Borsa italiana oggi: incubo recessione, Barclays promuove Ferrari, Berenberg taglia De’ Longhi
Ste. Ne.
02-08-2024 — 08:50
DIRETTA NEWS / Tornano i timori di recessione, venerdì nero a Tokyo (-6%). Occhi puntati sull’occupazione Usa di luglio
In Borsa torna l’incubo di una recessione, dopo l’apertura della Fed a un taglio dei tassi a settembre, assieme ad alcuni dati macro particolarmente deboli, che fanno temere un intervento tardivo da parte delle banche centrali. A Tokyo, dove la Banca del Giappone in controtendenza ha annunciato nei giorni scorsi una stretta, stamattina è andato in scena un venerdì nero con un crollo del -5,8% che non si vedevo dai tempi del Covid. Come se non bastasse, l’occupazione Usa di luglio ha deluso le attese, con 114.000 nuovi posti di lavoro, tasso di disoccupazione in rialzo al 4,3%, salari orari medi a +0,2% (consensus +176.000 nuovi posti, tasso di disoccupazione stabile al 4,1%, inflazione salariale a +0,3%). Fra le trimestrali, deludono Amazon e Intel.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -2,55% a 32.018 punti
Lo spettro di una recessione, complice probabilmente anche la voglia di prese di beneficio, manda al tappeto le Borse in tutto il mondo.
A Milano le vendite si accaniscono su Stm (-5,7%) in linea con le vendite a livello globale sul settore tecnologico; stesso discorso per le banche, con Unicredit -5% oggi peggiore del comparto a Piazza Affari. Fanalino di coda è però Azimut a -6,1% dopo la trimestrale deludente. Inoltre Saipem, Tim cedono oltre il 5%.
Gli acquisti privilegiano i titoli difensivi, in grado di fare da scudo a un’eventuale recessione: fra questi i gestori delle reti Snam e Terna sopra il 2%, la stessa Inwit a +1,2%. Fra gli altri titoli, Ferrari +0,7% si muove in controtendenza con le valutazioni aggiornate degli analisti.
Ore 16:00 – Banche, il sell-off è globale
Banche italiane nel mirino di forti realizzi (il settore cede -3,7%), ma se alcuni quotidiani rilanciano i rumors su un possibile ritorno della tassa sugli extra-profitti, il sell-off in realtà è globale: l’EuroStoxx Banks cede infatti a sua volta un -3,7%, mentre a Wall Street l’indice di settore segna -3,4%.
Le banche in generale scontano i timori di recessione nonché il probabile taglio dei tassi che farà calare il margine d’interesse.
A Milano fra le peggiori Mps -4,5%, Bper e Unicredit -4,2%, Banco Bpm -3,8%. A Parigi male anche oggi SocGen a -6%, così come Crédit Agricole, a Francoforte Deutsche Bank lascia sul terreno oltre il 5%.
Ore 15:35 – Ferrari, due upgrade e diversi nuovi target price
Ferrari (-0,36% a 388,50 euro) limita i danni rispetto al sell-off globale, mentre diverse banche d’affari aggiornano le rispettive valutazioni sul titolo della casa di Maranello all’indomani dei conti brillanti e della guidance rivista al rialzo. Barclays ha alzato il giudizio sul titolo da equal weight a overweight con prezzo obiettivo che passa da 400 a 450 euro. L’Ebit del secondo trimestre è stato del 7% superiore alle attese del mercato e la società ha migliorato la guidance sull’intero anno, spiegano gli analisti, che hanno aumentano le stime di Eps da 7,86 a 8,09 euro sull’anno in corso. Per Barclays Ferrari è “tra i titoli migliori da avere verso il 2025 su cui abbiamo copertura”. Promozione anche da parte di Intesa Sanpaolo, che passa da hold a buy con prezzo obiettivo alzato da 400 a 433 euro; da segnalare poi che Mediobanca alza il target da 361 a 400 euro; Citi da 435 a 445 euro; ed Equita da 315 a 330 euro.
Ore 15:15 – Future WS in calo
Future di Wall Street in netto calo dopo i dati sul lavoro peggiori delle attese. Fra i singoli titoli, nel pre-mercato:
- Amazon -9% dopo trimestrale e outlook peggiori delle attese;
- Apple -1% nonostante conti migliori del consensus;
- Intel in picchiata con il chipmaker a -24% in pre-market dopo il warning sul dividendo, che non sarà distribuito, mentre il gruppo taglierà il 15% della forza lavoro.
