Borsa italiana oggi (19 settembre): Campari, Stm, Unicredit, Stellantis
Ste. Ne.
19-09-2024 — 08:46
DIRETTA NEWS / Day after della Fed
Le Borse globali oggi festeggiano le mosse della Fed, che ha tagliato i tassi di mezzo punto percentuale, nella parte alta delle aspettative, prefigurando due ulteriori tagli da 25 punti base entro l’anno, mentre il presidente Powell ha comunque rassicurato sulla salute dell’economia americana.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +1,16% a 34.044 punti
Borse europee tutte in rialzo.
Anche a Wall Street Dow Jones e S&P 500 aggiornano i record, mentre il Nasdaq corre con un ritorno della propensione al rischio che premia i gruppi dei chip, Nvidia in testa, e colossi come Apple. Di riflesso, a Piazza Affari accelera anche Stm (+3,5%). La migliore è però Campari (+9,5%), con le ricoperture scattate dopo la fiche da 100 milioni messa sul piatto dall’azionista Garavoglia. Brillante anche il lusso con Cucinelli (+4,5%), sugli scudi Prysmian (+4%), che ha toccato il massimo storico di 65,68 euro, superando il precedente record fissato il 24 luglio scorso. In coda Inwit (-2,2%) e le utilities, titoli tipicamente difensivi: ne risente anche Enel (-1,7%), anche se Goldman Sachs conferma oggi il buy sul colosso elettrico con target price invariato a 9,20 euro.
Ore 15:45 – Spread in calo
Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni si riduce all’indomani del taglio Fed, mentre oggi la Bank of England è rimasta ferma. Il differenziale segna 136 punti da 138 della chiusura di ieri, con il rendimento del decennale italiano a 3,55%. “La strategia cauta, connotata da tagli graduali, della BoE contrasta con la posizione più aggressiva della Federal Reserve statunitense, che mercoledì ha tagliato i tassi di 50 punti base. La Fed punta a un soft landing e questa volta sembra intenzionata ad agire con fermezza, a seguito delle critiche per la sua risposta lenta all’impennata dell’inflazione negli Stati Uniti”, commenta Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm. Da parte sua Jamie Niven, Senior Fixed Income Fund Manager di Candriam, osserva che “la BoE ha lasciato invariati i tassi, anche se ha mostrato un orientamento leggermente falco nella composizione del voto (un solo voto a favore di un taglio contro i due ampiamente attesi) e ha sottolineato che il taglio dei tassi dovrà avvenire in modo graduale. Riteniamo molto probabile un altro taglio di 25 pb a novembre e forse un altro a dicembre, ma la nostra maggiore convinzione riguarda il tasso terminale di questo ciclo, che continuiamo a ritenere debba essere più basso, soprattutto se si considera quanto viene prezzato per i tassi terminali Usa ed Euro”.
Ore 15:00 – Future di WS in netto rialzo
Future di Wall Street in deciso rialzo, con rialzi intorno al 2% per i contratti sul Nasdaq e S&P500, all’indomani della manovra espansiva della Federal Reserve.
Nelle contrattazioni premarket volano i tecnologici con Nvidia e Amd sopra il 3%, Micron +2,6%, Meta e Alphabet +2%.
Bene però anche le banche come Jp Morgan, che beneficiano delle rassicurazioni di Powell sulla crescita economica, tanto più che il taglio di tassi dovrebbe dare un’ulteriore spinta alla ripresa; stesso discorso per Caterpillar e Home Depot: tutti questi titoli avanzano di oltre 1 punto percentuale.
Ore 12:20 – Stm, per Barclays vale 28 euro
Stm +3,21% a 26,07 euro. Barclays, come da noi anticipato in preapertura ha ridotto il prezzo obiettivo da 34 a 28 euro, livello che resta al di sopra degli attuali corsi azionari, confermando la raccomandazione overweight. La banca ha aggiornato le stime sul settore dei semiconduttori in vista dei conti del terzo trimestre, citando fra l’altro l’andamento del comparto auto e i timori sulla Cina. Le previsioni di Eps su Stm scendono dell’1% sul 2024 e del 13% sul 2025.
