Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 2 dicembre 2024 - Finanza Report

Lun 13 Gennaio 2025 — 08:17

Borsa italiana oggi: 2 dicembre 2024



DIRETTA NEWS / Europa ancora fiacca. Riparte l’attesa per le banche centrali

Borsa italiana oggi

Piazza Affari oggi chiude in rimonta sopra la parità, con il resto d’Europa in ordine sparso. Il Vecchio Continente fatica comunque a rialzarsi dopo l’andamento negativo del mese di novembre, sui timori per la crescita economica nonché per i dazi e la concorrenza in termini di deregulation da parte della nuova amministrazione americana. Si guarda inoltre alla crisi di governo in Francia e ai problemi del settore auto. Intanto è partito il conto alla rovescia per i meeting delle banche centrali. La Bce si riunisce il 12 dicembre, con previsioni di un taglio dei tassi di almeno un quarto di punto, mentre anche la Fed (il 18 dicembre) potrebbe tagliare a sua volta nuovamente il costo del denaro. Sull’agenda macro, numeri deludenti per gli indici Pmi manifatturieri di novembre in alcuni Paesi europei, come Germania, Francia e Italia, che hanno visto contrarsi ulteriormente l’attività. Negli Stati Uniti il Pmi e l’Ism manifatturiero Usa di novembre hanno entrambi superato il consensus. Il clou è atteso venerdì prossimo con i dati sull’occupazione Usa. Stamattina intanto l’attività manifatturiera cinese di novembre ha superato le aspettative.

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Cliccare qui per le principali raccomandazioni dei broker di oggi 2 dicembre 2024.

Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,21% a 33.483 punti

Le vendite su Stellantis (-6,5%) trascinano con sé anche il Ftse Mib, che dopo una seduta in altalena migliora sul finale e ottiene un +0,21%. Giù anche Italgas (-2,1%), Erg (-1,9%) e Tim (-1,6%). Rimbalzo per Nexi (+5,5%) che archivia così il “down” di Worldline (che a sua volta strappa a Parigi dopo le indiscrezioni su possibili offerte dai fondi di private equity per rilevare la società, primo indiziato Bain Capital). Tra le migliori anche Campari (+2,4%).

Ore 17:00 – Nasdaq record con Tesla e Intel

Wall Street procede contrastata, con il Dow Jones che consolida poco sotto la parità, mentre l’S&P500 avanza e aggiorna il record intraday. Ma anche il Nasdaq, con un rialzo che sfiora 1 punto percentuale, raggiunge un nuovo massimo storico. A trainare il listino tecnologico sono in particolare gli acquisti su Intel (+5%) in cerca di riscatto dopo la notizia dell’uscita del ceo Pat Gelsinger, che sarà rimpiazzato; e Tesla (+3%) dopo un upgrade di Roth MKM a buy, in virtù dello stretto rapporto del ceo Musk con il presidente eletto Donald Trump.

Ore 15:45 – Intesa Sanpaolo, app fuori servizio

Nuovi problemi per le banche alle prese con la tecnologia. Dopo i pagamenti elettronici bloccati nei giorni scorsi a causa di un guasto gestito da Worldline, l’Internet banking di Intesa Sanpaolo (+0,1% a metà pomeriggio, in linea con l’andamento generale) a partire da stamattina è risultato non accessibile o con operatività bloccata: l’app di Intesa Sanpaolo risulta “down” fin dalle prime ore del mattino e alcuni clienti lamentano anche la mancata visualizzazione dei movimenti più recenti, tra cui l’accredito di stipendi e pensioni. “Gentile cliente, ti informiamo che, a causa di un rallentamento momentaneo, la visibilità di alcuni movimenti (ad esempio mutui e accredito pensioni) potrebbe non essere disponibile”, recita un avviso che si è trovato di fronte chi è riuscito ad accedere all’App, mentre a chi resta fuori viene comunicato che “per un problema tecnico non si può proseguire”. Intesa spiega di aver “individuato il problema fin dalle prime ore del mattino” e di essersi “subito adoperata per risolvere il blocco della App, che è dovuto all’intenso traffico fin dalle prime ore del mattino”. “La cosa è in fase di risoluzione”, assicura l’istituto.

Ore 15:00 – Future WS poco mossi

Future di Wall Street poco mossi alla ripartenza dopo il ponte semifestivo del Ringraziamento e un mese di novembre record per i listini americani, al traino del Trump trade. Il Dow Jones in particolare ha guadagnato nel mese un +7,5% e l’S&P 500 circa il 6%: entrambi gli indici hanno aggiornato venerdì scorso i massimi storici.

Secondo i dati di Mastercard, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti, escluso il settore automobilistico, sono aumentate del 3,4% durante il Black Friday rispetto all’anno scorso. La maggior parte degli americani ha fatto acquisti online, con vendite in aumento del 14,69% rispetto all’anno scorso. Le vendite in negozio sono aumentate dello 0,7%. Abbigliamento, gioielli ed elettronica sono rimasti i regali più gettonati.

Ore 13:30 – Unicredit, Equita alza peso in portafoglio

Equita Sim ha alzato di 50 punti base il peso di Unicredit (+0,74% a 36,655 euro) nel proprio portafoglio principale. Rating buy e prezzo obiettivo a 47,20 euro vengono confermati. “A nostro avviso, Unicredit è ben posizionata per continuare a riportare una solida performance anche in un contesto di tassi meno favorevole, si caratterizza per multipli compressi, offre una remunerazione attraente e mantiene elevata opzionalità sull’utilizzo dell’excess capital”, commentano gli analisti della Sim.

