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Mer 22 Gennaio 2025 — 06:37

Borsa italiana oggi: opa Unieuro, nuovo buy per Prysmian



DIRETTA NEWS / Focus su inflazione e banche centrali

borsa italiana oggi

Borse europee incerte dopo le vendite dei giorni scorsi e alla vigilia di un meeting Bce che dovrà fare chiarezza sulle intenzioni del board guidato da Christine Lagarde. Intanto Wall Street ritraccia dopo che nelle ultime ore sono andati in scena nuovi massimi storici, su aspettative di una presidenza Trump “accomodante”, mentre crescono anche le scommesse su un taglio dei tassi Fed a settembre. Le previsioni di un allentamento della stretta hanno spunto a un nuovo record anche l’oro (con il contratto spot al massimo di 2.482 dollari l’oncia). Fra i dati odierni, l’inflazione di giugno nel Regno Unito è rimasta stabile a +2%, contro attese per un +1,9%, numeri che potrebbero ancora spingere la Boe a tagliare i tassi il prossimo primo agosto.

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Ore 17:30 – Ftse Mib finale +0,03% a 34.379 punti

Le vendite sui titoli tech scoraggiano le Borse Europee, che chiudono all’insegna della debolezza. Intanto cresce l’attesa per la riunione della Bce di domani. In questo contesto, il Ftse Mib di Milano (+0,03%) riesce a resistere sulla parità grazie a petroliferi, utilities e banche. A frenare i listini del Vecchio Continente, soprattutto nella prima parte della giornata, è stato il settore dei microchip, in particolare Asml Holding (-10,8% ad Amsterdam), che ha risentito dei timori sulle possibili misure restrittive del Governo americano sulle esportazioni in Cina.

Per quanto riguarda Piazza Affari, in spolvero A2a (+3,2%). Bene anche i petroliferi con Eni (+0,9%), e le banche, in particolare Intesa (+0,7%). In coda scivolano Iveco (-1,8%) e Leonardo (-2,3%), mentre Stm chiude in rimonta ma lascia comunque sul terreno oltre mezzo punto percentuale.

Ore 16:00 – Banche, la view di Piazzetta Cuccia

Le banche italiane negli ultimi 30 giorni hanno sovraperformato l’Euro Stoxx Banks, il che secondo Mediobanca Research implica una rivalutazione del p/e di circa il 25% in un anno. “Riteniamo che le banche europee rimangano a buon mercato considerando un multiplo P/E di 7 volte, un RoTE sostenibile del 12-13%, un rendimento del 10% circa e un Cet-1 del 14% nel 2024-2026”. In Italia, Piazzetta Cuccia è costruttiva su Unicredit (outperform) per l’eccesso di impiego di capitale; neutral su Intesa Sanpaolo e Credem per la valutazione e lo scarso upside del rendimento del capitale; neutral su Mps, dove la valutazione si avvicina al potenziale standalone e l’M&A è la prossima tappa; neutral su Bper, in attesa del nuovo piano, e infine underperform su Banco Bpm e su Popolare Sondrio per la valutazione relativa e la mancanza di catalizzatori.

Ore 15:30 – Poste, nuove stime da Barclays

Poste Italiane -0,49% a 12,10 euro in linea con l’odierna intonazione negativa di Piazza Affari. Intanto Barclays conferma il rating equal weight e alza il prezzo obiettivo sul titolo a 11,60 euro da 11,20 in vista dei conti per il secondo trimestre in calendario il prossimo 30 luglio. la banca britannica vede l’utile netto a 485 milioni e l’Ebit a 722 milioni (-10% su base annua). Sul fronte dei servizi finanziari, il broker stima un margine d’interesse a +4% su trimestre; inoltre attesi in accelerazione i flussi di masse in gestione. Guardando invece al business caratteristico, i ricavi sono visti stabilizzarsi nel corso dell’intero 2024, con un’accelerazione nel primo semestre compensata da un rallentamento nel secondo. “Aumentiamo le nostre stime sull’utile netto adjusted tra 2024 e 2026 in media dell’1%. Siamo ora a -2% rispetto al consenso Bloomberg per l’Eps del 2024”.

