Borsa italiana oggi: 19 maggio 2025
Ste. Ne.
19-05-2025 — 08:52
Focus sulla reazione dei mercati alla decisione di Moody’s di tagliare l’ultima Tripla A degli Stati Uniti

Borse oggi caute dopo il rally delle scorse sedute e settimane. Il focus è sulla reazione dei mercati, specialmente sui rendimenti obbligazionari, alla decisione di Moody’s di tagliare l’ultima Tripla A degli Stati Uniti. L’agenzia ha tagliato il rating degli Usa di un gradino a Aa1, citando le preoccupazioni sui livelli raggiunti dal debito americano, dopo che Fitch aveva tagliato il rating nell’agosto 2023 ed S&P nel 2011, mentre Moody’s nel novembre 2023 aveva tagliato l’outlook Usa a negativo, e l’ha ora riportato a stabile. La mossa secondo gli analisti non giunge così inaspettata, ma i future di Wall Street trattano stamattina in rosso, complici anche prese di profitto dopo il recente recupero supportato dalla tregua di 90 giorni nella guerra commerciale Usa-Cina. Intanto Pechino, citando un’indagine antidumping, ha annunciato oggi nuove tariffe fino a circa il 75% su plastica importata da Usa, Ue, Giappone e Taiwan. Sul fronte della geopolitica, il presidente americano Donald Trump dovrebbe avere oggi una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, con l’obiettivo di accelerare le trattative per un cessate il fuoco in Ucraina. Fra i dati macro, le vendite al dettaglio cinesi di aprile sono uscite stamattina a +5,1%, meno del consensus di 5,5% da 5,9% del mese precedente. A Piazza Affari è in programma un maxi dividend day che vede ben 23 società del Ftse Mib staccare la cedola, con un conseguente calo tecnico di oltre l’1,7% sul listino principale. Le blue chip staccano il dividendo sono: A2a, Amplifon, Azimut, Mps, Banco Bpm, Pop Sondrio, Bper, Brunello Cucinelli, Buzzi, Diasorin, Eni, Finecobank, Generali, Interpump, Intesa Sanpaolo, Inwit, Italgas, Moncler, Nexi, Recordati, Saipem, Tenaris, Unipol.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -1,20% a 40.166 punti
Le Borse europee chiudono in ordine sparso, con Milano (-1,2%) che riesce a difendere quota 40mila punti, nonostante l’impatto dello stacco cedole da parte di 24 big che pesa per l’1,76% sull’indice (e senza il quale il Ftse Mib sarebbe stato sopra la parità). Wall Street procede in leggero calo, con il Nasdaq fanalino di coda a -0,46%.
A Piazza Affari gli acquisti si concentrano sulle banche, con Bper a +4,7%, Popolare Sondrio +3,5%, in evidenza inoltre Mps (+3,85%) che riduce lo sconto dell’ops su Mediobanca (-0,5%) su cui pesa il downgrade di Morgan Stanley a equal-weight. Sul fronte opposto, in fondo al listino scivolano Stellantis (-1,3%) e Moncler (-2,2%).
Ore 16:20 – Unipol nuovi target price dopo i conti
Unipol +0,88% a 16,555 euro. Mediobanca Research ha tagliato il giudizio da outperform a neutral con prezzo obiettivo migliorato da 16,30 a 17 euro, ritenendo che con un rialzo dell’82% dallo scorso settembre, quando il broker ha riavviato la copertura, il titolo sia ora correttamente valutato. Da parte sua Equita ha il target da 17 a 18,50 euro “a seguito della forte partenza d’anno e delle indicazioni positive dalla call”, che hanno spinto gli analisti a ritoccare le stime di utile 2025 del 3%, “principalmente per incorporare la sorpresa positiva del primo trimestre sul risultato finanziario. Abbiamo inoltre fatto un fine-tuning delle stime 2026-2027 (incorporando anche le nuove stime di Bper/Popolare Sondrio), con una revisione media del +2%”, spiegano a Equita.
