Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: 19 marzo 2025 - Finanza Report

Mer 23 Aprile 2025 — 11:14

Borsa italiana oggi: 19 marzo 2025



Questa sera gli annunci della Fed, focus sulle proiezioni economiche

borsa italiana oggi

Borse oggi positive in attesa delle indicazioni questa sera della Fed, fra comunicato, stime aggiornate e conferenza stampa del presidente Powell. I tassi non saranno toccati, ma il mercato ultimamente è tornato a scommettere su tre tagli entro l’anno, alla luce di diversi dati usciti più deboli del previsto. L’inflazione sta frenando, restano però delle incognite legate anche al possibile impatto di potenziali guerre commerciali. Gli operatori attendono in particolare le previsioni trimestrali aggiornate su Pil, inflazione e futuro sentiero dei tassi (dot plot). Intanto questa mattina la Banca del Giappone ha lasciato i tassi fermi. La giornata non prevede dati macro particolarmente rilevanti.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,45% a 39.712 punti

le Borse europee proseguono il loro rally, con Piazza Affari (+0,45%) che tocca i massimi da novembre 2007. Bene oggi anche Wall Street, che più tardi questa sera avrà ampi aggiornamenti da parte della Federal Reserve.

Da segnalare invece il crollo della Borsa turca (-8,7%) dopo l’arresto del sindaco di Istanbul, principale rivale del presidente Erdogan; sotto
pressione la lira turca, che ha toccato un minimo storico a quota 42 contro il dollaro.

A Milano gli acquisti premiano in particolare Tenaris (+2,7%). In fondo Campari (-2,1%), rifiata Iveco (-1,6%). Bene Mps (+2,5%) dopo il buy di Deutsche Bank; si riduce così lo sconto dell’ops su Mediobanca (+1,2%), che si porta a 0,6%.

Ore 16:10 -Snam ok dopo conti e dividendo

Snam +0,33% a 4,61 euro in linea con l’andamento del Ftse Mib. Il gruppo ha archiviato l’esercizio con un Ebitda adjusted a 2.753 milioni di euro (+13,9%), in linea con le previsioni societarie, supportato dalla crescita dei ricavi regolati solo in parte controbilanciata dal minor contributo dei business della transizione energetica. Utile netto adjusted di Gruppo a 1.289 milioni di euro (+10,4%), “significativamente superiore alla guidance, grazie alla crescita dell’Ebitda adjusted – informa la nota suoi conti. Tale incremento è stato in parte assorbito dai maggiori ammortamenti e dall’incremento degli oneri finanziari, attribuibile principalmente all’aumento dei tassi di interesse”. Dividendo 2025, a valere sui risultati del 2024, a 0,2905 euro per azione (in crescita del 3%, in linea con la dividend policy). Più in dettaglio all’assemblea degli azionisti sarà proposta la distribuzione di un dividendo a saldo di 0,1743 euro per azione, in pagamento a partire dal 25 giugno 2025 (record date 24 giugno 2025), con data di stacco cedola il 23 giugno 2025. Il dividendo per l’esercizio 2024, si determina pertanto pari a 0,2905 euro per azione, di cui 0,1162 euro per azione già distribuiti nel mese di gennaio 2025 a titolo di acconto (390 milioni di euro).

Ore 16:00 – Industrie De Nora in picchiata

Industrie De Nora piomba a Piazza Affari con un -23% dopo i risultati diffusi stamattina. La società ha inoltre presentato la guidance per il 2025 e quella a medio termine sul 2027. “Rispetto ai precedenti piani triennali, la società ha adottato un approccio molto più conservativo sul segmento della transizione energetica, passando in sostanza da obiettivi triennali a una guidance annuale”, commentano gli analisti di Mediobanca Research. Gli obiettivi a medio termine per il 2027 potrebbero essere percepiti come “deludenti”, aggiungono gli esperti che confermano tuttavia la raccomandazione outperform.