Ore 15:00 – Future WS in rosso

I future di Wall Street tirano il fiato, con ribassi fino a 1 punto percentuale dopo la carrellata di record dei giorni scorsi. In premarket pesano in particolare le big tech con Apple in calo di oltre il 2%, Nvidia -4%, in rosso anche Tesla -2%.

Ore 12:15 – Unieuro, mercato crede all’opa

Unieuro +36,65% a 11,26 euro dopo che i francesi di Fnac Darty hanno lanciato un’offerta pubblica di acquisto assieme al veicolo Ruby Equity Investment (facente capo all’imprenditore ceco Kretinsky) che attribuisce alla catena retail un valore di 249 milioni di euro. L’operazione prevede, nel dettaglio, l’esborso di 9 euro in contanti e 0,1 azioni di Fnac-Darty di nuova emissione quotate sulla Borsa Euronext Parigi, attribuendo complessivamente a Unieuro un valore di 12 euro ad azione, con un premio del 42% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni di ieri. Unieuro ha reso noto che il cda si riserva ogni valutazione al riguardo e, una volta acquisite le necessarie informazioni, assumerà le relative deliberazioni nei tempi previsti dalla disciplina applicabile.

Ore 11:00 – Cautela su Btp in vista Bce

Spread Btp-Bund in lieve rialzo a 129 punti da 127 della vigilia, con il rendimento del decennale italiano a 3,70%, alla vigilia del meeting della Bce. Secondo Martin Wolburg, senior economist di Generali Investments, “è estremamente improbabile un intervento sui tassi nella riunione di domani. L’inflazione dei servizi ostinatamente elevata e il recente aumento dell’indicatore di crescita dei salari manterranno il Consiglio direttivo su una traiettoria prudente”. Inoltre “ulteriori misure di allentamento dovranno essere verificate con l’aggiornamento delle prospettive macro previsto per settembre. Prevediamo che nella conferenza stampa di domani Lagarde esprimerà un atteggiamento attendista e colomba e ci aspettiamo il prossimo taglio dei tassi entro settembre”.

Ore 10:00 – Ftse Mib -0,08% a 34.341 punti

Piazza Affari debole, per effetto anche di prese di beneficio su Iveco (-2%) che la prossima settimana diffonderà i risultati del secondo trimestre, mentre Amplifon (-0,8%) paga il profit warning della rivale danese Demant.

Le ricoperture prendono di mira alcuni titoli fra cui Saipem e A2a in rialzo di oltre mezzo punto percentuale.

Prysmian parte bene ma poi consolida attorno alla parità dopo che Goldman Sachs ha ripreso la copertura con buy; stessa raccomandazione confermata da Intesa che ha alzato il target da 68 a 70 euro.

Fuori dal listino principale, poco mossa Mfe-MediaForEurope, che ha visto salire del 6,7% i ricavi pubblicitari del gruppo nel primo semestre, rispetto a +6% pronosticato dal Biscione.

Unieuro dopo un lungo stop entra nelle contrattazioni con un rialzo di oltre il 35% dopo l’opa targata Fnac Darty.

Borsa italiana oggi: le azioni in primo piano

Sulla Borsa di Milano, Fnac Darty assistita da Rothschild e Crédit Agricole ha lanciato un’opa su Unieuro. Lo ha reso noto la catena retail quotata a Parigi. Si tratta di un’offerta pubblica di acquisto mista presentata congiuntamente con Ruby Equity Investment che prevede una valutazione di Unieuro pari 12 euro per azione, con un premio del 42% rispetto al prezzo di chiusura del 15 luglio. La quota potrà essere corrisposta con 9 euro in contanti e 0,10 euro in azioni Fnac Darty. L’operazione dovrebbe essere chiusa entro il quarto trimestre del 2024 ed è finalizzata al delisting. L’obiettivo è creare un gruppo con oltre 10 miliardi di euro di fatturato e quasi 30.000 dipendenti. L’operazione valuta Unieuro 249 milioni di euro e avverrà tramite una società controllata per il 51% da Fnac Darty – che già possiede il 4,4% del retailer italiano – e per il 49% da Ruby Equity Investment. Secondo le stime, l’operazione comporterà un aumento del debito netto di soli 56 milioni di euro per il distributore francese, grazie al sostegno di Daniel Kretinsky, principale azionista del gruppo con il 29,9% del capitale, che controlla anche Ruby Equity Investment.