Ore 11:00 – Stellantis, pesa incertezza

Non si arresta il flusso di vendite su Stellantis, che cede oltre l’8% a 11,50 euro, all’indomani delle dimissioni del ceo Carlos Tavares. Come sintetizzano gli analisti di Intesa Sanpaolo (rating hold su Stellantis, con target a 11,20 euro), l’uscita di Tavares e “la mancanza di ulteriori dettagli sulle divergenze tra il manager e il gruppo aumentano ulteriormente le incertezze tra gli investitori, suggerendo secondo noi che: la performance operativa del gruppo potrebbe essersi deteriorata ulteriormente in un contesto di destocking delle scorte negli Usa e la ripresa della quota di mercato negli Usa non stia andando come atteso; ci fosse disaccordo con il gruppo sulle azioni di taglio dei costi; non ci fosse allineamento sulle potenziali decisioni strategiche, come un potenziale legame con un altro player auto o una potenziale riorganizzazione di alcuni asset o marchi”. In generale, per Intesa le dimissioni del ceo e “l’attuale mancanza di un forte management team in un momento così difficile potrebbero aumentare ulteriormente la volatilità del titolo”.

Ore 10:05 – Enel, upgrade di Bnp Exane

Bnp Paribas Exane, come da noi anticipato in preapertura, ha alzato la raccomandazione su Enel (+0,03% a 6,812 euro contro il -0,72% del Ftse Mib) da neutral a outperform; il prezzo obiettivo passa da 6,90 a 7,70 euro. Il titolo scambia a multipli più bassi rispetto ai peer e secondo il broker sarebbe arrivato il momento di “ridurre il gap”; inoltre il payout è giudicato interessante e sostenibile, con una crescita attesa solida per l’Eps nel 2024-2027.

Ore 9:45 – Ftse Mib -0,87% a 33.123 punti

Borsa italiana oggi zavorrata dalle vendite su Stellantis (-8%) dopo le dimissioni del ceo Tavares che aumentano l’incertezza su andamento e prospettive del gruppo.

In controtendenza Leonardo (+1,8%) che continua a beneficiare del caos geopolitico; nuove ricoperture su Nexi con +1,2%.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano negativi.

Occhi puntati su Stellantis dopo le >dimissioni del ceo Carlos Tavares accettate dal cda. Il gruppo parla di “vedute differenti emerse nelle ultime settimane”; inoltre spiega che “il processo per la nomina di un nuovo ceo permanente è già in corso, gestito da un Comitato Speciale del Consiglio, e si concluderà entro la prima metà del 2025”. Nel frattempo, sarà istituito un nuovo Comitato Esecutivo presieduto da John Elkann.

Fra le raccomandazioni di Borsa, Bnp Paribas Exane ha promosso Enel da neutral a outperform.

Rbc ha alzato il target price sulla stessa Enel da 7 a 7,50 euro, confermando il rating sector perform.

Inoltre Rbc ha promosso la controllata spagnola Endesa a outperform con target che passa da 20 a 24 euro.

Deutsche Bank ha tagliato il prezzo
obiettivo su Moncler da 55 a 50 euro, confermando la raccomandazione hold.

Gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato il target price su Buzzi da 41 a 44 euro, confermando equal-weight.

Jp Morgan ha tagliato il prezzo obiettivo su Salvatore Ferragamo da 6,50 a 5,30 euro, confermando il giudizio underweight.

Fra le altre notizie, è slittato al 16 dicembre il termine ultimo per l’offerta vincolante su Sparkle. Lo ha deciso il cda di Tim riunitosi nella giornata di sabato. La società, si legge in una nota, ha “preso atto dello stato avanzato delle negoziazioni in corso con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Retelit per l’acquisto di TI Sparkle” e “ha acconsentito alla richiesta di questi ultimi di prorogare al 16 dicembre 2024 il termine per il ricevimento di una offerta vincolante”.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi debole, alla ripartenza dopo una seduta positiva venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero rialzo (Ftse Mib +0,46% a 33.414 punti). La Borsa italiana ha archiviato la settimana con un bilancio di -0,24%, assottigliando i guadagni da inizio anno a +10%, mentre il mese di novembre si è chiuso in calo di circa il 4%.

Chiusura di settimana positiva per Wall Street, in una seduta breve per il “ponte” del Ringraziamento, mentre il mese di novembre per l’azionario americano è stato il migliore dell’anno al traino del Trump Trade.

Intanto è partito il conto alla rovescia per i meeting delle banche centrali. La Bce si riunisce il 12 dicembre in un quadro di debolezza economica, accentuata sui mercati dai timori per le potenziali ripercussioni delle future politiche Usa in tema di dazi e deregulation: le previsioni puntano su un taglio dei tassi di almeno un quarto di punto. La Fed prenderà le sue decisioni il 18 dicembre: il mercato, seppure con maggiore cautela, si aspetta ancora una sforbiciata di un quarto di punto.

L’agenda macro prevede oggi fra l’altro una carrellata di indici Pmi manifatturieri europei e negli Stati Uniti il Pmi e l’Ism manifatturiero Usa di novembre. Il clou è atteso venerdì prossimo con i dati sull’occupazione.

Intanto stamattina l’attività manifatturiera cinese di novembre ha superato le aspettative.

Sul fronte politico, il governo francese di Michel Barnier ha le ore contate. Tuttavia venerdì S&P ha confermato l’outlook “stabile” sul rating transalpino “AA-“.

A Tokyo oggi il Nikkei ha chiuso con un +0,80% a 38.513 punti.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

Sul forex, l’euro/dollaro cede terreno a 1,0530; il petrolio tenta un recupero con il Brent a 72 dollari e il Wti a 68 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso venerdì sera in rialzo: Dow Jones +0,42% a 44.910 punti, S&P 500 +0,56% a 6.032 punti, Nasdaq +0,83% a 19.218 punti.

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