Ore 12:15 – Piazza Affari in difesa
I timori legati allo scenario macro innescano gli acquisti sui titoli difensivi come le utilities, grazie alla loro vocazione anti-ciclica e alle attività regolate: ne approfitta soprattutto Italgas con +1,1%, mentre i gestori delle reti Terna e Snam guadagnano poco meno di un punto percentuale. Intanto il Ftse Mib segna -1,76%.
Ore 11:00 – Stm giù con Intel
Tecnologici europei sui minimi da oltre sei mesi, in linea con il sell-off globale, ma anche per effetto di vendite sui titoli dei semiconduttori dopo i conti deludenti di Intel. A Milano Stmicroelectronics (Stm) cede un -3,5%. Le azioni Intel sono crollate del 20% nel premercato, dopo che l’azienda americana ha sospeso il dividendo e ha dichiarato che taglierà il 15% della sua forza lavoro.
Ore 10:30 – Ferragamo sorprende
Azioni Salvatore Ferragamo +3,10% a 8,145 euro. “Primo semestre oltre le attese grazie al controllo dei costi”, commentano gli analisti di Equita Sim. Dopo un -35% da inizio anno del titolo gli esperti si aspettavano una reazione positiva ai conti “per la tenuta delle vendite a prezzo pieno che – seppur su basi di confronto ormai molto facili – rappresenta un primo segnale incoraggiante a supporto dell’accelerazione del business nel 2025-2026. Tuttavia sarà da verificare la consistenza di questo trend, in particolare nell’attuale contesto di settore”. Equita peraltro taglia il target price su Ferragamo del 10% a 9,20 euro, confermando il rating hold.
Il broker ha “limato ulteriormente le stime di fatturato 2024 del 2%, ma lasciamo invariata la stima di Ebit incorporando un miglior controllo costi. Sul 2025-2026 tagliamo il fatturato del 3-4%, con impatto anche sull’Ebit (tagliato del 3% e 7%) in quanto non ipotizziamo ulteriori spazi di contenimento costi”, aggiungono gli esperti, che hanno abbassato le stime sugli utili 2024-2026 del 16-14% “per maggiori oneri finanziari e tasse”.
Ore 10:25 – Azimut, scivola dopo i conti
Azimut lascia sul terreno il 3,92% a 21,83 euro, fanalino di coda del listino principale. Ieri il gruppo del risparmio gestito ha diffuso i conti del primo semestre chiuso con ricavi totali in aumento del 9% a 702 milioni; le commissioni di gestione ricorrenti si sono attestate a 590 milioni nel (da 571 milioni di un anno fa), mentre l’utile netto adjusted e’ salito a 330 milioni nel semestre, in crescita del 43% rispetto ai 231 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Secondo gli analisti di Intermonte però i dati del secondo trimestre sono “leggermente inferiori alle nostre stime, a causa dell’aumento dei costi e maggiori minorities, mentre il confronto anno su anno a livello di utile netto è stato influenzato da circa 150 milioni relativi alla plusvalenza realizzata sulla vendita del 20% della partecipazione in Kennedy Lewis”. Il broker ritiene che il progetto della nuova banca di Azimut rimanga al momento il focus principale; intanto riduce il target price a 31 euro e conferma la raccomandazione outperform. Da parte sua Equita sottolinea come la società abbia chiuso il secondo trimestre con un risultato operativo in linea “con le nostre attese e 4% sopra consensus, grazie a maggiori ricavi che hanno compensato costi più alti”. L’utile netto è stato del “7% inferiore alle attese per maggiori tasse e utile di pertinenza di terzi; mentre i ricavi sono stati del 3% superiori alle nostre attese, principalmente grazie a maggiori commissioni di gestione”.
Ore 10:15 – Pirelli in controtendenza, da analisti ok ai risultati
Pirelli +0,9% a 5,61 euro contro il -1,44% del Ftse Mib. I conti del secondo trimestre sono stati “leggermente superiori” alle attese a livello di Ebit adjusted, commentano gli analisti di Banca Akros (neutral sul titolo, con prezzo obiettivo a 5,8 euro), che parlano di risultati “solidi”. Gli esperti hanno aggiornato al rialzo la stima di adjusted Ebit margin 2024, alzando dell’1% circa la previsione di Ebit adjusted. Jp Morgan conferma la raccomandazione overweight e il prezzo obiettivo a 7,2 euro. Il broker evidenzia come l’outlook sia stato confermato e non si aspettano “significativi cambi” alle stime del consensus.