Ore 11:10 – Mfe in rally dopo i conti
Mfe-MediaFor Europe (ex Mediaset) in luce a Piazza Affari dopo risultati semestrali superiori alle attese del mercato. Le azioni A segnano un rialzo del 8,85% a 3,076 euro e le azioni B del 7,70% a 4,254 euro.
Il gruppo ha chiuso la prima metà dell’anno con ricavi in crescita a 1,45 miliardi (+7,8%), un utile di 104,7 milioni (+20,2%), risultato operativo (Ebit) positivo per 136,3 milioni (+12,7%). Il consensus indicava ricavi per 1,473 mld, utile di 99 mln ed Ebit a 129 mln. Per l’intero anno, Mfe ha confermato l’obiettivo di “mantenere un risultato operativo, un risultato netto e una generazione di cassa (Free Cash Flow) consolidati nettamente positivi, la cui entità dipenderà principalmente dal livello della raccolta pubblicitaria dell’ultimo trimestre”. Per l’ultima parte dell’anno pero’ “la visibilita’ del mercato pubblicitario”, sia in Italia che in Spagna, “resta piuttosto bassa”, hanno spiegato i manager, evidenziando l’instabilità del contesto geopolitico e di quello macroeconomico generale. Inoltre, “gli ultimi mesi dell’anno si confronteranno con un andamento estremamente sostenuto dei ricavi pubblicitari di Mfe in Italia nello stesso periodo del 2023”, ha sottolineato Matteo Cardani, managing director di Publitalia, durante la call con gli analisti.
Intanto nei primi 6 mesi dell’anno i ricavi pubblicitari hanno raggiunto 1,43 miliardi (+6,7%) e i primi 9 mesi “hanno mantenuto un andamento in linea con quello della prima metà dell’anno”, nonostante eventi sportivi internazionali di cui il gruppo non aveva i diritti, ha spiegato Matteo Giordani, Cfo di Mfe, durante la call.
Ore 10:35 – Banca Mediolanum, Corte Ue annulla decisione Bce su congelamento quota Fininvest
La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha annullato la decisione della Bce, risalente al 2016, che negava l’acquisizione di una partecipazione qualificata in Banca Medionalum (+0,45%) da parte di Silvio Berlusconi, accogliendo il ricorso di Finivest. La quota di circa il 30% detenuta da Fininvest in Mediolanum era finora congelata per la parte eccedente il 9,9 per cento. La Bce nel 2016 si era espressa contro l’acquisizione di una partecipazione qualificata nella banca per il motivo che Silvio Berlusconi non soddisfaceva la condizione di onorabilità applicabile ai detentori di partecipazioni qualificate.
Ore 10:25 – Campari, mossa vincente di Lagfin
Campari +6,79% a 7,452 euro. La holding lussemburghese Lagfin, che controlla il gruppo beverage con il 51,4% del capitale, ha annunciato l’intenzione di comprare fino a 100 milioni di euro di azioni del gruppo. Lagfin infatti ritiene che l’attuale prezzo di Borsa del titolo Campari non rifletta accuratamente il reale valore dell’azienda. “Segnale importante dall’azionista di controllo sulla sua fiducia nella solidità del gruppo”, commentano gli analisti di Banca Akros, che su Campari hanno una raccomandazione accumulate e un prezzo obiettivo a 10,20 euro. Sulla stessa linea Intermonte che parla di notizia positiva e “che conferma il commitment di lungo periodo in Campari e che può rappresentare un catalyst positivo. Prendendo a riferimento il prezzo di chiusura di ieri (6,978 euro), 100 milioni corrisponderebbero a 14,3 milioni di azioni ovvero circa l’1,2% del capitale azionario ordinario”.
Ore 9:45 – Ftse Mib +0,57% a 33.845 punti
Piazza Affari ben intonata al traino di Campari, che coglie un rimbalzo (+5%) dopo che il socio di controllo Lagfin ha annunciato che acquisterà 100 milioni di euro di azioni, ritenendo che l’attuale prezzo di mercato non rifletta accuratamente il vero valore del gruppo.
Ricoperture inoltre su Stellantis grazie all’esposizione al mercato Usa dopo le mosse Fed, e nonostante lo scivolone delle vendite europee.
Fra i pochi titoli in rosso, fanalino di coda è Banco Bpm in calo di oltre mezzo punto percentuale.
