Finanzareport.it | Borsa italiana oggi: Telecom, Eni, Rai Way - Finanza Report

Sab 08 Febbraio 2025 — 02:09

Borsa italiana oggi: Telecom, Eni, Rai Way



Dati macro nuovamente sotto i riflettori, a Piazza Affari focus privatizzazioni

Borsa italiana oggi

Borse oggi miste, in attesa di maggiore chiarezza sulle prossime mosse delle banche centrali, mentre gli ultimi dati americani sembrano confermare il quadro di un atterraggio morbido per l’economia degli Stati Uniti. Questa mattina invece i prezzi alla produzione tedeschi di dicembre sono usciti più deboli delle attese; nel Regno Unito le vendite al dettaglio sono calate a sorpresa. Seduta tranquilla e marginalmente positiva anche per l’obbligazionario.
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Ore 17:30 – Ftse Mib finale -0,18% a 30.296 punti

Piazza Affari termina leggermente negativa, in linea con il resto d’Europa, mentre Wall Street procede in rialzo con l’S&P 500 che punta a una chiusura record.

Sul Vecchio Continente pesa anche l’attesa per il meeting Bce della prossima settimana (solo Londra chiude positiva).

A Milano svetta Mps (+1,35%): oggi è stato il bollettino di Bankitalia a ricordare che la cessione sul mercato del 25% del capitale del Monte dei Paschi, decisa dal Mef nel novembre scorso, “nelle intenzioni dell’Esecutivo rappresenta la prima fase di un piu’ ampio processo di valorizzazione dell’istituto di credito”. Fanalino di coda Leonardo (-2,25%).

Per il Ftse Mib il bilancio della settimana è in calo di circa mezzo punto percentuale.

Ore 15:15 – Tim +0,2%, F21 entra nella Netco

Telecom sopra la parità, con il Ftse Mib poco mosso, all’indomani di un cda che ha avviato i preparativi per la presentazione di una lista del board, di cui peraltro si vogliono ridurre i membri da 15 a 9, obiettivi che dovranno comunque fare i conti con la contrarietà di Vivendi, primo socio della compagnia con circa il 24%.

Intanto oggi F2i ha raggiunto con successo il target di raccolta di F2i-Rete Digitale, Fondo VI, finalizzato all’investimento in Netco, la rete fissa nazionale di Tim. Nel dettaglio, si legge in una nota, F2i con il coinvolgimento del Fondo IV (Fondo Ania F2i) e del Fondo V (Fondo per le Infrastrutture Sostenibili) investirà circa 1 miliardo di euro per l’acquisizione di una quota del 10% circa nella società della rete, affiancandosi al Mef al fondo Kkr e ai suoi co-investitori, “in un’operazione sistemica di grande valenza strategica e industriale per il nostro Paese”, si legge in una nota. Il raggiungimento del target di raccolta “è avvenuto in tempi straordinariamente brevi, dimostrando l’interesse degli investitori, in particolare fondazioni bancarie, casse previdenziali, assicurazioni e family office, a partecipare all’operazione”. L’accordo con Kkr per l’ingresso dei fondi F2i nell’azionariato di Netco garantisce al maggiore fondo infrastrutturale italiano diritti di governance e gestionali. Si prevede che l’acquisizione venga finalizzata verso metà 2024. “Siamo molto soddisfatti di partecipare attraverso i nostri fondi a un progetto di estrema importanza per il progresso infrastrutturale del Paese e la sua digitalizzazione. Una rete digitale moderna, che catalizzerà nei prossimi anni importanti investimenti, è fondamentale per migliorare la vita dei cittadini, la produttività delle imprese e la competitività dell’Italia. F2i si conferma ancora una volta partner fondamentale dei più rilevanti progetti infrastrutturali nazionali potendo contare su una raccolta complessiva superiore agli 8 miliardi di euro”, ha commentato Renato Ravanelli, amministratore delegato di F2i Sgr.

Ore 13:30 – Future WS in rialzo

Piazza Affari in moderato rialzo (+0,2% il Ftse Mib) al giro di boa, in linea con il resto d’Europa, mentre i future di Wall Street accelerano in concomitanza con una seduta relativamente tranquilla sul mercato obbligazionario.
A Milano in evidenza le banche, sul fondo Leonardo mel mirino di fisiologiche prese di beneficio e in calo di quasi il 2%.

Banche italiane, Ubs positiva

Analisti di Ubs positivi sulle banche italiane, preferite a quelle spagnole alla luce di valutazioni ancora interessanti (5-7 volte il rapporto prezzo/utili) e della distribuzione di capitale agli azionisti. Il broker conferma in particolare le raccomandazioni buy su Unicredit, Intesa Sanpaolo e Bper, mentre rimane neutral su Banco Bpm e Mediobanca.