Ore 15:35 – WS in rosso
Indici di Wall Street in moderato calo poco dopo l’apertura, con ribassi fino a -0,8% sul Nasdaq, -0,7% per l’S&P 500, con il Dow Jones a -0,4%. Il mercato risente in parte della risalita dei rendimenti obbligazionari dopo il dowwngrade di Moody’s sul debito americano; e in parte di prese di beneficio dopo gli acquisti dell’ultima settimana. Fra i singoli titoli:
- Jp Morgan ha tagliato la raccomandazione su Netflix (-0,7%) da overweight a neutral, con un target price alzato da 1.150 a 1.220 dollari, nella convinzione che a seguito del significativo apprezzamento del prezzo delle azioni e della loro sovraperformance, il rapporto rischio/rendimento stia diventando più equilibrato.
- Wells Fargo ha declassato Reddit (-4,8%) da overweight a equal weight, con un target price rivisto da 168 a 115 dollari, in calo rispetto ai precedenti 168 dollari.
- TD Cowen ha tagliato il rating su UnitedHealth da buy a hold e il target price sul titolo da 520 a 308 dollari; il titolo però rimbalza (+4%) dopo lo scivolone della scorsa settimana.
Ore 13:45 – Borsa italiana in calo
Piazza Affari negativa a metà giornata con -1,90% sul Ftse Mib, una performance su cui pesa tuttavia lo stacco delle cedole per oltre -1,7%. Lo Stoxx europeo cede mezzo punto percentuale, mentre i future di Wall Street procedono negativi, scontando in parte il taglio della Tripla A da parte di Moody’s e in parte le prese di profitto dopo il rally dei giorni scorsi. Scattano i rendimenti obbligazionari, come da attese: il rendimento sul Treasury a 10 anni sale di oltre una decina di punti base. Sul valutario, l’euro si rafforza a 1,1260 contro il dollaro. Petrolio in rosso con il Brent a 64 dollari e il Wti a 61 dollari al barile. Oro in ripresa sopra 3.200 dollari. Fra le criptovalute, Bitcoin in rialzo a 103.000 dollari (-1,2%).
Ore 12:35 – Generali, nuovo target price da Oddo Bhf
Generali, che oggi stacca la cedola e il 22 maggio alzerà il velo sulla trimestrale, segna -0,6% a 33,22 euro. Gli analisti di Oddo Bhf hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 30 a 31,50 euro, confermando la raccomandazione neutral, dopo aver incrementato le stime di Eps dell’1,6% sul 2025 e dell’1% sul 2026.
Ore 11:05 – Unicredit, per Deutsche Bank vale 61,50 euro
Unicredit +0,73% a 56,89 euro. Deutsche Bank ha alzato il target sul titolo da 50,60 a 61,50 euro, confermando la raccomandazione hold. Per gli analisti della banca tedesca, “Unicredit sta progressivamente dimostrando, anche in assenza di deal trasformativi su reti e/o fabbriche di prodotto, la capacità di compensare un minor margine di interesse con una robusta crescita delle commissioni, una condizione che ci sembrava quasi irraggiungibile solo qualche anno fa”.
Ore 10:10 – Mediobanca, pesa taglio Morgan Stanley
Mediobanca +0,39% a 20,52 euro tenta un recupero dopo le perdite dei primi scambi, ma resta più indietro rispetto alle altre banche, fra cui Mps che con un +4% vede restringersi lo sconto della sua Ops su Piazzetta Cuccia. Come da noi anticipato in preapertura, Morgan Stanley ha tagliato il giudizio su Mediobanca da overweight a equal-weight con prezzo obiettivo che passa da 21 a 22 euro. Per il broker dopo un +50% circa da inizio anno il titolo ha corso abbastanza e si avvicina alla sua corretta valutazione.
Ore 9:30 – Ftse Mib -1,37% a 40.101 punti
Piazza Affari paga essenzialmente lo stacco cedole, con il resto d’Europa poco mosso intorno alla parità, e i future di Wall Street in calo (soprattutto sul Nasdaq). A Milano in luce le banche guidate da Bper a +5,4%, Mps +4,7%, con Mediobanca a -0,5% dopo che Morgan Stanley ha tagliato il titolo da overweight a equal-weight, con target price alzato da 21 a 22 euro. Unicredit +1,7% dopo che Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo da 50,60 a 61,50 euro, confermando hold. Sul fondo il lusso con Cucinelli e Moncler in calo di circa il 2%.
Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano
Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib scambiano sotto la parità,
al netto dello stacco cedole.
Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Morgan Stanley hanno tagliato il rating su Mediobanca da overweight a equal-weight con target price alzato da 21 a 22 euro.
