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Mer 04 Dicembre 2024 — 21:39

Borsa italiana oggi: Eni e Saipem sotto i riflettori



DIRETTA NEWS / Fed prudente, ora focus sull’inflazione europea. Nuove tensioni geopolitiche

Borsa italiana oggi

Borse europee oggi volatili alla riapertura dopo il lungo weekend di Pasqua. Il petrolio corre sospinto dalle nuove tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Fra i dati macro, focus sull’inflazione tedesca di marzo, alla luce ovviamente delle potenziali mosse della Bce, ma i dati in line a o leggermente inferiori alle previsioni non bastano a sostenere i listini europei. Da parte sua il presidente della Fed Powell venerdì scorso non ha chiuso la porta a un primo taglio dei tassi a giugno, ma si è mostrato tuttavia molto prudente.

(Scorrere verso il basso per vedere tutti gli aggiornamenti della diretta news)

Ore 17:30 – Ftse Mib finale -1,22% a 34.325 punti

A Piazza Affari così come nel resto d’Europa fioccano prese di beneficio giustificate un parte da timori di un allentamento più graduale da parte della Fed nel corso del 2024, anche se il primo taglio dei tassi continua a essere prezzato a giugno.

A Milano fra i pochi titoli in controtendenza Eni (+2,6%) e Saipem (+2%) grazie alla spinta del greggio, sui massimi da ottobre dopo il raid israeliano sul consolato iraniano a Damasco. Vendite concentrate sul lusso di Brunello Cucinelli (-4,4%) mentre nel comparto fa rumore il tonfo negli Usa di Calvin Klein (-22%) a causa delle deboli prospettive. Azimut -4,5% con il mercato che ha riservato un’accoglienza fredda al nuovo progetto di banca digitale del gruppo. +1,2% per Unipol dopo l’ok di Consob alla pubblicazione del documento di offerta per l’opa su Unipolsai che partirà la prossima settimana.

Ore 15:30 – Wall Street apre in rosso, a Milano realizzi

L’Europa avvia il nuovo trimestre all’insegna delle prese di beneficio: anche Piazza Affari cambia bruscamente direzione a metà pomeriggio e cede un -0,9%. Wall Street ha aperto in rosso.

A Milano proseguono le vendite su Cucinelli (-4%), giù anche Diasorin -3%, Azimut -2,7%, mentre Eni si conferma in cima al Ftse Mib con +2,8%, bene anche Saipem +1,5%.

Ore 12:00 – Cucinelli -2%, Ubs taglia stime e target

Brunello Cucinelli torna oggi nel mirino dei realizzi: Ubs ha tagliato target di prezzo sul titolo (-2,55% a 103,30 euro) da 133 a 120 euro, pur confermando la raccomandazione buy. Il broker in particolare ha limato le stime di Eps per la casa di moda umbra riducendole dell’1% sul 2024, del 2% sul 2025 e del 3% sul 2026.

Il titolo è fra i peggiori del Ftse Mib che guadagna un +0,26% al traino dei petroliferi.

Ore 10:45 – Milano ben intonata

Piazza Affari positiva con il Ftse Mib a +0,16%. A marzo il Pmi manifatturiero della zona euro ha frenato meno delle attese; buona la performance dell’indicatore italiano che torna sopra la soglia di 50 punti che separa la contrazione dalla crescita dell’attività economica.

Inflazione Italia e Francia sotto attese, Rbc CM

L’inflazione italiana e quella francese, uscite venerdì scorso a mercati internazionali chiusi, hanno mancato le attese. Da seguire oggi il dato tedesco e domani quello dell’Eurozona. Lo scrivono gli analisti di Rbc Capital Markets, secondo cui l’inflazione armonizzata di Italia e Francia ha mostrato “ampie sorprese al ribasso, con quella francese scesa al 2,4% su anno, in calo rispetto al 3,2% di febbraio e ben al di sotto delle aspettative di consenso per una lettura del 2,8%. L’inflazione armonizzata italiana ha registrato invece un aumento più contenuto del previsto, salendo all’1,3% a/a dallo 0,8% precedente (con un consenso all’1,5%). Dopo le pubblicazioni francesi e italiane di venerdì, disponiamo ora dei dati relativi a poco più del 50% dell’aggregato dell’area euro. Nel complesso, l’inflazione complessiva è ancora vicina alla nostra previsione di una lettura del 2,5% annuo, anche se la componente di fondo sembra essere inferiore di almeno 0,1 punti percentuali rispetto alla nostra previsione di una lettura del 3,0% annuo”.

Ore 10:00 – Iren, Banca Akros conferma buy dopo operazioni Egea

Iren volatile (dopo un’apertura positiva, cede ora circa mezzo punto percentuale) dopo l’operazione annunciata nel weekend. La multiutility di Reggio Emilia ha firmato un accordo di investimento vincolante per l’acquisizione di una quota pari al 50% del capitale sociale di una NewCo, in cui saranno trasferiti i rami operativi di Egea Spa, Egea Commerciale ed Egea Produzioni e Teleriscaldamento. La NewCo sarà partecipata da Iren al 50% attraverso un aumento di capitale di 85 milioni di euro che Iren sottoscriverà e libererà al closing dell’operazione, e per l’altro 50% da una MidCo, il cui capitale sociale sarà interamente detenuto da Egea Spa.

