Finanzareport.it | Borsa italiana oggi (17 ottobre): Bce, Diasorin, Enel, Poste - Finanza Report

Mer 23 Aprile 2025 — 10:40

Borsa italiana oggi (17 ottobre): Bce, Diasorin, Enel, Poste



DIRETTA NEWS / Occhi puntati sulla Banca centrale europea e alcuni dati macro negli Usa

Borsa italiana oggi

Piazza Affari ben intonata nel giorno della Bce, che ha annunciato un nuovo taglio dei tassi di un quarto di punto, mostrandosi finalmente preoccupata per la crescita e meno per l’inflazione. Intanto negli Stati Uniti i vari dati macro in programma, fra cui le richieste settimanali di sussidio e le vendite al dettaglio di settembre, sono usciti generalmente migliori del previsto. L’azionario sale, mentre l’euro cede terreno contro il dollaro.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +1,09% a 35.038 punti

Seduta in rialzo per Piazza Affari, con il Ftse Mib sopra 35.000 punti, nel giorno in cui la Bce ha tagliato i tassi di interesse, l’inflazione dell’Eurozona di settembre è stata rivista al ribasso (a +1,7% da +1,8%) e i dati americani su vendite al dettaglio e sussidi di disoccupazione hanno allontanato la prospettiva di un atterraggio duro dell’economia americana.

L’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,09%, portandosi ai massimi dalla seconda metà di maggio, spinto dagli acquisti su Poste (+3%), Campari (+2,9%), Fineco (+2,5%), Saipem (+2,5%), Moncler (+2,4%) e Prysmian (+2,2%), che ha superato i 20 miliardi di euro di capitalizzazione di Borsa.

Bene anche le banche, che non sembrano spaventate dal taglio dei tassi, con Intesa in rialzo dell’1,3%, Banco Bpm, Mediobanca e Unicredit dell’1,1%.

Rifiatano anche i microchip di Stm (+1,2%) dopo i risultati incoraggianti di Tsmc, il colosso taiwanese.

In controtendenza ancora una volta Stellantis (-0,4%), che paga la crisi dell’auto, oltre a Erg (-0,4%) e Inwit (-0,3%).

Ore 16:00 – Enel, nuovo target in vista dei conti e Capital Markets Day

Gli analisti di Jefferies, come da noi anticipato in preapertura, hanno alzato il target price su Enel da 8 a 9 euro, confermando il rating buy, ritenendo infatti che il titolo non sia valutato correttamente dal mercato. Il broker si aspetta che i conti dei primi nove mesi di Enel usciraano “forti, dandoci crescente fiducia sull’outlook di utili e dividendi 2024-2026”. Il Capital Markets Day di novembre “è un elemento potenzialmente positivo”. Jefferies ritocca le stime di Eps del 4% sul periodo 2024-2026. Nel complesso, gli esperti per il colosso elettrico vedono un profilo rischio/rendimento “molto interessante”. Il titolo a metà pomeriggio segna +0,71% a 7,337 euro, beneficiando solo in parte del taglio dei tassi Bce, ma portando il recupero da inizio anno a circa +9%.

Ore 15:00 – Borse accelerano dopo Bce

Piazza Affari (+1,3% il Ftse Mib) accelera assieme al resto d’Europa e ai future di Wall Street dopo che la Bce come ampiamente atteso ha tagliato nuovamente i tassi di un quarto di punto. I mercati in generale sembrano essere confortati dal fatto che anche Francoforte ha preso atto del rallentamento economico in corso nella zona euro, mentre l’inflazione non sembra fare più paura. Il Consiglio direttivo, per l’occasione in trasferta a Lubiana in Slovenia, ha deciso di portare il tasso sui depositi al 3,25%, e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale rispettivamente al 3,40% e al 3,65%. Secondo la presidente Lagarde le ultime informazioni sull’inflazione indicano che il processo disinflazionistico è ben avviato. Le prospettive di inflazione sono inoltre influenzate dalle recenti sorprese al ribasso degli indicatori dell’attività economica. Nel contempo, le condizioni di finanziamento rimangono restrittive.

Per Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, “questi tagli dei tassi consecutivi, i primi in 13 anni, sottolineano le serie preoccupazioni della BCE riguardo alla debolezza della crescita economica, in particolare per quanto riguarda la Germania. È chiaro che l’attenzione si è spostata dalla gestione dell’inflazione al rilancio della crescita”.