Ore 15:00 – Wall Street oggi positiva

Wall Street prende con decisione la via dei rialzi, con guadagni compresi tra mezzo punto e un punto percentuale sui principali indici, in attesa degli annunci della Fed. Fra i singoli titoli:

  • Nvidia rimbalza con circa +2% dopo che Ubs ha inserito il titolo nella sua Global Top List degli acquisti.
  • Goldman Sachs sotto la parità dopo che Oppenheimer ha tagliato la raccomandazione da outperform a perform in previsione di ricavi più modesti in ambito investment banking.
  • Morgan Stanley poco mossa: la banca prevede di tagliare circa 2.000 dipendenti entro la fine del mese, secondo rumors citati da Bloomberg News.
  • Boeing vola con +6% dopo un outlook ottimistico del cfo Brian West sui mesi a venire.
  • Bene i petroliferi Exxon e Chevron sui massimi dell’anno con rialzi di circa +1%.

Ore 13:30 – Mediobanca, analisti Equita per il buy

Mediobanca +1,03% a 18,07 euro insegue Mps (+2,3% a 7,81 euro) che prova a restringere ulteriormente lo sconto della sua offerta di scambio su Piazzetta Cuccia. Equita Sim ribadisce la sua raccomandazione buy su Mediobanca con prezzo obiettivo a 19,50 euro, all’indomani di alcuni commenti del ceo Alberto Nagel. “Confermiamo le nostre perplessità sull’Ops di Mps – affermano gli analisti – dati la scarsa compatibilità tra i modelli di business, le sinergie limitate e le rilevanti dissinergie nel Cib e Wm. I rischi sulla retention del personale chiave e l’impatto diluitivo su Eps e dividendo per azione rafforzano le criticità. Al contrario, Mediobanca ha un piano solido e una strategia chiara, mentre l’offerta di Mps introduce complessità che potrebbero compromettere la creazione di valore per gli azionisti di Mediobanca”.

Ore 11:35 – Tim, per Intesa Sanpaolo vale 0,41 euro

Telecom (Tim) -0,89% a 0,2891 euro. Anche Intesa Sanpaolo dopo altri broker alza il prezzo obiettivo sul titolo, che tuttavia oggi consolida. Intesa Sanpaolo ha alzato il target da 0,35 a 0,41 euro, confermando la raccomandazione buy, in quanto “dopo l’ingresso di Poste nel libro soci di Tim, tenuto conto dell’interesse di Iliad e Cvc e con Vivendi che vuole uscire, le potenziali corporate action continuano ad alimentare l’interesse degli investitori sul titolo”.

Ore 10:50 – Eni, accordo con Vitol in Africa vale fino a 2,7 miliardi

Eni in rialzo di poco più di mezzo punto percentuale a 14,226 euro. Un portavoce del gruppo precisa che la transazione concordata tra Eni e Vitol che porterà la società olandese ad acquisire partecipazioni in asset di Eni in Costa d’Avorio (il 30% del progetto Baleine) e nella Repubblica del Congo (il 25% del progetto Congo Lng), con gli aggiustamenti al closing potrebbe arrivare ad un valore complessivo di circa 2,7 miliardi. L’accordo, indica il comunicato del gruppo, fissa il corrispettivo a 1,65 miliardi di dollari con data di efficacia economica al primo gennaio 2024, soggetto ad aggiustamenti contrattuali di cassa al momento del completamento dell’operazione. “Gli aggiustamenti al closing varieranno a seconda della data di completamento. In ogni caso, ci aspettiamo che ammontino a circa 1 miliardo di dollari, con un valore complessivo della transazione di circa 2,7 miliardi di dollari”.

Ore 10:25 – Mps aggiorna i massimi

Banca Monte Paschi Siena con un rialzo di oltre il 3% si porta sui massimi dell’anno. In particolare, Mps beneficia dell’upgrade di Deutsche Bank a buy, e segna un nuovo massimo a 7,92 euro. Il broker tedesco, che consiglia di comprare il titolo alla luce delle opportunità offerte dal consolidamento, ma anche dalla remunerazione, fissa un target a 8,60 euro.