Ore 10:30 – Webuild +1,3%, arriva commessa Canada

Nuova commessa per Webuild. Il sito del committente Infrastructure Ontario riporta che la jv tra Webuild (50%) e il gruppo spagnolo FCC (50%) è stata selezionata per realizzare i lavori relativi al lotto Pape tunnel and underground stations, parte del progetto infrastrutturale Ontario Line, la nuova linea di trasporto veloce che attraverserà il centro di Toronto. Il contratto viene stimato 1,3 miliardi.

Bce si confermerà prudente: Unicredit Research

Giovedì prossimo 25 gennaio torna a riunirsi la Bce. Secondo gli strategist di Unicredit Research,
“a meno che non si verifichi un forte shock nelle letture del sentiment delle imprese della prossima settimana (cosa altamente improbabile), ci aspettiamo che la conferenza stampa della Bce di giovedì sottolinei ancora una volta la possibilità eccezionalmente bassa di un taglio dei tassi prima dell’estate e che la curva si comporti di conseguenza (ovvero che i rendimenti si spostino leggermente più in alto)”.

Ore 9:45 – Ftse Mib +0,16% a 30.399 punti

Ricoperture su Saipem che guida il listino con un rialzo di 1 punto percentuale; ben intonate le banche guidate ancora una volta da Mps a +1%, tallonata da Banco Bpm e Intesa Sanpaolo, su cui gli analisti di Banca Akros .Banca Akros hanno alzato il prezzo obiettivo da 3 a 3,70 euro, confermando il buy.

Sul fondo Iveco (-0,8%) per effetto di prese di profitto.

Spread in leggero calo a 156 punti da 157 della chiusura di ieri.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, da segnalare che il cda di Telecom Italia (Tim) ha dato mandato al presidente Salvatore Rossi di coordinare le attività propedeutiche alla presentazione di una lista del cda, come atteso. Inoltre il Consiglio ha indicato di ritenere “opportuna una riduzione del numero dei suoi componenti” da 15 a 9 componenti. Su entrambi punti si registra la contrarietà del primo socio Vivendi (24%) che non esclude di presentare una propria lista in assemblea.

Secondo indiscrezioni rilanciate da Bloomberg, il governo sarebbe pronto a cedere fino al 4% di Eni. L’operazione potrebbe scattare dopo che il gruppo avrà completato il piano di buyback da 2,2 miliardi, in scadenza ad aprile, così da poter incassare circa 2 miliardi e ridurre il debito pubblico. Dal Tesoro, che è oggi azionista di controllo della società con una quota del 32,4% (in forza del 4,7% detenuto direttamente e del 22,7% attraverso Cdp), è arrivato un no comment.

Sempre sul fronte delle dismissioni di quote pubbliche, da seguire Rai Way all’indomani di una seduta difficile (-4,4%) in scia alle indicazioni del piano della controllante che prefigura “la valorizzazione di una quota di partecipazione, garantendo al contempo il mantenimento in capo a Rai della maggioranza del capitale”. In risposta all’appello dei fondi azionisti, che chiedevano di procedere sulla strada del consolidamento nel settore delle torri, tramite una fusione con Ei Towers, l’azienda di Viale Mazzini “rimane comunque interessata a valutare le prospettive di sviluppo industriale della controllata”. L’ipotesi prevalentemente è quella di una vendita del 14-15% della società, mantenendo il 51%. Ai valori di Borsa attuali la quota in vendita vale poco meno di 200 milioni.

Fra le altre notizie su Borsa italiana oggi, Safilo ha rinnovato il contratto di licenza globale per l’eyewear a marchio Levi’s fino alla fine del 2029.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi nuovamente sopra la parità, all’indomani di una seduta positiva che ha visto Piazza Affari chiudere in discreto guadagno (Ftse Mib +0,84% a 30.350 punti punti). La Borsa italiana è stata trainata da ricoperture sulle banche; deboli Campari e Leonardo dopo alcuni downgrade, la stessa Amplifon.

Chiusura nettamente positiva anche per Wall Street, che se da una parte ha dovuto ridurre le aspettative su un un taglio dei tassi Fed già a marzo, dall’altra punta comunque su un atterraggio morbido dell’economia americana.

Più incerta la situazione dell’Eurozona, con la Bce che non sembra in ogni caso intenzionata ad allentare la stretta monetaria fino a metà anno, come ha affermato nei giorni scorsi la presidente Lagarde, seppure non in un discorso ufficiale.

Questa mattina i prezzi alla produzione tedeschi di dicembre sono usciti più deboli delle attese; nel Regno Unito le vendite al dettaglio sono calate a sorpresa.

L’agenda macro prevede oggi altri dati fra cui l’inflazione italiana di dicembre (finale), mentre negli Stati Uniti spicca la fiducia Michigan di gennaio.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un +1,40% a 35.963 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,0870; il petrolio è ben intonato con il Brent a 79 dollari e il Wti a 74 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in rialzo: Dow Jones +0,54% a 37.468 punti, S&P 500 +0,88% a 4.780 punti, Nasdaq +1,35% a 15.055 punti.

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