Stm +1,7% in scia ai tecnologici e dopo che Barclays in un report sui semiconduttori ha rivisto il prezzo obiettivo da 34 a 28 euro, valore superiore agli attuali corsi azionari, confermando la raccomandazione equal-weight.
Fuori dal Ftse Mib le azioni Mfe A e B avanzano di circa il 2% dopo i risultati della semestrale, con ricavi in crescita del 6,7% e trend della raccolta pubblicitaria confermato nei primi 9 mesi del 2024.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano in buon rialzo.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Barclays in un report sul settore dei semiconduttori hanno rivisto il target price su Stmicroelectronics (Stm) da 34 a 28 euro, confermando il rating equal-weight.
Da segnalare la frenata del ceo di Unicredit Andrea Orcel su una potenziale opa su Commerzbank. Il manager ha spiegato in un’intervista al Messaggero che Unicredit in Commerzbank è un investitore finanziario e non pensa a un’opa, che sarebbe un atto aggressivo. “Il governo tedesco ha venduto a Unicredit la quota del 4,5% di Commerzbank ritenendoci un investitore affidabile e adeguato”, sottolinea Orcel, dopo le operazioni che hanno portato Unicredit al 9%. “Siamo sempre al 9% e per il momento ci rimarremo”, dice Orcel, aggiungendo che quando il governo tedesco vorrà mettere in vendita la quota residua del 12%, “se saremo graditi e ci saranno condizioni anche di prezzo, con l’autorizzazione potremmo muoverci”. Intanto fonti del governo italiano hanno fatto sapere che l’esecutivo vede con favore potenziali operazioni con Commerzbank a patto che Unicredit mantenga la sede in italia.
Da seguire Campari dopo che il socio Lagfin ha annunciato che acquisterà 100 milioni di euro di azioni, ritenendo che l’attuale prezzo di mercato non rifletta accuratamente il vero valore del gruppo. Il titolo, già zavorrato dai timori sull’outlook, aveva perso ieri il 7,5% dopo le dimissioni improvvise del ceo Fantacchiotti.
Le immatricolazioni di auto in Europa hanno segnato un calo del 16,5% su anno ad agosto, secondo dati Acea. con risultati negativi nei principali quattro mercati: Germania (-27,8%), Francia (-24,3%) e Italia (-13,4%), mentre la Spagna è scesa del 6,5%. Il bilancio di 8 mesi resta positivo a +1,7%. Stellantis ad agosto ha registrato vendite europee in calo di -28,7%.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi positiva, all’indomani di una seduta interlocutoria che ha visto Piazza Affari chiudere in lieve rialzo (Ftse Mib -0,37% a 33.655 punti). La Borsa italiana è stata in parte sostenuta da acquisti su Saipem; bene anche le banche con Bper e Bpm; sul fondo Poste e Campari.
In serata sono arrivati gli attesi verdetti della Fed, che ha tagliato i tassi di interesse di 50 punti base portandoli nel range tra il 4,75% e 5,00%. Nella sua conferenza stampa, il presidente Jerome Powell ha definito la riduzione dei tassi una “ricalibrazione” della politica della banca centrale, osservando che la Fed continuerà a prendere decisioni riunione per riunione. Tuttavia secondo il cosiddetto Dot Plot i membri del Fomc si aspettano altri due tagli da un quarto di punto entro l’anno. “L’economia statunitense è in buona forma. Sta crescendo a un ritmo solido. L’inflazione sta scendendo”, ha rassicurato Powell. “Il Comitato ha acquisito maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2% e ritiene che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione siano più o meno in equilibrio”, ha affermato la banca centrale nello statement.
La reazione di Wall Street è stata inizialmente positiva, ma poi hanno avuto la meglio le prese di profitto, e i principali indici hanno chiuso in leggero calo.
Oggi si riunirà invece la Bank of England: attesi tassi fermi dopo il recente taglio.
I future Usa trattano stamattina in buon rialzo.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +2,13% a 37.155 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro si apprezza leggermente a 1,1130; il petrolio è positivo con il Brent a 74 dollari e il Wti a 71 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso ieri sera in lieve calo: Dow Jones -0,25% a 41.606 punti, S&P 500 -0,29% a 5.618 punti, Nasdaq -0,31% a 17.573 punti.
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