Banca Akros conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo di 2,30 euro, aspettandosi che Iren benefici di “sinergie di ricavo e di costo, anche in virtù della prossimità geografica di Egea al business di Iren”.

Ore 9:30 – Ftse Mib +0,06% a 34.769 punti

A Piazza Affari in evidenza Saipem (+2,2%) che beneficia di molteplici fattori: il rally del petrolio; il rimborso anticipato dell’intero importo residuo di 237 milioni relativo a un prestito con garanzia Sace con scadenza a fine 2027; nuove indicazioni positive degli analisti, in particolare Bernstein che ha avviato la copertura sul titolo con raccomandazione outperform.

In questo momento svetta tuttavia Eni +2,5% spinta dalla corsa del greggio, con il Brent sui massimi da 5 mesi a 88 dollari al barile.

Fra le altre raccomandazioni di Borsa, Barclays han tagliato il target price su Stm da 46 a 40 euro, confermando il rating equal-weight; ma il titolo guadagna circa un punto percentuale.

Fra i peggiori Stellantis -1,5% dopo che Wells Fargo ha rivisto il target su Stellantis da 19 a 20 euro, ben al di sotto gli attuali corsi azionari, sopra 25 euro, confermando il giudizio underweight.

In coda Brunello Cucinelli -1,7%.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, Leonardo potrebbe tornare ad approfittare delle tensioni geopolitiche dopo il raid israeliano sul consolato iraniano di Damasco.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Barclays hanno tagliato il target price su Stmicroelectronics (Stm) da 46 a 40 euro, confermando il rating equal-weight.

Bernstein ha avviato la copertura su Saipem con outperform.

Wells Fargo ha ritoccato il prezzo obiettivo su Stellantis da 19 a 20 euro, confermando il giudizio underweight.

La stessa Saipem ha completato il rimborso anticipato del finanziamento di 387 milioni, stipulato nel febbraio 2023, con un consorzio di banche italiane e internazionali e garantito per il 70% da Sace nell’ambito del programma “SupportItalia”. Nel dicembre 2023 era stato già effettuato un primo rimborso anticipato parziale dell’importo di euro 150 milioni, mentre nei giorni scorsi è stato effettuato il rimborso anticipato dell’intero importo residuo di euro 237 milioni. Il contratto di finanziamento prevedeva un periodo di preammortamento di 2 anni, con rimborso in 12 rate trimestrali a partire dal 31 marzo 2025 e scadenza finale il 31 dicembre 2027. I rimborsi anticipati sono stati effettuati mediante l’utilizzo di disponibilità di cassa. L’operazione determina quindi una riduzione dell’indebitamento lordo del Gruppo Saipem, oltre ad una riduzione del costo medio del debito.

Da segnalare che Iren ha sottoscritto un accordo di investimento vincolante per l’acquisizione di una quota pari al 50% del capitale sociale di una NewCo, in cui saranno trasferiti i rami operativi di Egea Spa, Egea Commerciale ed EGEA Produzioni e Teleriscaldamento. La NewCo sarà partecipata da Iren al 50% attraverso un aumento di capitale di 85 milioni di euro che Iren sottoscriverà e libererà al closing dell’operazione, e per l’altro 50% da una MidCo, il cui capitale sociale sarà interamente detenuto da Egea Spa.

Telecom (Tim) resta sorvegliata speciale dopo le vendite delle scorse settimane, mentre alla scadenza di venerdì scorso si sono presentate in tutto 4 liste per l’assemblea Tim del 23 aprile. Ago della bilancia Vivendi con il suo 24% circa del capitale.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, alla ripartenza dopo una seduta cauta giovedì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere sostanzialmente piatta (Ftse Mib -0,03% a 34.750 punti). La Borsa italiana ha comunque archiviato il primo trimestre con un “bottino” di +14,5%, battendo le principali piazze del Vecchio Continente, guidata soprattutto dal rally di Iveco (+68,5%) seguita da Leonardo (+55%); fanalino di coda Tim con -23,7%.

Nella giornata di venerdì, a mercati internazionali chiusi, i numeri dell’inflazione Pce americana di febbraio sono usciti in linea con le attese, salutati positivamente dallo stesso presidente della Fed Powell, che in un discorso non ha chiuso la porta a un primo taglio dei tassi a giugno, venendo così incontro alle attese degli operatori, ma ha fatto anche capire che l’allentamento della politica monetaria avverrà con prudenza.

Ieri Wall Street è partita ben intonata, ma ha poi frenato per chiudere in ordine sparso. A pesare è stato il dato dell’Ism manifatturiero di marzo, nettamente superiore alle attese, che potrebbe condizionare i piani della Fed; ma anche le nuove tensioni geopolitiche, dopo che un raid israeliano ha preso di mira il consolato iraniano a Damasco, in Siria, facendo salire le quotazioni del petrolio.

L’agenda macro prevede oggi alcuni dati fra cui la prima stima dell’inflazione tedesca di marzo, mentre domani si conosceranno i prezzi al consumo nell’Eurozona; negli Stati Uniti si attende soprattutto il jobs report di marzo in calendario venerdì.

I future Usa trattano stamattina in rosso.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +0,09% a 39.838 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro cede terreno a 1,0730; il petrolio avanza con il Brent a 87 dollari e il Wti a 84 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera contrastata: Dow Jones -0,60% a 39.566 punti, S&P 500 -0,20% a 5.243 punti, Nasdaq +0,11% a 16.396 punti.

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