Ore 13:00 – Ftse Mib supera 35.000 punti

Intorno a metà giornata l’indice Ftse Mib è in rialzo dell’1%, sopra quota 35.000 punti, con volumi intorno a 1 miliardo di euro.

Poste Italiane svetta con un rialzo di oltre il 3%, su nuovi massimi storici, grazie alla sospensione temporanea del processo di collocamento di una quota da parte del Tesoro, che allontana l’impatto di un’offerta di titoli sul mercato a breve.

In luce tutto il comparto finanziario, dalle banche (Banco Bpm + 2%) al risparmio gestito (Azimut +2%) mentre lo spread sul debito Italia/Germania viaggia sui minimi da fine 2021. Gli acquisti toccano tutti i settori, con l’indice automotive a +1,2% e quello energetico a +0,8%.

Ore 11:55 – Digital Value tenta rimbalzo dopo -78%

Digital Value rimbalza dopo il tonfo di ieri (-77,97%). In questo momento le azioni salgono del 13%. Massimo Rossi, ex presidente e amministratore delegato di Digital Value, indagato dalla procura di Roma, ha rassegnato dimissioni irrevocabili e con effetto immediato anche dalla carica di consigliere di amministrazione della società. Rossi, dunque, al momento non ricopre più alcuna carica all’interno del gruppo. Segno più anche su Olidata (+0,3%).

Digital Value e Olidata sono finite al centro di un’inchiesta della Procura di Roma per reati contro la Pubblica Amministrazione per le ipotesi di corruzione e turbata libertà degli incanti. La prima, quotata a Piazza Affari e attiva nel campo dell’Ict per il pubblico e il privato, ha dichiarato di aver appreso dell’indagine a carico di Rossi “nell’ambito di un procedimento penale avente a oggetto presunti fatti corruttivi relativi alla stipula di contratti di fornitura” da parte di società del gruppo, e di essere a sua volta sottoposta a indagini ai sensi del D.lgs. 231/2001 (che disciplina la responsabilità amministrativa da reato), così come le proprie controllate Dimira, Itd Solution e Italware. Digital Value ha affermato poi di aver saputo tramite notizie di stampa che lo stesso Rossi, allora presidente e ad, è stato sottoposto a misure cautelari restrittive.

Ore 10:50 – Poste, slitta l’offerta e il titolo vola

Poste Italiane +2,77% a 13,345 euro, su nuovi massimi storici, dopo la sospensione temporanea del prospetto relativo all’offerta di azioni da parte del Mef, in attesa di nuove valutazioni su modi e tempi. Il via all’offerta pubblica di vendita di una quota pari al 14% del capitale era ipotizzato per il 21 ottobre, ma ora in pratica slitta a data da destinarsi. Il processo di approvazione presso la Consob infatti è stato “temporaneamente interrotto in pendenza delle decisioni e delle valutazioni in corso riguardo alle modalità e ai tempi dell’offerta”, ha spiegato la società in una nota.

Secondo l’edizione odierna del Sole 24 Ore, che anticipava la notizia, potrebbe trattarsi di una decisione dettata dalla prudenza: il collocamento, in questo modo, dovrebbe avvenire dopo le elezioni americane del 5 novembre, ma soprattutto dopo la pubblicazione dei conti dei primi 9 mesi del 2024 della società, in calendario il 6 novembre. Tra le ragioni dello stop all’offerta, ipotizza il quotidiano, ci potrebbe essere anche un eventuale interesse di Blackrock, già azionista di Poste, ad aumentare la sua partecipazione. Anche se la premier Giorgia Meloni, in Parlamento, ha detto che il governa ragiona “della cessione di una quota abbastanza minoritaria, dedicata esclusivamente ai retail, cioe’ i piccoli risparmiatori italiani e ai dipendenti di Poste”. La società “deve rimanere nelle mani degli italiani ed è come il Governo si sta muovendo”, ha detto la premier, sottolineando come non ci sia l’intenzione di “svendere niente dei gioielli di famiglia”.

In realtà una parte della quota sarà destinata a investitori istituzionali. Per Equita “l’offerta dovrebbe essere rimandata al prossimo mese e, in base a indiscrezioni di stampa, dovrebbe essere riservata per il 65% agli investitori istituzionali e il 35% al retail, una quota che potrebbe essere incrementata fino al 40%”. Da parte sua Intermonte, pur ritenendo che il focus per il titolo ora sia “sulle tempistiche di collocamento della quota del Mef”, pone l’accento anche sui conti del terzo trimestre, per cui si aspetta “trend positivi, in linea per il raggiungimento della guidance dell’anno”. Il broker si attende anche indicazioni sul dividendo dell’anno – stimato a 0,95 euro per azione – non escludendo che potrebbe salire.

