Borsa italiana oggi: 2 gennaio 2025
Ste. Ne.
02-01-2025 — 08:46
Al via il nuovo anno con grandi aspettative ma anche incognite
Borsa italiana oggi in cerca di una direzione nel primo giorno di contrattazioni del 2025 e dopo il +12,6% nel 2024 sul Ftse Mib. L’anno nuovo si apre con grandi aspettative, nonché incognite, legate soprattutto all’insediamento di Trump il prossimo 20 gennaio e alle mosse delle banche centrali. La Fed in particolare potrebbe mostrarsi più titubante a procedere con ulteriori tagli dei tassi (la maggior parte degli operatori ne attende comunque tre) mentre la Bce dovrebbe proseguire più speditamente la manovra di allentamento. Fra i dati macro, i Pmi manifatturieri di dicembre hanno confermato stamattina la contrazione accentuata del settore in Eurozona, mentre in Cina l’indice manifatturiero Caixin è uscito a 50,5 punti dai 51,5 di novembre, facendo peggio del consensus per 51,6.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,55% a 34.374 punti
Piazza Affari termina in rialzo, dopo alcuni cambi di direzione, in linea con il resto d’Europa e sulla scia di Wall Street. Gli acquisti premiano i petroliferi, guidati da Saipem (+6,1%), bene anche Eni (+2,8%). In luce inoltre Recordati, oggetto di ricoperture, e Prysmian, entrambi sopra il 2%.
Seduta di realizzi per le banche con Bper (-2,9%) fanalino di coda.
Ore 16:00 – Petroliferi in rally
Il Ftse Mib prova a recuperare la parità al traino dei petroliferi, in una giornata di ricoperture sul greggio che vede il Brent riguadagnare la soglia dei 76 dollari al barile, mentre il Wti americano si porta sopra 73 dollari. Svetta Saipem con +5% dopo il +70% messo a segno nell’ultimo anno: la società dei servizi petroliferi punta non solo sul rialzo del greggio ma anche sulle aspettative legate a piani di rilancio delle infrastrutture energetiche sotto l’amministrazione Trump negli Stati Uniti. Bene a metà pomeriggio anche Eni +2% e Tenaris +1,5%.
Ore 15:30 – Tesla a Wall Street parte in rosso
Azioni Tesla in calo (-4,25%) all’apertura di Wall Street (tutta in verde) dopo i dati sulle consegne del quarto trimestre che hanno leggermente deluso le previsioni. Il gruppo di Elon Musk ha riportato consegne totali pari a 495.570 veicoli, contro attese per 504.770 unità, mentre le consegne Tesla 2024 segnano un lieve calo a 1.789.226 mezzi, da 1,81 milioni di consegne l’anno precedente.
Ore 14:00 – Future WS in buon rialzo
Future americani nettamente positivi, con rialzi nell’ordine di un punto percentuale sui principali listini, dopo un 2024 in cui la Borsa Usa è stata sostenuta dal Trump trade oltre che da un nuovo rally del comparto tecnologico. Il Nasdaq ha archiviato l’anno a +28,6%, S&P500 +23,3%, Dow Jones +12,9%. Oggi sì profila un avvio del 2025 all’insegna degli acquisti. Fra i singoli titoli, in premarket:
- Tesla +1,6% in attesa dei numeri sulle vendite del colosso auto nel terzo trimestre, cge saranno diffusi oggi.
- Netflix +1% dà i primi indizi sulla terza stagione di “Squid Game” con un breve video e conferma che sarà l’ultima. La seconda stagione intanto batte i record con 68 milioni di visualizzazioni nei primi quattro giorni dal rilascio.
- Nvidia +1,6% dopo una performance 2024 di +171%.
Ore 12:00 – Borsa Milano peggiora zavorrata da banche
Piazza Affari accelera al ribasso, con un calo di oltre un punto percentuale sul Ftse Mib, frutto di prese di profitto sulle banche dopo il rally del 2024 in scia a profitti record e alle aspettative sulla nuova tornata di consolidamento nel settore. A fine mattinata le vendite si concentrano su Bper con un calo di oltre il 5%, dopo che il titolo ha più che raddoppiato il suo valore nel corso del 2024 così come il suo socio di riferimento Unipol, che ha chiuso l’anno a +130%, e segna questa mattina -2,6%. In difficoltà inoltre Mps e Unicredit a circa -4%, Popolare Sondrio-3%.
Ore 10:50 – Tim, rumors su Sparkle e ipotesi spezzatino
Telecom Italia +1,3% fra i migliori del Ftse Mib (-0,45%). Il titolo beneficia dei rumors citati dal Messaggero su una possibile accelerazione della vendita di Sparkle, con il cda che potrebbe riunirsi il 22 gennaio, in modo da escludere la società dei cavi sottomarini dal piano industriale aggiornato che sarà diffuso il 13 febbraio. L’operazione da 700 milioni vedrebbe Tim cedere Sparkle a una newco con il Mef al 70% e Asterion al 30%.