Mediobanca ha tagliato Unipol da outperform a neutral.
Jefferies ha tagliato il prezzo obiettivo su Eni da 17 a 15 euro, confermando il buy.
Deutsche Bank ha alzato il target price su Unicredit da 50,60 a 61,50 euro, confermando hold.
Oddo Bhf ha migliorato il target su Generali da 30 a 31,50 euro, confermando la raccomandazione neutral.
Da segnalare che lo stacco della cedola da parte di numerose società, fra cui 23 del Ftse Mib causerà oggi un calo tecnico dell’indice di 1,76%, secondo i calcoli di alcuni operatori. Fra le blue chip staccano il dividendo: A2a, Amplifon, Azimut, Mps, Banco Bpm, Pop Sondrio, Bper, Brunello Cucinelli, Buzzi, Diasorin, Eni, Finecobank, Generali, Interpump, Intesa Sanpaolo, Inwit, Italgas, Moncler, Nexi, Recordati, Saipem, Tenaris, Unipol.
Telecom (Tim) ha diffuso ieri una nota di precisazioni rispetto a indiscrezioni di stampa secondo cui il gruppo potrebbe rivedere il proprio oggetto sociale per inserire l’offerta di servizi assicurativi, pagamenti digitali ed energia. Tim “precisa che le proposte di modifica dello Statuto, incluso l’allargamento dell’oggetto sociale, saranno sottoposte al vaglio del Consiglio di Amministrazione nella riunione del 23 maggio, allorché si procederà alla convocazione dell’assemblea per il giorno 24 giugno.
Se approvata, la modifica dell’oggetto sociale comporterà il diritto di recesso in capo ai soci che non hanno contribuito all’approvazione della delibera”. La società “fornirà ulteriori informazioni in sede di convocazione dell’assemblea”.
Preapertura
L’apertura delle Borse europee è attesa oggi sotto la parità, alla ripartenza dopo una seduta positiva venerdì scorso che ha visto Piazza Affari chiudere a sua volta in rialzo (Ftse Mib +0,59% a 40.656 punti). La Borsa italiana ha archiviato la settimana con un +3,3%, portando il bilancio da inizio anno a +18,9%; maglia rosa nell’ottava a Iveco (+13,7%), seguita da Cucinelli (+10,6%) e Stellantis (+9,3%) mentre i realizzi hanno colpito Nexi (-1,9% nelle cinque sedute).
A Wall Street, nuovamente in rally la scorsa settimana, si guarda oggi alla possibile reazione dei mercati, specialmente sui rendimenti obbligazionari, alla decisione di Moody’s di tagliare l’ultima Tripla A degli Stati Uniti. L’agenzia ha tagliato il rating degli Usa di un gradino a Aa1, citando le preoccupazioni sui livelli raggiunti dal debito americano, dopo che Fitch aveva tagliato il rating nell’agosto 2023 ed S&P nel 2011, mentre Moody’s nel novembre 2023 aveva tagliato l’outlook americano a negativo, e l’ha ora riportato a stabile. La mossa secondo gli analisti non giunge così inaspettata, ma i future azionari trattano stamattina in rosso, complici anche prese di profitto dopo il recente recupero supportato dalla tregua di 90 giorni nella guerra commerciale Usa-Cina. Sul fronte della geopolitica, il presidente americano Donald Trump dovrebbe avere oggi una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, con l’obiettivo di accelerare le trattative per un cessate il fuoco in Ucraina. Fra i dati macro, le vendite al dettaglio cinesi di aprile sono uscite stamattina a +5,1%, meno del consensus di 5,5% da 5,9% del mese precedente. A Piazza Affari è in programma un maxi dividend day che vede ben 23 società del Ftse Mib staccare la cedola, con un conseguente calo tecnico di oltre l’1,7% sul listino principale.
I future Usa trattano stamattina negativi.
A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,68% a 37.498 punti; nel resto dell’Asia debole indici per lo più deboli.
Sul forex, l’euro/dollaro si apprezza moderatamente a 1,1210; il petrolio è debole con il Brent a circa 65 dollari e il Wti a 62 dollari al barile.
Wall Street aveva chiuso venerdì sera in rialzo: Dow Jones +0,78% a 42.654 punti, S&P 500 +0,70% a 5.958 punti, Nasdaq +0,52% a 19.211 punti.
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