Ore 9:30 – Ftse Mib +0,13% a 39.586 punti

Piazza Affari poco mossa, in linea con il resto d’Europa e i future di Wall Street, ma comunque in accelerazione dopo un’apertura sotto la parità. In luce Mps dopo l’upgrade di Deutsche Bank a buy con target price alzato da 7,50 a 8,60 euro; si riduce peraltro lo sconto dell’Ops su Mediobanca, che segna +1,2%.

Da segnalare anche nuovi acquisti su Leonardo, che avanza di oltre il 2%, dopo che Morgan Stanley, come da noi anticipato in preapertura, ha migliorato il prezzo obiettivo da 35 a 60 euro, confermando la raccomandazione overweight.

Sul fondo Campari -2,2%.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano poco mossi.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Morgan Stanley hanmo alzato il target price su Leonardo da 35 a 60 euro, confermando il rating overweight.

Deutsche Bank ha promosso Mps da hold a buy, con prezzo obiettivo alzato da 7,50 a 8,60 euro.

Deutsche Bank ha migliorato il giudizio su Recordati da sell a hold con target 52 euro.

Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo su Enel da 6,80 a 7 euro, confermando hold.

Intesa Sanpaolo ha alzato il prezzo obiettivo su Telecom Italia (Tim) da 0,35 a 0,41 euro, confermando la raccomandazione buy.

Vitol acquisirà partecipazioni in alcuni asset di Eni in Costa d’Avorio e nella Repubblica del Congo per un corrispettivo di 1,65 miliardi di dollari con data di efficacia economica al 1deg gennaio 2024, soggetto ad aggiustamenti contrattuali di cassa al momento del completamento dell’operazione. Lo annuncia una nota precisando che Vitol acquisirà partecipazioni in attività produttive di petrolio e gas e in blocchi in fase di esplorazione, valutazione e sviluppo. In particolare, nel progetto Baleine in Costa d’Avorio, in cui Eni detiene una partecipazione del 77,25%, Vitol acquisirà una partecipazione del 30%, e nel progetto Congo LNG nella Repubblica del Congo, in cui Eni detiene una partecipazione del 65%, Vitol acquisirà una partecipazione del 25%.

Fra le trimestrali, si riuniscono per approvare i conti i cda di Snam (conference ore 16:30) e Rai Way (conference alle 17:30).

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in deciso rialzo (Ftse Mib +1,31% a 39.533 punti). La Borsa italiana, trainata dagli sviluppi dei piani di stimolo tedeschi, ha aggiornato i massimi da dicembre 2007; in luce Iveco e Prysmian, sul fondo Telecom.

Wall Street ha chiuso invece in rosso, penalizzata in particolare da nuove prese di beneficio sui tecnologici, fra cui Nvidia (-3,4%), Palantir (-4%), Tesla (-5%).

Cresce l’attesa per le indicazioni questa sera della Fed. I tassi dovrebbero rimanere invariati, ma il mercato
ultimamente è tornato a scommettere su tre tagli entro l’anno, alla luce di diversi dati usciti più deboli del previsto. L’inflazione sta frenando, restano però delle incognite legate anche al possibile impatto di potenziali guerre commerciali. La Fed diffonderà le previsioni trimestrali aggiornate su Pil, inflazione e futuro sentiero dei tassi (dot plot).

Non sono previsti oggi dati particolarmente rilevanti.

Usa e Russia proseguono i negoziati sulla situazione in Ucraina, dopo che nella telefonata di ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il capo del Cremlino Vladimir Putin hanno trovato un accordo per sospendere per 30 giorni gli attacchi agli impianti energetici a Kiev.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,25% a 37.751 punti, dopo che la Bank of Japan ha lasciato i tassi fermi; poco mossa la Cina.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0900; il petrolio è debole con il Brent a 70 dollari e il Wti a 66 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera negativa: Dow Jones -0,62% a 41.581 punti, S&P 500 -1,06% a 5.614 punti, Nasdaq -1,71% a 17.504 punti.

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