Il gruppo guidato da Pietro Labriola starebbe inoltre valutando un breakup con la conseguente suddivisione in tre società: Consumer contenente la parte retail e pmi, con 7 miliardi di ricavi e 1,2 miliardi di ebitda after lease; Enterprise (grandi imprese, Pa, Olivetti, Telsy) con 3 miliardi di ricavi e 1 di ebitdaAl; e Tim Brasil. Lo spezzatino favorirebbe una potenziale cessione degli asset. Tornano così anche le indiscrezioni su un possibile interesse del fondo Cvc, che secondo il giornale romano potrebbe essere interessato a fondere la parte Enterprise con MaticMind, di cui ha il 70%, mentre il restante 30% vede Cdp equity e l’imprenditore Carmine Saladino con quote del 15%.
Ore 9:45 – Ftse Mib -0,17% a 34.129 punti
Piazza Affari, dopo una discreta apertura, gira in negativo. Bene oggi i petroliferi, in scia a un recupero del greggio con il Brent a 75 dollari: ne approfitta in particolare Saipem +2%, con Tenaris a +1,5% ed Eni +1%. Telecom +1,5% è a sua volta in vena di ricoperture, con un progresso di oltre un punto percentuale, spinta anche da rumors su un’accelerazione della vendita di Sparkle.
Sul fondo Ferrari -2% e Iveco -1,8%, mentre fra le banche Mps -1,2% tira il fiato.
Fuori dal listino principale, giù le azioni Geox -8% dopo l’accordo con le banche e una manovra finanziaria che prevede anche il supporto del socio di controllo Lir con risorse di capitale fino a 60 milioni.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano in moderato rialzo.
Unicredit ha comunicato stamattina che eserciterà l’opzione di rimborso integrale in via anticipata delle obbligazioni senior non preferred da 1,25 mld di euro con scadenza 20 gennaio 2026 (ISIN XS2104967695) e dei titoli Fixed to Floating Rate Callable Non-Preferred Senior Notes
due 20 January 2026
(ISIN XS2257999628). La banca ha ricevuto l’autorizzazione da parte del Single Resolution Board. La data di rimborso in entrambi i casi è il 20 gennaio 2025. Il rimborso anticipato dei titoli avverrà alla pari insieme agli interessi maturati e non corrisposti. Gli interessi cesseranno di maturare alla data di rimborso opzionale del 20 gennaio.
Da segnalare che Stellantis ha chiuso l’anno completando la cessione di Comau al fondo americano One Equity Partners, che diventa così azionista di maggioranza dell’azienda italiana specializzata nell’automazione industriale e nella robotica avanzata. Stellantis rimarrà socio di minoranza.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi positiva, all’avvio di un nuovo anno e dopo una interlocutoria lunedì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere in marginale rialzo (Ftse Mib +0,07% a 34.186 punti). La Borsa italiana ha archiviato il 2024 con un bilancio positivo (+12,6%) sul Ftse Mib, con forti rialzi soprattutto per banche e Leonardo, ma anche vendite su numerosi titoli fra cui Stm, Stellantis, la stessa Eni e altre big del listino milanese.
Bene Wall Street sulla scia del Trump trade e di un nuovo rally delle blue chip tecnologiche, con il Nasdaq a +28,6% nell’intero anno, S&P500 +23,3%, Dow Jones +12,9%. In Europa lo Stoxx 600 ha messo a segno un +6% e l’Eurostoxx 500 un +8,3%; bene il Dax tedesco a circa +19%, in rosso Parigi (-2%). Per quanto riguarda le azioni cinesi, il paniere Msci China ha archiviato il 2024 con +16,3%, in Giappone il Nikkei ha messo a segno un +19,2%.
Il 2025 si apre con grandi aspettative, ma anche incognite, legate soprattutto all’insediamento di Trump il prossimo 20 gennaio e alle mosse delle banche centrali. La Fed in particolare potrebbe mostrarsi più titubante a procedere con ulteriori tagli dei tassi (la maggior parte degli operatori ne attende comunque tre) mentre la Bce dovrebbe proseguire più speditamente la manovra di allentamento.
L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui una carrellata di Pmi manifatturieri di dicembre nell’Eurozona e Uk e negli Stati Uniti le richieste settimanali di sussidio. Intanto l’indice manifatturiero Caixin cinese di dicembre è uscito a 50,5 punti dai 51,5 di novembre, facendo peggio del consensus per 51,6.
I future Usa trattano stamattina positivi.
A Tokyo intanto il Nikkei è rimasto chiuso oggi per festività; in rosso la Cina.
Sul forex, l’euro/dollaro si conferma debole a 1,0360; il petrolio è positivo con il Brent a 75 dollari e il Wti a 72 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso martedì sera negativa: Dow Jones -0,07% a 42.544 punti, S&P 500 -0,43% a 5.881 punti, Nasdaq -0,90% a 19.310 punti.
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