Sempre nel settore, Ovs ha perfezionato l’accordo di investimento in Goldenpoint sottoscrivendo un prestito obbligazionario convertibile ed acquisendo il 3% del capitale sociale, per un importo complessivo di 3 milioni di euro. Secondo quanto comunicato, l’accordo prevede inoltre che, mediante la conversione e l’esercizio della successiva opzione call, entro il 31 luglio 2025 Ovs salga al 51% di Goldenpoint. Il rimanente 49% del capitale sociale potra’ essere acquisito da Ovs mediante l’esercizio delle opzioni put&call, in una finestra temporale compresa tra il 1 agosto 2026 ed il 31 luglio 2029. “Con l’accordo di oggi – si spiega in un comunicato – si consolida il percorso industriale di integrazione di Goldenpoint in Ovs, destinato a rafforzare il ruolo di primo piano che il gruppo riveste nell’abbigliamento intimo e mare attraverso la valorizzazione e lo sviluppo di una rete commerciale con insegna dedicata”.

Fra le raccomandazioni di Borsa, Goldman Sachs ha ripreso la copertura su Prysmian con buy; stessa raccomandazione confermata da Intesa che ha alzato il prezzo obiettivo da 68 a 70 euro.

Gli analisti di Barclays hanno alzato il target price su Poste Italiane da 11,20 a 11,60 euro, confermando il rating equal-weight.

L’utile operativo di Mfe-MediaForEurope, il gruppo televisivo controllato dalla famiglia Berlusconi in Italia, è aumentato dell’11% nel primo semestre dell’anno. Le vendite pubblicitarie sono aumentate del 6,7%, sopra il +6% stimato dal gruppo il mese scorso.

Preapertura

L’apertura delle Borse europee è attesa oggi poco mossa, all’indomani di una seduta negativa che ha visto Piazza Affari chiudere appena sotto la parità (Ftse Mib -0,02% a 34.369 punti). La Borsa italiana è stata solo in parte supportata da un acuto di Fineco; in fondo al listino lusso e petroliferi.

Nuovi record invece per Wall Street, euforica su aspettative di una presidenza Trump “accomodante”, mentre crescono anche le scommesse su un taglio dei tassi Fed a settembre.

Domani il mercato spera di avere indizi sulle prossime mosse della Bce, che lo scorso giugno ha limato i tassi di 25 punti base, ma ha messo subito in chiaro che la politica rimane restrittiva. Anche in questo caso però le attese sono per un allentamento a settembre.

Fra i dati odierni, l’inflazione di giugno nel Regno Unito è rimasta stabile a +2%, contro attese per un +1,9%, numeri che potrebbero ancora spingere la Boe a tagliare i tassi il prossimo primo agosto; in calendario anche l’inflazione finale di giugno in Eurozona e le licenze edilizie di giugno negli Stati Uniti.

I future Usa trattano stamattina poco mossi o leggermente negativi.

A Tokyo intanto il Nikkei ha chiuso con un -0,43% a 41.097 punti.

Sul forex, l’euro/dollaro consolida a 1,09; il petrolio si conferma debole con il Brent a 83 dollari e il Wti a 80 dollari al barile.

Wall Street aveva chiuso ieri sera in rally: Dow Jones +1,85% a 40.954 punti, S&P 500 +0,64% a 5.667 punti, Nasdaq +0,20% a 18.509 punti.

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