preapertura, Morgan Stanley ha tagliato la raccomandazione sul titolo da equal-weight a underweight con un prezzo obiettivo rivisto da 16 a 15,60 euro. Il broker giustifica il downgrade con la valutazione del titolo dopo il rally da inizio anno.

Ore 11:05 – Stellantis sotto pressione

Stellantis (-3,12% a 8,685 euro) paga duramente l’ultima mossa del presidente americano Donald Trump sui dazi: dal 4 giugno le tariffe Usa su acciaio e alluminio, materiali ampiamente utilizzati dal settore automotive, raddoppieranno dal 25% al 50%. Nel resto d’Europa Volkswagen -1,t%, Mercedes-Benz -1,9%, Renault -2,1%. Intanto le vendite di auto nuove in Francia sono diminuite a maggio dell’11%. Stellantis ha riportato un calo del 9% (-10% le auto e -4% sui veicoli commerciali). “Nonostante Stellantis abbia mostrato dati leggermente migliori rispetto al mercato, il dato non è positivo, con un calo del 9% nel mese, anche considerando che il numero di giorni di calendario è stabile anno su anno”, commentano gli analisti di Intermonte, ricordando che la Francia è una delle principali geografie per Stellantis, rappresentando il 10% delle immatricolazioni del gruppo.

Ore 10:20 – Tenaris in cima al Ftse Mib

Tenaris (+3,32% a 15,26 euro) si porta in cima al Ftse Mib che riagguanta la parità (+0,02%). Il titolo beneficia dei super dazi Usa sull’acciaio. Già lo scorso 10 febbraio, quando gli Stati Uniti alzarono i dazi sull’acciaio al 25%, Tenaris si mise in luce a Piazza Affari con un balzo di oltre il 4%, su aspettative di prezzi più alti per i suoi tubi negli Usa. Il Nord America rappresenta oltre il 50% del fatturato del gruppo.

Ore 9:30 – Ftse Mib -0,45% a 39.907 punti

Piazza Affari in rosso dopo un paio di cambi di direzione. I nuovi super dazi americani sull’acciaio zavorrano Stellantis (-4%), fanalino di coda del listino principale; per contro Tenaris (+1,6%) beneficia di uno scenario di prezzi più alti per i suoi tubi negli Stati Uniti. Sotto pressione Iveco (-3,4%): come da noi anticipato in preapertura, Morgan Stanley ha declassato il titolo da equal-weight a underweight con un prezzo obiettivo rivisto da 16 a 15,60 euro. Svetta Leonardo (+2,4%) dopo un report positivo di Jp Morgan sul settore europeo e a causa delle ultime tensioni tra Russia e Ucraina.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano in calo.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Morgan Stanley hanno tagliato il rating su Iveco da equal-weight a underweight e il target price da 16 a 15,60 euro.

L’annuncio dei nuovi super dazi Usa sull’acciaio dovrebbe per lo più supportare titoli come Tenaris, che in occasione dei primi dazi a febbraio aveva beneficiato di uno scenario di prezzi più alti per i suoi tubi negli Stati Uniti; e Danieli, grazie all’attività di plant-making e al previsto aumento previsto di investimenti in impianti siderurgici americani.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa, alla ripartenza dopo una seduta contrastata venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero rialzo (Ftse Mib +0,26% a 40.087 punti). La Borsa italiana ha archiviato la settimana con un +1,55% e il mese di maggio con +6,6%, in linea con il deciso recupero dell’azionario internazionale. Nell’ottava gli acquisti hanno fatto capolino in particolare su Saipem (+6,5%) e Leonardo (+5,5%); sul fondo del listino principale, sempre nelle cinque sedute, Tim e Generali con circa -3%.

Il focus resta sulla questione dazi. Nel fine settimana il presidente Usa Donald Trump ha annunciato che le tariffe sulle importazioni di acciaio nel Paese raddoppieranno dal 25% al 50% a far data dal prossimo 4 giugno. Il “rilancio” del capo della Casa Bianca è arrivato dopo che la scorsa settimana una Corte americana ha tentato di stoppare il programma di dazi reciproci di Trump, creando un caso giudiziario che ha provocato volatilità sui listini, in quanto si ritiene che l’amministrazione Usa abbia altre vie per inasprire le proprie politiche commerciali, mentre si potrebbero allungare i tempi delle trattative con i singoli Paesi. Il governo ha fatto ricorso in appello, ottenendo la sospensione della sentenza, mentre nei prossimi giorni si saprà se la sospensione avrà effetto per l’intera durata dell’esame d’appello. Si attendono anche sviluppi sui rapporti con la Cina, dopo che Trump ha affermato venerdì scorso che Pechino ha violato l’accordo preliminare su cui si basa l’attuale “tregua”. Nelle ultime ore è stata invece la Cina a rivolgere analoghe accuse agli Stati Uniti.

Da seguire inoltre la geopolitica: oggi si terrà un nuovo incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina a Istanbul, ma la riunione arriva all’indomani di un clamoroso attacco di droni ucraini in territorio russo, in cui sarebbero andati distrutti bombardieri strategici eussi parcheggiati in una base della regione di Irkutsk (una quarantina di aerei, secondo Kiev, per un valore stimato in circa 2 miliardi). L’Ucraina ha dichiarato che il presidente americano Trump “era stato informato”. Inoltre si sono verificati due attentati: un ponte stradale è esploso nella regione di Bryansk, collassando su una ferrovia dove in quel momento sopraggiungeva un treno, causando almeno 7 i morti e oltre 70 feriti; un altro convoglio, un treno merci senza passeggeri, è deragliato nel Kursk mentre passava su un ponte ferroviario saltato in aria. La Russia, che aveva proposto il secondo round di negoziati, non ha disdetto la propria partecipazione, ma nessuno si aspetta oggi progressi significativi.

Si guarda anche all’agenda macro, che prevede oggi una carrellata di indici Pmi europei e l’ISM manifatturiero di maggio negli Stati Uniti. Giovedì si riunirà la Bce, che potrebbe tagliare nuovamente i tassi di un quarto di punto; attesa inoltre per i non farm payrolls di maggio in calendario venerdì.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -1,30% a 37.470 punti; nel resto dell’Asia realizzi diffusi.

Sul forex l’euro/dollaro si rafforza a 1,1380; il petrolio tenta un rimbalzo con il Brent a 64 dollari e il Wti a 62 dollari al barile, dopo che l’Opec+ ha deciso di aumentare la produzione a luglio nella stessa misura di ciascuno dei due mesi precedenti, in linea peraltro con le aspettative del mercato.

Wall Street aveva chiuso venerdì sera in ordine sparso: Dow Jones +0,13% a 42.270 punti, S&P 500 -0,01% a 5.911 punti, Nasdaq -0,32% a 19.113 punti.

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