Ore 10:00 – Spread ai minimi da 3 anni

Nel giorno della Bce lo spread tra Btp e Bund e 10 anni aggiorna i minimi da novembre 2021 a quota 121 punti, con il rendimento del decennale italiano a 3,42%. Gli strategist di Mps spiegano che il taglio dei tassi di interesse “da 25 punti base è ampiamente scontato dal mercato ed è stato in qualche modo preannunciato dai vari banchieri”. Tuttavia “sarà interessante seguire la conferenza stampa della presidente Christine Lagarde per avere spunti sulle future mosse. Molto probabilmente continuerà a vincolare il taglio ai dati macro, ma anche in questo caso il taglio di dicembre appare molto probabile considerato il trend di discesa dell’inflazione (con i servizi che mostrano segnali di indebolimento) e soprattutto i deludenti dati macro e nello specifico quelli della Germania che si appresta a chiudere l’anno con il secondo calo consecutivo del Pil”.

Ore 9:30 – Ftse Mib +0,75% a 34.918 punti

Borsa italiana subito in accelerazione in attesa dei verdetti di Francoforte. Poste Italiane (+2,6%) guida i rialzi sulla notizia della sospensione temporanea del prospetto relativo all’offerta di azioni da parte del Mef, in attesa di nuove valutazioni su modi e tempi. Bene anche Diasorin (+1,4%) dopo le mosse contrastanti di due broker: Hsbc ha tagliato la raccomandazione da buy a hold e il target price da 110 a 105 euro; mentre Mediobanca ha promosso il titolo da neutral a outperform con prezzo obiettivo alzato da 107 a 135 euro.

Fra le banche corre Bpm (+1,5%), mentre Stm (+1%) beneficia dei conti migliori delle stime del colosso taiwanese dei semiconduttori Tsmc, che danno un po’ di respiro ai titoli tech, recentemente sotto pressione dopo il profit warning di Asml.

Fra le utilities Enel +1,3% dopo che Jefferies ha alzato il prezzo obiettivo da 8 a 9 euro, confermando il buy.

Sul fondo Inwit che cede circa mezzo punto percentuale.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, i future sul Ftse Mib trattano poco mossi.

Fra le raccomandazioni di Borsa, gli analisti di Hsbc hanno tagliato il rating su Diasorin da buy a hold e il target price sul titolo da 110 a 105 euro; di segno opposto la mossa di Mediobanca, che ha promosso Diasorin da neutral a outperform con prezzo obiettivo alzato a 135 euro.

Jefferies ha alzato il target su Enel da 8 a 9 euro, confermando il buy.

Unicredit ha siglato nella notte con i sindacati bancari un accordo che prevede 1.000 uscite volontarie e 500 assunzioni, nell’ambito di un turnover, spiega una nota della Fabi.

Il collocamento di una quota del 14% di Poste Italiane tramite un’offerta pubblica di vendita (opv), inizialmente previsto da lunedì 21 ottobre, dovrebbe slittare al mese prossimo, probabilmente dopo il 6 novembre, quando il cda del gruppo dei recapiti approverà i risultati dei nove mesi. Lo riferiscono fonti di stampa. Poste conferma che anche la Consob ha sospeso l’esame del prospetto.

Brunello Cucinelli riunisce il cda per approvare il dato sui ricavi al 30 settembre.

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta contrastata che ha visto Piazza Affari chiudere in leggero guadagno (Ftse Mib +0,24% a 34.660 punti). La Borsa italiana è stata trainata da un nuovo allungo di Leonardo; bene anche Telecom e Saipem, oggetto di ricoperture.

Oggi il focus è sulla riunione dalla Bce: quasi certo un nuovo taglio dei tassi di un quarto di punto; focus inoltre sulla conferenza stampa di Lagarde.

Fra i dati, faro sugli Stati Uniti con le richieste di sussidio settimanali, vendite al dettaglio di settembre e indice Philadelphia Fed di ottobre.

Questa sera a Wall Street la trimestrale di Netflix.

I future Usa trattano stamattina poco mossi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso oggi con un -0,69% a 38.911 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro arretra a 1,0850; il petrolio è poco mosso con il Brent a 74 dollari e il Wti a 70 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in rialzo: Dow Jones +0,79% a 43.077 punti, S&P 500 +0,47% a 5.842 punti, Nasdaq +0,28% a 18.367 punti.

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