Ore 9:45 – Ftse Mib -1,46% a 32.376 punti
A Piazza Affari non si placano i realizzi dopo il -2,68% della vigilia. Fra i pochi titoli che si salvano svetta Pirelli dopo una semestrale migliore delle previsioni e la conferma della guidance.
Ma le vendite sono diffuse e prendono di mira il risparmio gestito con Azimut a -4%, banche con Mps a -3,4%, tecnologia con Stm a -3%.
Ferrari leggermente negativa contiene i danni dopo l’upgrade di
Barclays a overweight con prezzo obiettivo che passa da 400 a 450 euro.
Berenberg ha invece tagliato la raccomandazione su De’ Longhi (-3%) da buy a hold e il target da 37 a 33 euro.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, Prysmian ha siglato un contratto da 600 milioni per la realizzazione di una nuova interconnessione elettrica tra Victoria e Tasmania, in Australia.
Fra.le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Barclays hanno promosso Ferrari da equal-weight a overweight con un target price alzato da 400 a 450 euro.
Berenberg ha tagliato De’ Longhi da buy a hold e il prezzo obiettivo sul titolo da 37 a 33 euro.
Salvatore Ferragamo ha chiuso il secondo trimestre con ricavi in calo del 6% a 296 milioni (-8% a cambi correnti) che porta il totale dei sei mesi a 523 milioni (-12,8% su base annua). Il risultato operativo nel semestre è calato del 41% a 28 milioni mentre l’utile netto del periodo crolla del 73,2% a 6 milioni.
Pirelli ha archiviato il semestre con un utile netto di 231,3 milioni di euro, in calo da 242,6 milioni. Confermate le guidance.
Si riuniscono oggi per approvare i risultati i cda di Banca Ifis, Buzzi, Cairo Communication, Comer Industries, Datalogic, Erg, EuroGroup Laminations, Marr, Neodecortech, Sit, Technogym, Tinexta.
Da segnalare che Biagio Mazzotta è il nuovo presidente di Fincantieri, cooptato in cda dopo la prematura scomparsa del generale Graziano. Il manager si è pertanto dimesso ieri dalla Ragioneria generale dello Stato.
EuroGroup Laminations ha rilevato il 40% della società indiana Kumar Precision Stampings Private Limited, tra i principali operatori locali nella produzione e distribuzione.di statori e rotori per motori elettrici per varie applicazioni industriali e domestiche.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi negativa, all’indomani di una seduta di vendite che ha visto Piazza Affari chiudere in forte calo (Ftse Mib -2,68% a 32.857 punti). La Borsa italiana è stata zavorrata da realizzi sulle banche (soprattutto Mps, Unicredit) in linea con il comparto europeo e da Tenaris e Prysmian dopo le rispettive semestrali.
Le prese di beneficio hanno fatto capolino ieri anche a Wall Street dopo l’euforia per i messaggi accomodanti della Fed, che ha preparato la strada a un taglio dei tassi a settembre, mentre il mercato dopo la debolezza di alcuni dati macro economici inizia a temere che l’allentamento potrebbe essere tardivo e vede rischi di recessione.
Oggi si guarda ai numeri dell’occupazione Usa di luglio (consensus +176.000 nuovi posti di lavoro, tasso di disoccupazione stabile al 4,1%, inflazione salariale a +0,3%).
Fra le trimestrali, Amazon è arrivata a cedere il 7% in after hours dopo conti che hanno deluso sul fronte dei ricavi e della guidance sul nuovo trimestre; Apple poco mossa dopo risultati che hanno centrato le stime di consensus.
I future Usa trattano stamattina in calo.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -5,81% a 35.909 punti, in un venerdì nero sulla scia delle vendite a Wall Street e ancora a causa della stretta annunciata nei giorni scorsi dalla Bank of Japan. In rosso anche il resto dell’Asia.
Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0800; il petrolio avanza con il Brent a 80 dollari e il Wti a 76 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera in netto calo: Dow Jones -1,21% a 40.347 punti, S&P 500 -1,37% a 5.446 punti, Nasdaq -2,30% a 17.194 punti.
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